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Il giovane Holden - J.D. Salinger

letteratura



SCHEDA DI LETTURA DEL LIBRO

AUTORE: J.D. Salinger

TITOLO: Il giovane Holden

EDITORE: Einaudi

GENERE DEL LIBRO: Racconto

RIASSUNTO DEL LIBRO: L'eroe e il narratore del romanzo, "Il giovane Holden", è un ragazzo di 16 anni che viene "sbattuto fuori" per scarso rendimento scolastico dall'istituto Pencey, una scuola di Agestown in Penslyvania. Prima di abbandonare il collegio, il ragazzo ci racconta gli avvenimenti di quella giornata: l'incontro con l'insegnante di storia, i suoi compagni di studi con le loro complicità, le loro opinioni e avventure condivise, le gelosie, le liti ecc.... . Si sente triste, solo e insoddisfatto, ricorda la morte del fratellino Allie, ed è pieno di rimorso per la delusione che darà ai suoi genitori dal momento che è stato mandato via da ben quattro scuole. Uscito di notte dall'Istituto, tra la neve e il gelo si avvia alla stazione per prendere un treno per New York e trattenersi lì un paio di giorni prima di tornare a casa. Arrivato in città, prende una camera in un albergo non troppo raccomandabile. Lì vive una brutta avventura con una prostituta e il suo protettore, da cui viene truffato e picchiato. Sempre più triste e solo, decide di telefonare ad un amica con cui aveva "filato" qualche tempo prima: Sallie. Con lei cerca di sfogarsi, esprimendole tutte le sue insoddisfazioni e confidandole tutte le sue aspirazioni, ma la ragazza non lo comprende per cui, dopo una lite, i due si lasciano ed Holden si trova nuovamente solo con i suoi dubbi e le sue paure. Successivamente incontra Carl Luce, un suo compagno di studi di Whooton con cui trascorre qualche ora e scambia qualche idea. Anche con lui non trova alcuna soddisfazione, in quanto l'amico lo tratta da immaturo e gli consiglia addirittura di farsi psicanalizzare. Ancora più dep 141b18b resso e "schifato" dalla vita si ubriaca, piange e teme addirittura di morire. Avverte però un dolore straziante al pensiero del dispiacere che proverebbe la madre, che ha già perso un figlio e alla disperazione della sorellina Phoebe. Decide quindi di vedere quest'ultima per cui, furtivo come un ladro, entra in casa sua e si dirige verso la camera della piccola. La sveglia e si confida con lei. Phoebe è l'umica che riesce a comprenderlo ed è proprio a lei che Holden confida il suo sogno, cioè di essere "l'acchiappatore nella segale". come nella poesia che ha letto il protagonista desidera trovarsi in un grande campo di segale dove giocano numerosi fanciulli e lui, sul bordo di un dirupo "pazzesco" controlla i ragazzini prendendo al volo tutti quelli che stanno per cadere. All'arrivo dei genitori si nasconde e poi fugge. Trova quindi ospitalità nella casa del professore Antolini, ma anche con lui, dopo un primo momento positivo, vive una situazione imbarazzante, per cui abbandona anche questa casa e finisce di trascorrere la notte alla stazione centrale. Dopo aver scritto una lettera alla sorellina in cui le comunica la sua decisione di andar via di casa, la incontra al museo. E' proprio lei che induce Holden alla ragione e lo persuade a rimanere. Nell'ultimo capitolo Holden ci parla da un sanatorio in cui è ricoverato per TBC e ci comunica che è aiutato da uno psicanalista e che in autunno tornerà a scuola.



