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IL SISTEMA INFORMATIVO OBBLIGATORIO DEGLI ENTI LOCALI

ragioneria



CAPITOLO I


definizione di azienda in generale: sistema di forze economiche che realizza, nell'ambiente in cui è parte complementare, in condizioni di autonomia e di durabilità, un'attività economica consistente in un processo di produzione e di distribuzione della ricchezza, a favore del soggetto aziendale o di altre collettività riferimento.

concetto di sistema (produzione, decisioni ed informazioni): sotto il profilo strutturale l'azienda è un sistema composto dal sistema della produzione, delle decisioni e delle informazioni. Tutto ciò avviene all'interno di un ambiente ed i primi due sistemi formano il sistema operativo. Il sistema della produzione esprime la dimensione oggettiva dell'azienda e si compone del sottosistema dei materiali e servizi, dei beni strumentali, del lavoro umano e del denaro. Il sistema delle decisioni (o del management) esprime la dimensione soggettiva dell'azienda. Dalle decisioni dipenderanno i risultati aziendali. Il sistema delle decisioni si articola nei sottosistemi della pianificazione, dell'organizzazione e del controllo. Il sistema delle informazioni serve ad alimentare il processo decisionale.



L'autonomia e la curabilità: implicano che il processo è a valere nel tempo, destinato a durare e dunque si caratterizza per i conseguenti aspetti strutturali in una visione di tipo sistemico. 

attività economica: implica l'utilizzo di beni disponibili in quantità limitata nella finalità di massimizzare l'utilità che da essi se ne ricava, in applicazione del principio del minimo mezzo. Poiché quindi l'azienda sviluppa un attività economica il suo fine non può che essere quello della creazione di utilità.

Produzione: va intesa in senso economico e può o meno essere accompagnata da una trasformazione in senso fisico. Tale processo comporta l'acquisizione di fattori ed il loro impiego per ottenere beni/servizi che saranno oggetto di distribuzione. I beni ottenuti possono essere materialmente uguali a quelli acquistati, ma resi disponibili in luoghi, tempi ed a favore di soggetti diversi da quelli originari, nella finalità di accrescerne l'utilità.

Distribuzione: integra la produzione e la qualifica. Il processo va concepito sempre unitariamente. Si produce per distribuire.

Soggetto aziendale: è formato dalle persone cui sono riferibili i risultati della attività svolte. Non si identifica con il soggetto giuridico; inoltre non è solamente formato da chi domina l'attività, ossia il soggetto economico, ma anche dalla tecnostruttura (manager).

altre collettività di riferimento: sono espresse da quelle comunità, o gruppi sociali, in favore delle quali si sviluppa l'attività economica.

finalismo aziendale (le tre E): viene riconosciuto nell'economicità dell'azienda che è la combinazione dell'efficienza produttiva (cioè dell'impiego efficiente delle scarse risorse disponibili utilizzate nello svolgimento dell'attività di produzione/distribuzione) e dell'efficacia (i risultati devono esprimere la loro efficacia nel soddisfare i bisogni degli individui) delle operazioni che danno contenuto all'attività aziendale e attraverso le quali si soddisfano i bisogni degli individui (clienti).

classificazione di aziende in lucrative e non: la principale suddivisione fra tipologie aziendali si pone fra soggetti che operano o meno sul mercato; sia nel processo di collocamento delle produzioni, che di acquisizione dei fattori produttivi, si può così distinguere fra: - aziende di tipo lucrativo, che operano sul mercato e che perseguono al profitto, tra le quali si possono distinguere in: imprese pubbliche o private, imprese con finalità mutualistiche, imprese con finalità consortili - aziende di tipo non lucrativo: aziende pubbliche non lucrative, aziende private non lucrative, aziende private non lucrative che operano nel campo del volontariato.

