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Repubblica Sudafricana

geografia



Repubblica Sudafricana Repubblica e stato situato all'estremità meridionale dell'Africa continentale, confinante a nord con il Botswana e lo Zimbabwe, a nord-ovest con la Namibia e a nord-est con il Mozambico. Bagnata a sud e a est dall'oceano Indiano e a ovest dall'oceano Atlantico, la Repubblica Sudafricana comprende le enclaves indipendenti del Lesotho e dello Swaziland. La superficie è di 1.223.201 km . Capitale amministrativa della nazione è Pretoria, capitale legislativa Città del Capo e capitale giudiziaria Bloemfontein



Idrografia

I fiumi principali del Sudafrica sono l'Orange, il Vaal e il Limpopo. Il più lungo di questi è l'Orange, che nasce nel Lesotho e scorre per circa 2090 km in direzione nord-ovest attraverso l'Highveld e il Middle Veld, per sfociare infine nell'oceano Atlantico. La sezione occidentale dell'Orange segna il confine con la Namibia. Il più importante dei suoi affluenti è il Vaal, che nasce nel nord-est del paese, vicino allo Swaziland, e percorre circa 1210 km in direzione sud-ovest prima di unirsi all'Orange nell'Highveld, a ovest di Kimberley. Il fiume Limpopo nasce nella sezione nordorientale del paese e scorre in direzione nord-ovest verso il confine con il Botswana, poi verso est lungo il confine dello Zimbabwe, prima di entrare in Mozambico e continuare il suo percorso fino all'oceano Indiano. La portata d'acqua dei fiumi del Sudafrica è estremam 131g68b ente irregolare, e molti di essi sono asciutti per gran parte dell'anno. Per questo motivo e per i grandi dislivelli in corrispondenza della Grande Scarpata essi sono difficilmente navigabili e vengono utilizzati soprattutto per l'irrigazione.

Flora e fauna

La vegetazione varia da regione a regione in base al regime delle precipitazioni. Lungo la costa orientale, dove le precipitazioni sono intense, si trova una vegetazione tropicale ricca di palme. In alcune valli della Grande Scarpata e lungo la costa del Capo meridionale la copertura vegetale è costituita da foreste, composte prevalentemente da conifere. Nella zona sudoccidentale, dove è prevalente la macchia sempreverde, si trovano molte delle 20.000 specie di piante da fiore presenti nel paese. Nell'altopiano orientale il suolo permette una crescita abbondante di graminacee, ma la maggior parte dell'area è coperta da tappeti erbosi che rendono l'Highveld simile a una vasta prateria. Il Bushveld presenta invece una vegetazione tipica della savana mentre nel Middle Veld, dove le pioggie sono scarse, prevale una bassa vegetazione arbustiva, così come nelle regioni del Grande Karroo e del Piccolo Karroo.

Nel paese sono presenti oltre 200 specie di mammiferi tra cui leoni, elefanti, zebre, leopardi, scimmie, babbuini, ippopotami e antilopi. Grazie alla lunga tradizione di tutela ambientale di cui il governo sudafricano si è fatto garante, questi animali si trovano all'interno di riserve naturali protette. Uno dei maggiori successi nel campo della protezione animale è stata la salvaguardia degli elefanti e dei rinoceronti (circa il 90% dei rinoceronti esistenti sul nostro pianeta vive in Sudafrica). Una delle principali riserve naturali (sono 16 complessivamente) è il Parco nazionale Kruger, situato nella zona nordorientale del paese, lungo il confine col Mozambico. Altre riserve naturali sono il Parco nazionale di Kalahari Gemsbok, nel nord-ovest, il Parco nazionale Addo Elephant, vicino a Port Elizabeth, e il Parco nazionale di Mountain Zebra (Bergkwagga), vicino a Cradock. Tra le numerose specie di uccelli si annoverano struzzi faraone e galli cedroni. Molte sono le specie di rettili presenti in tutto il territorio, mentre nelle acque costiere si trova una grande varietà di specie ittiche. La Repubblica Sudafricana è ricchissima di risorse minerarie. Le più importanti per l'economia sono rappresentate da oro diamanti e carbone. Dalla fine del XIX secolo, quando cominciò lo sfruttamento dei giacimenti su vasta scala, l'industria mineraria è stata uno dei settori dominanti dell'economia sudafricana. Giacimenti d'oro, i più ricchi del mondo, si trovano nel Witwatersrand e furono scoperti nel 1886. La maggior parte dei diamanti proviene dalle riserve situate nei pressi di Kimberley, scoperti nel 1870. Il carbone si trova nelle zone del nord-est, tra il Lesotho e lo Swaziland. Il sottosuolo sudafricano è inoltre ricco di rame, nichel, platino, uranio, cromo, amianto, fluoro, fosfati, vanadio, titanio, stagno, manganese e minerali di ferro. I principali giacimenti di manganese e di minerali di ferro si trovano a nord della zona del Capo, mentre il titanio si estrae nella regione costiera orientale. L'uranio viene estratto nel Witwatersrand. Il paese ha giacimenti di gas naturale in mare aperto, al largo della costa del Capo. Non possiede importanti giacimenti petroliferi, ma vi si producono grandi quantitativi di succedanei del petrolio, ottenuti per sintesi dal carbone, in impianti installati durante il periodo dell'apartheid.

