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TEORIE SULLO SVILUPPO UMANO

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TEORIE SULLO SVILUPPO UMANO:


TEORIE DELL'APPRENDIMENTO MECCANICO: ritengono che la chiave per comprendere la natura umana stia nel modo in cui l'individuo è stato plasmato dall'ambiente. Queste teorie affermano che il comportamento è per lo più acquisito mediante apprendimento. Quest'ultimo è un processo che riguarda ogni aspetto della vita (apprendimento di un mestiere, di una morale, di modi di gestire etc). In sintesi queste teorie considerano lo sviluppo su tutto l'arco della vita come un graduale accumulo di nuove conoscenze, capacità ricordi e competenze.



Comportamentismo: XX° secolo scienziati americani si interessano a sviluppare una "scienza del comportamento umano" Essi hanno costruito i loro assunti tramite:

dati empirici: raccolta dei dati attraverso l' osservazione reale in laboratorio o in natura e senza tenere conto delle previsioni di una qualsiasi teoria.

metodo induttivo teoria finale viene costruita pezzo per pezzo, senza partire da una teoria generale ma da esperimenti semplice fino a quelli più complessi e applicando al comportamento umano i principi fondamentali del comportamento animale scoperto in laboratorio.

"l'uomo un, essere reattivo": la natura umana non è né buona ne cattiva semplicemente reagisce all'ambiente per cui il processo di apprendimento si verifica in maniera automat 222b16c ica. E' una teoria considerata da molti:

meccanicistica    poiché considera gli uomini come macchine che producono un output (risposta) input (stimolo) . Non sono interessati da ciò che accade tra stimolo e risposta.

deterministica   poiché ogni aspetto del comportamento, compresi valori, sentimenti etc è determinato dall'ambiente passato o presente.

condizionamento classico: il comportamento è suscitato in modo automatico attraverso il condizionamento.

ricorda esperimenti di: Pavlov (cane + diapason Watson (bambino + topo)

condizionamento operante: si apprende una risposta a uno stimolo particolare (o ad una serie di stimoli) abbinando la risposta a un rinforzo positivo. Il comportamento operante può anche acquisito mediante il condizionamento all' evitamento ossia dove il rinforzo consiste nel far terminare uno stimolo spiacevole. Ricorda esperimenti di:

Thornndike, legge dell'effetto :la conseguenza di un  comportamento determina la sua probabilità di essere ripetuta, (gatti nella scatola)

Skinner (scatola di Skinner)

modellamento : vengono ricompensate delle approssimazioni successive del compito. Si apprende a piccoli passi di difficoltà crescente, iniziando con la soluzione di un problema semplice e progredendo fino a compiti più complessi e infine, alla risoluzione un problema molto complesso.








Teoria dell'apprendimento sociale: attribuiscono al pensiero cosciente un peso più rilevante nella guida del comportamento.

imitazione e modellamento: le persone, oltre ad apprendere tramite l'osservazione dei propri comportamenti, apprendono anche attraverso l'osservazione dei comportamenti altrui e le conseguenze che ne derivano, Nell'un caso e nell'altro, essi derivano dalle loro osservazioni principi, fondamentali e formulano regole di azione e comportamento. Ricorda : Bandura teoria sociocognitiva (evidenzia l' importanza del pensiero nel processo di apprendimento).


Valutazione delle teorie dell'apprendimento:

Tali teorie hanno dato notevoli contributi per la comprensione dello sviluppo umano. I loro principi e sono più facilmente controllati empiricamente rispetto a quelli di altre teorie

Tali teorie però, sono applicabili solo a situazioni e/o comportamenti specifiche e non a tutta l'area dello sviluppo.


TEORIE COGNITIVISTE: vedono l'essere umano come razionale, attivo, attento e competente. Per i cognitivisti le persone non ricevono solamente l'informazione dall'ambiente in modo passivo ma, partecipano direttamente alla sua elaborazione. Per cui ogni individuo è un essere pensante che crea da solo la sua realtà. Le persone non si limitano a rispondere a degli stimoli ma cercano di dare a questo una struttura e un significato.  Secondo i cognitivisti il bambino può arrivare alla formulazione dei concetti solo tramite le influenze ambientali, ed in particolare le esperienze percettive e manipolative che possano consentirgli prima di operare sui concreto e poi di arrivare all'astrazione. Per cui la conoscenza si fonda, non tanto sull'apprendimento di regole che spieghino gli avvenimenti ambientali ma soprattutto sullo sviluppo di modelli, o "principi base", o "schemi", attivi su cui via, via si costruiscono delle regole sempre più specifiche o delimitate. Grazie a tali schemi il cervello può rispondere a determinate situazioni ambientali e costruire la conoscenza del reale.

