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La banalità del male

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La banalità del male


Una delle caratteristiche principali caratterizzanti il mondo moderno è l'irragionevole contraddizione tra lo sviluppo scientifico e la moralità. Sappiamo che nella sua storia l'uomo non ha mai avuto mezzi così evoluti per aumentare la qualità della sua vita, tuttavia ad oggi il genere umano sembra non volersi avvalere di queste tecnologie e di questi innovamenti proprio per amore della vita stessa e di come questa si è sempre svolta.

Il defunto papa Giovanni Paolo II s 141g64b i chiese in un suo discorso se esaminando la situazione dell'umanità non fosse eccessivo parlare di crisi della civiltà, constatando di scorgere grandi progressi tecnologici non sempre accompagnati da equivalente progresso spirituale e morale. Azioni dalla correttezza discutibile come l'aborto o l'eutanasia sono viste dalla comunità mondiale come atti di compassione, di carità, d'emancipazione, di liberazione.

Al processo di Norimberga, alla fine della Seconda Guerra mondiale, l'eutanasia fu indicata come crimine contro l'umanità; oggi, invece, i sostenitori dell'eutanasia parlano di "morte dolce", di "atto di carità", di "amorevole compassione", e sostengono l'inapplicabilità della pena prevista per l'omicidio per chi pone fine alla vita di una persona consenziente. L'ex Ministro della sanità Umberto Veronesi ha dichiarato: "L'eutanasia è un atto di carità"; Indro Montanelli scrisse in prima pagina sul Corriere della Sera prima di morire per motivi di salute: "Cerco un medico per morire quando e come vorrei".



A commento di questo dibattito, monsignor Alessandro Maggiolini, vescovo di Como, ha detto: "Vedo in giro una gran voglia di morte".

In molti casi si tratta di riflessioni personali, comprensibili per chi è terrorizzato dal non sapere come morirà. E' la natura umana. Il problema diventa però veramente grave quando queste prese di posizione vengono utilizzate per la proposizione di norme legislative.

La superficialità degli uomini fa sì che spesso abbiano una memoria molto corta.

Cosi, nonostante le proposte favorevoli all'eutanasia nel nostro Paese siano per lo più sostenute da forze politiche di centro-sinistra, le argomentazioni sono esattamente le stesse di quelle utilizzate da Hitler e dal regime nazista per applicare il programma di eliminazione delle "vite deboli".

Il dittatore tedesco disse tra l'altro: "Si ricordi che la pietà dei saggi è concessa solo alle persone interiormente malate ed in conflitto Questa pietà conosce una sola azione: lasciar morire i malati". In una lettera datata primo settembre 1939, Adolf Hitler scrisse: "Al Reichleiter Bouhler ed al Dott. Brandt viene conferita la responsabilità di estendere la competenza di taluni medici, designati per nome, cosicché ai pazienti che, sulla base dei giudizio umano, sono considerati incurabili, possa essere concessa una morte pietosa dopo una diagnosi approfondita".

II Dottor Brandt è stato processato a Norimberga come uno dei maggiori esponenti del programma nazista di eutanasia e genocidio degli ebrei. E Viktor Brack, direttore del programma per l'eutanasia infantile e degli adulti per conto di Hitler e del Governo Nazista, ha spiegato "Se si osservano questi malati, si potrebbe vedere che non esiste in loro alcuna volontà. .Alla vista di queste creature nessun uomo sano esprimerebbe mai il desiderio di diventare come loro una simile aberrazione dell'essere umano. Si può dunque senza ombra di dubbio pensare che, se il malato fosse consapevole dello stato in cui si trova, chiederebbe egli stesso di abbreviarne la durata. Da ciò traggo il dovere di aiutare queste persone a porre fine alla loro condizione di mortificazione e di sofferenza".

Mentre la decadenza morale e culturale sembra distruggere le forze migliori dell'Europa, la Chiesa cattolica non smette di chiedere ai fedeli di vigilare come "sentinelle nella notte".

Di fronte al tentativo di legalizzare l'eutanasia da parte del Parlamento olandese ha scritto Gino Concetti su L'Osservatore Romano: "Anche se sarà consentita dalla legge, l'eutanasia rimarrà a tutti gli effetti un crimine contro la vita della persona umana, un'abdicazione della scienza medica, un'aberrazione giuridica".




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