Azienda pubblica: quando il soggetto aziendale appartiene ad un soggetto pubblico ed il soggetto economico si situa esternamente alla gestione operativa allocandosi presso gli utenti/consumatori che perdono ogni possibilità diretta di gestione e controllo delle operazioni ma che li coinvolgono attraverso i meccanismi di democrazia elettiva con cui nominano degli organi volitivi degli enti gestori.

tipologie di aziende pubbliche: - Stato - Regioni - Enti locali (Comuni o Province) - Enti pubblici non economici - Istituzioni scolastiche - Aziende sanitarie - Ex ipab.

processo produttivo: mentre nelle aziende lucrative il processo produttivo è riconducibile ad alla sequenza acquisto,trasformazione, produzione e vendita (con presenza di orientamento al mercato), nella azienda non lucrative la sequenza sarà acquisto, trasformazione, produzione, collocamento (con assenza di orientamento al mercato).

duplice accezione di equilibrio economico;

i valori dell'azienda pubblica;

il sistema informativo contabile obbligatorio degli enti locali;

contabilità finanziaria e generale;

confronto con SIC delle aziende lucrative

il sistema di bilancio (finalità, utilizzatori e contenuti);

le funzioni degli organi degli organi;



postulati secondo TUEL e Osservatorio;

i controlli interni (tipologie, fasi, finalità, modalità, organi deputati, destinatari.);

circuito virtuoso della programmazione e del controllo.


CAPITOLO II: IL SISTEMA INFORMATIVO OBBLIGATORIO DEGLI ENTI LOCALI


le rilevazioni preventive (finalità e strumenti): l'attività di programmazione è il processo di analisi e valutazione, nel rispetto delle compatibilità economico - finanziarie, della possibile evoluzione della gestione dell'ente che si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto ai piani e programmi futuri. Deve essere rapprentata negli schemi di programmazione e previsione del sistema di bilancio in modo veritiero e coretto e rappresenta il contratto che il governo politico dell'ente assume nei confronti dei cittadini e degli altri utilizzatori del sistema di bilancio stesso. L'attendibilità, la congruità e la coerenza dei bilanci è prova dell'affidabilità e credibilità dell'Amministrazione. All'interno del sistema di bilancio occorre tener conto di tre elementi chiave: 1)valenza pluriennale del sistema di bilancio (la durata annuale dell'esercizio è insufficiente a realizzare una adeguata attività di programmazione che consenta poi di verificarne la realizzazione) 2) coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio (il TUEL ha disegnato un sistema nel quale: - la componente contabile è solo una delle componenti di formazione e lettura del bilancio - le competenze contabili ed amministrative diventano un esigenza comune di tutti i soggetti predisposti alla programmazione ed alla gestione dell'ente. Eventuali modifiche devono essere esplicitamente deliberate indicando i motivi che le rendono necessarie) 3) utilizzo dei modelli di bilancio (il corretto utilizzo dei modelli previsti dalla legge rappresenta un'attuazione del postulato della comprensibilità ed è quindi un elemento imprescindibile per l'applicazione dei principi contabili, in quanto consente l'effettiva intelleggibilità e comparabilità del sistema di bilancio.

il sistema di bilancio: i documenti che costituiscono parte del sistema di bilancio a livello di programmazione di mandato sono: - le linee programmatiche - il piano generale di sviluppo. Il sistema di bilancio a livello di preventivo include: - la relazione previsionale e programmatica - il bilancio annuale di previsione - il bilancio pluriennale - il piano esecutivo di gestione - gli allegati al bilancio di previsione. Il termine di approvazione di bilancio previsto per il 31 dicembre, deve spostarsi al mese di novembre come limite entro il quale completare il lavoro della Giunta, considerando che il Consigli comunale deve avere il tempo di esaminare la relativa documentazione e che essa deve essere comprensiva del parere del Collegio dei revisori (al quale vanno riconosciuti altri 15 giorni).  

Le linee programmatiche di mandato: vi è l'obbligo per tutti gli enti locali di presentare al Consiglio i contenuti della programmazione di mandato entro il termine previsto dallo Statuto, quale primo adempimento programmatorio spettante al Presidente della provincia o al Sindaco. Alla discussione consiliare non segue una votazione.

Piano generale di sviluppo: è previsto come documento obbligatorio. Esso comporta il confronto delle linee programmatiche con le reali possibilità operative dell'ente ed esprime, per la durata del mandato in corso, le linee dell'azione dell'ente nell'organizzazione e nel funzionamento degli uffici, nei servizi da assicurare, nelle risorse finanziarie correnti acquisibili e negli investimenti e delle opere pubbliche da realizzare. Esso deve essere deliberato dal Consiglio precedentemente al primo bilancio annuale del mandato con i relativi allegati e antecedentemente alla definizione della Giunta della programmazione triennale delle opere pubbliche e dell'elenco annuale dei lavori pubblici.

