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La Coscienza di Zeno - Italo Svevo

italiano









1- Titolo: La coscienza di Zeno

Anno di Pubblicazione:




2- Autore: Italo Svevo, pseudonimo di Ettore Schmitz, è uno scrittore italiano, di famiglia ebraica, il quale riuscì, grazie anche alle caratteristiche culturali di una città come Trieste ad assimilare una vasta cultura, che gli consentì di acquisire uno spessore intellettuale raro negli scrittori italiani del tempo.

Al centro di questa sua formazione stanno da una parte la conoscenza della filosofia tedesca (soprattutto di Nietzsche e Schopenhauer) e della psicoanalisi di Freud e, dall'altra, l'interesse per i maestri del romanzo francese, da Stendhal a Balzac fino al naturalismo di Zola, e per i grandi narratori russi quali Gogol', Turgenev, Tolstoj, Dostoevskij e Èechov. Collaborò come critico teatrale e letterario a "L'indipendente", giornale triestino sul quale nel 1890 comparve a puntate la sua novella L'assassinio di via Belpoggio.La su prima opera pubblicata in volume fu Una vita nel1892 seguito sei anni do 353h71d po da Senilità.

L'insuccesso dei primi due romanzi indusse Svevo a circa vent'anni di silenzio letterario, ma non cessò del tutto di coltivare la letteratura, come testimoniano alcuni suoi racconti: l'inizio della stesura della Madre, ad esempio, risale al 1910, al 1929, la raccolta La novella del buon vecchio e della bella fanciulla e prima del 1912 si colloca anche la scrittura di alcune delle prose brevi raccolte nel volume Corto viaggio sentimentale, pubblicato nel 1949.

Nel 1905 Svevo cominciò a prendere lezioni di inglese da James Joyce il quale lo incoraggiò a scrivere un nuovo romanzo e fu proprio durante la prima guerra mondiale che Svevo cominciò a elaborare La coscienza di Zeno, unanimemente considerato il suo capolavoro. Nel 1928 Italo Svevo morì a Treviso.


3- Ambiente:


4- Tempo: Si possono distinguere due tempi diversi: il primo è quello delle memorie vere e proprie che si fingono scritte tra il 1913 e il 1914 il secondo è il periodi dopo la terapia che va dal 1915 al 1916


5- Sintesi del testo: II narratore e protagonista è Zeno Cosini che, ormai vecchio, viene indotto dal suo psicanalista a scrivere le sue memorie.

Zeno ripercorre perciò la sua vita, affrontando i grandi momenti che l'hanno caratterizzata cominciando dal  vizio del fumo, e parlando di come egli l'abbia contratto e soprattutto come abbia cercato di liberarsene.

Successivamente l'autore comincia a parlare della sua famiglia ricordando la morte del padre moribondo, l'incontro con la famiglia di Giovanni Malfenti e con le sue quattro figlie, di cui egli ammira Ada, anche se finirà per sposarsi con Augusta.

Il racconto prosegue con la narrazione dei primi anni di matrimonio ed in particolare del rapporto con Augusta, la quale diventa l'incarnazione della salute che non ha mai avuto. Nonostante fra di loro si crei un forte rapporto basato soprattutto sul rispetto, Zeno non riesce a resistere a Carla, prima oggetto della sua beneficenza e poi sua amante, ma quando la ragazza, dopo aver visto Augusta ed esserne rimasta affascinata, decide di lasciarlo, egli fa di tutto per impedirlo finché è costretto a rassegnarsi.

Zeno decide così di impegnarsi e di mettersi in affari con il cognato Guido, ma l'impresa non va a buon fine poiché Guido si dimostra un inetto e giocando avventatamente in borsa, perde tutto. La situazione è così tragica che lo stesso Guido inscenerà un primo finto suicidio per ottenere i soldi dalla famiglia della moglie e poi un secondo che avrà esito tragico.

Con grande abilità e sempre giocando in borsa Zeno riesce a riacquistare tutta la somma perduta ma invece di venir elogiato dai parenti verrà accusato di aver voluto infangare la memoria del defunto cognato.

Il capitolo ottavo del romanzo è invece un diario tenuto  da Zeno dopo la terapia in cui sono esposte le ragioni dell'interruzione della cura. Infatti nelle ultime pagine il protagonista dichiara di voler abbandonare la terapia psicoanalitica perché fonte di nuove malattie dell'animo e incapace di restituire all'uomo la salute, che in realtà è un bene impossibile da raggiungere.


6- Personaggi:

ZENO è il protagonista del romanzo, è un ricco commerciante di Trieste caratterizzato da una profonda contraddizione interna.

Egli infatti non riesce mai a giungere ad una scelta precisa e perciò la sua vita è una continua oscillazione tra desiderio e proibizione come per esempio nell'episodio del fumo: nonostante i buoni propositi per smettere, egli non fa altro che posticipare la soluzione al problema e così il divieto si trasforma soltanto nell' infinito desiderio di continuare a fumare.

