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L'AUSTRALIA - POSIZIONE, TERRITORIO

geografia



L'AUSTRALIA



POSIZIONE

Continente insulare situato tra l'oceano Indiano e l'oceano Pacifico meridionale, nel Sud-Est asiatico, che costituisce, con la vicina isola della Tasmania, lo stato federale del Commonwealth of Australia, membro indipendente del Commonwealth. Il continente è delimitato a nord dal mare di Timor, dal mare degli Arafura e dallo stretto di Torres; a est dal mar dei Coralli e dal mare di Tasman; a sud dallo stretto di Bass e dall'oceano Indiano; a ovest dall'oceano Indiano. La federazione australiana si estende per circa 4000 km da Capo Byron, estremità orientale dell'Australia Occidentale, e per circa 3700 km da Capo York, a nord, alla Tasmania, a sud. Con una superficie, compresa la Tasmania, di 7.682.300 km , l'Australia è il più piccolo dei continenti.

La federazione australiana (Commonwealth of Australia) comprende sei stati: (Nuovo Galles del Sud Queensland Australia Meridionale Tasmania Victoria e Australia Occidentale) e due territori, il Territorio della Capitale e il Territorio del Nord. Sono amministrati dall'Australia: il Territorio Antartico Australiano, l'isola Christmas, le isole Cocos, l'isola Heard e l'arcipelago McDonald, l'isola di Norfolk, le isole Ashmore e Cartier, e il territorio delle isole del Mar dei Coralli. La capitale dell'Australia è Canberra



Kata Tjuta,AustraliaQueste singolari formazioni rocciose si trovano nella regione desertica compresa nel territorio del parco nazionale di Uluru, nell'Australia centrale. Chiamate Kata Tjuta dagli aborigeni australiani, rappresentano una forte attrazione turistica e una meta per molti scalatori.




TERRITORIO

Il territorio australiano, prevalentemente pianeggiante, ha un'altitudine media di 300 m. La vasta zona interna del paese, chiamata Outback, è costituita infatti da pianure e bassi altipiani; a nord-est i rilievi sono più pronunciati. Il continente è caratterizzato da coste basse e pianeggianti; le pianure costiere a est, sud-est e sud-ovest sono le zone più densamente popolate del continente.

Parallelamente alla costa pacifica, dalla penisola di Capo York, a nord-est, allo stato di Victoria, a sud-est, si estende la Grande Catena Divisoria i cui rilievi hanno un'altitudine media di 1200 m: essa comprende la New England Range e le Blue Mountains, nel Nuovo Galles del Sud, e le Alpi australiane, comprendenti le Snowy Mountains, che si estendono fino allo stato di Victoria. Qui si trova la cima più elevata del continente.

Oltre la metà del territorio australiano è occupata dal Grande Scudo Australiano, che si estende nella sezione centroccidentale del continente comprendendo parte del deserto Simpson, alcune catene isolate e zone depresse e pianeggianti quali il Gran Deserto Sabbioso, il Gran Deserto Vittoria e la Nullarbor Plain, rispettivamente situati nella zona nordoccidentale, centrale e meridionale.

I maggiori rilievi dell'Australia Occidentale si trovano nella catena di Hamersley, di King Leopold e di Darling, nelle vicinanze di Perth. Nella parte meridionale del Territorio del Nord si trovano invece i monti Macdonnell e nel nord dell'Australia Meridionale i monti Stuart e Musgrave. La regione di Kimberley, nell'Australia Occidentale, e la Terra di Arnhem, nel Territorio del Nord, sono altipiani rocciosi che presentano singolari formazioni isolate dovute a fenomeni erosivi.

Tra il Grande Scudo Australiano e la Grande Catena Divisoria si estende il Grande Bacino Artesiano, una vasta depressione dove sono situate alcune tra le più fertili pianure australiane. Esso è formato dai tre bacini di Carpentaria, dell'Eyre e del Murray. Più a sud, il bacino dell'Eyre si estende nella parte centrale e settentrionale del continente, tra il Queensland sudoccidentale, l'Australia Meridionale nordorientale e il Nuovo Galles del Sud nordoccidentale. A nord del bacino il territorio è pianeggiante, mentre verso l'arido interno diventa desertico e roccioso; nel deserto Simpson, a nord del lago Eyre, si trovano dune sabbiose. L'Eyre, un esteso lago salato, è situato nella parte centromeridionale del continente e a esso tributano numerosi sistemi idrografici. L'Australia presenta una linea costiera generalmente regolare, con pochi golfi o promontori. Le maggiori insenature sono costituite dal golfo di Carpentaria a nord e dalla Grande Baia Australiana a sud; tra i numerosi porti, i principali sono quelli di Sydney Hobart, Port Lincoln e Albany. La Tasmania ha coste più frastagliate, soprattutto a sud-est, incise da profonde insenature e costellate da numerose piccole isole. Per oltre 2000 km, parallelamente alla costa orientale del Queensland, da Capo York alla città di Bundaberg, si estende la Grande Barriera Corallina

