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STIMOLI ALGICI - FASCICOLO GRACILE E CUNEATO

medicina



STIMOLI ALGICI


RECETTORE CUTANEO via sensitiva, si porta

nel corno dorsale contrae sinapsi con il secondo

neurone che si porta ai centri superiori può anche

contrarre sinapsi con un motoneurone (riflesso spinale)

il secondo neurone si porta nella sostanza bianca

controlaterale e va a costituire un fascio ascendente



(FASCIO SPINO-TALAMICO) che si porta

all'encefalo nel talamo contrae sinapsi con il terzo

neurone che poi si proietta sulla corteccia celebrale.

Possiamo intervenire farmacologicamente su tutte le sinapsi, per inibire il segnale.

A livello della sinapsi fra il primo e il secondo neurone, possiamo concentrarci solo 717h73h su alcuni segnali, focalizzandoli grazie a neuroni discendenti che fanno sinapsi inibitorie sugli altri segnali è possibile al sistema nervoso centrale di chiudere alcune porte d'accesso dei segnali per focalizzarsi solo su quelli che gli interessano.



FASCIO SPINO-TALAMICO possiamo distinguere tre sottotipi di fascio, in base alla loro evoluzione F. ARCHISPINO-TALAMICO, F. NEOSPINO-TALAMICO, F. PALEOSPINO-TALAMICO.


FASCIO NEOSPINO-TALAMICO segno locale vie che consente al sistema nervoso centrale di riconoscere la sede della stimolazione il decorso del fascio deve essere molto preciso.

PROIEZIONE SOMATO-TOPICA la troviamo in un primo punto nel talamo.

Se tocco la mano in più punti, nel talamo vengono

stimolati punti diversi che riproducono la

mano OMUNCOLO SENSITIVO.

La proiezione però è enormemente deformata, in base

alla distribuzione dei recettori, per esempio, le labbra

hanno molti più recettori che la schiena occuperanno

più spazio talamico.

L'elevata precisione del fascio neospino-talamico corrisponde alla precisione talamica.

Il terzo neurone proietta in un determinato punto della corteccia sensitiva l'immagine la corteccia sensitiva riceve degli stimoli da una proiezione somato-topica anch'essa ha una rappresentazione somato-topica è possibile per il sistema nervoso centrale sapere esattamente il punto stimolato.


FASCIO ARCHISPINO-TALAMICO Rappresenta la via più ancestrale. Veicola gli stimoli dolorifici (sensazione algica) di pericolo ed evoca come riflesso la fuga e il movimento.

Via del dolore stimolo dolorifico assone lento (0,5 m/s), perché è una via amielinica (VIA LENTA) midollo spinale sinapsi con il secondo neurone che non si comporta più precisamente, infatti, può portarsi controlateralmente oppure rimanere sullo stesso alto, inoltre salendo, le fibre s'incrociano si esaurisce a livello BULBARE, dove troviamo una fitta rete di fibre con funzione di controllo viscerale, la SOSTANZA RETICOLARE (regione bulbo-pontina).

Il segnale si perde nella sostanza reticolare, non ci

sono proiezioni, la via non ha segno locale. La sostanza

reticolare ha immersa una grossa serie di nuclei di

controllo viscerale quando un individuo si ferisce

abbiamo una serie di reazioni viscerali che generano

una sensazione generale di spiacevolezza.

Essendo un pool neuronico proietta su tutta la corteccia il segnale, in modo da attivarla otterrò un'allerta generalizzata, una sensazione di malessere, ma non so esattamente da che punto proviene la stimolazione.


In realtà le componenti che portano il dolore sono due quell'ancestrale e quella spino-talamica.

Il fascio spino-talamico m'indica  una sensazione pungente, e la identifica. Se ci fosse solo questa componente, sapremmo il punto dello stimolo, ma non avremmo il senso di pericolo e di spiacevolezza l'unione delle due componenti permette di essere pronti per fronteggiare una situazione d'emergenza.


