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Heart of Darkness

inglese



APPUNTI

L'imperialismo e' un fenomeno culturale e sociale che interessa l'Inghilterra alla fine dell'800, quando Londra è una città cosmopolita in cui sono presenti immigrati provenienti dai vari Paesi sotto il dominio britannico ma anche di altre parti del Regno Unito stesso 858g61i (come gli irlandesi, a causa della distruzione del raccolto di patate degli anni '40 dell'800).


Londra come città cosmopolita era caratterizzata dalla miseria e dal divario sociale.


Gli inglesi avevano comperato gli schiavi neri in Africa e li portavano nelle West Indies (le colonie dell'America centrale) per impiegarli nella coltivazione di tabacco, cotone, canna da zucchero.


L'espansione dell'impero britannico era iniziata con Elisabetta Tudor la quale sovvenzionava i pirati perché andassero a conquistare paesi lontani e riportassero materie preziose.


Il rapporto dei letterati con i paesi lontani era molto edulcorato, poiché li vedevano come luoghi da favola dove l'Inghilterra portava la civiltà. Coloro che tornavano portavano con sé prodotti sconosciuti: spezie, abiti ed abitudini di vita strane, contribuendo a creare il mito dell'Oriente lontano.


Con la regina Vittoria l'Inghilterra diventa un Impero, la cui capitale era Londra e questo fece sì che l'Inghilterra si sentisse legata all'altro grande impero della storia: quello romano.




Dagli anni '80 (dell'800) in poi si cominciò ad avvertire un senso di disagio, causato dalla paura che quello che era accaduto all'impero romano potesse avvenire anche a quello britannico.


Questo a causa di una forte depressione economica che suscitò il timore di una rivoluzione a causa dei movimenti anarchici. Questo timore si cercava di ridimensionare attraverso l'esaltazione dell'impero come portatore di una missione di civiltà e progresso.




Heart of Darkness

Joseph Conrad non era inglese ma polacco percui scrive in una lingua che non è quella materna. È molto legato al mondo marinaro (era stato in Africa).


Il racconto lungo (long short story ) Heart of Darkness non può essere considerato come caratteristico del cambio di registro nella scrittura che darà avvio al modernismo, ma è moderno per i suoi tempi in quanto esprime un discorso realistico e simbolico allo stesso tempo.


Il linguaggio è piuttosto colloquiale poiché riporta un racconto.


Il testo contiene un numero incredibile di contrapposizioni, paradossi, ossimori, che consistono nell'affermare qualcosa che è esattamente il contrario dell'opinione comune (come faceva Oscar Wilde) allo scopo di far fermare il lettore e fargli porre il problema, il dubbio.


Questo frequente uso dei paradossi può forse essere il segno dell'inizio di una fase di crisi.


I paradossi presenti in Heart of Darkness sono:

1- la civiltà può essere qualcosa di barbaro;

2- la società, l'organizzazione sociale ci salva dalla corruzione, eppure è essa stessa corrotta;

3- la fratellanza va al di là delle barriere costituite dalle diversità razziali eppure ogni uomo è solo (è il caso di coloro che vivono nelle grandi città eppure non conoscono nemmeno i loro vicini di casa).


Questo nuovo tipo di narrativa, a differenza di quella dell'800, è piuttosto problematica poiché non fornisce alcuna certezza, anzi pone il lettore di fronte ad un problema.


Alla fine dell'800, la situazione di crisi porta ad una consapevolezza della diversità sociale che ora viene indagata: comincia quindi la scoperta dell'East End (la parte est di Londra, a nord del Tamigi, il quartiere industriale degradato, povero e sovrappopolato, dominato dal vizio) che viene visitato come se fosse una parte dell'Africa sconosciuta, e che prima non si voleva vedere, se ne ignorava l'esistenza. Ora, invece, con la nascita delle scienze esatte e dell'affermarsi del positivismo alla fine dell'800, l'esplorazione dell'East End viene condotta come se fosse una scoperta scientifica.


La situazione di degradazione e miseria dell'East End, su cui i vittoriani cercavano di non soffermarsi più di tanto, viene scoperta all'improvviso e diventa un problema serio e sotto gli occhi di tutti solo alla fine dell'800: e la scoperta viene fatta come se si dovesse affrontare un mondo nuovo, usando gli strumenti della ricerca scientifica, usando anche gli stessi termini usati dagli esploratori di ritorno da terre lontane e sconosciute.