Relazione revisionale e programmatica: è il documento nel quale, in maggiore misura, si esprime l'attività di indirizzo dell'ente. In esso sono indicati i dati finanziari e le valutazioni circa le modalità di realizzazione dei programmi e progetti dell'amministrazione e sono analizzate le cause che hanno permesso il raggiungimento delle previsioni degli anni precedenti. La redazione di questa relazione riveste un carattere prioritario nel processo di previsione annuale. Essa ha un contenuto tecnico descrittivo. Essa racchiude l'intero panorama programmatorio, sia in termini di tempo (periodo compreso nel bilancio pluriennale) sia in termini di contenuti, comprendente cioè gli aspetti finanziari ed economici, ma anche gli aspetti fisici, strutturali e politici della manovra di bilancio. La relazione revisionale e programmatica fa riferimento al bilancio annuale ed a quello pluriennale. Relativamente a quest'ultimo deve chiarire, nella logica dello scorrimento temporale, le ragioni per le quali i valore del secondo e del terzo esercizio vengono modificati rispetto a quanto era stato previsto nell'anno precedente. Il modello di relazione viene esposto dal TUEL con l'elenco del contenuto minimo della relazione che può essere integrato. La redazione della relazione comporta 5 momenti: 1) ricognizione (deve illustrare caratteristiche del territorio, popolazione, economia insediata e servizi dell'ente) 2) individuazione degli obiettivi (essi devono avere come indirizzo: -programma amministrativo di Sindaco o presidente - linee programmatiche - piano generale di sviluppo - risultati della ricognizione - direttive generali della Giunta - indicazioni proprie dei servizi) 3)valutazione delle risorse (comprende una valutazione generale dell'entrata ma una attenzione particolare alle nuove forme di indebitamento che vanno valutate attentamente) 4) scelta delle opzioni (verificato che le risorse finanziarie non sono quasi mai sufficienti a perseguire tutti gli obiettivi, si impone dunque la scelta tra più opzioni. Sarà prioritario il finanziamento delle spese correnti consolidate riferite ai servizi essenziali e strutturali ed alla spese per il mantenimento del patrimonio. La parte rimanente può essere destinata a spese di sviluppo e di investimento) 5)individuazione e redazione dei programmi e progetti.

Bilancio Pluriennale: traduce in termini finanziari gli obiettivi indicati nella relazione previsionale e programmatica ed esprime il risultato dell'attività di programmazione pluriennale. Il modello è distinto per tipologia di ente ed è modificabile con il regolamento di contabilità dell'ente. Il complesso delle indicazioni del bilancio pluriennale deve quindi coincidere con quanto presentato nella relazione previsionale e programmatica. E' uno strumento di analisi finanziaria. E' una programmazione di medio termine. Il bilancio pluriennale ha quale principale funzione la verifica complessiva dell'entità e della tipologia dei mezzi finanziari idonei a garantire il mantenimento degli equilibri finanziari nel tempo e la copertura delle spese di funzionamento e di investimento. Il bilancio pluriennale è bilancio di competenza finanziaria prendendo in considerazione le entrate e le uscite per le quali si prevede sorga il diritto all'accertamento e l'obbligo all'impegno, senza tenere conto dei rispettivi momenti successivi dell'incasso e del pagamento. Il bilancio pluriennale ha carattere autorizzatorio: ciò significa che gli stanziamenti di spesa costituiscono limite di assunzione degli impegni di spesa per ciascuno esercizio indicato dal bilancio pluriennale. Per le entrate invece gli stanziamenti rappresentano le somme che secondo i principi di veridicità e di attendibilità si ritiene di poter ragionevolmente accertare in ogni esercizio contemplato dal bilancio pluriennale. Gli stanziamenti del bilancio pluriennale sono aggiornati annualmente per scorrimento in sede di approvazione del bilancio di previsione. Struttura: il bilancio pluriennale per la parte dell'entrata comprende il quadro dei mezzi finanziari che si prevede di destinare alla copertura di spese correnti (divise tra spese consolidate e di sviluppo) ed al finanziamento di spese d'investimento. La durata del periodo del bilancio pluriennale è pari a quello della Regione di appartenenza e non può essere inferiore a 3 anni e coincide con quella della relazione previsionale e programmatica. Il primo esercizio del bilancio pluriennale coincide con quello preso in esame per il bilancio annuale.



