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ANALISI FIGURATIVA - Schematizzazione posizionale degli elementi nello spazio rappresentato - Categorie topologiche

comunicazione



INTRODUZIONE


Oggetto di studio del presente elaborato è l'analisi semiotica del quadro di Vincent Van Gogh (Groot Zundert, 1853 - Auvers-sur-Oise, 1890) "Natura morta con girasoli" (1888, olio su tela, cm 95x73, Amsterdam, Rijksmuseum Vincent Van Gogh). Si è cercato di "leggere" quest'esempio di pittura figurativa utilizzando gli strumenti della semiotica figurativa e della semiotica plastica: la prima considera innanzitutto gli effetti iconici del testo visivo, facendo partire l'analisi dal punto di vista del destinatario e prendendo come punto di riferimento quelli che sono i referenti del testo in esame presenti nel mondo; la seconda si preoccupa di una "lettura" più profonda, alla ricerca degli elementi minimali che producono senso a seconda della loro organizzazione. La semiotica figurativa mira innanzitutto al riconoscimento degli elementi del mondo reale all'interno dello spazio simulato, mentre la semiotica plastica considera il testo visivo come il risultato di tratti, forme e colori combinati tra loro secondo un preciso processo di elaborazione teso alla produzione di senso. Il testo in questione è di tipo planare (bidimensionale) e l'immagine del dipinto dell'artista va considerata come un'unità di manifestazione autosufficiente.



Occorre inoltre sottolineare come ci si trovi di fronte ad un sistema semi-simbolico: non si parla di un significato associato ad un significante ma di una categoria del piano del contenuto già associata ad una categoria del piano dell'espressione.

Nelle ultime due sezioni del lavoro si procederà, rispettivamente, alla costruzione del quadrato semiotico e all'analisi del dipinto inteso come testo narrativo.
















ANALISI FIGURATIVA


Il soggetto del dipinto realizzato da Van Gogh è un mazzo di fiori composto da sedici girasoli recisi, riposti in un vaso, il quale è posato su di una superficie piana non ben definibile. Sfondo di questa natura morta è una parete completamente disadorna situata immediatamente dietro al quadro. Sia il piano su cui poggia il vaso che la parete sono di colori piuttosto uniformi.

I sedici girasoli non sono visibili tutti allo stesso modo: alcuni risultano quasi completamente nascosti da altri e possiamo prendere atto della loro presenza solo da qualche petalo o comunque solo dalle parti che è possibile scorgere. La parte centrale della composizione è occupata quasi interamente da sei girasoli che si differenziano da tutti gli altri: completamente privi di petali, hanno una forma decisamente più tondeggiante, sono ritratti frontalmente e hanno un aspetto decisamente meno "sofferto" e "movimentato" degli altri. Ai lati di questo gruppo centrale ci sono i girasoli con più petali e foglie i quali, per la posizione in cui sono stati dipinti, hanno forme meno circolari. Questi ultimi sono rivolti in varie direzioni: due "guardano" direttamente verso il nostro punto di vista di osservatori (interpellando lo spazio di fruizione), alcuni sono orientati verso destra o sinistra, un altro, poco visibile, è presumibilmente orientato verso la parete e gli ultimi due sono rivolti decisamente verso il basso, con un'inclinazione tale dei gambi da far arrivare la loro corolla al di sotto dell'altezza della bocca del vaso.

Per quanto riguarda quest'ultimo si tratta di un recipiente il cui corpo si allarga, partendo dalla base, per poi restringersi arrivando alla bocca che rimane nascosta. I due colori del vaso sono gli stessi, anche se disposti diversamente, di quelli della parete e del piano d'appoggio e come la linea che separa questi ultimi anche la linea che separa le due parti diversamente colorate del vaso è di un azzurro intenso. Dello stesso colore anche la firma dell'artista posta in quella che possiamo definire la metà superiore del vaso.