Heart of Darkness è un viaggio reale alla scoperta del Congo che nessuno aveva mai disegnato sulle carte geografiche.


Il titolo "Heart of Darkness", quindi, si riferisce non solo alla scoperta dell'Africa ma anche a quella della parte oscura esistente nel cuore di Londra, la città considerata luce dell'impero, da cui partiva la civiltà. La missione dell'impero era quindi quella di portare la luce, in contrapposizione al buio (the darkness).


Infatti, alla fine dell'800 l'immagine tipica di Londra era quella di una città sopraffatta dalla nebbia e dal fumo al di sotto della quale vi era una realtà degradata.

Londra è quindi descritta attraverso impressioni, sensazioni sfumate nella nebbia che vengono trasmesse all''animo più che alla vista.


Il viaggio del narratore di Heart of Darkness, Marlow, inizia da Bruxelles (in Belgio, altra nazione che possedeva un impero coloniale), il cuore della civiltà occidentale. Conrad non si interessa tanto all'Inghilterra in quanto considera il colonialismo come qualcosa riguardante tutto il mondo occidentale.


Dal punto di vista strutturale, Heart of Darkness è diverso rispetto al romanzo 800esco perché;

è più breve (è una long-short story) percui la quantità ridotta di pagine lo sposta verso il modernismo;

non è diviso in capitoli (mentre il romanzo 800esco era diviso in capitoli, ognuno dei  quali aveva un titolo) ma è un continuum che si divide solo in 3 parti; questo perché è cambiata la fruizione del romanzo, che nell'800 veniva pubblicato a puntate sui magazines perciò ogni capitolo doveva avere una sua struttura e attirare la lettura del capitolo successivo; inoltre, adesso l'autore non entra in contatto con il lettore e non dà nessuna certezza su ciò che afferma [attraverso l'uso del paradosso, che consiste nell'affermare qualcosa e al contempo porre delle domande, dei quesiti, gli stessi che si poneva il narratore, o i narratori, (non l'autore)];

all'inizio di Heart of Darkness Conrad non ci fornisce indicazioni precise, non c'e nessuna presentazione, si entra immediatamente nel discorso;

è un racconto nel racconto, cioè una novella costituita da una cornice (narrata da un personaggio) all''interno della quale c'è il racconto di Marlow; la cornice crea una sorta di distacco dal racconto (Conrad riprende un elemento della narrativa tradizionale presente in Boccaccio e nelle Mille e una notte) ma alla fine non si chiude, rimane aperta in quanto lascia al lettore una serie di considerazioni da cogliere (indice di modernità); il primo narratore (quello della cornice) all'inizio del racconto pone una serie di quesiti che, attraverso l'uso del paradosso, vengono puntualmente smentiti da Marlow; la voce della cornice è la voce dell'opinione pubblica, dei londinesi, consapevoli della propria potenza: Marlow fa da contraltare a questa affermazione di certezza, la mette in crisi;

in Heart of Darkness è presente il tema del viaggio (Marlow infatti è un marinaio) che rappresenta non solo la conoscenza da parte di un uomo bianco del cuore dell'Africa, ma la risalita del fiume Congo simboleggia un percorso verso la scoperta di sé, della propria coscienza, della parte più nascosta e primitiva dell'individuo. Quindi, secondo una lettura di carattere psicanalitico, l'esplorazione dell'Africa corrisponde all'esplorazione della propria coscienza.


La Nellie è un'imbarcazione che costituisce una sorta di microcosmo con le sue regole di sopravvivenza, di organizzazione sociale: è staccata dal mondo, autonoma, è come se fosse in uno stato di (indefinita, imprecisa) attesa nella quale si inserisce il racconto.


Una delle contrapposizioni fondamentali in Heart of Darkness è quella tra il BIANCO e il NERO.

Il BIANCO della civiltà occidentale e del colore della pelle messo a contrasto con il NERO che simboleggia l'Africa, il vizio, l'assenza di moralità che in realtà non è nei neri ma nei bianchi.

La contrapposizione bianco/nero mette in luce la negatività del mondo civilizzato.