Bilancio annuale di previsione: documento con cui si programma la gestione finanziaria di un periodo amministrativo; comprende le previsioni (o stanziamenti) di entrata e di spesa. Il modello è distinto per tipologia di ente. È a struttura obbligatoria, non modificabile neppure parzialmente. Nella sua redazione è obbligatorio rispettare i postulati di bilancio. È corredato da una relazione della Giunta all'organo deliberante, nella quale è necessario che sia data una illustrazione esauriente ed il più possibile dettagliata delle politiche dell'ente come si esprimono nel documento e negli allegati. Struttura: l'ordinamento prevede una classificazione dell'entrata in 6 titoli, secondo la fonte di provenienza, e della spesa in 4 titoli. Sono unità elementari del bilancio la risorsa per le entrate e l'intervento per la spesa. Entrate: sono ordinate in titoli (individuano la fonte di provenienza dell'entrata, ossia la sua natura), categorie (definiscono la tipologia delle entrate all'interno della fonte di provenienza), risorse (identificano l'oggetto specifico dell'entrata). Le entrati correnti (per il finanziamento della gestione ordinaria) sono: - Titolo I:Entrate Tributarie - Titolo II: trasferimenti correnti dallo Stato, Regioni e altri enti pubblici - Titolo III: entrate extratributarie. Le altre tipologie di entrata sono: -Titolo IV: entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione di crediti - Titolo V: entrate derivanti da accensioni di prestiti (questo due sono entrate in conto capitale) - Titolo VI: Entrate da servizi per conto terzi (è un conto d'ordine). Nel bilancio per ciascuna risorsa dovrà essere indicato l'ammontare degli accertamenti risultanti dall'ultimo rendiconto approvato, la previsione aggiornata degli accertamenti relativi all'esercizio in corso e l'ammontare delle entrate che si prevede di accertare nell'esercizio cui il bilancio si riferisce. Codifica entrate: 7 cifre: 1)riferita al titolo, 2-3)alla categoria o ai capitoli relativamente ai servizi per conto terzi, 4-5-6-7)sono riferite alla risorsa. Spesa: è ordinata in titoli (aggregano le spese in base alla loro natura e destinazione economica), funzioni (definiscono le funzioni tipiche esercitate dagli enti), servizi (individua i singoli uffici preposti alla gestione di una serie di attività) e interventi (contraddistingue la tipologia e l'uso dei fattori produttivi). I titoli sono articolati come segue: - Titolo I:spese correnti - Titolo II: spese in conto capitale - Titolo III: spese per rimborso di prestiti - Titolo IV: spese per servizi per conto terzi (conto d'ordine). Ciascun intervento della spesa deve indicare l'ammontare delle spese che risultano dall'ultimo rendiconto, la previsione aggiornata degli impegni relativi all'esercizio in corso, l'ammontare delle spese che si prevede di impegnare nell'esercizio successivo cui il bilancio si riferisce. Codifica spese: sono 7 cifre: 1)titolo 2-3)funzione di spesa 4-5)servizio di spesa 6-7)sono riferite all'intervento. L'avanzo ed il disavanzo di amministrazione sono iscritte in bilancio prima di tutte le entrate e prima di tutte le spese. Il risultato della gestione è quello accertato con l'approvazione del rendiconto della gestione.

equilibri di bilancio: in bilancio devono essere garantiti i principali equilibri seguenti: - pareggio finanziario del bilancio: totale Entrate = totale Spese - equilibrio di parte corrente (maggiore al max del 5%): entrate correnti (titoli I+II+III)>=spese correnti (titolo I)+rimborsi prestiti - equilibrio della parte straordinaria: spese in c/capitale (titolo II) = entrate in c/capitale (titoli IV e V)

