Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

IL CLASSICISMO DI PETRARCA

letteratura italiana




IL CLASSICISMO DI PETRARCA


Petrarca si dedicava al culto degli autori classici, gli studia humanitatis, cioè allo studio della cultura classica, greca e latina. Egli non conosceva il greco, ma nutriva verso di esso una profonda ammirazione; al contrario invece conosceva perfettamente il latino. Infatti lo stile di Petrarca nelle opere in lingua latina è modellato dal poeta stesso su quello di Cicerone e Seneca per la prosa, e quello di Orazio e Virgilio per la poesia. Petrarca ammirava i classici poiché affermava che essi raggiunsero la perfezione di raffinatezza a cui aspirava e che fissava come meta artistico-formale da raggiungere. Se si fosse fermato a considerare i classici solo come punto di perfezione formale, il suo entusiasmo sarebbe stato vuoto e sterile e si sarebbe limitato ad imitarli. Il mondo classico è il modello a cui i contemporanei devono guardare anche da un punto di vista morale, seppur esso fosse pagano. A differenza dell'atteggiamento medievale nei confronti degli autori classici, l'umanesimo restituirà i testi classici al loro originale messaggio. L'atteggiamento di Petrarca è quello di profonda ammirazione nei confronti nei confronti dello studio dell'uomo e dei suoi sentimenti che gli autori classici ponevano alla base della loro ricerca. Grande merito della civiltà classica è quello di valorizzare l'uomo, esaltandolo nelle sue virtù, nel suo eroismo, nella sua dedizione allo stato, per il suo senso di dignità, tutti valori terreni che rendono l'uomo grande e lo elevano al di sopra di ogni meschinità. Il medioevo sembrò a Petrarca un'età rozza, barbara, incivile, soprattutto se rapportata al mondo classico, poiché essa aveva svalutato l'uomo, ne aveva sottolineato solo la debolezza. Non a caso Petrarca nelle sue opere immagina di interrogare i grandi della civiltà classica sui grandi problemi umani eterni. Durante questi colloqui ideali si sentiva illuminato e confortato perché si liberava dalla ristrettezza ideologica medievale e si avviava verso i sentieri della libertà ideologica. L'obiettivo di Petrarca è quello di conciliare il cristianesimo con i valori del mondo classico; egli affermava che l'uno non contrastava con l'altro perché entrambi ponevano come argomento fondamentale la dignità dell'uomo, non vedeva nessuna opposizione tra cultura classica e cristiana, ma una reciproca integrazione. Della filosofia egli non ebbe la visione medievale ( via razionale per giungere alla verità), ma per Petrarca è studio della natura dell'uomo, dei problemi esistenziali; per questo motivo preferisce ad Aristotele, Platone e S.Agostino i padri della chiesa, poiché il loro intento era quello di conciliare la cultura classica con la cultura cristiana. Anche nella visione della poesia troviamo in Petrarca grande modernità: la poesia è autonoma rispetto alle altre discipline; egli affermava la laicità della cultura e della poesia, che non deve dimostrare verità morali e religiose, ma è scandaglio interiore, espressione più alta della civiltà dell'uomo, superiore a tutte le altre attività. Nelle opere di Petrarca è ricorrente il tema della caducità delle cose terrene, di cui il poeta è consapevole, ma da cui non riesce a staccarsi. In egli c'è un'ansia di infinito, intesa come ansia di quella perfezione morale a cui aspirava e il cui simbolo è il fratello Gherardo. Quest'ansia resta perennemente inappagata poiché egli non riesce a staccarsi dall'attrazione per le cose terrene e ciò provoca in lui sofferenza, dissidio. Proprio questo dissidio lo porta a considerare come sia tragica l'esperienza terrena dell'uomo, irta di ostacoli, che egli incontra nel salire sul monte Ventoso, a differenza del fratello che segue una strada dritta, simbolo della sua forza interiore, contrapposta all'accidia di Petrarca. La vita dell'uomo è rivolta al soddisfacimento dei desideri destinati a morire con l'uomo ed essa è un correre continuo, inesorabile e precipitoso verso la morte. Il poeta è spinto a riflettere sulla caducità della vita dalla fede religiosa, consapevole che solo una visione religiosa della vita può ostacolare la caducità della vita e assicurare l'eternità. L'ideale di Petrarca sarebbe stato quindi la conciliazione tra il divino e il terreno, cosa in cui non riuscì, poiché l'intransigenza medievale nei confronti della vita terrena svalutava i piaceri mondani considerandoli ostacoli al raggiungimento del premio ultraterreno, e impediva di conciliare l'uomo e il divino.








Privacy




Articolo informazione


Hits: 28147
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024