Infatti, gli occidentali sono inizialmente spinti dall'idea di portare la civiltà ma poi l'uomo nella realizzazione pratica non riesce a controllarsi e viene a questa idea, che di per sé è buona.


L'efficienza, il lavoro (anche mentale, quindi la capacità di ideare, creare, inventare) è ciò che nobilita l'uomo e lo distingue nel cuore dell'Africa; l'efficienza però diventerà lassismo (non avere più regole, non darsi più dei tempi scanditi) anche a causa delle condizioni climatiche.  


In Heart of Darkness è descritta una realtà funerea, cupa, un'oscurità che ricopriva Londra, la città più grande della terra (6 milioni di abitanti) vista come un corpo enorme (l'immagine del "great wen" accompagna sempre Londra).


Conrad non prende una posizione chiara verso l'imperialismo dell'Inghilterra (che considerava la sua seconda patria) ma è molto più duro verso il Belgio.


Heart of Darkness è stato scritto nel 1899, un po' prima che la regina Vittoria morisse (1901) e che finisse il vittorianesimo (durante il regno della regina Vittoria, il Regno Unito divenne una delle nazioni più ricche e potenti del mondo grazie allo sviluppo dell'industria e alla nascita dell'Impero britannico; il vittorianesimo fu un periodo di rigidi principi morali ma anche il periodo di massima espansione dell'imperialismo britannico).


Kurtz, il migliore fra gli agenti della compagnia, era partito con un bagaglio di valori morali appartenenti al mondo occidentale, ma nel cuore della giungla diventa il padrone assoluto, viene venerato dagli indigeni come un dio, e anche dal punto di vista economico è piuttosto potente in quanto commerciante di avorio (bianco come le ossa, quindi AVORIO = MORTE); ma in quanto si ammala si ha il bisogno che qualcuno lo sostituisse: questo compito viene affidato a Marlow.

Prima di incontrarlo, Marlow conosce Kurtz solo di fama, si costruisce un;'immagine di lui attraverso i racconti di quelli che lo hanno conosciuto, il che opera una sorta di mitizzazione del personaggio.

Kurtz non è un nome inglese in quanto con questo espediente Conrad ha voluto allontanare il personaggio dalla realtà britannica e spostare invece l'attenzione sul centro dell'Europa.


I romanzi di Conrad in genere sono tutti al maschile (non c'è un coinvolgimento della figura femminile) poiché descrivono un mondo di marinai: infatti, le figure femminili sono pochissime:

- la zia di Charlie Marlow;

- una donna nera, la compagna-schiava di Kurtz;

- la fidanzata bianca di Kurtz rimasta a Bruxelles aspettando il suo ritorno. Kurtz però morirà in Africa (durante la risalita del fiume Congo) e Marlow le mentirà dicendole che è morto dicendo il suo nome.


I neri in Heart of Darkness vengono sempre identificati come gruppo (black fellows, chaps, niggers) e mai come individui, sono figure che appaiono come maschere grottesche, come i manufatti africani, con la contrapposizione tra la pelle nera e i denti e gli occhi bianchi; non parlano mai, emettono solo suoni e lamenti (che non sono comunicazione); sono rappresentati come maschere che non hanno vita, sono solo un involucro.


I fiumi in Heart of Darkness sono come le arterie, le vene di un grande corpo; l'elemento prevalente è il fango (mud) che rappresenta la materia primordiale, ancora non definita.


I bianchi presenti in Africa sono di varia provenienza (ad es. Svedesi, con i loro capelli biondi in contrapposizione ai neri) e avevano costruito una sorta di ferrovia che non portava da nessuna parte: questo simboleggia l'assurdità di voler portare in Africa un diverso modo di vita.


Il segno visivo del colonialismo è una specie di collare che i neri portano (rappresenta un legame sottile che però è un segno forte).


Nella stazione di posta Marlow incontra il primo occidentale, un uomo perfettamente vestito all'occidentale, molto elegante: fa la vita di un ragioniere di città, non vuole liberarsi della propria origine e quindi è alienato dalla realtà in cui si trova.

Non ci sono nomi ma solo simboli della realtà occidentale (ad es. the manager).

Le persone che Marlow incontra durante il suo viaggio sembrano via via sempre più folli, diabolici, fino ad arrivare a Kurtz, che rappresenterà il punto massimo della follia. Kurtz è colui al quale tutti volevano assomigliare.  




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