ARISTOFANE - Ecclesiazuse
greco
ARISTOFANE
Ecclesiazuse
- Ha evidenti segni premonitori di quella che sarà l'evoluzione
del genere comico assenza di parabasi, la scomparsa della satira politica, il
prevalere di toni disimpegnati.
- Ecclesiazuse = donne all'assemblea.
- Con questa commedia si avvia alla conclusione l'antica c 313j99d ommedia.
- Non manca l'elemento politico, solo che attiene all'andamento
generale della vita politica ateniese.
- Come nelle Rane ribalta
completamente i fondamenti della polis
instaurando un universo capovolto.
- A differenza degli uomini il colpo di Stato delle donne è
incruento e ottiene una parvenza di legalità procedurale, essendo stata
approvata dall'Ecclesìa; mentre le proposte degli uomini erano state le
più assurde.
- Più della stravaganza è un'incorreggibile incoerenza a rendere
impossibile la serena vita politica ad Atene.
Informazioni storico/letteraria
- Andò in scena nel 392
a.C.
- In questo periodo Atene è distrutta militarmente e politicamente,
ma grazie all'aiuto Persiano, aveva riconquistato una parte del proprio prestigio
perduto. L'irreparabile però era già avvenuto, l'intera Grecia aveva perso
moltissimo in quel lungo conflitto e il futuro si presentava gravido di
incertezze.
Argomento
- Constatato il progressivo degenerare della situazione politica
ateniese, le donne decidono di sostituirsi agli uomini nella gestione del
potere con un incruento colpo di Stato. L'azione viene guidata da
Prassagora («Colei che indice l'assemblea»), riesce perfettamente nel
proprio intento grazie all'inettitudine degli uomini. La nuova
Costituzione si basa su un elementare principio che è stato improntato al
più schietto comunismo: tutto dovrà essere di tutti dalle donne ai figli,
dal denaro alle terre. L'adesione dei cittadini a questa nuova
legislazione non è unanime: alcuni si adeguano subito portando i beni
all'ammasso, altri eludono le direttive attendendo lo sviluppo degli
eventi. Una norma in materia sessuale provoca gravi problemi: essendo
stato prescritto che nessuno poteva unirsi a una ragazza se prima non avrà
offerto i proprio favori amorosi anche a una donna vecchia e brutta, un
giovane divine oggetto delle vogliose attenzioni di tre megere una più
decrepita e repellente dell'altra. Queste esigono da lui l'applicazione
della legge prima che vada all'appuntamento con la sua ragazza. La
conclusione della commedia avviene con un festoso banchetto.