FASCICOLO GRACILE E CUNEATO


I neurone

Recettore corno dorsale sostanza bianca del corno dorsale si porta ai due tubercoli (tubercolo gracile e cuneato), le vie sono molto precise e mantengono una posizione costante.


II neurone

Si porta controlateralmente sale e si porta a fianco del fascio spino-talamico, costituendo il LEMNISCO mediale termina nel talamo.


III neurone

Dal talamo alla corteccia, in un punto ben preciso.




In un individuo che dorme o è anestetizzato, il segnale arriva fino alla corteccia sensitiva, ma non è sufficiente per diventare cosciente, infatti, deve essere elaborato dalle CORTECCIE ASSOCIATIVE, confrontato con l'esperienze vissute e catalogato si eleva a livello cosciente e diventa riconosciuto. Tutta la corteccia deve cooperare, non basta solo che il segnale arrivi.

E' la sostanza reticolare che accende la corteccia è intramezzata a tutte le vie sensitive.



DOLORE RIFERITO


es. dolore all'interno del braccio sx prima di un attacco di cuore.

Ciò avviene perché attraverso quel neurone spesso ho delle

stimolazioni dolorifiche del braccio col passare del tempo,

in base all'esperienze passate, il neurone viene sempre associato

al braccio e non al cuore. Quando compare la sindrome preinfartuale,

i recettori del cuore si attivano e vanno a fare sinapsi con lo

stesso neurone del braccio, il segnale, però, viene interpretato come

proveniente dal braccio, in base alle passate esperienze CONVERGENZA di STIMOLAZIONI (il braccio fornisce spesso stimoli, il cuore, raramente).


Il meccanismo è uguale per gli animali sindrome da corpo estraneo nel bovino.

Reticolo-pericardite da corpo estraneo filo di ferro nel reticolo i recettori del pericardio si portano su un secondo neurone, a livello del midollo spinale tirando i peli del garrese, attivo una via sensitiva che si porta sullo stesso neurone il bovino muggisce di dolore.

In una situazione normale, lo stimolo dei peli, non porta nessuna reazione del bovino.


FENOMENO della PORTA

Ogni punto dolente viene leccato dall'animale la stimolazione dei recettori tattili chiude l'accesso ai recettori del dolore la stimolazione cutanea inibisce attraverso un motoneurone lo stimolo dolorifico.



RAPPORTO fra SOSTANZA RETICOLARE e CORTECCIA


Alternanza fisiologica del sonno e della veglia. Gli stimoli mantengono attiva la corteccia, ma non agiscono solo loro.

OROLOGI BIOLOGICI regolati in base alla luce, ma interagiscono con altri fattori.

Metodo per valutare lo stato di attività della corteccia VALUTAZIONE ELETTROENCEFALOGRAMMA.

Una sezione di corteccia è costituita da tante file di cellule

sovrapposte, che sono collegate fra loro e lavorano come

colonne. Quando una di queste cellule si attiva, nella

colonna si forma un dipolo che attira delle cariche si

misurano queste correnti. Solitamente l'elettroencefalogramma non è molto chiaro.


RITMO d (delta)

1-4 cicli/sec (Hz) durante il sonno.

La sostanza reticolare è depressa perché non ha stimolazioni

attiva, non c'è coscienza. Le colonne sono silenti, la sostanza

reticolare non invia nessun segnale, ogni tanto però qualche

cellule si attiva RUMORE DI FONDO. Con il passare del

tempo alcuni gruppi di cellule si sincronizzano e si attivano ad intervalli regolari OSCILLANO. L'ampiezza del segnale deriva dalla somma delle ampiezze delle colonne che si attivano allo stesso tempo, così la frequenza diminuisce.

Se l'individuo viene stimolato, la sostanza reticolare spara

sulla corteccia le colonne sincronizzate ricevono diversi

segnali e cominciano ad oscillare individualmente DESINCRONIZZAZIONE. Ho minor ampiezza e maggio frequenza.


Quando siamo in allerta abbiamo un ritmo b (15-60 Hz), se siamo rilassati abbiamo un ritmo a (8-14 Hz).






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