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RICERCA DI FISICA- attanagliano la mente di coloro che cercano di carpire il segreto del cosmo

astronomia



RICERCA DI FISICA

QUASAR & COSMOLOGIA CONTEMPORANEA

A cura di: Simona


Sono molti gli arcani quesiti che ci attanagliano la mente di coloro che cercano di carpire il segreto del cosmo. Sebbene negli ultimi anni abbiamo scoperto molto sulla struttura generale dell'universo, in realtà, ciò che abbiamo nelle mani non è niente in confronto all'infinità o alla grandezza dell'universo.


Purtroppo molte delle nostre conoscenze non sono servite a spiegare alcuni fenomeni strani che animano il nostro cosmo: ad esempio le inspiegabili Quasar (oggetti non ben definiti con un Red Shift enorme e una emissione radio continua di elevatissima energia) o le misteriose Galassie Attive (galassie che presentano nel loro nucleo un centro di attività simile alle Quasar, ma molto meno potente). Però prima di avventurarci nel bizzarro mondo del cosmo impariamo a muovere i primi passi analizzando la struttura generale che i teorici 959b18j sono riusciti a definire dopo anni di osservazioni. La teoria che in questo momento raccoglie il consenso di molti scienziati è la teoria del Big Bang: questa teoria fu ipotizzata dallo scienziato russo Gamow e tenta (o meglio ha cercato in parte) di spiegare sostanzialmente tre punti osservabili:

  • Il red-shift ( spostamento verso il rosso ) ovvero la luce delle galassie si spostano verso la parte rossa sello spettro elettromagnetico o verso lunghezze d'onda maggiore. In questo caso il red-shift è segno di un' allontanamento delle galassie e segue pari passo l'interpretazione di Hubble che associava questo spostamento all'effetto Doppler. Se al red-shift non si da questa e solo questa interpretazione tutto il ragionamento precedente crolla e insieme ad esso la teoria del Big Bang.
  • La radiazione di fondo che si stima abbia una temperatura di 3°K e si sostiene sia una radiazione (ormai fossile) che dopo la formazione della materia si è "staccata" da essa.
  • La composizione dell'universo formata principalmente da H & He.



Nonostante comunque la serietà di questa teoria come vedete può essere messa in dubbio, infatti l' editoriale New Scientist si è permesso di pronunciare queste parole: non è mai stato costruito un edificio così possente su delle fondamenta così inconsistenti.

( io per ragioni di incompetenze e per fornire un quadro generale non darò delle mie opinioni personali, ma farò dei confronti che possono mettere in discussione la teoria del Big Bang. )

Un consiglio: se siete alle prime armi come me non prendete subito per buona una teoria che cerca di spiegare l'origine dell'universo, ma dopo averle studiate cercate di confrontarle e analizzarle accuratamente, per poi esprimere un' opinione personale.




Le galassie.


Come tutti noi sappiamo (chi più e chi meno) il nostro Sistema Solare appartiene ad una galassia La Via Lattea, ma quante galassie vi sono nell'universo?

Beh un numero preciso non lo sappiamo e non lo potremo mai sapere (forse) perché sarebbe come metterci un bel giorno (o meglio notte) a contar tutte le stelle, ma rifacendoci alle parole di un astronomo che tentava di spiegare anni fa la potenza di un telescopio possiamo immaginare quante ve ne sono. Egli disse: " provate a coprire con il pollice una porzione di cielo, questo telescopio è capace di dentro questa porzione di individuare mediamente 250 mila galassie"

Fate un po' voi i conti.


Ma analizziamo brevemente la struttura delle galassie che presenta più o meno le caratteristiche della nostra.

Questi oggetti, i più grandi individuabili sono le città del nostro universo e sono abitate da stelle (o meglio miliardi di stelle, la Grande Mela a confronto non è niente), nubi di gas e polveri, atomi e vuoto (molto vuoto).

Esse comunque, non sono tutte uguali e oltre alla loro composizione, alla loro attività (che tratteremo più avanti) differiscono per la loro forma e struttura che possono spaziare dalle galassie a spirale, ellittiche e irregolari.


Le galassie a spirale hanno la forma di un disco, ruotano intorno al proprio asse e come caratteristica principale hanno delle braccia che si dipartono dal nucleo centrale. Sono formate da gas, polveri e stelle giovani (sostanzialmente poste nelle braccia) mentre contengono stelle più vecchie all'interno del loro nucleo.

Per avere un'idea invece delle galassie irregolari basta togliere l'alone (nube di stelle vecchie e poco voluminose e ammassi di queste che circondano la galassia) ed il suo nucleo ( nucleo centrale che potrebbe rivelare -a seconda del tipo di galassia- una radioemissione di grande potenza, perché vi è una concentrazione di materiale radioemittente ).