Verso la fine del romanzo si può notare uno sdoppiamento nel personaggio, lo Zeno che racconta è vecchio, ricco e sano mentre diverso è lo Zeno del romanzo: malato ,inetto ed incapace di inserirsi in un ruolo sociale. Ecco perché il protagonista dimostra più volte l'inclinazione a distinguere tutte le persone che incontra fra sane o malate.


IL PADRE viene descritto come una persona tranquilla, che tiene molto a questa sua tranquillità. Rifiuta tutto ciò che va contro il suo ideale della vita e del mondo, tutta fondata sulla fiducia in rassicuranti idee di ordine stabilità e immobilità. Per questo motivo si mostrerà sempre ostile nei confronti del figlio sempre pronto a ridere a sproposito. Si crea così una forte frattura fra i due, ed anche il tentativo del padre di insegnare al figlio tutta la propria scienza ed esperienza di vita si rivelerà vano.

In punto di morte lo stesso Zeno augurerà al padre moribondo a causa di un edema cerebrale di morire in fretta senza riprendere coscienza; questi prima di morire in un sussulto inconsapevole schiaffeggerà il figlio, che ne proverà vergogna e rimorso. Il gesto dello schiaffo renderà ancora più dolorosi i sensi di colpa del protagonista che non era riuscito a recuperare il rapporto con il padre.


AUGUSTA è la buona e dolce moglie di Zeno. Diventa casualmente la moglie del protagonista poiché questo ultimo, la sceglierà, a causa del suo strabismo, solo dopo essere stato rifiutato dalle altre due figlie di Giovanni Malfenti, prima Ada e poi Alberta, solo per poter continuare a frequentare il salotto di casa Malfenti .

Nonostante sia a conoscenza del fatto che il marito non la ami ella è disposta a vivere ed assistere Zeno, anche se permarrà una certa gelosia nei confronti della sorella Ada, di cui il marito è realmente innamorato. Augusta è la donna devota e timorosa per eccellenza, ma è caratterizzata da una grande forza interiore. Crede fermamente nell'autorità politica religiosa e familiare e questa sua sicurezza la pone direttamente su un piano opposto rispetta a Zeno, diventando così pere il marito l'incarnazione della salute che non ha mai avuto.


ADA è la donna desiderata da Zeno, ma non corrisponde. Rappresentava la donna ideale per il protagonista grazie alla sua bellezza, gentilezza, e ad un portamento divino.

Ma purtroppo la giovane è incapace di apprezzare: il distacco, la gentilezza e la riservatezza di Zeno, preferendo le qualità false ma ostentate con grande presunzione di Guido Speier. Ada sarà però costretta a modificare il suo giudizio sui due uomini quando il matrimonio con Guido, si rivelerà fallimentare a causa del tradimento con una sua impiegata..


GUIDO diviene il marito di Ada. Appena compare sulla scena colpisce per la sua disinvoltura, naturalezza ed al protagonista appare subito come un uomo dotato di perfetta salute e sicuro di sé, quindi la propria antitesi..

La sua presunzione lo porta a fondare una ditta commerciale con l'intenzione di  rivoluzionare le tradizionali strategie di mercato, ma l'impresa è fallimentare perché il "perfetto" Guido dimostra in realtà di essere un inetto che gioca avventatamente in borsa fino a perdere tutto. Ed è proprio in questo momento di difficoltà che emerge la sua debolezza: dapprima rifiuta ogni consiglio per risanare il passivo della ditta e poi tenta di risollevarne le sorti

Guido simulando un primo tentativo di suicidio, ottiene dalla moglie un prestito per grazie al quale risollevare le sorti della ditta. Ma gli errori da parte sua continuano e così non gli resta che inscenare un secondo suicidio, ma questa volta per una serie di circostanze imprevedibili e muore


7- Rappresentazione del tempo della narrazione: i fatti non seguono un ordine cronologico poiché è lo stesso Zeno che ormai vecchio ripercorre le tappe più importanti della sua vita. La fabula quindi non corrisponde all'intreccio.


8- Il punto di vista: All'interno del testo Zeno Cosini è allo stesso tempo narratore, ovvero il vecchio Zeno che racconta e scrive le sue memorie, e protagonista all'interno della narrazione autobiografica.


9- Modulo narrativo impiegato:Il modulo narrativo impiegato più frequentemente è sicuramente il discorso indiretto anche se non mancano parti di dialogo fra i vari personaggi o lunghe riflessioni e monologhi interiori dello stesso protagonista.


10- Tematiche affrontate: Tutta la vicenda di Zeno si concentra sul tema dominante della malattia.

Zeno è sostanzialmente insicuro e per questo motivo si sente inferiore rispetto alle persone che incontra, che per lo più ritiene "sane" e "forti". Ma l'aspetto più paradossale di questa malattia è in realtà il desiderio profondo di non guarirne ma di limitarsi a sperare in un futuro migliore e di salute.

Finalmente la soluzione arriva alla fine, quando Zeno decide di interrompere la terapia perché afferma di essere guarito, ma non per merito della cura, ma della situazione storica ed economica in cui ritrova che gli danno quella sensazione di forza,di vitalità e di sicurezza che prima gli mancavano e che costituivano le cause fondamentali del suo disturbo.




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