Penisola di capo York, Australia

La penisola di capo York è situata nel Queensland settentrionale, in Australia, nel punto in cui l'oceano Indiano e l'oceano Pacifico si incontrano. Nella penisola si trovano alcune delle terre più selvagge del continente. La regione è interessata da abbondanti precipitazioni per quasi tutto l'anno: ciò favorisce la presenza di foreste pluviali sui pendii orientali e zone paludose nelle basse terre occidentali.



Idrografia

Il territorio australiano, per due terzi desertico o semidesertico, presenta pochi fiumi perenni, che scorrono lungo i confini orientali e sudoccidentali del continente e in Tasmania. La Grande Catena Divisoria costituisce il bacino idrografico dell'Australia orientale. Tra i fiumi che, sul versante orientale, sfociano nel mar dei Coralli e nell'oceano Pacifico meridionale, i più importanti sono il Burdekin, il Fitzroy e l'Hunter. A ovest della Grande Catena Divisoria, il fiume Murray attraversa le zone pianeggianti dell'interno; esso sfocia nell'oceano Indiano, sulla costa meridionale, a est di Adelaide e segna buona parte del confine tra il Nuovo Galles del Sud e il Victoria. Il bacino dei fiumi Murray, Darling e Murrumbidgee è il principale sistema idrografico del continente e occupa un'area compresa tra Queensland, Nuovo Galles del Sud, Victoria e Australia Meridionale, attraversando fertili aree agricole e terreni da pascolo. Durante la stagione delle piogge, i fiumi sono in gran parte navigabili.

Parte del Territorio del Nord è compresa nel bacino dei fiumi Victoria, Daly e Roper, mentre i principali fiumi del Queensland, che sfociano nel golfo di Carpentaria, sono il Flinders, il Gilbert e il Leichhardt. Tra i pochi fiumi dell'Australia Occidentale si trovano il Fitzroy, l'Ashburton, il Gascoyne e il Murchison.

I laghi naturali dell'interno, alimentati da corsi d'acqua di portata limitata o presenti soltanto nella stagione delle piogge, sono perlopiù ridotti dall'evaporazione a depositi salini o a laghi salati;  i maggiori si trovano nella zona centrale e meridionale del Gran Bacino Artesiano. Per fornire adeguati approvvigionamenti d'acqua alla popolazione urbana dell'Australia e alle zone agricole, sono state costruite numerose dighe lungo i fiumi; in particolare sono stati realizzati progetti ambiziosi tra i quali il piano Snowy Mountains, nelle Alpi australiane del Nuovo Galles del Sud (1949-1974), e il piano per il fiume Ord, nella regione delle Kimberley, iniziato nel 1962.

Clima

Il clima dell'Australia varia da tropicale-monsonico, nelle regioni settentrionali, a temperato, in Tasmania; prevalentemente caldo e arido, beneficia dell'influenza del mare soltanto lungo la costa. In oltre due terzi dell'Australia continentale, nelle aree occidentali e centrali, le precipitazioni sono inferiori ai 500 mm l'anno e un terzo del territorio è desertico. Una media delle precipitazioni di 1000 mm annui si registra solo nel 10% del territorio, a nord, lungo le coste orientali e sudoccidentali e in Tasmania. Lungo la costa settentrionale, dal clima tropicale, si alternano due stagioni: una molto calda e umida, con precipitazioni estive concentrate nei mesi di febbraio e di marzo, portate dai monsoni che soffiano da nord-ovest; e una stagione invernale calda e secca caratterizzata dagli alisei di sud-est. In numerosi punti lungo la costa settentrionale e nordorientale le precipitazioni raggiungono in media i 1524 mm annui; nel Queensland settentrionale, intorno a Cairns, le precipitazioni superano i 2500 mm annui. Al confine della regione monsonica si trovano le praterie dell'arida savana, dove le acque artesiane integrano le scarse precipitazioni. Nell'Australia Occidentale, centrale e settentrionale le temperature estive variano in media tra i 26,7 °C e i 29,4 °C, ma spesso superano i 38 °C.