PERSONAGGI: HOLDEN: è un ragazzo di sedici anni, alto un metro e ottantanove, magro come un "chiodo", con i capelli grigi. E' un gran fumatore, poco studioso, talvolta bugiardo e sognatore ma intelligente, appassionato alla lettura e molto sensibile. Come tutti gli adolescenti sta attraversando un periodo di profonda crisi esistenziale. Nel raccontare le sue disavventure accadute nei tre giorni trascorsi da solo nella città di New York egli mette a nudo tutta la sua anima. E' un puro, un ragazzo di indole innocente che fa fatica ad integrarsi in un mondo pieno di brutture, meschinità, cattiverie e compromessi. Quindi spesso, per superare momenti di maggior depressione, si rifugia nell'immaginazione e nella bugia in quanto soltanto in questo modo può attutire il dolore che la dura realtà riesce a provocare in lui. La sua vita priva di certezze lo rende insicuro ed infelice. Come tutti i ragazzi della sua età i suoi comportamenti sono spesso contraddittori: alle volte agisce come un adulto e alle volte come un bambino, da una parte è poco studioso e dall'altra è amante della lettura e appassionato di Inglese. Tutti gli aspetti della vita lo mettono in crisi in quanto non è ancora in grado di guardare bene in se stesso. Ha un rapporto conflittuale con il sesso da cui, da una parte viene attratto, afferma infatti che "è un guaio che certe sconcezze siano proprio uno spasso" ma dall'altra ne ha una concezione molto casta, affermando che certe cose dovrebbero essere fatte solo con una persona con cui ci sia un'intesa non solo fisica ma anche intellettiva ed affettiva. Crede in Gesù ma non in tutto ciò che propone la religione cattolica, per cui anche se in alcuni momenti di estrema sfiducia sente il bisogno di pregare spesso non ci riesce. Insomma non riesce a trovare ne negli amici, ne negli studi, ne negli insegnanti ecc... nulla per cui valga la pena di vivere. L'unica persona in cui veramente crede è sua sorella Phoebe, che rappresenta quel mondo di purezza e d'innocenza a cui lui aspira. Il simbolo della figura del protagonista è in una frase in cui lui si definisce: "il catturatore nel campo di segale". Egli immagina di trovarsi in un ampio campo di segale sulla cima di un dirupo nel quale giocano frotte di bambini e lui Holden, si trova sulla cima ed acchiappa e trattiene i ragazzini dal cadere giù. Attraverso questa immagine simbolica si capisce il sogno del protagonista di proteggere l'innocenza e l'integrità del mondo dell'infanzia dalle brutture della vita.

PHOEBE: è la sorella di Holden. Ha circa dieci anni, è alta, magra, con un portamento elegante, degli stupendi capelli rossi che d'estate porta cortissimi, lasciando scoperte le piccole orecchie ben fatte e d'inverno lunghissimi, spesso raccolti in splendide trecce. Ha un carattere vivace, vispo e intelligente, scolasticamente è "molto in gamba", è amante del cinema e della lettura. Sa stare con la gente e, nonostante la tenera età, è sensibile e piena di buon senso, una persona con la quale è sempre piacevole parlare in quanto capace di ascoltare e comprendere. In certi passi del libro Holden per questa sua saggezza la definisce "la vecchia Phoebe" ma in altri mette in evidenza la sua natura di bambina con le sue ripicche e i suoi giochi. E' generosa, affettuosa e molto affezionata al fratello per il quale prova un amore profondo. Dopo Holden si può definire il personaggio più significativo del libro, perché la sua presenze riveste un ruolo di primaria importanza: è infatti grazie a lei che Holden decide di non fuggire e ritornare a casa. Per il fratello lei rappresenta la purezza, l'innocenza cioè tutto quello a cui lui aspira e non riesce a trovare in un mondo dove tutto appare superficiale, meschino e pieno di compromessi. Holden vede lei come uno di quei bambini nell'immenso campo di segale che devono essere acchiappati, cioè salvati, per evitare che cadano nel baratro della vita.

ALLIE Fra i personaggi del libro ritengo giusto annoverare anche Allie, il fratello di Holden morto di leucemia a solo tredici anni. Anche se non compare fisicamente, dal momento che, come ho già detto è morto, io lo ritengo un personaggio di primaria importanza nella vita di Holden perché il giovane prova per lui un amore profondo e sincero. Continuamente pensa a lui, lo stima a tal punto da ritenerlo un genio e ne conserva due cose: una materiale, il guantone di baseball, su cui il bambino aveva scritto una poesia su ogni dito, e una fisica, la propria mano, rimasta inabile per essersela rotta, spaccando tutto ciò che aveva vicino, per la disperazione della sua morte. E' difficilmente accettabile per tutti perdere una persona cara, ma soprattutto per un'adolescente come Holden non è semplice capire ciò. Il fatto che un ragazzino, simpatico, intelligente e pieno di vita possa essere stroncato da una malattia inguaribile in tenera età è un avvenimento talmente tragico che, oltre a distruggerti psicologicamente, ti fa sorgere mille dubbi sul senso della vita.

IL PROFESSOR SPENCER: ci viene descritto come un vecchio "bacucco" di circa settanta anni, malaticcio e fisicamente malridotto, di carattere onesto e molto sensibile. Non è un professore cattedratico e distaccato dagli alunni, ma una persona ricca di umanità e molto disponibile. Professionalmente severo e giusto, si preoccupa non solo della preparazione didattica del giovane Holden ma anche di ciò che pensa e di quello che sarà il suo futuro. Cerca infatti di comprendere le motivazioni dei suoi insuccessi scolastici e tenta, anche se invano, di aiutarlo, esortandolo a prendere in più seria considerazione i suoi studi al fine di non trovarsi in difficoltà e pieno di rimorsi nella sua vita da adulto.

