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Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani

letteratura



Il giardino dei Finzi-Contini

di Giorgio Bassani

Cenni sull'autore.

Giorgio Bassani nasce a Bologna il 4 marzo 1916 ed vive a Ferrara fino al '43 quando viene incarcerato a causa della sua appartenenza a una banda clandestina antifascista. Nel 1939 si laurea in lettere 444g68e e l'anno successivo pubblica il suo prima libro. Tutte le sue opere sono basate sul fascismo e sul razzismo nei confronti degli ebrei mentre i luoghi principali dei suoi libri  si possono trovare a Ferrara, dove Bassani trascorre gli anni più importanti della sua vita.


Libro.

Il libro è introdotto da un prologo con il quale l'autore ci trasmette quanto sia stata importante per lui la visita alla necropoli etrusca per la scrittura di questo testo.

Come solito la vicenda è ambientata a Ferrara e Bassani si rivede nel protagonista, suo omonimo, che appartiene ad una famiglia ebraica di media borghesia che aveva aderito al fascismo. Racconta delle sue amicizie che aveva al tempo degli studi, in particolare quella che si era creata tra lui e Alberto (Finzi-Contini), e dei sentimenti che provava nei confronti di Micol (Finzi-Contini). L'autore inizialmente aveva avuto qualche difficoltà a conoscere Micol in quanto, frequentando lui una scuola pubblica e lei una scuola privata, non potevano vedersi da nessuna parte oltre che alla sinagoga; con il passare del tempo però Giorgio riesce a varcare la soglia di casa Finzi- Contini dove passa la maggior parte del tempo a giocare a tennis. Poi Micol gli mostra l'immenso giardino che circonda la casa e così scoppia l'amicizia tra i due che, quasi ogni giorno, scherzano e discutono della loro infanzia, di alberi, di fiori ecc. quando però comincia a rendersi conto dell'amore che prova per Micol quest'ultima se ne va a Venezia per concludere la tesi di laurea; anche non avendo più alcun motivo per andare a casa Finzi-Contini Bassani ci torna comunque quasi ogni giorno con la scusa di parlare con il fratello di Micol (Alberto). Quando la ragazza torna però il rapporto non è più quello di prima, lei è più sfacciata, indifferente. In seguito Micol si ammala ed è costretta a stare a letto e qui l'autore cerca di dimostrargli il suo affetto baciandola in viso e sulle mani, ma appena cerca di andare oltre la ragazza lo ferma e lo prega di ritornare a casa loro più raramente per paura che tra loro succeda qualcosa che rovini la loro amicizia. Così Bassani perde per sempre la possibilità di avere Micol.




Personaggi principali.

Il protagonista è un personaggio timido e riservato e si lascia trasportare facilmente dai sentimenti che prova per Micol e lo si può capire dal fatto che Bassani non riesce a non baciare la mani e il viso di lei. Non viene dato alcun suo aspetto fisico, si sa solo che è uno studente e si sente diverso da tutti i suoi parenti che definisce "spettri".

Micol è la figlia dai signori Finzi-Contini, è una ragazza molto educata  e abituata a fare una vita agiata, lontano dalle scuole pubbliche e dalle masse popolari. viene descritta magra bionda e con occhi chiari. E' una persona molto positiva, atletica, sportiva e piena di energie; fa di tutto per raggiungere gli obiettivi che si prepone laureandosi in questo modo con il massimo dei voti. Non condivide i sentimenti di Giorgio, anzi, quasi ne soffre, a tal punto che in ben due momenti cerca di allontanarsi da lui: uno quando con la scusa della tesi di laurea se ne va a Venezia e l'altro quando lui cerca di andare oltre il bacio sulla guancia e lei gli chiede di andarsene.

Alberto è il fratello di Micol, anche lui come la sorella è molto fine anche se ama vestirsi in maniera sportiva. E' un tipo introverso e sembra avere un particolare interesse per la politica, riguardo la quale instaura lunghi discorsi con il protagonista del libro. Nonostante tutto non sembra molto deciso sulle sue preferenze infatti durante i discorsi tra lui Giorgio e Malnate, Alberto si affianca a colui che assume una posizione di rilievo; dalla descrizione dell'autore si può sicuramente dire che non è comunista.


Temi.

Il libro è stato scritto prendendo spunto dalla vita passata dell'autore:  spinto dalla visita delle tombe dei Finzi-Contini che ha evocato in Bassani il desiderio di rendere immortale le vicende di una ragazza la quale ha caratterizzato tanto la sua vita tramite un libro molto simile ad un'autobiografia.

Nel libro si può facilmente percepire il dolore che prova Bassani a causa di un amore non corrisposto, di un amore impossibile tra un borghese e una nobile dal sangue blu, di un amore tra due ebrei negli anni delle persecuzioni razziali. A questo riguardo l'autore esprime il proprio sconcerto essendo anche lui stesso ebreo e essendo riuscito a salvarsi dallo sterminio.


Commento.

Il libro è stato estremamente lungo e impegnativo nella sua parte iniziale (prime 100-120 pagine) in quanto descrive troppo minuziosamente i luoghi sovrastando gli interessi e le richieste del lettore; nonostante tutto nella seconda parte era leggibile anche se il genere non era di mio interesse.




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