Le regioni temperate calde della costa meridionale dell'Australia presentano quattro stagioni, con inverni freddi ed estati molto calde. Nelle zone costiere orientali la piovosità è costante. Sulle coste occidentali e meridionali, temperate calde, piove soprattutto in inverno. Le precipitazioni sono abbondanti in Tasmania, nell'area dal clima temperato freddo. Oltre che sulle Alpi australiane nel Nuovo Galles del Sud, precipitazioni a carattere nevoso si hanno durante l'inverno anche nella zona settentrionale dello stato di Victoria, in Tasmania. Tutti gli stati meridionali sono esposti all'azione dei venti caldi e secchi.


Flora

In Australia si trova una flora caratteristica, che comprende quasi 22.000 specie di piante, oltre il 90% delle quali autoctone ed endemiche. La vegetazione, in cui prevalgono i sempreverdi, varia dalla fitta boscaglia e dalle foreste di eucalipto, nella zona costiera, alla macchia (scrub) delle basse terre interne. La flora australiana è distribuita in tre zone principali.

La zona tropicale, dal clima monsonico e dalle temperature elevate, presenta fitti boschi, perlopiù di alberi decidui. Lungo la costa nordorientale del Queensland, compresa la penisola di Capo York, si trovano foreste pluviali. Più internamente si trova la savana con la sua bassa vegetazione.

La zona temperata presenta boschi, brughiere, savana, vegetazione a macchia (scrub), foreste pluviali temperate e una vegetazione alpina sulle Alpi australiane e sui rilievi della Tasmania. Nelle regioni boschive della zona sudorientale e sudoccidentale predomina l'eucalipto, con oltre 500 specie, alcune delle quali raggiungono i 91 m d'altezza. La costa sudoccidentale si distingue per la ricchezza della flora, che presenta frassini di montagna, eucalipti e acacie. La Tasmania è caratterizzata da boschi di faggi e da una vegetazione molto simile a quella della Nuova Zelanda.

Nella zona interna predominano la savana, la steppa e praterie semiaride, con zone praticamente desertiche. La vegetazione di acacie caratterizza le zone aride, nonostante alcune specie di eucalipto, dal legname pregiato, siano tipiche dell'Australia Occidentale.

Fauna

I mammiferi testimoniano l'appartenenza dell'Australia all'antico continente del Gondwana, per l'assenza della maggior parte degli ordini che vivono negli altri continenti. Dal Gondwana derivano gli unici mammiferi ovipari al mondo, i primitivi monotremi: l'ornitorinco, che oggi vive nei fiumi dell'Australia sudorientale, e l'echidna che si incontra anche in Nuova Guinea.

Nonostante vivano anche in America meridionale, sono caratteristici dell'Australia i mammiferi marsupiali, dei quali il più noto è il canguro, di cui esistono circa 50 specie, diffuse nella zona temperata e nella zona tropicale. Tipici dell'Australia sono anche marsupiali più piccoli come i falangisti, una specie erbivora che vive tra gli alberi; tra questi vi sono l'opossum e il koala: cibandosi unicamente di foglie di eucalipto, quest'ultimo è stato gravemente minacciato dalla distruzione dei boschi ed è specie protetta in tutta l'Australia. Altri noti marsupiali sono il vombato, il bandicoot e la talpa marsupiale. Carnivori marsupiali, felini e ocelot vivono unicamente sull'isola della Tasmania.

I soli mammiferi placentati che vivono in Australia - roditori, pipistrelli e il dingo, o cane selvatico - sono di origine asiatica; si ritiene che possano essere stati gli aborigeni a portare nella regione il dingo, un predatore notturno che si nutre soprattutto di pecore.

Tra i rettili presenti nel continente figurano due specie di coccodrilli, il più piccolo dei quali vive in acque dolci, mentre il più grande popola le paludi costiere settentrionali e gli estuari e raggiunge i 6 m di lunghezza.

I mari australiani ospitano una grande varietà di pesci e di mammiferi acquatici. Nelle acque meridionali si trovano numerose specie di balene, mentre la foca abita la costa meridionale, le isole nello stretto di Bass e la Tasmania. Nei mari settentrionali vivono il dugongo, l'oloturia e l'ostrica perlifera. Nelle acque australiane vivono circa 70 specie di squali, molte delle quali pericolose per l'uomo. Il dipnoo del Queensland è una delle più antiche specie animali dell'Australia, addirittura precedente alla formazione del Gondwana; chiamato talvolta "fossile vivente", è un pesce che respira con un unico polmone anziché con le branchie.