PEG: sulla base del bilancio di previsione annuale deliberato dal Consiglio, l'organo esecutivo (Giunta) definisce, prima dell'inizio dell'esercizio, il Piano Esecutivo di Gestione, determinando gli obiettivi di gestione ed affidando gli stessi unitamente alle dotazioni necessarie ai responsabili dei servizi. Il PEG rappresenta lo strumento attraverso il quale si mettono in evidenza i piani operativi di conseguimento delle risorse, nonché di impiego e combinazione dei fattori produttivi. Esso è uno strumento riservato ed obbligatorio per le Province e Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. Il documento si compone di una parte descrittiva e di un'analisi quantitativa basata su elementi aventi natura extracontabile che corredano gli elementi di tipo economico - finanziario previsti. Il conseguimento degli obiettivi è affidato ai responsabili dei diversi servizi. Questo documento prevede un ulteriore divisione delle risorse e degli interventi in capitoli e dei servizi in centri di costo. Il PEG contribuisce alla veridicità ed attendibilità della parte previsionale del sistema di bilancio, poiché ne chiarisce i contenuti. Gli obiettivi gestionali previsti nel PEG hanno valenza annuale.

processo di formazione dei documenti programmatici: 1) prechiusura da parte del servizio finanziario (entro giugno) 2)dati forniti al servizio finanziario da parte del direttore generale e dei dirigenti relativamente all'anno successivo sulla base dei programmi (entro giugno) 3)valutazioni programmatiche  della giunta insieme al direttore generale ed ai dirigenti (entro luglio) 4)formazione dei programmi da parte del direttore generale e dei dirigenti (entro settembre) 5) compattamento dei programmi svolto dal servizio finanzio (entro settembre) 6) aggiornamento annuale piano generale di sviluppo del Consiglio (entro settembre) 7) approvazione del piano triennale dei lavori pubblici (entro settembre) 8) controllo dei dati da parte del servizio finanziario con aggiornamento dei dati di giugno (entro ottobre) 9)verifica complessiva dei programmi del direttore generale e dei dirigenti e della Giunta (entro ottobre) 10)valutazioni definitive della Giunta con stesura del bilancio (entro novembre) 11)analisi dei programmi da parte dell'organo di revisione (entro novembre) 12)approvazione del bilancio da parte del consiglio entro il 15 dicembre 13) approvazione del PEG da parte della Giunta (entro dicembre).

le rilevazioni d'esercizio: l'attuale ordinamento contabile degli enti locali prevede l'obbligo di rilevare i fatti gestionali attraverso due sistemi: 1) un sistema di budgetary accounting che si basa sul concetto di competenza finanziaria e che riguarda quindi la gestione finanziaria (entrate ed uscite). L'ente può spendere solo se ha la disponibilità dei mezzi finanziari: l'attività amministrativa deve in ogni momento esprimere l'equilibrio finanziario al fine di assicurare liquidità. 2) un sistema di external accounting che si basa sul concetto di competenza economica ed è relativo alla gestione economico - patrimoniale da cui discende la misurazione della ricchezza prodotto o consumata descritta dalla scostamento tra patrimonio iniziale e quello finale che coincide quindi con l'utile o la perdita di esercizio. Le rilevazione vengono effettuate con il metodo della partita doppia.

Le fasi dell'entrata: 1)Accertamento: presuppone idonea documentazione attraverso la quale sono verificati ed evidenziati: - la ragione del credito - il titolo giuridico che supporta il credito - il soggetto debitore - l'ammontare del credito scaduto o che viene a scadere nell'anno o successivamente - la relativa scadenza. In mancanza di uno dei requisiti non può aver luogo l'accertamento. Esso è affidato ai responsabili dei servizi. L'accertamento avviene sulla base del principio della competenza finanziaria secondo cui un'entrata è accertabile nell'esercizio finanziario in cui è sorto il diritto di credito. 2)Riscossione: è riscossa a seguito del materiale introito delle somme corrisposte dai debitori agli incaricati ad esigere. Per le entrate riscosse l'ente emette i relativi ordinativi d'incasso. 3)Versamento: consiste nel trasferimento delle somme riscosse nelle casse dell'ente da parte degli incaricati della riscossione.

