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LE SOLUZIONI

chimica



LE SOLUZIONI



LE SOLUZIONI - Le soluzioni rappresentano miscele omogenee di due o più sostanze, cioè miscele in cui le proprietà fisiche sono uguali in tutti i punti. Solidi,liquidi e gas possono sciogliersi in acqua per formare soluzioni. (il ruolo di solvente è svolto anche da sostanze come la trielina e l'alcol etilico)

Quando viene preparata una soluzione, il solvente è la sostanza presente in maggiore quantità ed ha il compito di sciogliere, mentre il soluto è la sostanza che viene sciolta.


SOLUBILITA' - Per solubilità si intende la quantità massima di soluto che può sciogliersi ad una specifica temperatura, in una data quantità di solvente.

Quando il soluto si scioglie del tutto la soluzione è insatura, quando invece è presente anche in form 414h73e a indisciolta abbiamo una soluzione satura.

In una soluzione satura alcune particelle di soluto, che costituiscono il corpo di fondo, passano in soluzione (processo di dissoluzione), altre invece vengono trattenute dal corpo di fondo (soluto non sciolto) e cristallizzano (processo di cristallizzazione).




COMPOSTI IONICI IN ACQUA - Una sostanza ionica come NaCl (Cloruro di sodio) è molto solubile in acqua solvente polare. Anche il solfato di rame è molto solubile in acqua e insolubile in trielina solvente non polare.


COMPOSTI COVALENTI IN ACQUA - L'urea, sostanza che contiene legami covalenti polari, è molto solubile in acqua, perché forma legami a idrogeno con l'acqua. Anche gli zuccheri ( saccarosio, fruttosio e glucosio) composti covalenti polari sono solubili in acqua.


SOLUZIONI DI LIQUIDI IN LIQUIDI - Molte coppie di liquidi sono completamente miscibili (acqua e alcool - acqua e acetone ---> considerando che questa sostanza è anch'essa polare .)

Invece le molecole non polari dell'olio non sono attratte dalle molecole polari dell'acqua perciò olio e acqua sono immiscibili. L'olio quindi galleggia sull'acqua.


CONCENTRAZIONE DELLE SOLUZIONI - Una soluzione è diluita quando il soluto è presente in piccola quantità; è concentrata se la quantità del soluto è relativamente grande. Molte soluzioni presentano, invece, una concentrazione nota, cioè il rapporto ben definito tra la quantità di soluto e di solvente.


MOLARITA' - Esprime la concentrazione di una soluzione. E' definita dalle moli di soluto in un litro di soluzione.

Si calcola dividendo le moli di soluto per il volume della soluzione in litri.


Molarità (M) = moli (soluto)

V litri (soluzione)



















  1. ACIDI E BASI


ACIDI E BASI - Gli acidi e le basi sono elementi con cui abbiamo quotidianamente a che fare. Esempi di acidi sono l'acido citrico (succo di limone) o l'acido acetico (nell'aceto).

Proprietà che caratterizzano gli acidi sono la capacità di sviluppare bollicine di gas a contatto con certi metalli e di crear effervescenza venendo a contatto con calcare o marmo. Le basi sono, invece, scivolose al tatto. Sia gli acidi, come l'acido cloridrico, acido nitrico, sia basi come l'ammoniaca o l'idrossido di sodio devono essere utilizzate con cautela se abbastanza concentrati poiché sono pericolose per la pelle e gli occhi.


Acido acetico = CHCOOH    acido citrico = HCHO



Acidi e basi. LA TEORIA DI ARRHENIUS - Fu il primo a dare una definizione sugli acidi e le basi.

Gli acidi sono sostanze che in soluzione acquosa si ionizzano per dare ioni H (ioni idrogeno) e anioni.

Le basi sono sostanze che in soluzione acquosa si ionizzano per dare ioni OH (ioni idrossido) e cationi.

Le soluzioni acquose delle basi e degli acidi conducono la corrente elettrica.



Acidi e basi. LA TEORIA DI BRONSTED E LOWRY - La teoria di Arrhenius presentava dei limiti. Bronsted e Lowry definirono una nuova teoria. L'acido è una sostanza capace di dare ioni H, la base è una sostanza capace di accettare ioni H.



LA IONIZZAZIONE DELL'ACQUA - L'acqua si dissocia minimamente. La dissociazione è irrilevante. La concentrazione molare di HO si può ritenere una costante e con un valore pari a 55,5 mol/l.

Il prodotto risulta una costante e viene indicato con il nome di costante di ionizzazione dell'acqua o prodotto ionico dell'acqua. (Kw)



LA COSTANTE DI EQULIBRIO - Si indica con Keq



Al numeratore si trova il prodotto delle concentrazioni delle sostanze che compaiono a destra dell'equazione chimica; al denominatore si trova il prodotto delle concentrazioni delle sostanza che compaiono a sinistra dell'equazione chimica.

Il valore numerico della Keq rileva se in una reazione l'equilibrio si è spostato verso i prodotti o verso i reagenti:

K > 1 rappresenta un equilibrio spostato verso i prodotti

K < 1 rappresenta un equilibrio spostato verso i reagenti

K = 1 rappresenta un equilibrio con le concentrazioni dei prodotti uguali a quella dei reagenti.





Il prodotto ionico di HO = concentrazione di ioni

Il prodotto ionico è uguale quindi a



LA SCALA DI PH - Il pH permette di convertire le concentrazioni degli ioni idrogeno da numeri esponenziali in numeri decimali compresi tra 0 e 14. Cioè indica la concentrazione degli ioni H con una potenza a base 10.

Ci segnala l'acidità, la basicità, la neutralità di una soluzione.


La scala di pH è di natura logaritmica e si presenta lineare.

La scala del pH è compresa tra o e 14.


Per i valori di pH compresi tra 0 e 7 la soluzione è acida, mentre per valori compresi tra 7 e 14 la soluzione è basica, a pH=7 la soluzione è neutra.




In laboratorio per determinare in modo semplice e rapido il pH di una soluzione incolore si usa la carta indicatrice di pH.

La carta è impregnata di indicatore universale, una miscela di coloranti opportunamente scelti, ed essiccata. Accanto a ciascun colore è segnato il corrispondente valore pH.

Mentre misure più accurate di pH vengono fatte con i piaccametri.


REAZIONI IRREVERSIBILI E REAZIONE REVERSIBILE - Le reazioni che procedono con la scomparsa di uno o di entrambi i reagenti sono dette irreversibili, e sono rappresentate con una freccia rivolta verso i prodotti.

Ad esempio la reazione tra zinco e soluzione acquosa di acido cloridrico in eccesso procede con il consumo totale dello zinco.



Quando si raggiunge uno stato in cui sono presenti sia i reagenti che i prodotti avviene una reazione reversibile, indicata con due frecce di verso opposto.




Una reazione reversibile si dice che è all'equilibrio quando non si rivela variazione nella composizione della miscela.










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