L'avifauna australiana comprende alcune classi primitive, come l'emu e il casuario, che non volano, e altre specie più sviluppate, tra cui l'uccello lira, il kookaburra, o dacelide, famoso per il verso rauco simile a una risata, e diverse varietà di cacatua e di pappagalli. Le acque interne sono abitate da cigni neri, spatole, aironi e anitre. Tra gli uccelli più piccoli figurano scriccioli, fringuelli, cinciallegre, allodole e rondini. Gli uccelli marini più comuni sono i gabbiani, le rondini marine, le sule, gli albatri e i pinguini.

Koala

Il koala è un marsupiale erbivoro che vive tra gli alberi di eucalipto del continente australiano, nutrendosi dei germogli di alcune specie.

ECONOMIA

L'Australia è membro dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OECD), che riunisce i principali paesi industrializzati, e il livello di vita della sua popolazione è tra i più alti al mondo. All'inizio degli anni Novanta, il prodotto nazionale lordo dell'Australia si aggirava intorno ai 288 miliardi di dollari (stima della Banca mondiale relativa al 1989-1991), pari a 16.900 dollari pro capite. Al contempo, la struttura del commercio è simile a quella che caratterizza i paesi in via di sviluppo; le esportazioni sono rappresentate principalmente da prodotti non lavorati, mentre le importazioni riguardano diversi generi di prodotti finiti. L'agricoltura e l'estrazione di minerali hanno avuto un ruolo centrale nello sviluppo dell'Australia, e il paese è attualmente uno dei principali fornitori mondiali di prodotti agricoli e di materie prime. Oltre a essere pressoché autosufficiente per quanto riguarda i generi alimentari, esporta grandi quantità di frumento, carne, latticini e lana, di cui fornisce oltre il 25% della produzione mondiale annua. È anche tra i principali produttori ed esportatori mondiali di minerali, in particolare di carbone. Tuttavia, se i prodotti non lavorati rappresentano una parte centrale delle esportazioni del paese, negli ultimi anni la crescita della produzione è stata molto meno significativa per l'economia interna.


Agricoltura

L'Australia è il maggior produttore ed esportatore mondiale di lana, in particolare di lana merino, sebbene le entrate delle esportazioni di lana siano oggi inferiori all'8% del reddito totale da esportazioni, anche a causa della significativa diminuzione del prezzo mondiale della lana, verificatosi alla fine degli anni Ottanta.

L'allevamento dei bovini è diffuso in tutti gli stati e territori australiani, specie nel Queensland, dove nei primi anni Novanta si allevava circa il 40% dei 23,6 milioni di capi australiani. L'attività casearia si pratica quasi esclusivamente nella piovosa zona costiera e nel sud-est del paese, specialmente nello stato di Victoria, in aziende che impiegano tecnologie avanzate.

La superficie coltivata in Australia non rappresenta che circa il 10% del territorio nazionale. Il frumento occupa circa il 45% dell'arativo, il foraggio e altri cereali circa il 20%. La produzione del frumento è altamente meccanizzata e diffusa in tutti gli stati, specie nelle regioni sudorientali e sudoccidentali. La produzione annua è ultimamente diminuita a causa dell'introduzione di colture a più alto rendimento. Importanti sono anche le colture di avena, orzo, segale, mais, semi oleosi, tabacco e foraggi. La frutticoltura, piuttosto sviluppata, comprende mele, banane, uva, arance, pere, ananas e papaie.

Il problema dell'irrigazione è comune a tutte le zone agricole, fatta eccezione per quelle altamente piovose. In diverse aree l'aumento della salinità del terreno si profila come potenziale minaccia per la produzione; per ridurne l'impatto e per risparmiare sull'impiego di costose risorse idriche, sono in corso alcuni esperimenti con le biotecnologie.


Risorse forestali e pesca

Le foreste coprono attualmente solo l'8% del territorio australiano; è soprattutto la vegetazione di conifere a fornire il legname destinato al commercio. Le principali foreste si trovano nell'umida regione costiera e nella fascia di rilievi, e vi predomina l'eucalipto, impiegato nella produzione della carta e dei mobili; un legno particolarmente resistente è quello delle specie tipiche dell'Australia Occidentale, jarrah e karri.