Le fasi della spesa: 1) Impegno: con l'impegno, a seguito di uno obbligazione giuridicamente perfezionata, si determinano ed individuano: - somma da pagare - soggetto creditore - ragione del debito - vincolo costituito sullo stanziamento del bilancio. La competenza di adottare provvedimenti che comportano impegno di spesa spetta ai responsabili dei servizi. Le somme iscritte tra le spese di competenza che non hanno formato oggetto di provvedimento di spesa costituiscono economie della previsione di bilancio. 2) Liquidazione: i base ai documenti atti a comprovare il diritto acquisito dal creditore si determina la somma certa e liquida da pagare nei limiti dell'ammontare dell'impegno definitivo assunto. In particolare deve essere verificato che i documenti di spesa prodotto sono conformi alla legge, le prestazioni eseguite o le forniture rispondono ai requisiti quantitativi e qualitativi con le condizioni pattuite e che l'obbligazione è esigibile in quanto non sospesa da termine o condizione. 3)ordinazione: è una fase intermedia tra liquidazione e erogazione del denaro; consiste nell'ordine trasmesso al tesoriere di provvedere al pagamento ad un soggetto specificato. L'atto che contiene l'ordinazione è denominato mandato di pagamento ed è di competenza del servizio finanziario. 4)pagamento: con il pagamento il tesoriere da esecuzione all'ordine contenuto nel mandato di pagamento effettuando i controlli di capienza dei rispettivi interventi stanziati nel bilancio e/o nel PEG. Esso emana una quietanza di pagamento.



Residui attivi e passivi: sono la conseguenza della dinamica delle entrate e delle spese. I residui attivi sono somme accertate ma non riscosse entro l'esercizio mentre i residui passivi sono somme impegnate ma no pagate entro il termine dell'esercizio. Le somme non impegnate entro l'esercizio costituiscono economie di spesa.

la contabilità finanziaria: le rilevazioni sono effettuate mediante la tecnica della partita semplice e sono tese a rilevare le spese e le entrate degli enti nel rispetto della funzione autorizzatoria. Le spese devono essere coerenti con la tipologia indicata nel bilancio di previsione e non possono superne l'ammontare mentre per le entrate non è previsto alcun limite. Per gli enti bisogna evitare il formarsi di debiti fuori bilancio (riconosciuti dal legislatore) che sono acquisizioni di beni e servizi al di fuori delle spese previste e che quindi vincolano il fornitore direttamente con chi ha consentito la fornitura (dipendente, amministratore, ecc.). I documenti che costituiscono il sistema bilancio sono: - le variazioni di bilancio, i prelievi dal fondo di riserva e le variazioni al     PEG - gli atti relativi alle fasi di acquisizione delle entrate e di erogazione delle spese.

La contabilità generale: è tenuta con il metodo della partita doppia, finalizzata alla conoscenza del patrimonio e del risultato economico, comporta l'analisi dei fatti di gestione esterna sotto il profilo finanziario ed economico. Il risultato economico è inteso come somma algebrica tra consumi e reintegri mentre la variazione di patrimonio come differenza tra attività e passività. Per cui viene redatto un Conto Economico e un Conto del Patrimonio in fase di rendicontazione (essi si fondano su una classificazione che è appunto per natura).

le rilevazioni consuntive (finalità e strumenti): il rendiconto si collega con quella fase dell'attività di tipo decisionale, che concerne sia l'indirizzo che il controllo, che si alimenta dei risultati della gestione, per confrontarli con il modello precedentemente predisposto e, sulla base dell'analisi degli scostamenti e della ricerca delle cause che ne sono a fondamento, rialimentare il processo: è quindi strumentale al razionale svolgimento dell'attività di pianificazione. Il rendiconto misura ciò che si è fatto, in termini di valori, di grandezze quantitativo-monetarie ma anche con altre grandezze e di descrizioni di tipo qualitativo. Esso produce una informazione che riguarda la realizzazione degli indirizzi politici ed il rispetto dei programmi che deve rendere trasparente l'amministrazione dell'ente. Il sistema di bilancio coincide con il sistema informativo dell'ente. La sua standardizzazione aiuta gli operatori e permetti i confronti nel tempo e nello spazio. Esso permette anche il controllo sociale da parte dei cittadini - utenti. Il conto economico ed il conto del patrimonio sono simili concettualmente a quelli delle società commerciali. La sua funzione specifica del rendiconto è quella di dimostrare i risultati della gestione ed il contenuto espresso dal conto del bilancio(contabilità finanziaria), dal conto economico e dal conto del patrimonio. Nel complesso si richiede la dimostrazione degli equilibrio finanziari, economici e patrimoniali. L'equilibrio economico a valere nel tempo è un obiettivo essenziale dell'ente, e l'equilibrio finanziario  non è sufficiente. La tecnica di redazione deve essere conforme ai principi della Ragioneria. Il rendiconto deve essere deliberato dal Consiglio entro il 30 giugno dell'anno successivo con la relazione dell'organo di revisione. Il progetto è approvato dalla Giunta che poi lo passa al Consiglio almeno 20 giorni prima.

