Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

La conduzione nei gas - La ionizzazione

fisica



La conduzione nei gas

Non si ha linearità nella conduzione nei gas. Questi, essendo costituiti da atomi e molecole neutri e non legati tra loro, sono di per se stessi dei perfetti isolanti; tuttavia, a causa degli agenti ionizzanti naturali, quali raggi ultravioletti, raggi cosmici e radioattività terrestre, in essi vengono continuamente prodotti ioni positivi e negativi. Applicando al gas un campo elettrico per mezzo di due elettrodi, gli ioni negativi si muovono verso l'elettrodo a potenziale positivo e quelli positivi verso l'altro elettrodo: si ha quindi la conduzione 555e42f della corrente in esso. Aumentando l'intensità del campo elettrico, e quindi la differenza di potenziale tra gli elettrodi, aumenta anche il numero delle cariche che nell'unità di tempo raggiungono gli elettrodi stessi (aumenta cioè l'intensità della corrente elettrica che attraversa il gas). Quando questo numero eguaglia quello delle cariche prodotte nell'unità di tempo per ionizzazione naturale, la corrente tra gli elettrodi non può aumentare ulteriormente per quanto si aumenti la differenza di potenziale tra di essi. Il potenziale a partire dal quale l'intensità di corrente si mantiene costante si dice potenziale di saturazione, e la corrente stessa corrente di saturazione. Aumentando oltre un certo limite l'intensità del campo elettrico, l'energia degli ioni aumenta tanto che essi acquistano una velocità tale da ionizzare per urto atomi o molecole neutri; questi, accelerati a loro volta, producono altri ioni dando origine a un processo a catena che dà luogo a una scarica con intensità di corrente molto elevata che si sostiene anche con valori bassi dell'intensità del campo elettrico. Tra i modi di conduzione della corrente negli aeriformi sono particolarmente importanti la scarica a bagliore, la scarica ad arco (o arco), la scarica a scintilla (o scintilla) e la scarica a corona.



La ionizzazione

L'urto di una particella veloce, ad esempio un elettrone, una particella alfa, o un fotone, con un atomo gassoso può provocare l'espulsione di un elettrone, con la conseguente formazione di uno ione carico. Analogamente a quanto si verifica per le soluzioni, la presenza di uno ione aumenta la capacità del gas di condurre corrente, ovvero permette il trasporto e il movimento di cariche elettriche (vedi Elettricità). La ionizzazione per urto, ovvero ottenuta rimuovendo un elettrone, richiede di fornire all'atomo una quantità di energia - energia di ionizzazione - maggiore dell'energia di legame che tiene l'elettrone legato al nucleo in condizioni di stabilità. Il principio della ionizzazione dei gas, ottenuto mediante tipi diversi di radiazione, viene sfruttato sia per effettuare un'analisi delle radiazioni stesse (vedi Rivelatori di particelle) sia per la separazione e l'analisi degli isotopi, come avviene ad esempio nello spettrometro di massa.

Un gas costituito da un numero pressoché uguale di ioni positivi e negativi è detto plasma. Esempi di plasma sono l'atmosfera di molte stelle, i gas all'interno dei tubi al neon e l'alta atmosfera terrestre. In generale un gas raggiunge lo stato di plasma quando l'energia cinetica delle sue particelle è uguale all'energia di ionizzazione. In tale condizione, la collisione fra le particelle che costituiscono il gas provoca una rapida formazione di ioni, e dunque dello stato di plasma. Se l'energia necessaria è fornita per mezzo di calore, la temperatura iniziale deve essere compresa tra 50.000 e 100.000 K, mentre per mantenere il plasma sono necessarie temperature da alcune centinaia a un milione di gradi. Un gas viene convertito in plasma anche quando è attraversato da un fascio di elettroni ad alta velocità.La fisica dei plasmi riveste grande importanza nella attuale ricerca scientifica.

Thomson, Joseph John (Cheetham Hill, Manchester 1856 - Cambridge 1940), fisico britannico. Studiò all'Owens College (oggi parte dell'Università di Manchester) e al Trinity College dell'Università di Cambridge. Conseguita la laurea, divenne professore di fisica sperimentale al Cavendish Laboratory e poi direttore del Trinity College (1918-1940). Fu presidente della Royal Society dal 1915 al 1920.



Nel 1906 ricevette il premio Nobel per la fisica come riconoscimento del suo lavoro sulla conduzione dell'elettricità attraverso i gas. Nel corso di uno studio dei raggi catodici scoprì l'elettrone, il principale costituente della materia e ne misurò la carica e la massa. Teorico e sperimentatore, nel 1898 formulò un modello di atomo, poi abbandonato, secondo cui le particelle di carica negativa erano immerse in una massa gelatinosa di carica positiva.

Townsend, John Sealy (Galway, Irlanda 1868 - Oxford, Inghilterra 1957), fisico irlandese, compì studi pionieristici sulla conduzione elettrica nei gas (vedi Elettricità).

Entrato al Trinity College di Cambridge, iniziò la propria attività di ricerca presso il Cavendish Laboratory sotto la guida di Joseph J. Thomson, partecipando all'elaborazione del metodo per la determinazione diretta della carica elettrica e della massa dell'elettrone. Nel 1897 lo stesso Townsend sviluppò un metodo per la misura della carica dell'elettrone (e). Professore di fisica sperimentale all'università di Oxford a partire dal 1900, nel 1901 scoprì che le molecole di un gas possono essere ionizzate, cioè dotate di carica elettrica, attraverso collisioni. Successivamente dedicò le sue ricerche allo studio delle proprietà degli sciami di elettroni.







Privacy




Articolo informazione


Hits: 2572
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024