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Tonetti Giovanni - Geografia fisica - Geografia umana ed economica

geografia



Tonetti Giovanni


La Colombia è uno Stato situato all'estremità nordoccidentale dell'America del Sud; 1.141.748 Km (quadrati); 33.950.000 ab.

Confina con Venezuela, Brasile, Perù, Ecuador e Panama.

Si affaccia all'oceano Atlantico e sull'oceano Pacifico.

Capoluogo Bagotà.



Geografia.




- Geografia fisica.

Un terzo della Colombia f 313c22d a parte della zona andina.

Il resto, a est, si riallaccia strutturalmente alle Guaine e all'Amazzonia.

Le regioni orientali sono costituite da grandi pianure, attraversate da fiumi che scendono dalle Ande (Meta, Guaviare, Caquetà e Putumayo), e da zone pedemontane con altipiani e picchi arenacei.

Più a occidente si apre la zona andina: la Cordigliera orientale o Cordigliera di Bogotà è costituita da una serie di altipiani, anche oltre i 4.000 metri; la Cordigliera centrale si allunga per 800 Km ed è la più alta della Colombia con cime vulcaniche perennemente coperte da neve (Nevado de Tulima, 5.620 m; Nevado de Ruiz, 5.400 m; Nevado del Huila 5.750 m); la Cordigliera occidentale (4.000 m) è tagliata dalla gola del Rio Patìa e del Rio Cauca, che si allarga in bacini di diversa ampiezza.

Situato nei pressi dell'equatore, il paese non ha stagioni differenziate da sensibili variazioni termiche.

La temperatura varia soprattutto in relazione all'altitudine: fino a 900 m ci sono le terrias calientes (terre calde); da qui a 2.000 m ci sono le tierras templadas (terre temperate), in cui prevale la coltivazione del caffè; poi le tierras frias (terre fredde), oltre i 3.000 m, in cui prevalgono cereali e allevamento.

Eccetto che nella parte settentrionale del paese le precipitazioni sono abbondanti.

La maggior parte del territorio è ricoperta da foresta tropicale.

- Geografia umana ed economica.

La popolazione è composta per il 58% da meticci, per il 20% da bianchi, per il 14% da mulatti e per il 4% da negri.

Gli Amerindi sono appena l'1%.

La crescita demografica è stata impetuosa a partire dal XIX sec., ma continua ancora oggi, anche se con ritmi inferiori: ciò è dovuto a un tasso di mortalità piuttosto basso (5 per mille) a cui si contrappone un tasso di natalità alto (22 per mille).

La speranza di vita media è di 70 anni per gli uomini e 75 anni per le donne.



Il tasso di alfabetizzazione è del 87%.

Alla crescita demografica è corrisposto un fenomeno di urbanizzazione, che ha portato a vivere in città il 70% della popolazione.

Nelle periferie dei centri più importanti la situazione sanitaria è precaria e la mortalità infantile ancora piuttosto elevata (27 per mille), seppur dimezzata negli ultimi anni.

La lingua ufficiale è lo spagnolo; vengono inoltre parlati 180 diversi dialetti locali.

Il 95% della popolazione è di religione cattolica.

Un tempo basata esclusivamente su agricoltura e allevamento l'economia colombiana si è notevolmente diversificata.

Nel settore industriale spiccano le raffinerie, ma sono sviluppate anche la siderurgia e la produzione di gomma.

Tra i settori tradizionali primeggia il tessile, soprattutto per i filati di cotone.

Numerose sono le risorse minerarie: innanzitutto il petrolio (23 milioni di tonnellate l'anno), seguito da oro, argento, platino, smeraldi, ferro, zolfo e nichel, salgemma e salmarino.

L'agricoltura resta tuttavia ancora il settore fondamentale e occupa il 25% della popolazione: la più importante coltivazione è quella del caffè (quasi 7 milioni di quintali l'anno).

Vengono inoltre esportate banane e canna da zucchero, mentre per il mercato interno si coltivano mais e riso.

Largamente diffusa è la coltivazione illegale di coca, che ha suscitato imponenti campagne internazionali per combattere il narcotraffico.

L'allevamento bovino (22 milioni di capi) ha un'antica tradizione che risale ai primordi dell'epoca coloniale: la carne e il cuoio vengono anche esportati.

Le foreste forniscono legname pregiato (20 milioni di m (cubi) l'anno).

La topografia accidentata del paese rende ardua al costruzione di sufficienti vie di comunicazione: sia le ferrovie (3263 Km) sia le strade (107.000 Km) sono insufficienti.







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