il Rendiconto:

Conto del Bilancio: dimostra i risultati finali della gestione autorizzatoria rispetto alla previsioni contenute nel bilancio annuale. La sua gestione deve comportare costantemente la verifica degli equilibri finanziari fra entrate e spese di competenza. L'analisi è condotta attraverso le unità elementari del bilancio: risorse ed interventi riferiti ai servizi ed i capitoli relativamente ai servizi per conto terzi. Si ha dissesto finanziario quando l'ente non può garantire l'assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili o se esistono nei confronti dell'ente dei crediti a cui esso non può fare fronte. Allegato al conto del bilancio vi deve anche essere la tabella dei parametri gestionali con evidenziazione dell'andamento triennale. Risultato di amministrazione: accertato con l'approvazione del rendiconto dell'ultimo esercizio chiuso ed è pari al fondo di cassa iniziale aumentato dei residui attivi e diminuito dei residui passivi. Può consistere in un avanzo o in un disavanzo. 

Conto Economico: è il documento di sintesi periodica che evidenzia i componenti positivi e negativi della gestione secondo criteri di competenza economica. I componenti negativi sono riferiti ai consumi dei fattori impiegati nel circuito produttivo/erogativo, quelli positivi consistono nei proventi e ricavi che si sono formati in conseguenza dell'affluire delle risorse. I diversi componenti sono misurati dagli accertamenti e dagli impegni espressi dal conto del bilancio. Esso è diviso in aree funzionali e vi sono alcuni risultati parziali sino a pervenire alla determinazione del risultato economico d'esercizio. I risultati intermedi sono due: il risultato della gestione (simile a gestione caratteristica) e il risultato della gestione operativa.  Successivamente vengono evidenziati i risultati della gestione finanziaria e straordinaria.

Conto del Patrimonio: il patrimonio è formato da tutti quei beni e rapporti giuridici che fanno capo all'ente e che, si deve aggiungere, conseguono dallo svolgimento dei diversi processi, processi che realizzano la complessiva attività gestionale: il patrimonio è pertanto strumento della produzione. L'aggiornamento del patrimonio, individuandosi nel prospetto di conciliazione tutte le variazioni subite dai suoi componenti nel passaggio da un periodo a quello successivo, diviene possibile in conseguenza dei ragionamenti che si devono analizzare per calcolare il risultato economico. Quest'ultimo è infatti quantificato dai fattori consumati (costi) e dai loro reintegri (proventi/ricavi). Il patrimonio è in conseguenza descritto da tutti i beni e diritti, aventi natura finanziaria od economica, espressione di fattori generici o specifici della produzione, che sono disponibili per il soggetto aziendale e pertanto suscettibili di utilizzazione futura. L'entità del risultato economico si aggiunge algebricamente, nel passaggio da un periodo a quello successivo all'originaria grandezza del patrimonio netto. Gli inventari devono essere aggiornati annualmente. I beni del patrimonio pubblico vengono distinti in base alla loro natura in: a) beni demaniali (immobili e universalità dei beni) b) beni patrimoniali (disponibili ed indisponibili):sono mobili ed immobili.    

Prospetto di conciliazione: al conto economico è accluso un prospetto di conciliazione che, partendo dai dati finanziari della gestione corrente del conto del bilancio, con l'aggiunta di elementi economici, raggiunge il risultato finale economico. I valori della gestione non corrente vanno riferiti al patrimonio. Esso ha la funzione di illustrare il passaggio dal risultato finanziario a quello economico. Accertamenti ed impegni relativamente alla gestione corrente misurano rispettivamente proventi e costi del periodo.

Relazione del rendiconto: deve anche evidenziare i risultati socialmente rilevanti prodotti dall'ente. Essa deve consentire di valutare l'impatto delle politiche locali e dei servizi dell'ente sul benessere sociale e sull'economia insediata. Essa deve esprimere le valutazioni di efficienza ed efficacia sulla gestione confrontando allo scopo i risultati con i programmi (risultati/programmi misura l'efficacia) ed analizzando gli scostamenti valutandone le cause. In esso devono essere evidenziati i criteri di valutazione.








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