Schematizzazione posizionale degli elementi nello spazio rappresentato


Scopo di questa schematizzazione è scomporre e identificare i principali elementi iconici che organizzano lo spazio simulato e determinarne la posizione all'interno dello spazio di rappresentazione.


Principali elementi iconici e loro posizione all'interno dell'opera


Il quadro è completamente dominato dalla composizione floreale e la tela stessa su cui è dipinto sembra essere composta direttamente dall'unione dell'area della parete e dell'area del piano d'appoggio. Con GC (Fig. 1) sono stati indicati i sei girasoli più tondeggianti che occupano una posizione centrale nel dipinto mentre gli altri fiori sono schematizzati prevalentemente da forme ovali e occupano zone più decentrate. Da rilevare ancora l'ovale del vaso che occupa buona parte della sezione più bassa dell'opera e la linea divisoria tra la parete e il piano d'appoggio.

È possibile comunque effettuare anche una lettura più generale del dipinto includendo tutti gli elementi iconici che compongono il vaso di girasoli in un unico grande rombo che occupa la quasi totalità della tela (Fig.2) tenendo sempre come punto di riferimento la linea orizzontale di separazione tra il muro e la base su cui poggia il vaso.


Linea di separazione pavimento/parete



 

vaso

 

pavimento

 
Rappresentazione più ampia e generale degli elementi iconici


ANALISI PLASTICA


Per un'analisi plastica dell'opera occorre prendere in esame tre particolari categorie:

le categorie topologiche che orientano la percezione dell'immagine e propongono opposizioni del tipo alto/basso ecc.

le categorie cromatiche che riguardano i colori, la loro intensità e saturazione.

le categorie eidetiche che trattano forme, contorni e linee.

Queste tre categorie sono diversamente importanti e determinanti nella lettura di un dipinto a seconda dello stile che lo caratterizza. In questo caso stiamo analizzando un quadro impressionista e grande importanza hanno le caratteristiche cromatiche. È inoltre utile sottolineare come queste tre categorie non agiscano l'una indipendentemente dalle altre, ma siano organizzate dall'artista in modo tale da costituire dei formanti plastici, configurazioni significative per la costruzione semiotica dell'immagine.


Categorie topologiche


Queste categorie riguardano gli spazi, la loro disposizione e articolazione, oltre a realizzare opposizioni secondo un punto di vista rettilineo e curvilineo. Per quanto riguarda l'andamento rettilineo dobbiamo analizzare le opposizioni alto/basso (at/bs) e destra/sinistra (dx/sx).

Considerando l'opposizione at/bs si nota come lo sguardo venga guidato in un percorso di lettura dal basso verso l'alto che è man mano accompagnato da una progressiva apertura lungo l'asse dx/sx. I girasoli sono molto più vicini tra loro nella parte bassa del quadro, dominata dal vaso, per poi distanziarsi nella parte alta, in una tensione verso l'alto sempre maggiore, dando forma ad una più omogenea occupazione dello spazio. L'asse predominante è sicuramente quello verticale che, oltre a guidare la percezione, può essere visto anche come un asse di simmetria: pur non essendoci una perfetta corrispondenza tra la metà destra e sinistra del dipinto è possibile comunque far riferimento ad una sostanziale simmetria o, quantomeno, ad una simmetrica organizzazione degli spazi nella due metà (dx/sx) del quadro. Ed è proprio in virtù di questa sostanziale simmetria e della predominanza dell'asse verticale che l'asse orizzontale dx/sx risulta invece meno determinante, anche se non ininfluente, ai fini del percorso di lettura.

Per quanto riguarda il punto di vista curvilineo e in particolare l'opposizione periferico/centrale possiamo ritenere il vaso con i girasoli posizionato nella parte centrale del dipinto, anche se le dimensioni del soggetto sono tali per cui esso occupa buona parte anche delle zone periferiche del dipinto. Analizzando l'opposizione circoscrivente/circoscritto il gruppo di girasoli è circoscritto dallo sfondo costituito dalla parete e dal piano d'appoggio. Questa circoscrizione non è però così marcata in quanto le dimensioni del soggetto circoscritto sono tali da frammentare in quattro aree principali (una per ogni angolo della tela) la zona circoscrivente.

