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La Russia

geografia



Forma di governo: Repubblica parlamentare
Capitale: Mosca (10.125.000 ab.)
Altre città: S. Pietroburgo 4.160.000 ab., Novosibirsk 1.425.000 ab., Nizni Novgorod 1.311.000 ab., Jekaterinburg 1.294.000 ab., Samara 1.158.000 ab., Omsk 1.134.000 ab., Kazan 1.105.000 ab., Celjabinsk 1.077.000 ab., Rostov-na-Donu 1.068.000 ab., Ufa 1.042.000 ab., Volgograd 1.011.000 ab., Perm 1.002.000 ab., Krasnojarsk 909.000 ab., Saratov 873.000 ab., Voronez 849.000 ab., Togliatti 702.000 ab.
Gruppi etnici: Russi 79,8%, Tartari 3,8%, Ucraini 2%, Baschiri 1,2%, Ciuvasci 1,1%, Ceceni 0,9%, Armeni 0,8%, altri 10,4%
Paesi confinanti: Lituania a NORD e Polonia a SUD (Kaliningrad), Norvegia a NORD-OVEST, Finlandia, Estonia, Lettonia, Bielorussia ad OVEST, Ucraina a SUD-OVEST, Georgia, Azerbaigian, Kazakistan, Mongolia, Cina e Corea del Nord a SUD

Monti principali: Elbrus 5642 m
Fiumi principali: Amur 4416 Km (totale, compresi tratti mongolo e cinese), Lena 4400 Km, Irtys 4248 Km (totale, compresi tratti cinese e kazako), Jenisej 4092 Km, Ob 3680 Km, Volga 3531 Km, Vilyuy 2650 Km, Tunguska Inferiore 2550 Km, Ishim 2450 Km (totale, compreso tratto kazako), Ural 2428 Km (totale, compreso tratto kazako), Olenëk 2292 Km, Aldan 2273 Km, Dnepr 2201 Km (totale, compreso tratti bielorusso ed ucraino), Kolyma 2129 Km
Laghi principali: Mar Caspio 371.000 Km² (comprese parti azera, iraniana, turkmena e kazaka), Lago Bajkal 31.500 Km², Lago Ladoga 17.700 Km², Lago Onega 9610 Km², Bacino di Samara (artificiale) 6450 Km², Bacino di Bratsk (artificiale) 5494 Km², Bacino di Rybinsk (artificiale) 4580 Km², Lago Tajmyr 4560 Km², Lago Hanka 4400 Km² (compresa parte cinese), Lago dei Ciudi 3550 Km² (totale, compresa parte estone)
Isole principali: Sahalin 76.400 Km², Nuova Zemlya settentrionale 48.904 Km², Nuova Zemlya meridionale 33.275 Km², Isole della Nuova Siberia 38.400 Km² (Kotelny 11.665 Km², Nuova Siberia 6200 Km², Lyakhovsky 4600 Km²), Isole della Terra del Nord 37.500 Km² (Isola della Rivoluzione d'Ottobre 14.1 434e48e 70 Km², Isola Bolscevica 11.312 Km², Komsomolets 9006 Km²), Isole della Terra di Francesco Giuseppe 16.100 Km², Isole Curili 15.600 Km² (Iturup 3139 Km²), Vrangelya 7270 Km², Kolguev 5250 Km²
Clima: Continentale - polare

Lingua: Russo (ufficiale)
Religione: Russa Ortodossa, Musulmana ed altre
Moneta: Rublo russo



La Russia europea è formata dal bassopiano sarmatico; la Russia asiatica comprende il bassopiano siberiano, la Siberia centrale (altopiano) e l'estremo oriente che ha un rilievo montuoso che forma la penisola della Kamtchatka. La vastità della Russia fa si che tra zona e zona esistano consistenti variazioni del clima, della flora e della fauna. Le caratteristiche geologico-geografiche della Russia si riflettono sulla sua idrografia, caratterizzata da grandissimi fiumi che scorrono lentamente lungo i bassopiani del paese.