Fino al 1994 il paese fu suddiviso in quattro province: la provincia del Capo, il Natal, lo Stato Libero dell'Orange e il Transvaal, e in dieci zone riservate alla popolazione nera, i cosiddetti bantustans. Con la Costituzione entrata in vigore dopo le prime elezioni libere e multirazziali della nazione, nel 1994, il paese è suddiviso in nove province: il Gauteng (capoluogo Johannesburg), il Transvaal Settentrionale (capoluogo Pietersburg), Mpumalanga (capoluogo Nelspruit), il Nord-Ovest (capoluogo Mmabatho), lo Stato libero dell'Orange (capoluogo Bloemfontein), il KwaZulu-Natal (capoluogo Pietermaritzburg), il Capo Orientale (capoluogo Bisho), il Capo Settentrionale (capoluogo Kimberley) e il Capo Occidentale (capoluogo Città del Capo). Le zone riservate alla popolazione nera, comprese quelle dichiarate indipendenti - Transkei, Bophuthatswana, Venda e Ciskei - furono reincorporate nella Repubblica Sudafricana dopo il 1994.

Le principali città e le popolazioni delle rispettive aree metropolitane registrate nel censimento del 1991 sono le seguenti: Città del Capo (2.350.157 ab.) capitale legislativa; Johannesburg ab.) centro dei giacimenti auriferi e principale nucleo commerciale e finanziario del paese; Durban (1.137.378 ab.) importante città portuaria; Pretoria (1.080.187 ab.) capitale amministrativa; Port Elizabeth (853.205 ab.) città portuaria e industriale; Bloemfontein (700.9066 ab.) capitale giudiziaria nonché centro di commercio della carne; Germiston (134.005 ab.), che ospita la più grande raffineria aurifera del mondo, e Springs ab.) centro manifatturiero. Soweto, la più grande township nera, è situata alla periferia di Johannesburg.



Circa il 60% della popolazione del Sudafrica abita nelle zone urbane; oltre il 25% vive nell'area metropolitana del Guateng (ex circoscrizione di Pretoria, Witwatersrand e Vereeniging). Le tre aree metropolitane di Gauteng, Città del Capo e Durban rappresentano il 38% della popolazione urbana del paese.

Lingua e religione

Le due lingue ufficiali del paese sono l'inglese e l'afrikaans; quest'ultima è una variante della lingua olandese parlata dalla maggior parte degli afrikaners e dei coloureds. L'inglese è usato come prima lingua dai bianchi e da numerosi asiatici e neri. Per gran parte delle popolazioni di colore, il bantu (Vedi Lingue africane) rimane tuttavia la prima lingua. Il censimento del 1991 ha registrato i seguenti dati: 5,8 milioni di persone parlano l'afrikaans; 3,4 milioni parlano l'inglese; circa 12 milioni parlano le lingue nguni (principalmente gli xhosa, i sesotho e gli zulu); circa 7,5 milioni parlano lingue sotho; e 1,4 milioni circa parlano lingue tsango.