Nelle acque australiane si trovano oltre 2000 specie ittiche e una grande varietà di altra vita marina; ciò nonostante il pescato annuo è relativamente modesto, composto principalmente di abalone, aragoste, gamberoni, sgombri, merluzzi, tonni, ostriche e mitili. Al largo della costa settentrionale si raccolgono perle e molluschi, di cui le città portuali di Darwin e Broome e l'isola Thursday sono i principali centri di raccolta.



Risorse minerarie

L'industria mineraria rappresenta da molto tempo un importante fattore della crescita sociale ed economica dell'Australia; attualmente il paese è del tutto autosufficiente per quanto riguarda la domanda dei minerali economicamente più importanti, e in diversi casi è addirittura tra i principali produttori mondiali. Quasi tutti gli stati possiedono risorse minerarie, ma è l'Australia Occidentale che contribuisce in maggior misura alla produzione mineraria totale, che comprende carbone, lignite, bauxite, rame, oro, minerali di ferro, manganese, nichel, stagno e uranio.

La maggior parte della produzione australiana di minerali di ferro proviene dall'Australia Occidentale; altre riserve di minerali ferrosi si trovano a Iron Knob nell'Australia Meridionale, nell'isola Cockatoo, al largo dell'Australia Occidentale, nella Tasmania nordoccidentale e nel Gippsland nello stato di Victoria. I minerali di ferro sono destinati quasi interamente all'esportazione. Nel corso degli anni Ottanta, grazie alla scoperta e allo sfruttamento di enormi giacimenti, l'Australia è divenuta uno dei maggiori produttori mondiali di bauxite e di alluminio.

L'Australia è il maggior esportatore mondiale di carbone; i giacimenti di lignite nello stato di Victoria alimentano la produzione industriale di energia elettrica.

I principali giacimenti di petrolio e di gas australiani si trovano nel Gippsland, nello stato di Victoria, e a Carnarvon, nell'Australia Occidentale; la produzione annua di petrolio grezzo nei primi anni Novanta era pari a circa 193 milioni di barili.

L'Australia è quasi interamente autosufficiente per il proprio fabbisogno di petrolio; nei primi anni Novanta le importazioni coprivano circa il 4% del consumo annuo.


ORDINAMENTO DELLO STATO

L'Australia, democrazia parlamentare di tipo federale, costituisce uno stato indipendente nell'ambito del Commonwealth. La Costituzione australiana, entrata in vigore nel 1901, si fonda sulle tradizioni parlamentari britanniche, incorporando alcuni elementi del sistema statunitense. Capo dello stato è il sovrano del Regno Unito, rappresentato da un governatore generale; una crescente parte dell'opinione pubblica australiana preme affinché il paese, pur restando nell'ambito del Commonwealth, diventi una repubblica. Agli stati federati sono riservati tutti i poteri non attribuiti al governo federale. L'Australia è membro fondatore delle Nazioni Unite


Sydney, Australia

Il porto della città di Sydney è uno dei più grandi del mondo. Nella foto, al di là del ponte (il grandioso Harbour Bridge), si riconosce la sagoma originale della Sydney Opera House.



STORIA


L'interesse olandese

Nel corso del XVII secolo i Paesi Bassi, potenza europea emergente, approfittarono dell'impegno portoghese in India per stabilire una fascia di scali commerciali dal Capo di Buona Speranza alle Indie orientali olandesi (Indonesia). La scoperta dell'Australia fu resa possibile proprio dagli olandesi che, muovendo dai loro insediamenti nei porti indonesiani di Bantam e Batavia (Giacarta), affrontarono il Pacifico meridionale. All'inizio del 1606 Willem Janszoon raggiunse l'attuale stretto di Torres e avvistò parte della costa australiana, precisamente Capo Keer-Weer, sul versante occidentale della penisola di Capo York.

Spedizioni e rivendicazioni britanniche

Nel 1688 il bucaniere inglese William Dampier sbarcò nel nord-ovest dell'Australia e al suo ritorno in Inghilterra convinse le autorità navali a finanziare una seconda spedizione, che fu intrapresa nel 1699-1700; tuttavia il resoconto che ne riportò fu tale da far abbandonare agli inglesi ogni nuova impresa per quasi settant'anni. Solo successivamente in Inghilterra, potenza navale e commerciale, rinacque l'interesse per le nuove terre lontane: nel 1768 il capitano James Cook partì per un viaggio di esplorazione nel Pacifico e nel 1770 sbarcò a Botany Bay, sulla costa orientale, dichiarando la regione proprietà inglese col nome di Nuovo Galles del Sud. Furono Cook e il suo equipaggio, tra cui Joseph Banks, a incoraggiare la successiva colonizzazione dell'Australia.

