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Ricerca - Vietnam

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Vietnam


Il Vietnam, in vietnamita Viet Nam Cong Hòa Xa Hoi'Nghia, è uno Stato dell'Asia sudorientale che si estende lungo la costa orientale della penisola indocinese.

Confina a nord con 959h74j la Cina e a ovest con Laos e Cambogia; 329.556 Km quadrati; 74.393.000 ab.

Capitale Hanoi.

Geografia.

-Geografia fisica.



Le montagne occupano più di metà del territorio vietnamita.

Nel Tonchino s'innalzano oltre i 3.000 m massicci cristallini antichi (Fan Si Pan, 3.142 m, la cina più alta del paese).

Le pianure occupano meno di un quinto della superficie, ma qui sono concentrati i quattro quinti della popolazione.

Le più estese sono le fertili pianure del Tonchino nel Nord e della Cocincina nel Sud, formate in gran parte dall'accumulo di materiali alluvionali del Fiume Rosso e del Makong: tra le due corre una stretta e bassa pianura costiera.

Il Vietnam ha clima tropicale monsonico con inverni freschi al nord e caldi al sud.

La foresta tropicale copre un terzo del territorio.

- Geografia umana ed economica.

La popolazione è costituita per la stragrande maggiooranza da Vietnamiti (oltre l'87%), con minoranze di Cinesi, Tho, Moi, Miao, Yao, Muong.

L'età media è bassa (quasi il 40% sotto i 15 anni) e gli indici di incremento naturale (1,9%) e di natalità (26 per mille), seppur in calo, sono nettamente superiori alla media mondiale.

La durata media della vita è di 64 anni per gli uomini e 68 per le donne.

La lingua nazionale è il vietnamita, le religioni più diffuse sono il buddhismo e il taoismo.

L'agricoltura occupa quasi il 70% della popolazione e contribuisce per circa il 40% alla formazione del prodotto interno lordo.

Le terre coltivate corrispondono al 21% del totale e il 90% di esse è dedicato alla risicoltura più o meno intensiva, che in alcune regioni produce due o tre raccolti l'anno.

Il Vietnam è uno dei primi produttori mondiali di riso.

Altre importanti colture alimentari sono il mais, le patate dolci e la manioca; per l'esportazione si coltiva la canna da zucchero; le foreste danno caucciù.

L'allevamento è relativamente poco sviluppato, mentre è cresciuta l'importanza della pesca e della bachicoltura.

Molto rapido è stato negli anni Novanta lo sviluppo industriale, favorito dagli investimenti stranieri, che sono stati attirati in Vietnam dal basso costo del lavoro e dalla decisione di abbandonare il sistema di economia pianificata.

Nel nord prevale l'industria pesante, con la siderurgia, la metallurgia e la meccanica; nel sud è più diffusa invece la piccola impresa, specialmente sviluppata nel settore tessile, alimentare, dell'elettronica e della gomma.

Il Vietnam dispone di risorse minerarie relativamente limitate, la maggior parte delle quali localizzate nel Tonchino (carbone, fosfati, zinco, stagno).

Vi sono importanti giacimenti sottomarini di petrolio, che fanno del greggio la principale voce dell'esportazione del paese.

Storia.

Il paese fu popolato in epoca paleolitica da genti australoidi, melanesiane e indonesiane cui vennero ad aggiungersi notevoli apporti cinesi tra il neolitico e l'eta del bronzo.

In quest'epoca si andò formando, su base mon-khmer, thai e cinese, l'attuale popolo vietnamita.

Nel 208 a.C. esso fu riunito del regno del Nam-Viet, che nel 111 a.C. venne annesso dagli Han.

I Vietnamiti animarono diverse rivolte anticinesi e subirono l'attacco del Champa (intorno al 780) e del Nan-chao dello Yun-nan (saccheggio di Hanoi, 863).

Approfittando della caduta dei Tang (907) i vietnamiti si liberarono del dominio cinese e crearono con la dinastia Ngo (939-968) uno Stato nazionale che comprendeva il Tonchino, il Tranh Hoa, lo Nghe An e lo Ha Tinh.

Nell'XI-XII sec. si diffuse il buddhismo e iniziò la penetrazione verso le regioni meridionali di Cham e Khmer.

Alla dinastia Li (1010-1225) succedette la dinastia Tran (1225-1400), sotto cui i Vietnamiti bloccarono l'avanzata mongola.



In questo periodo si diffuse il confucianesimo, mentre i latifondi furono divisi tra i contadini senza terra.

Nel XV sec. il vietnamita venne assunto come lingua nazionale; la dinastia Ho (1400-1428) non riuscì a resistere all'invasione dei Cinesi, che sottomisero tutta la regione.