Le opposizioni sin qui analizzate e le categorie topologiche prese in considerazione, oltre a costituire il significante, cooperano alla costruzione del significato del dipinto. L'opposizione at/bs evidenzia un processo di apertura dal basso verso l'alto: si parte dal vaso e dai girasoli situati più in basso, molto vicini tra di loro, per poi veder allargata sempre più la visuale, con girasoli che si distribuiscono meglio nello spazio. C'è quindi una situazione di chiusura (vaso/staticità) che si sviluppa e confluisce in una progressiva apertura (girasoli/dinamicità). Dinamicità che però non sembra caratterizzare allo stesso modo tutti i girasoli.

Considerando l'opposizione dx/sx si può notare come i fiori più centrali (indicati con GC in figura 1) siano più vicini gli uni agli altri e si trovino in una situazione di maggior chiusura rispetto ai girasoli posti esternamente. Anche il loro aspetto dà questa sensazione: la loro forma così tondeggiante richiama un senso di staticità che invece non evocano gli altri girasoli.

Dinamicità e staticità, la cui organizzazione è ancora più evidente considerando l'opposizione periferico/centrale (fig.3). Se nella parte più centrale della tela c'è una maggior densità di fiori (chiusura) nella zone periferiche i girasoli sono più liberi (apertura), sono orientati in direzioni diverse e ciò contribuisce a creare una sensazione di movimento che richiama appunto la dinamicità. Persino i fiori sono diversi nell'area più decentrata dell'opera: hanno ancora parecchi petali e foglie, che richiamano la vitalità creativa dell'artista (irrazionalità), mentre la parte centrale, più statica, meno movimentata, riflette la sua interiorità (razionalità).

Anche l'opposizione circoscrivente/circoscritto (fig. 4) può essere investita semanticamente in questi termini. La zona circoscrivente richiama libertà di movimento, i girasoli sono più vivaci (anche se dall'aspetto un po' sofferto) e meno contrastati l'uno dall'altro. La zona circoscritta invece è come se chiedesse silenzio e calma, è la parte intima e nascosta dell'artista, e viste le sue caratteristiche, decisamente meno vivaci di quella circoscrivente, è ben riconducibile all'esistenza travagliata e alla particolare personalità di Van Gogh.





3) Schematizzazione della contrapposizione semantica relativa all'opposizione periferico/centrale

4) Schematizzazione della contrapposizione semantica relativa all'opposizione circoscrivente/circoscritto

Categorie cromatiche


Le categorie cromatiche riguardano i colori, la loro intensità e saturazione e il modo in cui la luce contribuisce a dar vita al dipinto. Per quanto riguarda l'opera in questione il colore dominante è sicuramente il giallo, colore caldo, timbrico, che richiama la luce del sole e che domina lo sfondo, il vaso e i girasoli stessi.

A parte poche pennellate di verde, utilizzate per dipingere i gambi e le foglie, qualche pennellata di marrone molto scuro per i semi di alcuni girasoli e l'azzurro, usato per la firma dell'artista e per le due linee di separazione dello sfondo e del vaso, tutto il quadro si articola su diverse variazioni di giallo ed è possibile considerarlo quasi come un'opera monocromatica. Anche le categorie cromatiche possono essere investite semanticamente e nel testo è possibile individuare la contrapposizione tra le tonalità più chiare e vivaci del giallo e quelle più scure tendenti all'arancione. Le prime rappresentano la dinamicità, l'apertura, l'impeto creativo dell'artista: di questa tonalità sono, infatti, la parete di sfondo che richiama libertà di movimento, i girasoli più esterni alla composizione che "fuggono" dalle costrizioni dello stare in gruppo e la metà inferiore dal vaso che simboleggia proprio la transizione da una situazione iniziale di chiusura ad un'altra di apertura, partendo dalla base e allargandosi sino a raggiungere il massimo diametro del recipiente stesso.