Si consideri adesso solamente il nucleo e l'alone di una galassia, e posso allora presentarvi la forma ellittica.










Molti oggetti dell'universo hanno delle attività a livello energetico,e oltre ai quasar, dove i radio-astronomi non vogliono dare una conferma dell'emissione radio da parte dei nuclei di questi, perché vengono ritenuti troppo lontani ed è quindi difficile distinguere se le nubi radio-attive sono in prossimità del nucleo, vi sono le galassie cosiddette attive che sono sufficientemente vicino a noi che il problema del loro red-shift non appare.


Ma in sostanza cosa sono le galassie attive?

Sono sostanzialmente galassie che oltre a produrre luce stellare come tutte le altre "galassie" producono un' intensa attività energetica che molte volte può offuscare la prima.

Anche i quasar fanno parte di questa grande classe di galassie, infatti non dobbiamo pensare che solamente un'elite ristretta può vantarsi di appartenere alla cerchia perché quasi tutte le galassie compresa la nostra sono galassie attive.

Le escluse sono le galassie spirali molto aperte e le irregolari perché non possiedono un nucleo.


Come sono state scoperte e come è possibile osservarle?

Per e soltanto per le galassie attive vi è una caratteristica a livello del loro aspetto ottico, ovvero ogni foto di queste presenta dei "getti"   (coloro che non presentano ciò invece sono circondate da polveri filamentose.

Questo è un modo per riconoscerle nel cielo, ma se si vogliono studiare dettagliatamente, le immagini ottiche non ci dicono niente sulla loro attività energetica , ma dobbiamo munirci di un radiotelescopio ( ed è proprio grazie all'invenzione di questo che oggi vi è una branca dell'astronomia chiamata appunto radio ) e di alcune lastre fotografiche per impressionare lo spettro elettromagnetico delle galassie.

Con una osservazione spettroscopica noi possiamo notare delle righe d'emissione ( nello spettro di assorbimento) e ciò sta a significare che vi sono delle nubi di gas caldo che vengono ionizzate da sorgenti d'emissione ultraviolette.

La radiazione che emette raggi UV è di sincrotrone e per fare avvenire ciò c'è bisogno di qualche oggetto in grado di muovere gli elettroni, infatti le radiazioni di sincrotrone si sviluppano perché tra le stelle della galassia vi sono presenti una nube formata da protoni ed elettroni liberi e un campo elettromagnetico. Così gli elettroni liberi vengono forzati a percorrere traiettorie a spirale dove costantemente perdono energia sotto forma appunto di onde radio ( la quantità di radiazione emessa è proporzionale all'energia delle particelle).

Un'altra caratteristica di questo tipo di radiazione è la polarizzazione che consiste nel fatto che le vibrazioni elettriche e magnetiche delle onde operano solo in una direzione , quella dell'elettrone che emana la radiazione.


Una galassia che fa al caso nostro e che dopo la seconda guerra mondiale fu scoperta dall'ingegnere radio Grote Reber è Cygnus-A.

Con questa scoperta fatta anche in modo un po' "casereccio" si diede origine alla radio-astronomia, infatti Reber montando nel suo cortile un'antenna (che funse da primo radiotelescopio) notò una concentrazione radio in prossimità della costellazione del cigno.

L'emissione radio di questa galassia è "enorme", dieci milioni di volte più potente delle galassie "normali".

Utilizzando gli interferometri  si ha avuto l'intero spettro dell'oggetto e poi dopo altri studi si scoprì che tutta quell'energia era irradiata da una galassia relativamente debole da osservare con i più grandi telescopi e con un nucleo simile alle galassie di normal emissioni e dimensioni.

Così si ipotizza che gli elettroni viaggiando ad una velocità prossima di quelle della luce,entrando nel campo magnetico iniziano a spiraleggiare producendo onde radio, ecco qua la radiazione di sincrotrone.



Molti astrofisici hanno cercato di classificare le galassie attive e si sono avvalsi di un metodo per individuare la loro concentrazione in una parte del cielo, i risultati vanno a favore della teoria del Big Bang e vanno ad associarsi con la radiazione di fondo: i risultati dicono che le galassie sono disposte omogeneamente e in media l'universo appare lo stesso, qualunque direzione del cielo si osservi.

Dai risultati si osservano che vi sono galassie attive di diversa intensità d'emissione e possiamo dedurre che le variazioni non rappresentano altro che l'evoluzione di questi mostri.


Adesso mi appresto a spiegare le diverse galassie attive che popolano l'universo, ma soprattutto che siamo riusciti ad individuare, perché esse ci appaiono con un aspetto stellare e si confondono quindi con le stelle (esempio eclatante i quasar e gli oggetti  BL Lacerate che non vengono definiti, ci tengo a dirlo vere e proprie galassie, ma secondo alcune teorie delle progalassie ovvero i baby mostri).
















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