Circa l'80% della popolazione è di religione cristiana, principalmente protestante;. Gli afrikaners appartengono prevalentemente alla chiesa riformista olandese, mentre la maggior parte dei bianchi anglofoni appartiene alle chiese anglicana, metodista o cattolica. Numerose chiese indipendenti praticano religioni sincretiche che combinano il cristianesimo a elementi di culti tradizionali africani. Molto diffusi sono i culti animisti. La maggior parte dei sudafricani di origini asiatica è induista o musulmana.

Istruzione

L'eredità lasciata dal regime dell'apartheid risulta particolarmente evidente nel campo dell'istruzione. A partire dalla metà degli anni Ottanta il governo ha aumentato considerevolmente la spesa per l'istruzione della popolazione di colore. Tuttavia, nonostante la segregazione negli istituti scolastici sia stata abolita, gran parte dei bambini di colore frequenta ancora oggi istituti scarsamente attrezzati. Agli inizi degli anni Novanta, la spesa per l'istruzione degli studenti bianchi era quattro volte superiore rispetto a quella per gli studenti di colore. Il tasso di analfabetismo è di circa 50% per i neri, mentre quello dei bianchi è praticamente nullo.

La Repubblica Sudafricana possiede numerose università, attualmente aperte a tutti i gruppi etnici, dove gli insegnamenti vengono impartiti in afrikaans o in inglese. Gli atenei più antichi e più prestigiosi restano comunque, per ora, frequentati prevalentemente da bianchi. Tra questi si ricordano l'Universita di Città del Capo (1829); l'Università di Natal (1910); l'Università dello Stato Libero (1855) a Bloemfontein; l'Università di Pretoria (1908); l'Università di Rhodes (1904); l'Università di Stellenbosch (1918) e l'Università del Witwatersrand (1922). Gli studenti di colore frequentano l'Università di Fort Hare (1916) ad Alice; l'Università del Nord (1959); l'Università di Zululand (1960); l'Università di Medicina Sudafricana (1976) e l'Università di Transkei (1977). Dopo lo smantellamento del sistema dell'apartheid, un numero sempre crescente di studenti di colore frequenta gli atenei un tempo riservati ai bianchi.

La segregazione razziale ed etnica, che a lungo ha contrassegnato la vita sociale del paese, ha originato molteplici culture. Nell'ambito della popolazione bianca, la cultura anglosassone è emersa come influenza dominante dopo la fine del regime dell'apartheid e dell'isolamento internazionale che questo sistema aveva creato. Le distinzioni storiche tra gli afrikaners (religiosi e nazionalisti) e gli anglofoni (più cosmopoliti) stanno diminuendo, specialmente tra i giovani. La fine dell'apartheid ha fatto registrare un incremento delle attività culturali interrazziali, benché nelle zone rurali siano ancora molto accentuate le tradizioni culturali dei diversi gruppo etnici di colore.

Quasi tutte le città del Sudafrica possiedono biblioteche pubbliche. Le maggiori sono quella di Johannesburg, la Biblioteca Sudafricana di Città del Capo e la Biblioteca di stato di Pretoria. Le principali città del paese ospitano numerosi musei e gallerie d'arte, tra cui il Museo nazionale di Bloemfontein, con collezioni archeologiche, paleontologiche e antropologiche; il Museo africano di Johannesburg; la Collezione Michaelis di Città del Capo; la Galleria nazionale sudafricana e il Museo di storia culturale sudafricana.

Letteratura

Il Sudafrica possiede tre grandi tradizioni letterarie nelle lingue inglese, afrikaans e bantù. La letteratura sudafricana di lingua inglese ebbe origine con la pubblicazione di The Story of an African Farm, di Olive Schreiner, nel 1883. Tra gli scrittori sudafricani in lingua inglese che hanno narrato della terra, del popolo e dei problemi politici del paese si annoverano Laurens van der Post e Alan Paton Nadine Gordimer, vincitrice nel 1991 del premio Nobel per la letteratura, e il drammaturgo Athol Fugard. Tra i poeti si ricordano Roy Campbell, F.T. Prince, e Roy McNab.

La lingua afrikaans si è rivelata particolarmente congeniale alla poesia, come rivelano i versi di N.P. van Wyk Louw, Uys Krige ed Elisabeth Eybers. Vanno ricordati anche il poeta, drammaturgo e critico, D.J. Opperman, e il poeta Breyten Breytenbach, oppositore dell'apartheid. Tra i romanzieri afrikaaner sono inoltre celebri Etienne Leroux, André Philippe Brink, e J.M. Coetzee.

