Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

Acqua: silenziosa risorsa maltrattata

italiano






Acqua: silenziosa risorsa maltrattata



Con l'acqua abbiamo un contatto continuo. L'acqua, infatti, partecipa a molti aspetti della vita quotidiana: basti pensare al piano religioso, dove l'acqua è sentita spesso come virtualità assoluta, origine e fondamento di ogni cosa esistente. Ciò è evidente, in molte mitologie 717h75h : nel mito greco, per esempio, in cui l'Oceano, il fiume che circonda la Terra, è "origine degli dei", "origine di tutto". Lo stesso concetto di acqua come "generatrice" compare nel pensiero filosofico occidentale: secondo Talete, infatti, tutto nasce dall'acqua, ed Ippocrate sosteneva già nel 460 a.C. che "la salute deriva da un delicato equilibrio interno e da situazioni esterne, in particolare dalla qualità dell'acqua".

Il caos germinale da cui tutto nasce, fa sì che l'immersione nell'acqua venga sentita come regressione allo stato di non-esistenza e l'emersione come un nascere di nuovo. Il che sul piano antropocosmico si esplica nei miti del diluvio. Per completare il quadro dei valori simbolici dell'acqua, infine, non si può tralasciare il suo impiego più che frequente nei riti di purificazione. L'acqua, inoltre, per la sua duplice forma, materiale e immateriale, tangibile e incontenibile, ha affascinato molti scrittori e filosofi sia dell'antichità che dell'epoca moderna, basti pensare all'Odissea, o più semplicemente ad Oceanomare (Alessandro Baricco): l'acqua compare spesso come topos letterario, luogo di ricerca o perdizione, dannazione o rinascita. Lo stesso Eraclito diceva: "[.]dalla terra nasce l'acqua, dall'acqua nasce l'anima". L'acqua nelle sue molteplici manifestazioni muta sia nei suoi tre stati, gas, liquido e solido, ma anche per gli aggettivi che le si scelgono di attribuire. Anche poeti tra i più conosciuti hanno scelto l'acqua come elemento di rimpianto e di metafora: John Keats, Massimo Scrignoli, Giuseppe Conte sono solo alcuni fra i molti.



L'aspetto che però senza dubbio ci è più prossimo, è quello legato all'utilizzo concreto che facciamo dell'acqua: un abitante dei paesi ricchi ne utilizza diverse centinaia di litri al giorno e anche il più povero cittadino del Terzo mondo ne fa un uso quotidiano. Ma la nostra attenzione è labile, capricciosa. Dell'acqua ci ricordiamo solo quando il rubinetto rimane all'asciutto o quando la strada sotto casa si allaga. Valore economico e valore ecologico sono clamorosamente lontani: dell'acqua ci ricordiamo solo poche settimane l'anno, quando la cronaca offre notizie sulla siccità. Eppure la siccità, che esplode puntuale ogni estate con il suo retaggio di polemiche sugli "acquedotti colabrodo", è un evento che viene preparato con cura attraverso errori quotidiani.
Cominciamo dal prezzo. Subito dopo l'aria, l'acqua è l'elemento più importante della vita, eppure il mercato non registra questo valore. L'acqua potabile costa poco più di mezza lira al litro, quella per usi agricoli pochi centesimi a metro cubo per i diritti di prelievo. Se raffrontiamo queste cifre al costo dell'acqua minerale, che in intere regioni è diventata una necessità, scopriamo la misura di un'enorme distanza.
In questo abisso si nascondono le cause della rarefazione dell'acqua pulita: gli incentivi a una politica agricola ad alto impatto chimico, le discarica pirata, gli scarsi controlli sulla rete fognaria e i ritardi nell'applicazione delle legge sugli scarichi industriali. Tutti esempi di cattiva amministrazione che nascono dalla convinzione che l'acqua sia un elemento talmente abbondante e facilmente accessibile da rendere inutile ogni forma di razionalizzazione dell'uso. Gli interventi degli ultimi decenni non sono stati incoraggianti: non abbiamo avuto una politica per l'acqua ma una politica contro l'acqua. Quando è mancata abbiamo cercato di violentare le fonti per aumentare il carico degli acquedotti senza preoccuparci delle conseguenze sul sistema idrogeologico. Quando è arrivata in eccesso abbiamo speso migliaia di miliardi per costruire muraglie spesso inutili. Il risultato è che da una parte i danni da alluvione si moltiplicano e dall'altra nove milioni di famiglie non hanno acqua a sufficienza, le perdite negli acquedotti hanno punte del 60-70 per cento, metà dei Comuni è senza impianti di trattamento degli scarichi.
Solo adesso si intravede un altro possibile rapporto con l'acqua, una convivenza basata su un maggior rispetto: alberi invece di cemento, risparmio anziché spreco. Una politica di contenimento dolce per frenare gli eccessi delle piogge e una correzione dei prezzi per frenare gli sprechi. Ma il percorso è solo agli inizi.











Privacy




Articolo informazione


Hits: 1774
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024