IL BASSOPIANO SARMATICO
Al centro del Bassopiano Sarmatico si trova il Rialto centrale russo; più a sud ci sono le colline del Don e del Volga. Nella parte meridionale, tra il Mar Nero ed il Mar Caspio, si estendono le fertili pianure attraversate dal Don, dal Volga e dall'Ural. La catena montuosa del Caucaso, che si estende tra il Mar Caspio ed il Mar Nero, arriva fino ai 5642 mt. del monte Ebrus.
A sud di Mosca si estende il Bassopiano Mescera, zona prevalentemente paludosa attraversata dal fiume Oka. Una grande formazione di depositi morenici, al confine con la Bielorussia, si estende fino alla costa artica.


LA REGIONE SIBERIANA



I mosti Urali, alti in media 600 mt., costituiscono una barriera naturale che divide il Bassopiano Sarmatico dal Bassopiano Siberiano. Questa zona, prevalentemente paludosa, è attraversata dal fiume Ob, il primo grande fiume siberiano. Il Bassopiano siberiano è delimitato: a Sud dai monti del Kazakhstan, dall'Altai e dai bacini carboniferi del Kuzbass.

SIBERIA CENTRALE
L'altopiano siberiano si estende ad Est del fiume Jenisej; la sua altitudine media è di circa 600 mt.; è una zona ricca di risorse minerarie, ma, a causa del clima proibitivo, è praticamente disabitata.
Ad Est del fiume Lena, l'altopiano siberiano è costituito da molte catene montuose tra cui: i monti Verghansk, i monti Cerski e l'altopiano della Kalyma (2000/3000 mt.). Più ad Est, nella penisola della Kamtchatka , troviamo una consistente attività vulcanica; degli oltre cento vulcani che caratterizzano il territorio della penisola, venti sono ancora in piena attività.
I monti Kljicevskaja-Sopka appartengono ad una catena che prosegue verso le isole Kurilji e raggiungono un'altezza massima di 4500 mt. Le coste della Russia lungo l'Oceano Pacifico ed il Mar glaciale Artico hanno una lunghezza superiore ai 32.000 km., ma a causa del gelo che le caratterizza per buona parte dell'anno risultano scarsamente agibili al traffico marittimo.


Il maggiore bacino fluviale della Russia è quello costituito dal fiume Ob e dal suo affluente Irkush che scorrono per 5410 km . La sorgente dell'Ob si trova sulle montagne della Cina nord-occidentale; il fiume scorre per tutto il bacino siberiano per sfociare nel Mar Glaciale Artico. Anche lo Jenisej sfocia nel Mar Glaciale Artico ed il suo corso è di poco inferiore a quello dell'Ob. L'Amur , che nasce nella Mongolia settentrionale , con i suoi due affluenti: Sheka e Onan, ha un bacino di 4416 km. ed è il più importante fiume russo che sfocia nell'Oceano Pacifico; gran parte del suo percorsa segna il confine tra Cina e Siberia. Nella Russia europea, il Volga è, con i suoi affluenti, quello di maggiore importanza; esso, oltre ad essere un fattore ambientale determinante nelle condizioni climatiche della Russia europea, costituisce, ancora oggi, una via d'acqua di primaria importanza, che permette il collegamento delle zone interne ai porti del Mar Caspio e da esso, attraverso un sistema di canali navigabili, a quelli del Mar Nero. Il Don sfocia nel Mar d'Azov, attraversando la parte meridionale della pianura russa. La Neva e la Daugava sfociano nel Nero, Mar Baltico; la Drina settentrionale, il Petchora, il Mezen e l'Onega sfociano nel Mar glaciale Artico e nel Mar Bianco. Sul monte Ebrus si trovano le sorgenti del fiume Kuban che sfocia nel Mar d'Azov, mentre il fiume Terek si getta nel Mar Caspio; anch'essi sono fiumi navigabili e costituiscono importanti vie di comunicazione fluviale per vaste zone del territorio russo. Durante il periodo sovietico sono state costruite grandi dighe per la produzione di energia elettrica e per l'irrigazione. Talvolta tali realizzazioni sono state effettuate senza tenere conto dell'impatto ambientale e , se da un lato hanno prodotto benefici, dall'altro hanno determinato delle modifiche sostanziali nell'ambiente circostante causando veri e propri disastri ecologici . Le più importanti dighe sono quelle del Volga - Kama e del Don, dello Jenisej - Angara e dell'Ob-Irkutsk in Siberia. I collegamenti tra il canale di Mosca ed il Volga , verso il Mar Bianco, ed il collegamento tra Volga e Don, verso il Mar costituiscono importantissime vie di comunicazione fluviale. Il lago più esteso è il Mar Caspio con una superficie di 371.000 kmq.; il maggiore bacino idrico di acqua dolce è il lago Bajkal con una superficie di 31.408 kmq. Nella Russia europea i laghi di maggiore importanza sono il Ladoga e l'Onega situati nella regione dei Grandi Laghi