I sudafricani di colore possiedono una lunga e ricca tradizione orale. Con l'arrivo dei coloni bianchi, i temi tradizionali iniziarono a trovare espressione scritta, e negli ultimi anni diversi scrittori di colore hanno dato un contributo significativo alla letteratura sudafricana nelle lingue maggiori (sesotho, xhosa, zulu), oltre che in inglese e afrikaans. Tra i principali scrittori neri del XX secolo si ricordano Thomas Mofolo, B.W. Vilakazi, J.R. Jolobe, Bloke Modisane, Alex La Guma ed Ezekiel Mphahlele. Vedi Letteratura Africana

Economia

L'economia sudafricana è la più forte e la più sviluppata del continente. Fino alla prima guerra mondiale l'economia del paese si era basata principalmente sulle risorse minerarie (specialmente diamanti e oro) e sull'agricoltura. Dopo il 1945 l'industria manifatturiera ha registrato un rapido sviluppo ed è oggi il settore trainante. Un'altra area in forte espansione è quella dei servizi finanziari (il paese ha il settore finanziario più sviluppato dell'Africa subsahariana).

Ordinamento dello stato



Fino al 1994 la Repubblica Sudafricana era governata da una minoranza bianca che aveva instaurato il sistema dell'apartheid. Nel febbraio 1990 il governo, con a capo il presidente della Repubblica Frederik De Klerk, decise di legalizzare le organizzazioni antiapartheid e liberò il leader del Congresso nazionale africano Nelson Mandela e altri prigionieri politici. Da allora il governo e il movimento per la liberazione dei neri, guidato dall'ANC, aprirono i negoziati per l'abolizione dell'apartheid e l'avvento della democrazia sociale e politica in Sudafrica. Nell'aprile del 1994 vennero indette le prime elezioni libere multirazziali del paese. Un consiglio esecutivo provvisorio fu istituito per controllare il corretto svolgimento delle elezioni che avrebbero stabilito i nuovi governi provinciali e nazionale. Dopo difficili negoziazioni, disturbate dal crescente clima di violenza, fu approvata una costituzione provvisoria destinata a restare in vigore fino al 1999. Attraverso il testo della costituzione viene garantita la convivenza multirazziale, la tutela dei gruppi di minoranza e la suddivisione dello stato in 9 province in possesso di ampia autonomia.

Assetto istituzionale

Il Sudafrica è una repubblica presidenziale. Il presidente è anche capo dello stato e del governo, e ha l'autorità suprema nel governo del paese. Il Parlamento del Sudafrica è composto di due camere: l'Assemblea nazionale (con 400 deputati) e il Senato (con 90 rappresentati regionali). I seggi dell'Assemblea nazionale sono stati distribuiti in base alla percentuale di voti ricevuti dall'ANC, che vinse le elezioni del 1994 con il 62,6% dei voti. Il Partito nazionale, al potere durante il sistema dell'apartheid, fu il secondo partito, seguito dal Partito della libertà Inkatha (Zulu). I membri del Senato sono stati eletti dalle nove assemblee provinciali, in un numero di dieci senatori per ogni provincia. Al nuovo Parlamento spetta il compito di redigere e adottare la nuova costituzione, che dovrà essere approvata da almeno il 67% dei membri del Parlamento per poter diventare esecutiva. La Corte costituzionale, che è la nuova corte suprema del paese, è stata creata dalla costituzione provvisoria, ed è composta da un presidente e dieci magistrati nominati dal Consiglio dei ministri. La Repubblica Sudafricana è membro dell'ONU, dell'Organizzazione per l'unità africana (OUA) e del Commonwealth.

I principali partiti politici del paese sono l'ANC, fondato nel 1912; il Partito nazionale, fondato nel 1914; il Partito della libertà Inkatha, fondato nel 1975; il Congresso Panafricano, fondato nel 1959; il Partito democratico, fondato nel 1989, e il Fronte della libertà, fondato nel 1982.





"Repubblica Sudafricana," Enciclopedia® Microsoft® Encarta © 1993-1997 Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati.


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