J. PIAJET psicologo del XX° secolo. Da giovane i suoi interessi prevalenti furono la biologia e l'epistemologia (branca della filosofia che cerca di definire la conoscenza umana). Per tutta la vita cercò di comprendere la conoscenza umana. Sottopose i bambini a test d'intelligenza ma, ben presto, non s'interessò più alle risposte corrette bensì agli schemi che rilevava nelle risposte sbagliate. Egli sostenne che le differenze tra bambini e adulti non si limitano a quanto essi ma a come lo sanno.  Le differenze non sono solo quantitative ma anche qualitative tra il pensiero degli adulti e quello dei bambini.

> Principio di conservazione: Piajet afferma che i bambini fino a quando non raggiungono un determinato stadio formulano i giudizi in base ai processi percettivi piuttosto che logici.  Credono a ciò che dicono i loro occhi.

esperimento (bicchiere di diverse dimensioni con d'acqua):

- età 6/7 anni o più, risposte    stessa quantità

- età - di 6 anni, risposte contenitore lungo ne aveva di più

- ancora + piccoli risposte    contenitore lungo ne aveva di più (anche quando vedevano lo scambio).

> Teoria dell' "acquisizione dell'intelligenza":

La mente non è un foglio bianco, in cui possono essere scritti i contenuti e non è nemmeno uno specchio che riflette ciò che percepisce .

Schema (struttura) sono i modi di processare l'informazione ed essi mutano con la crescita.

SOLO se l'informazione, percezione, o esperienza presentata ad una persona si ADATTA ad uno SCHEMA (STRUTTURA) PRE-ESISTENTE nella sua mente, l'informazione, percezione, o esperienza viene compresa e quindi ASSIMILATA. Se non si ADATTA la mente la respinge. O, se la mente è pronta a cambiare, cambia per ACCOMODARSI l'informazione, percezione, o esperienza nuova.

Processo di equilibrazione > la mente cerca sempre di trovare un equilibrio tra assimilazione e accomodamento per eliminare le lacune esistenti tra la realtà e le sue rappresentazioni.

L' intelligenza costituisce un adattamento biologico. Si sviluppa gradualmente a passi qualitativamente diversi come risultato di processi continui tra assimilazione e accomodamento, mentre l'individuo cerca di raggiungere nuovi stati di equilibrio. La mente è attiva, non passiva


> La teoria dello sviluppo Piajet sottolinea l'interazione tra le potenzialità biologiche di un individuo e i materiali forniti dall'ambiente. Lo sviluppo è il risultato di questa interazione.

Secondo Piajet lo sviluppo avviene in modo stadiale ciascuno dei quali ha proprie caratteristiche.

La funzione dello stadio è di integrare le strutture cognitive dello stadio precedente e allo stesso tempo di preparare le trasformazioni che caratterizzano quello successivo. Tali stadi non possono essere né saltati né forzati, e tuttavia non presentano rigidi confini temporali in quanto l'accesso allo stadio successivo dipende dalle strutture cognitive del soggetto ma dalle molteplici stimolazioni provenienti dall' ambiente.

Gli stadi sono 4:


SENSO MOTORIO (0/2 anni): si articola in 6 fasi in cui il bambino apprende tramite il proprio

corpo e lo utilizza nel rapporto con l'ambiente. I bambini

prima fase (0 - 1 mese) : riflessi innati, utilizzo di modalità reattive innate per comunicare con l'ambiente (es. pianto, suzione etc);

seconda fase (1 - 4 mesi) : reazioni circolari primarie, l'azione prodotta viene ripetuta attivamente dando origine alle prime abitudini;

terza fase (4 - 9 mesi) : reazioni circolari secondarie, dirige la sua attenzione verso il mondo esterno (es. afferrare, scuotere gli oggetti etc);

quarta fase (10 - 10 mesi) : di applicazione, coordina le reazioni primarie con quelle secondarie per acquisire nuove abilità sensomotorie;

quinta fase (12 -18 mesi) : reazioni circolari terziarie, aggiunge alle reazioni primarie e quelle secondarie, che già conosce, nuove modalità e nuove forme di risoluzione di problemi;

sesta fase (18 - 24 mesi) : scoperta ed elaborazione, raggiunge nuovi rapporti col mondo esterno tramite elaborazioni mentali.



PREOPERATORIO o INTUITIVO (2 /7 anni) :

esplorazione dell'ambiente;

pensiero "magico", i più piccoli (rappresentazione simbolica senza sapere il suo significato);

linguaggio completo;

gioco di imitazione, dei ruoli;

pensiero egocentrico: - capacità astrattiva ma ragionamento ancorato alle apparenze,

non possiede concetti di spazio - tempo e causa

assenza della "reversibilità" (carenza nella formazione di concetti)

carenza della capacità di "conservazione"


OPERATORIO CONCRETO (7/11 anni)

la realtà deve essere ancora percepibile

acquisizione della "reversibilità" consente la costruzioni di immagini mentali semplici con cui può esprimere giudizi induttivi, e costruire i concetti di base.