IL PROFESSOR ANTOLINI: è il migliore insegnante che Holden ritiene di aver avuto. E' un uomo giovane, brillante e sensibile sposato con una donna molto più anziana di lui. Aveva colpito Holden per il fatto di aver raccolto e ricoperto con la propria giacca un ragazzo, James Castle, che si era buttato dalla finestra. Nell'incontro con il protagonista ci appare una persona piuttosto profonda, capace di comprendere molto bene l'animo dei giovani. Si rende conto infatti del baratro in cui è caduto Holden e lo esorta a riflettere. Gli dice infatti di guardare bene in se stesso per capire ciò che gli piace e ciò che non li piace. Soltanto in questo modo potrà imparare a conoscere "le sue vere misure e a vestire la propria mente". Holden ha del professore un giudizio ottimo, ma alla fine scopre in lui un lato poco piacevole, cioè che è un omosessuale. Ciò lo atterrisce, per cui sia allontana immediatamente dalla sua casa.

AMBIENTI: Il libro "il giovane Holden" di Salinger si localizza nell'ambiente di New York. Tramite la descrizione dei luoghi in cui si muove il ragazzo ci viene illustrata la società americana del dopoguerra. Inizialmente possiamo vedere il collegio, con le "squallide" camere, le "luride" docce ecc... . Successivamente entriamo nel cuore della città di New York con i suoi grattaceli, gli ascensori, gli alberghi, i bar, i ristoranti, i musei, lo zoo ecc.... . Tutto ciò sottolinea che la vita frenetica e l'indifferenza proprie della grande città acuiscono il senso di solitudine, ribellione e impotenza. Dato che è stato pubblicato nel 1951 possiamo localizzarlo nel periodo storico-culturale dell'America del dopoguerra. Culturalmente ha segnato una svolta nel modo di scrivere in quanto è espresso in un linguaggio parlato, non letterario grazie al quale ha trovato successo soprattutto tra i giovani. Storicamente esprime un periodo ben preciso, quello del dopoguerra Americano in cui ci si avvia alla crescita economica di tale paese. Dalla lettura del libro si comprende che c'è abbastanza lavoro e soprattutto che un titolo di studio è ancora una certezza.

COMMENTO: Ho letto con  molto entusiasmo "Il giovane Holden" in quanto l'ho trovato, nonostante scritto negli anni cinquanta, molto attuale, probabilmente perché le problematiche che propone sono quelle della crisi dell'età adolescenziale, che toccano tutti i ragazzi di tutti i tempi. Nell'infanzia crediamo a tutto ciò che ci viene detto, adoriamo i genitori e i maestri senza mai metterli in discussione. Pensiamo che siano dei modelli perfetti in quanto ci insegnano tutti i valori della vita: l'onestà, la bontà.... Crescendo, pian piano cominciamo a vedere i loro difetti e tutte le brutture del mondo da cui ci avevano protetto. Allora ci sorgono dei dubbi, vacilliamo e spesso non riusciamo ad accettare la realtà. Ci rendiamo conto che nella vita bisogna spesso giungere a compromessi, anche se ciò non ci piace. Tutto ci sembra più brutto di come è, il senso della vita ci sfugge, alle volte pensiamo alla morte e ci poniamo delle domande sul significato della nostra esistenza e dell'umanità in generale. Purtroppo, a questi misteri non c'è spiegazione ne logica ne scientifica per cui i dubbi ci assalgono e quindi andiamo in crisi. Il giovane Holden, come molti adolescenti, è un puro e ha degli ideali e delle aspirazioni molto nobili. Egli sogna di "diventare il catturatore nella segale" perché vorrebbe proteggere i bambini, che egli ritiene innocenti, dai pericoli della vita, per cui nella sua fantasia immagina di trovarsi su un dirupo in un campo di segale dove giocano i fanciulli e lui li trattiene dal cadere giù. E' proprio questa immagine simbolica il fulcro del libro, essa ci fa comprendere il sogno di Holden di proteggere i bambini, la loro innocenza e l'integrità del mondo, ma tale sogno inevitabilmente fallisce, perché si ricade in una società di adulti caratterizzata da autocoscienza e da compromessi. A tutti capita di avere tanta paura di se stessi da non avere il coraggio di guardarsi in faccia, ma purtroppo prima o poi bisogna farlo, perché non si possono eludere i nostri doveri. Che ci piaccia o no, bisogna affrontare le difficoltà della vita senza arrendersi e senza arrivare a punti di esasperazione. Sono proprio queste le cose che ci aiutano a crescere e a capire meglio noi stessi. Solo così potremo renderci conto di ciò che ci piace, di ciò che siamo e possiamo fare. Una giusta autocritica non può essere altro che positiva.

Anche lo stile del libro è molto attuale in quanto espresso in un linguaggio parlato non letterario. Leggero e scorrevole, a volte umoristico, a volte angoscioso e ricco di pathos, è un libro molto profondo che ti colpisce e del cui contenuto non ti puoi dimenticare facilmente.




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