In Russia, il clima è abbastanza rigido, con scarsa umidità. L'inverno è molto lungo e freddo e l'estate piuttosto breve e abbastanza calda. D'inverno i caldi venti del Pacifico non influiscono sulle regioni più interne, ma le temperature basse e l'alta pressione caratterizzano la Siberia. D'estate prevale bassa pressione, l'aria calda e umida arriva fino alla Siberia Centrale. Le precipitazioni d'estate possono provocare delle conseguenze spiacevoli all'agricoltura; però in media sono abbastanza scarse. D'inverno, la zona più fredda della Russia è la Siberia Orientale; qui le temperature arrivano fino ai -48,9°C e lungo le coste artiche e pacifiche la temperatura raggiunge i -50°C per i forti venti. A Mosca d'inverno, la temperatura si abbassa fino ai -9,4°C, mentre d'estate è di 18,9°C. POPOLAZIONE
La popolazione della Russia è di circa 148.249.000 di abitanti. La maggior parte delle persone si trova nella Russia Europea; soprattutto nelle zone agricole, più fertili, nei centri minerarie e industriali. Dopo la Seconda Guerra Mondiale ci sono state delle grandi migrazioni verso la Siberia Meridionale e la Russia Estremo Orientale. La Russia è abitata da numerose etnie, ma quelli che prevalgono sono i russi. La maggior parte dei residenti si trova a Mosca e a San Pietroburgo, dove ci sono maggiori possibilità di lavoro.




RUSSIA



Le origini

I primi nuclei della nazionalità russa si formano nel ix secolo (circa 850) intorno a Kiev (Granducato di Kiev o Rus' di Kiev), grazie all'opera di principi di origine normanna provenienti da Novgorod che in seguito si convertirono al cristianesimo ed entrano in stretti rapporti con Bisanzio. Più tardi sorsero altri centri di potere, come quelli di Vladimir, Tver, Jaroslav e di Suzdal. Nel , alla morte del figlio di Vladimir II Monomaco, il potere centrale si disgrega. Allo stato unitario si sostituiscono tre centri di potere: Volinia, Novgorod e Vladimir.

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L'invasione mongola

Sull'intero paese si abbatte, nel XIII secolo, ( , distruzione di Kiev) l'invasione, dei Mongoli guidati da Genghis Khan e dai suoi successori che fondarono tra il Don ed il Volga, il Khanato dell'Orda d'Oro e che ridussero i principati russi in una posizione subordinata e tributaria, senza peraltro intromettersi nella loro organizzazione e nei loro affari interni. Nel frattempo altre nazioni rivolgono il loro interesse alle terre russe: Svezia, Livonia (Cavalieri Teutonici), Lituania. Una delle figure più famose della storia russa del periodo è Alessandro detto Nevsky, granduca di Vladimir e principe di Novgorod, che sconfigge gli Svedesi sulla Neva ed i Livoni sul Lago Peipus; (famoso nella storia del cinema il film Alexander Nevsky del regista russo Eisenstein).

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Il principato di Moscovia

Si afferma in tale periodo la supremazia dei principi di Mosca (Moscovia) che, incaricati di riscuotere i tributi delle diverse regioni russe da versare all'Orda d'Oro, approfittano della propria posizione di luogotenenti dei dominatori per ampliare notevolmente i propri domini. Il metropolita greco-ortodosso di Kiev abbandona la sua sede, ormai decaduta, e si trasferisce a Mosca, che diventa il centro religioso del paese. Nel Daniele, figlio di Alessandro Nevskij, assume il titolo di Granduca di Mosca. Nel 1380 il principe di Mosca, Dimitrij è ormai abbastanza potente per affrontare i Tartari, che sconfigge a Kulikovo (Campo delle quaglie). A partire da questo momento il principato di Mosca, si trasforma fino a divenire un impero, espandendosi lentamente dal XV secolo sempre più ad est in Asia. Fondatore dello stato russo può considerarsi il principe di Mosca Ivan III ( - ), che amplia notevolmente i propri domini e dando inizio al mito della "Terza Roma", secondo il quale la Russia sarebbe stata l'erede della civiltà romano-bizantina. L'espansione territoriale continua per opera di Ivan IV detto il Terribile ( - ), che assume per primo il titolo di zar (cioè di "Cesare), e conquista Kazan ed Astrakan. Ivan IV conduce una violenta lotta contro i boiari, ossia contro i signori feudali, trasformando il principato in una autocrazia(la figura di Ivan IV è ben delineata nei film Ivan il Terribile e La rivolta dei Boiari sempre di Eisenstein). Alla sua morte segue un periodo di turbolenze dovute ai tentativi dei boiari di recuperare il potere perduto ed anche all'ingerenza polacca