PENSIERO FORMALE, IPOTETICO DEDUTTIVO (dai 12 anni in poi)

elaborazione cognitiva. Inizia a pensare secondo una logica , a classificare e a comprendere alcuni concetti matematici e sanno svolgere queste operazioni su eventi concreti. Sa anche "conservare".


Teoria dell' elaborazione dell'informazione (Bruner, Vygotskij)

sono scettici nell'accettare una teoria basata su stadi qualitativamente differenti .

vicini ai teorici dell'apprendimento perché anch' essi cercano di sviluppare una scienza del comportamento umano.

Cercano di capire il funzionamento dei processi come l'attenzione, la memoria e la percezione

Utilizzano il computer come modello per il cervello:

la mente dispone di un "hardware" (le cellule e gli organi del cervello) e di un software" (le strategie per elaborare l'informazione).

Il computer deve elaborare l'imput , compiere certe operazioni sull'informazione, immagazinarla e generare l'output

Anche la mente deve prestare attenzione selettivamente e percepire, quindi associare, calcolare od "operare" in altro modo sull'informazione. Di solito l'informazione deve essere immagazzinata nella memoria e successivamente recuperata, Infine deve essere generato l'output, sotto forma di risposte -parole ed azioni.





Valutazione delle teorie cognitiviste:

largamente utilizzate in pedagogia, utili ad aiutare gli educatori a programmare un istruzione che si adattasse agli stadi di sviluppo;

Piajet ha distinto, però, troppo nettamente i suoi stadi di sviluppo rendendo gli insegnanti troppo rigidi nelle loro idee di cosa potessero comprendere i bambini;

le teorie cognitiviste si interessarono dello sviluppo intellettivo e non sono, quindi riuscite a spiegare il comportamento umano nella sua completezza;


TEORIE PSICOANALITICHE

si basa sullo studio dei casi clinici;

costituita dalle teorie di S. Freud, da quelle dei neofreudiani e da quelle degli psicologi dell'ego;

si avvicina ai teorici dell'apprendimento ma, a differenza di loro, sottolinea il determinismo delle pulsioni innate anziché il determinismo dell'ambiente:

sostengono che gli esseri umani sono creature spinte da forze interne che essi cercano continuamente di incanalare o indirizzare. Queste forze, evidenti fin dalla nascita, si trasformano man mano che gli individui sviluppano varie forme di comportamento.


Modello psicosessuale: S. Freud:

visse nell'età Vittoriana e le sue teorie furono una sorta di reazione del tempo;

interessato agli aspetti emotivi dell'essere umano che durante quel periodo erano ben nascoste;

l'inconscio ha un ruolo determinante nel comportamento

le pulsioni biologiche o animali come il sesso e l'aggressività costituissero la forza primaria che spiega il comportamento umano

cerca nell'infanzia gli indizi della natura profonda della personalità;

la personalità si sviluppa attraverso parecchi stadi psicosessuali:

I primi 3 stadi si verificano molto tempo prima della pubertà e durante questi stadi : i bambini focalizzano il loro piacere in differenti aree del corpo, chiamate ZONE EROGENE

Stadi: periodo pregenitali (gli istinti sessuali non sono indirizzati alla riproduzione)


ORALE :si verifica nella prima infanzia, la bocca del bambino diviene il centro della stimolazione sessuale e del piacere

ANALE: da 1 a 3 anni

FALLICO: dai 3 ai 5 anni, il centro del piacere si sposta dalla bocca ai genitali

se i bambini, ad un qualsiasi stadio, esperiscono frustrazioni o eccessive gratificazioni possono fissarsi sulle esigenze di quello stadio.Inoltre le reazioni dei genitori ad uno di questi stadi possono influenzare profondamente lo sviluppo della personalità del bambino.

PERIODO DI LATENZA dai 6 ai 12 anni

STADIO GENITALE    pubertà, meno incentrato sull'autoerotismo e più sull'attività sessuale e sociali indirizzate ad altri.



Nelle teorie di Freud ciascun stadio o periodo è profondamente modellato e influenzato dalla risoluzione o mancata risoluzione degli stadi precedenti.


Modello psicosociale : ERICKSON


vede lo sviluppo attraverso la realizzazione di 8 stadi:

questi sono dei periodi durante i quali le competenze dell'individuo, dovuta all'esperienza, impongono un maggior aggiustamento tra se stessi e l'ambiente

si evolvono in base alle pulsioni all'interno dell'individuo e, a seconda del modo nel quale queste forze vengono trattate dai genitori.

Mentre gli attegiamenti dei genitori influenzano il modo nel quale l'individuo supera questi conflitti, anche l'ambiente sociale è estremamente importante.

