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L'età di Augusto - Gli Ultimi Conflitti civili

letteratura latina



L'età di Augusto

Chiamiamo questa età il periodo successivo alla morte di cesare, che vide il pronipote affacciarsi sulla scena politica, dapprima sullo sfondo di un nuovo conflitto civile, poi di un processo di restaurazione :la fine della repubblica e l'inizio del principato.

Gli Ultimi Conflitti civili

Gli anni successivi alla morte di Cesare videro nuovamente divampare violenti conflitti civili. Si capì poi che nel testamento lasciato da Cesare l'erede designato era Gaio Ottavio, pronipote del dittatore. Antonio totalmente contrario a ciò non gli concesse i soldi del testamento ed Ottavio per mantener la parola lo pagò di tasca sua e intraprese l'ascesa al potere. Antonio alla fine del suo consolato avanzò pretese sul governo delle Gallie, il Senato prese posizione e dichiarò antonio nemico pubblico. Gli eserciti c 323b12d onsolari e le truppe di ottaviano si mossero contro antonio, questi fu sconfitto e riusci a fuggire nella Gallia Nebonese e si unì a Lepido. Poco dopo riconciliatosi con Antonio Ottavio si unì con Lepido e formarono il secondo triunvirato.

Ma il triunvirato non durò molto infatti Lepido tentò di impadronirsi della Sicilia e venne estromesso,Antonio il quale ottenne la parte africana dell'impero si legò sentimentalmente alla regina d'Egitto Cleopatra e ne morì assieme.

La pax Augusta e la nascita del principato

tornato a Roma proclamo la pace ristabilita e celebrò un gran trionfo, ricevendo il titolo di imperator,accentrando ogni potere nelle sue mani. Si completa cosi il quadro di un regime solo formalmente fondato sulle antiche istituzioni e sull'ordinamento della res publica tradizionale, ma che di fatto era monarchico. Ottaviano che della pace era stato l'artefice rivestiva giustamente il ruolo di princeps.



LA RESTAURAZIONE MORALE E RELIGIOSA

Gli antichi mores divennero i grandi temi della propaganda augustea: con la loro esaltazione si cercava di rivitalizzare anche il sentimento patriottico, gli ideali della tradizione, quel senso civico e morale che era stato incrinato dai conflitti civili e il cui sgretolarsi avrebbe comportato la disaffezione per la disciplina e per il servizio militare. Il progetto di augusto di ripristino degli ANTIQUI MORES arrivò a interessare perfino l'abbigliamento promovendo il ritorno della toga per gli uomini e della stola per le donne. La profonda restaurazione contemplò anche l'assetto religioso e rituale che si incontrava con i valori fondati dell'ideologia del principato: il rispetto della tradizione e la centralità del princeps. Nel 29 si fece affidare dal senato l'incarico di reintegrare le vecchie cariche sacerdotali. L'anno seguente intraprese il programma di restauro degli antichi templi.


La riorganizzazione dello stato

L'economia fu risanata, risollevando al tempo stesso l'agricoltura italica,fortemente danneggiata dalle guerre civili,dalle conseguenti confische e dalla concorrenza delle province, e favorendo anche, con la tranquillità e la stabilità delle condizioni politiche e sociali, l'attività di commercianti e imprenditori. Furono assicurati ai veterani premi in denaro e terreni coltivabili. Grande attenzione fu dedicata al sistema monetario. La città di Roma fu trasformata in una vera capitale imperiale per mezzo di un programma urbanistico ed edilizio specificatamente pensato a questo fine. Era necessario ripristinare a Roma un esercito di Stato Ottaviano smobilitò gran parte dell'esercito portando le legioni da 50 a 28, introdusse poi l'arruolamento volontario dando in cambio la cittadinanza romana. Augusto si accinse a rivedere le liste dei senatori riportando il numero dei componenti a 600, da + di 1000 ke erano divenuti. La classe senatoria cosi restaurata aveva riacquisito una posizione elevata. Inoltre divise le province tra quelle da poco conquistate e non ancora completamente pacificate , necessitanti quindi di una presenza continua delle legioni romane le province da tempo pacificate. La pace augustea non significò assenza assoluta di guerre. Augusto non aveva particolari capacità militari, ma seppe avvalersi di abili collaboratori come Agrippa e i propri figliastri. Fra il 25 e il 9 i generali di Augusto condussero numerose campagne militari in Occidente. Nel 9 un tragico evento stroncò ogni disegno di espansione romana nella germania trans renana.



La politica culturale di Augusto

Anche la cultura e le arti furono promosse nell'interesse del regime grande sviluppo ebbero le arti figurative specialmente la scultura e l'architettura. Furono aperte le prime biblioteche pubbliche, nel 28 fu inaugurata la grande biblioteca annessa da Ottaviano al tempio di Apollo Palatino. Per la sua opera di pacificazioni, di riassestamento e di sviluppo, Augusto cercò e ottenne la cooperazione degli intellettuali. In effetti i grandi poeti dell'epoca Virglio Orazio Properzio accolgono nelle loro opere temi tipici della propaganda imperiale: innanzitutto la pace,l'esaltazione del principato come apportatore di concordia tra i cittadini, di prosperità e di benessere. La poesia augustea trova le sue + antiche e valide manifestazioni anche sul piano artistico, quando affronta argomenti + profondi e universali come l'amore, il dolore, il senso della vita e della morte. No rinascita generi teatrali.

Sviluppi dell'estetica alessandrina nella poesia augustea

A determinare la fisionomia della poesia augustea non contribuiscono naturalmente soltanto fattori sociali ,politici e ideologici, ma anche, ragioni artistiche e letterarie. I poeti augustei erano gli eredi diretti del movimento neoterico, e rimasero fedeli al patrimonio d'idee e di dottrine proprie dei poeti novi, ispirato all'estetica alessandrina. Questi poeti sono molto sensibili e attenti alla forma raffinata e puntigliosamente elaborata. L'opposizione tra "poesia tenue",breve e fine, e il suo contrario, il poema ampio nn implica + la condanna dei generi alti, ma tende piuttosto a tradursi semplicemente nella distinzione tra le forme dotate di caratteristiche diverse. Riacquista insomma pieno diritto di cittadinanza, accanto alla letteratura "tenue" quella + elevata.

Il circolo di Mecenate

Nel campo della cultura Augusto ebbe un collaboratore validissimo in Mecenate. Ricchissimo nobile condusse una vita di ozi e lussi, dedicandosi anche all'attività letteraria. Egli svolse una funzione essenziale nell'ambito della politica culturale del regime augusteo, facendo da intermediario tra l'imperatore e alcuni grandi poeti. Il caso di Mecenate risalta per il numero e il valore degli scrittori di cui fu protettore e amico. Intorno a lui grandi nomi come Virgilio Orazio , Properzio  e altri minori.






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