Le tonalità più scure rappresentano invece la staticità, la chiusura e l'interiorità dell'artista e caratterizzano sia i girasoli più centrali (indicati con GC in fig.1), sia la metà superiore del vaso, che dal massimo diametro si restringe sempre più sino ad arrivare alla bocca del recipiente (processo inverso a quello della metà sottostante), sia il piano d'appoggio, che permette sì una libertà di movimento, ma non ha certo la dinamicità e la verticalità della parete.

Per quanto riguarda la luce "Natura morta con girasoli" è un dipinto completamente immerso in un'atmosfera luminosa. Non vi sono ombre e non è possibile stabilire da dove provengano i raggi luce. L'opera è così abbagliante che sembra quasi vi sia una fonte luminosa posta dietro la parete; ma se così fosse il vaso e i fiori dovrebbero proiettare delle ombre che invece non ci sono. Sembra perciò più convincente l'idea che siano gli stessi oggetti ritratti a brillare di luce propria, come un insieme di tanti piccoli soli. Significativo è il fatto che gli elementi più luminosi siano quelli che rappresentano dinamicità e apertura, mentre meno luce sprigionano gli elementi rappresentanti staticità e chiusura.


Categorie eidetiche


L'analisi delle categorie eidetiche focalizza l'attenzione su quelle che sono le linee, i contorni e le forme rappresentate. Per quanto riguarda le linee possiamo notare come i girasoli rappresentino delle linee di forza che danno movimento e volume al soggetto (fig. 5).


Schematizzazione delle linee di forza e delle linee principali che è possibile individuare nel dipinto

Esse partono tutte da un punto comune costituito dalla bocca del vaso e si diramano in varie direzioni  a seconda della posizione dei girasoli. La struttura creata dalle linee di forza e il loro punto di origine situato sull'asse di simmetria richiamano la generale simmetricità dell'opera di cui abbiamo già discusso in precedenza. Anche il discorso relativo alle linee di forza è importante dal punto di vista semantico: la schematizzazione dei girasoli con frecce che ne indicano la posizione e l'orientamento (fig. 5) evidenzia come i fiori che tendono più verso le zone laterali e verso il basso e l'alto hanno un impatto decisamente maggiore per quanto riguarda il dare una sensazione di dinamicità e di libertà del soggetto. I girasoli che invece sono ritratti frontalmente, appena sopra la bocca del vaso, danno origine a linee di forza perpendicolari allo spazio di rappresentazione, il cui apporto all'effetto di senso complessivo è meno percepibile. Anche in questo caso c'è quindi una contrapposizione tra dinamicità e staticità. Si possono poi individuare due linee verticali che esemplificano quella che è la struttura essenziale del vaso di girasoli ed indicano anche la direzione del percorso di lettura.

Le uniche due linee che interessano la dimensione prettamente orizzontale del dipinto sono la linea di separazione tra piano d'appoggio e parete e la linea che separa le due parti di vaso colorate diversamente. Entrambe sono irregolari, discontinue e poco precise e entrambe hanno la stessa funzione: separano due zone dalle caratteristiche cromatiche diverse che sono in contrapposizione semantica tra loro. Il fatto che queste due linee di separazione non siano nette può forse significare la non completa estraneità e indipendenza tra le due categorie semantiche di dinamicità (apertura) e staticità (chiusura), quasi a voler sottolineare che percepire e apprezzare l'una o l'altra significa essere a conoscenza dell'esistenza del suo opposto.


IL QUADRATO SEMIOTICO


Il quadrato semiotico è un dispositivo logico di cui si avvale la semiotica per spiegare un concetto in relazione ad altri concetti opposti. L'opposizione tra ciò che è presente nel testo e ciò potrebbe esserci ma non c'è è essenziale per far emergere il significato degli elementi in gioco: il significato di un elemento è dato dal non essere altri elementi. Va sottolineato inoltre come le relazioni di opposizione e contrarietà, che caratterizzano il quadrato semiotico, non siano naturali ma arbitrarie, dipendenti da una decisione dell'autore del testo, del lettore oppure relative al contesto socioculturale in cui produzione e fruizione sono inserite.


