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CARATTERISTICHE DELLA SCRITTURA VICHIANA

letteratura



CARATTERISTICHE DELLA SCRITTURA VICHIANA: 1) l'uso di idee e immagini, fortemente icastiche, che rendono completo e quasi corporeo il discorso filosofico; 2) la teatralizzazione della storia, resa in modi narrativi, mossi e drammatici; 3) il tentativo di rendere visibile, attraverso un particolare uso dei caratteri tipografici, il sostrato concettuale; 4) la ricchezza di registri espressivi, da qll solenni dal sublime e dell'eroico a qll ironici e sarcastici; 5) l'uso costante di arcaismi impiegati x raggiungere un effetto di crudezza immaginosa


NUCLEI CONCETTUALI DELLA SCIENZA NUOVA:

Il "certo", il "vero" e il relativismo storico: soltanto Dio ha accesso alla verità assoluta e può conoscere l'essenza delle cose x' in Lui verum e factum coincidono, essendo egli il creatore del mondo. Tuttavia l'uomo può avvicinarsi a Dio conoscendo ciò che l'umanità stessa ha creato, e cioè la propria storia. Deve mirare dunque a congiungere il certo della filologia al vero della filosofia. Il vero a cui l'uomo può aspirare appare xò limitao: inoltre , deve passare attraverso la filologia, cioè attraverso l'acquisizione di un certo sempre insicuro. Il divario tra vero e certo può essere colmato solamente con lo sforzo eroico di dare vita a una "scienza nuova".

L'approccio storicistico: da qnt precede deriva che lo spazio dell'interprete coincide con qll della storia. Tuttavia lo storicismo di Vico nn nasce dall'orgoglio di che vede esprimersi nella storia l'intero destino dell'uomo. Nel susseguirsi dei corsi e ricorsi agisce una legge imperscrutabile agli uomini e conosciuta pienamente solo da Dio.



L'approccio ermeneutica: la "scienza nuova" fondata da Vico, nn è altro che l'Ermeneutica. Quest'ultima xò nn cerca verità assolute nascoste, ma leggi della vita civile e politica.il suo orizzonte è dunque pragmatico, e il suo fine è una conoscenza utile agli uomini.

L'interpretazione come "nuova arte critica": Vico usa l'aggettivo "critica" x indicare che l'arte dell'interpretazione deve tendere contemporaneamente allo "svelamento" e alla "comprensione". La filologia studia le autorità, cioè i rapporti di potere fra gli uomini di natura sociale ed economica. L'interprete deve capire qst relazioni di forza, che sn sempre esistite e svelarle.

L'interpretazione come moderno metodo allegorico: si è visto che l'opera si apre con una dipintura allegorica; i manufatti umani vi rappresentano i frammenti della storia umana che l'interprete deve sottrarre all'oblio del passato, x ricondurli alla luce del senso. Si tratta di un metodo allegorico di tipo moderno: Vico nn si rifà ad alcun schema aprioristico; anzi combatte gli stessa schemi allegorici del passato e del presente. Nell'ammettere il divario fra l'interprete e la cosa interpretata sta appunto la radice del moderno allegorismo, con il suo relativismo, con la coscienza cioè del proprio limite e con la conseguente critica antidogmatica. Se la rivelazione del certo nn può che constatare una differenza e deve indurre a dichiarala apertamente, il ricorso alla filosofia, che tende al vero, deve individuare significati attuali che soli possono permettere di dare valore e senso al passato e di trarne un  insegnamento x il presente. È qst il metodo allegorico moderno.

L'approccio antropologico: la fasi della civiltà corrispondono alle fasi della vita di ciascun individuo. Il genere umano è unico; comuni sono i modi con cui esso cerca di emanciparsi dalle barbarie e nascono dal suo seno le nazioni. Comprendere il passato significa dunque comprendere l'infanzia dell'umanità. Vico rifiuta l'interpretazione razionalistica che nel mito vede il travestimento di verità assolute. La verità del mito sta appunto nel suo aspetto fantastico. Ogni documento è perciò un segno prezioso di una fase dell'umanità. Ogni informazione è utile, anzi necessaria, x ricostruire il comportamento dell'uomo e x giungere a formularne le leggi generali. Da qst punto di vista Vico anticipa modelli di studio propri dell'antropologia moderna.



Approccio linguistico e la nuova retorica: nel De Antiquissima Italorum Sapientia Vico intendeva rivelare la verità assoluta che starebbe nascosta nella sapienza degli antichi; c'è quindi un approccio di tipo linguistico. Questo tipo di approccio viene superato nella scienza nuova. Vico continua a studiare la dimensione linguistica, ma qst comincia a somigliare a una dimensione storica. La storia del linguaggio è la storia stessa della civiltà; dal linguaggio muto, nn articolato si passa al linguaggio fantastico, figurato e metaforico delle prime civiltà x giungere al linguaggio razionale dell'epoca moderna, fondato sui concetti.

Il concetto di natura comune delle nazioni: spetta a Vico l'affermazione dell'unità del genere umano. A unificare gli uomini è il linguaggio, l'originaria vocazione al mito e alla poesia,la spinta ad un assetto civile e ragionevole in cui il diritto prevalga sulla violenza.   






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