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L'avvento dei Romanov

Dopo il caos del cosiddetto "periodo dei torbidi" la Russia passa sotto la dinastia dei Romanov ( ), destinata a governarla sino alla rivoluzione del 1917. Battuta la Polonia nella Prima guerra del Nord ( - ), l'impero russo si estende sino a comprendere l'Ucraina, dove peraltro gli zar devono affrontare una violenta ed estesa ribellione popolare provocata, come molte altre simili, dalle intollerabili condizioni di vita dei contadini.



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La Russia Imperiale

Sotto il regno degli Zar,tra cui deve essere ricordato, come ammodernatore dello stato, Pietro I, detto "Il Grande", la Russia divenne una delle maggiori potenze europee, conosciuta come Russia Imperiale, i cui confini, in Asia, giungono fino all'Oceano Pacifico ed oltre (Alaska)
All'inizio del XX secolo il sistema di governo autocratico che ha rifiutato quasi ogni ammodernamento nell'ultimo secolo, porta la Russia ad una grave crisi.

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La rivoluzione russa

Lo scontento popolare per le condizioni di vita aggiunto alla sconfitta militare subita durante la prima guerra mondiale portano alla Rivoluzione Russa che nel spazza via il regime zarista di Nicola II. Dopo la caduta dello Zar e la Guerra Civile Russa che ne seguì viene costituita l'Unione Sovietica sotto la guida del leader bolscevico Lenin.

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Stalin al potere

Dopo la morte di Lenin nel 1924 la guida dell'Unione Sovietica, la direzione del nuovo stato si consolida nelle mani di Josif Stalin. Nell'arco di pochi anni Stalin trasforma il proprio potere in una vera e propria dittatura. Il regime staliniano costa milioni di vittime, tra le quali oppositori politici, noti o sospettati, e militari che vengono giustiziati o esiliati in Siberia durante le Grandi Purghe degli anni '30.

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La seconda guerra mondiale

Nel 1941 la Germania nazista attacca l'Unione Sovietica coinvolgendola così nella seconda guerra mondiale. Dopo quattro anni di guerra costata milioni di vittime l'Unione Sovietica ottiene la vittoria e diventa una delle due superpotenze dominanti.

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La guerra fredda

Seguono gli anni della Guerra Fredda, caratterizzati dallo scontro con gli Stati Uniti. Le due nazioni ingaggiano una lunga lotta geopolitica per il controllo politico ed economico del Terzo Mondo a partire dalla Crisi di Suez del . I sovietici creano il Patto di Varsavia per opporsi alla NATO, e le due parti si imbarcarono in una lunga e costosa corsa per accumulare il maggior numero possibile di armi nucleari. Nel con la crisi dei missili di Cuba il mondo giunge alle soglie di una guerra nucleare.
I sovietici danno anche il via alla corsa allo spazio lanciando lo Sputnik, il primo satellite a orbitare la terra, e rendendo il Colonnello Yuri Gagarin, il primo uomo a viaggiare nello spazio.



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La fine dell'URSS

Sulla fine degli anni '80, il leader sovietico Mikhail Gorbaciov introduce riforme conscio delle difficoltà dello stato sovietico ma questa politica di glasnost e la perestroika, non sono sufficienti per impedire il collasso dell'Unione Sovietica, dopo un fallito colpo di stato militare nel . La Russia dichiara la sua indipendenza il 24 agosto dello stesso anno come Federazione Russa e in quanto principale erede dell'Unione Sovietica, ha da allora cercato di mantenere la sua influenza globale promuovendo la fondazione della Comunità degli Stati Indipendenti, ostacolata in questo da gravi difficoltà economiche