Staticità Dinamicità

(razionalità) (irrazionalità)













Non dinamicità Non staticità

(interiorità dell'artista) (creatività)


Staticità e dinamicità sono poste sull'asse dei contrari e sono rappresentate nel dipinto dai due diversi tipi di girasoli. Sull'asse dei subcontrari abbiamo invece la non dinamicità e la non staticità, associate rispettivamente all'interiorità dell'artista, simboleggiata dai girasoli più centrali nella composizione, e alla creatività legata ai girasoli posti più lateralmente, sia a destra che a sinistra. Mentre i due contrari si escludono a vicenda i subcontrari, pur essendo in opposizione, hanno delle caratteristiche in comune e l'uno non esclude l'altro. Per ogni lato del quadrato è stato inoltre individuato un significato legato agli elementi che su quel lato sono collocati: ai lati verticali, che legano tramite relazioni di implicazione i concetti posti ai rispettivi estremi, sono state associate rispettivamente ragione e passione; l'asse dei contrari è invece il lato del concreto e a quello dei subcontrari è associato l'astratto. È possibile inoltre osservare come le diagonali colleghino i concetti dei vertici opposti del quadrato tramite relazioni di contradditorietà.


IL DIPINTO COME TESTO NARRATIVO


Affrontando l'analisi del livello narrativo di un'opera pittorica partiamo dalla posizione greimasiana secondo la quale in ogni testo è possibile riscontrare la presenza di un livello narrativo che ribadisca e sottolinei le caratteristiche più rilevanti del testo stesso.

L'approccio teorico cui facciamo riferimento riguarda gli studi di Claude Bremond sulle sequenze elementari che sono composte da tre funzioni: una funzione virtualizzante (considera il possibile sviluppo di un processo portato avanti dai soggetti del testo o da eventi esterni), una funzione attualizzante (attualizza la precedente sotto forma di azioni dei soggetti o del procedere degli eventi mirati al raggiungimento di uno scopo) e una funzione realizzante (riguarda il risultato raggiunto).

Per quanto riguarda la funzione virtualizzante, il processo che si sviluppa nel quadro è per così dire passivo, non è portato avanti dai girasoli (soggetti) i quali invece lo subiscono ed è il processo di progressivo avvizzimento a cui i fiori, recisi e posti nel vaso, non possono sottrarsi. La passività di questo processo non permette di applicare la funzione attualizzante, così come per quella realizzante non è possibile vedere nel dipinto il compimento del risultato finale del progressivo appassimento.


CONCLUSIONE


Il lavoro svolto evidenzia come gli strumenti fornitici dalla semiotica permettano di analizzare il testo e considerare i significati che da esso emergono. Mediante l'analisi delle forme, dei colori, dell'organizzazione degli spazi e della natura stessa del soggetto è possibile risalire all'interazione dei vari elementi che compongono il dipinto e osservare come questa interazione produca degli effetti di senso. La semiotica figurativa e la semiotica plastica permettono quindi l'individuazione di una sfera di significazione che caratterizza il quadro.

Per non rendere inutile l'analisi svolta è bene però tener presente come la lettura che si fa di un testo non è mai assoluta e definitiva. Questo stesso elaborato analizza il quadro di Van Gogh seguendo un certo percorso e non un altro. L'interpretazione che noi diamo di un testo dipende indubbiamente dal "materiale" su cui stiamo riflettendo ma anche da noi stessi, da chi siamo, dalla nostra storia, dal contesto in cui la nostra storia si è sviluppata e dalla situazione stessa in cui ci troviamo ad analizzare il testo in questione. È importante sottolineare il ruolo attivo del fruitore in quanto troppo spesso non si considera che i testi con cui entriamo in contatto sono percepiti in un determinato modo proprio a causa della "posizione" da

parete

 
cui li osserviamo.






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