Le Loi guidò la lotta per l'indipendenza (1418-1427) e nel 1428 fu incoronato re con il nome di Le Thau ton e fondò la dinastia dei Le, che regnò quasi ininterrottamente fino al 1788, nonostante i numerosi tentativi di rovesciamento da parte delle grandi famiglie feudali.

Il paese, in preda all'anarchia, fu praticamente diviso in due nel corso del XVI e XVII sec.; le lotte intestine proseguirono fino al 1773 quando iniziò la rivolta contadina che si concluse con la deposizione del Le e con la frantumazione del Vietnam negli Stati regionali del Tonchino, dell'Annam e della Concina.

Nguyen-Anh, con l'appoggio della Francia (1789-1801) unificò il paese e si proclamò imperatore del Vientam (1802).

Il paese venne aperto all'occidente e ai missionari cattolici.

Dalla Cocincina partì verso la metà dell'Ottocento la conquista francese che nel 1883 fu estesa a tutto il Vietnam, integrato nel 1887 dall'Indocina Francese e nel 1893 dal Laos.

Nel 1930-1931 scoppiarono le rivoluzioni contadine guidate dal Partito comunista fondato da Ho Chi Minh, che durante l'invasione giapponese (1940-1945) fondò il Fronte per l'indipendenza.

Quest'ultimo prese il potere dopo la sconfitta dei Giapponesi: costrinse l'imperatore Bao Dai ad abdicare e costituì una Repubblica presieduta da Ho Chi Minh, che proclamò unilateralmente l'indipendenza della Francia.

A seguito degli accordi di Potsdam il paese venne diviso in due: il Nord fu occupato dai Cinesi e il Sud dai Britannici e quindi dai Francesi che rimisero sul trono Bao Dai.

La guerra d'Indocina tra Vietnam e Francia, scoppiata nel 1946, si concluse nel 1954 con la battaglia di Dien Bien Phu e con la conferenza di Ginevra che sancì l'unità territoriale del Vietnam, pur riconoscendone la pemporanea divisione in due zone (nord filocomunista e sud filoccidentale).

Nel Vietnam del Sud fu abolita la monarchia e fu proclamata la Repubblica con a capo Ngo Dinh Diem, che instaurò una dittatura appoggiata dagli USA; nel nord Ho Chi Minh ristabilì la repubblica democratica di ispirazione comunista, con capitale Hanoi.

Nel 1957 scoppiò la guerra tra l'0esercito del Vietnam del Sud, sostenuto dagli USA, e i guerriglieri filocomunisti sudvietnamiti (Vietcong), appoggiati dal Vietnam del Nord.

Dal 1956 gli Stati Uniti presero parte direttamente al conflitto; ma il fallimento del tentativo di risolvere la guerra con un intervento sempre più massiccio e con i bombardamenti sul Vietnam del Nord, considerata la retrovia del Vietcong, spinse gli USA a ritirare progressivamente le truppe (1970) e ad avviare trattative per la pace(1973).

La guerra si concluse così nel 1975 con la conquista da parte del Vietcong di tutto il Sud e la riunificazione del paese sotto il regime socialista, guidato dal primo ministro Pham Van Dong e dal segretario del partito comunista Le Duan.

Entrato nella sfera d'influenza sovietica (adesione al Comecon, 1977), il Vietnam tentò di conquistare l'egemonia della penisola indocinese, occupando la Cambogia ed estendendo il proprio dominio sul Laos.

In conseguenza dovette affrontare un conflitto con la Cina (1979-1980).

Fra il 1988 e il 1989 le truppe vietnamite furono ritirate dalla Cambogia e il paese fu aperto a una parziale liberalizzazione, che consentì la ripresa dell'attività economica e degli scambi internazionali.

All'inizio degli anni Novanta riprese anche i rapporti diplomatici con Cina e USA; il paese conobbe un periodo di grande sviluppo economico, ma dal punto di vista politico cambiò poco: il regime restò autoritario e il ruolo guida del partito comunista venne riconosciuto anche nella nuova Costituzione del 1992, che pure ripudiò il marxismo leninismo e tutelò la proprietà privata.

Con le elezioni del luglio 1997 per la prima volta il 20% dei deputati all'Assemblea non sono stati eletti nella fila del Fronte patriottico, che raggruppa partito comunista, partito democratico e partito socialista.

Nel settembre dello stesso anno il Comitato centrale del partito comunista ha designato come nuovo presidente Tran Duc Luong e come capo del governo Phan Van Khai, che hanno sostituito gli anziani Le Duc Anh e Vo Van Kiet.







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