La fine dell'URSS ha aperto una grandissima crisi economica che ha coinvolto tutte le repubbliche dell'EX Unione Sovietica. Il passaggio da un'economia statale fortemente centralizzata ed integrata tra le varie repubbliche ad un'economia privata, collegata ai nuovi caratteri dell'autonomia, ha causato una grave crisi economica che è ricaduta principalmente, sulle classi sociali meno favorite della società. La forte inflazione determinatasi nel passaggio ad una così detta economia di mercato, la politica di favorire i grossi gruppi di potere grazie all'esportazione incontrollata delle materie prime, il mancato processo di sviluppo degli investimenti interni, sono alcune delle cause che hanno prodotto delle forti disfunzioni nel processo di trasformazione dell'economia russa. L'aspetto sociale più appariscente di questo tipo di crescita confusa e contraddittoria è quello del controllo dei processi economici da parte di gruppi che agiscono adottando procedure di tipo mafioso, favorite dagli altissimi livelli di corruzione dell'apparato pubblico. L'economia della Russia è basata principalmente sull'agricoltura, la silvicoltura e la pesca; inoltre è ricca di risorse minerarie. La disponibilità di materie prime e una politica-economica totalmente condizionata dagli orientamenti politici, avevano determinato i caratteri specifici dell'industria sovietica.


AGRICOLTURA:
Nel 1995 una buona parte dei territori coltivabili appartenevano alle aziende statali, solo una piccola parte era data alle aziende private. Le principali regioni agricole si trovavano nel "triangolo fertile" compreso tra il mar Baltico e il mar Nero, lungo la parte sud- occidentale della Siberia, la parte dell'estremo oriente. I prodotti principali dell'agricoltura sono frumento, avena, orzo, segale e patate, dei quali la Russia è il maggior produttore del mondo. Si producono inoltre barbabietole da zucchero, ortaggi, semi di girasole, grano saraceno, lino e miglio. Le principali colture di frutta sono le mele, le pere e le ciliegie.

SILVICOLTURA:
La Russia è caratterizzata da grandissime estensioni occupate da boschi di conifere e betulle. L'utilizzo del patrimonio forestale non sempre è reso possibile, in quanto le foreste sono situate in luoghi scarsamente popolati e di difficile accesso. Il larice, inoltre, dà un legno molto resinoso che, per essere utilizzato, richiede complesse procedure tecnologiche; questo fa sì che la Russia, nonostante l'utilizzo di molto legname, conservi ancora un grande patrimonio forestale.

PESCA:
L'industria della pesca è una delle più importanti del mondo; essa si colloca al quarto posto dopo quella della Cina, del Giappone e degli Stati Uniti. Particolare attenzione è stata dedicata al potenziamento degli allevamenti ittici. Famosissimo nel mondo è il caviale nero e rosso, ricavati dalle uova di storione e di salmone. Negli ultimi anni la pesca non controllata dello storione e diffusi fenomeni d'inquinamento, che hanno interessato varie aree del mar Caspio, hanno causato una consistente diminuzione di questo pesce molto pregiato. Il pesce marino proviene prevalentemente dai porti situati sull'oceano Pacifico; solo il 25% del pescato proviene dall'oceano Atlantico e dal mar Glaciale Artico. Il pesce di queste zone è composto prevalentemente da aringhe e sardine che per il mercato interno vengono sottoposte a specifici processi di conservazioni che ne fanno una caratteristica gastronomica apprezzata in tutto il mondo. Famoso quanto lo storione è il granchio della Kamcatka.

RISORSE MINERARIE:
La Russia dispone di grandi riserve minerarie; circa 1/3 dei metalli e del carbon fossile del mondo si trova nel sottosuolo Russo. La Russia è anche un importante paese produttore di petrolio; i principali giacimenti si trovano in Siberia e nella regione del Volga- Urali. Famoso è il saliente di Kursk presso il quale si svolse la più grande battaglia di mezzi corazzati della Seconda Guerra Mondiale, nel suo sottosuolo si trova un grandissimo giacimento di minerali ferrosi. La Russia è anche ricca di nichel, tungsteno, cobalto, oro, argento, molibdeno e rame. Oltre ai diamanti, di cui la principale produttrice è la penisola della Kamcatka, in Russia esistono grandi giacimenti di sali minerali che costituiscono le materie prime per l'industria chimica.









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