Gli 8 stadi comprendono tutte le età della vita:

gli vede la formazione della personalità come un processo continuo che si prolunga attraverso l'infanzia, l'adolescenza fino all'età adulta.

Secondo Erickson ognuno passa attraverso 8 crisi o conflitto:

ogni conflitto è critico solo ad uno stadio, ma è presente durante tutta la vita

gli aggiustamenti che ognuno di noi produce ad ogni singolo stadio possono essere alterati o capovolti più tardi.

STADI:

FIDUCIA contro SFIDUCIA (0/1 anno):

fin dalle prime cure ricevute i bambini si rendono conto della fondamentale affidabilià dell'ambiente

2° AUTONOMIA contro VERGOGNA o DUBBIO (1/3 anni):

i bambini cerca l'autonomia e i primi tentativi di emancipazione dalla madre

SPIRITO d'INIZIATIVA contro IL SENSO DI COLPA (4/5 anni)

esplorano ciò che li circonda. Scoprono come funziona il mondo e come possono agire su di esso (per loro il mondo consiste sia di persone vere che immaginarie e delle cose)

INDUSTRIOSITA' contro SENSO di INFERIORITA' (6/11anni)

i bambini sviluppano numerose competenze a scuola, a casa e nel mondo dei coetanei

IDENTITA' CONTRO DISPERSIONE DELL'EGO (prima adolescenza)

prima dell'adolescenza il bambino  scopre un certo numero di ruoli completamente differenti;

durante l'adolescenza è importante scegliere ed integrare questi ruoli in una identità coerente




INTIMITA' contro ISOLAMENTO (fine adolescenza/primo periodo adulto)

per intimità Ericksono intende la disponibilità a condividere se stessi con un'altra persona di sesso opposto, senza la paura di perdere la propria identità

GENERATIVITA' contro STAGNAZIONE (fase adulta)

dopo che i primi conflitti sono stati in parte risolti gli uomini e le donne sono liberi di indirizzare la loro attenzione agli altri.

INTEGRITA' dell 'IO contro DISPERSIONE (tarda fase adulta)

gli individui guardano indietro e valutano la propria vita.


4° PSICOLOGIA UMANISTICA  TEORIA DEL SE:

chiamata anche "terza forza"

lo scopo di queste teorie è quello di dare una descrizione della natura umana il più possibile vicino all'uomo:

sostiene che le persone possono operare scelte a prposito della propria vita;

vede la vita piena di speranze e più complessa di quanto facciano le altre teorie;

gli uomini si diferenziano dagli animali per la loro capacità di utilizzare i simboli e pensare in termini astratti.

MASLOW:

formulato la Teoria del se nel 1954;

sottolinea l'esigenza innata, in ognuno di noi,  di AUTOAFFERMAZIONE di sviluppare in pieno le nostre potenzialità;

secondo Maslow l'esigenza di AUTOAFFERMAZIONE può essere realizzata dopo che i bisogni più elementari sono stati soddisfatti;

rappresenta i bisogni umani a forma di piramide

riteneva che l'esigenza di autoaffermazione fosse non meno importante o fondamentale per la natura umano;

"ciò che l'uomo può essere, deve essere"

riscontrò che le persone realizzate sono le più anziane.


Auto

realizzazione

esigenza di autostima

esigenza di appartenenza

esigenza di sicurezza

bisogni  fisiologici








Rogers: teoria della personalità e del comportamento"

fondata non solo sulla psicologia umanistica, ma soprattutto sull'attività clinica nel settore della consulenza e della psicoterapia;

fondato il "terapia centrata sul cliente";

"tendenza attualizzante": l'uomo è abitato da una tendenza verso lo sviluppo di tutte le sue potenzialità, che servono al mantenimento o all'ulteriore crescita del suo organismo - comprendente la globalità della sua persona, della sua mente, del suo corpo.

Teoria:

la struttura del sé scaturisce dall'interazione con l'ambiente geografico e sociale

lentamente comincia a differenziare tra l' IO e gli ALTRI imparando a distinguere ciò che LO riguarda e ciò che NON lo riguarda

nel corso dello sviluppo non interiorizza tutte le esperienze nella struttura del proprio se, MA SOLO QUELLE , dopo opportuno esame, VENGONO CONSIDERATE COME SIGNIFICATIVE (i valori interiorizzati dal soggetto possono essere costituiti da valori sperimentati direttamente, sia quelli assunti da altri)

successivamente vengono simbolizzate, ossia accettate ed integrate solo le esperienze che che si armonizzano con il concetto preesistente, mentre le altre vengono negate o interiorizzate in maniera distorta.

Quando vi sono delle  INCONGRUENZE tra il proprio sé e alcuni comportamenti possono scatenarsi conflitti o tensioni.





























































































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