A Flinders si deve il nome di Australia, che sostituì ufficialmente quello di Nuova Olanda dopo il 1817. Il territorio interno dell'Australia rimase inesplorato fino agli anni Settanta dell'Ottocento.

Il governo di Macquarie

Lachlan Macquarie fu, tra il 1809 e il 1821, il più potente governatore della storia australiana. Sostenuto da una stabile situazione economica, Macquarie poté realizzare a Sydney un ambizioso programma di opere pubbliche, commissionate all'architetto Francis Howard Greenway, un ex forzato. La popolazione della colonia crebbe notevolmente con l'arrivo di nuovi coloni dopo la definitiva sconfitta di Napoleone.

Nel Nuovo Galles del Sud crescenti tensioni per il possesso della terra opposero i forzati tornati in libertà, che rivendicavano pari diritti, ai coloni liberi, che osteggiavano questa rivendicazione. Macquarie sostenne la causa degli ex forzati, attraverso la concessione di terre e l'assegnazione di cariche secondarie.

L'espansione della colonia

Nel corso del XIX secolo l'Australia conobbe una serie di rapide trasformazioni, che furono alla base della sua società moderna. Si trattò soprattutto dell'istituzione, tra il 1829 e il 1859, di quattro delle sei colonie che sarebbero divenute i futuri stati australiani, dell'espansione dell'allevamento e della pastorizia verso l'interno, e infine della scoperta dell'oro.



Nuovi insediamenti

L'Australia Meridionale, con capitale Adelaide, fu fondata nel luglio del 1837, su proposta del riformatore sociale Edward Gibbon Wakefield, appoggiato da intellettuali liberali e gruppi religiosi. Wakefield riteneva che le nuove terre dovessero essere vendute ai coloni, e non più trasferite gratuitamente, per incoraggiare la produttività agricola.

Le peculiari condizioni del terreno e del clima in Australia erano più adatte all'allevamento di ovini su larga scala che all'agricoltura; fu proprio quando, negli anni Trenta e Quaranta del XIX secolo, grandi allevatori cominciarono a controllare estesi pascoli che si produsse la più importante trasformazione del continente. L'espansione dei pascoli portò alla colonizzazione della zona intorno a Port Phillip nel Nuovo Galles del Sud; Melbourne fu fondata nel 1835. La separazione dal Nuovo Galles del Sud fu accordata nel 1851, quando il distretto di Port Phillip divenne la colonia del Victoria, con capitale Melbourne. Il Queensland, sesta colonia australiana, con capitale Brisbane, venne separata dal Nuovo Galles del Sud nel 1859.

Conseguenze della prima guerra mondiale

L'esperienza della prima guerra mondiale trasformò l'Australia in uno stato unito e consapevole della propria nuova identità. L'Australia, che aveva inviato più di 330.000 volontari a fianco degli eserciti alleati, contò il più alto numero di perdite. A Gallipoli, i corpi d'armata d'Australia e Nuova Zelanda (ANZAC) tentarono invano di invadere la Turchia.

Nel 1915 William Morris Hughes divenne primo ministro e capo del Partito laburista; nel 1919 egli rappresentò l'Australia alla conferenza di pace di Parigi, ottenendo, come territorio sotto mandato, l'ex colonia tedesca della Nuova Guinea, nonché il diritto dell'Australia a entrare nella Società delle Nazioni. L'economia australiana fu avvantaggiata dalla prima guerra mondiale, in particolare nel settore tessile, siderurgico e automobilistico, e l'inflazione fece della Gran Bretagna un ottimo mercato per i prodotti australiani quali lana, frumento, carne di manzo e montone.

La seconda guerra mondiale

Allo scoppio della guerra in Europa, l'Australia intervenne a fianco della Gran Bretagna. Quando, nel conflitto nel Pacifico tra Giappone e Stati Uniti del 1941, la Gran Bretagna sembrò incapace di garantire la difesa dell'Australia, il nuovo governo laburista di John Joseph Curtin si alleò con gli Stati Uniti; l'Australia fu la base delle operazioni belliche condotte dal generale statunitense Douglas MacArthur fino alla liberazione delle Filippine. Anche in questa occasione la guerra ebbe un'influenza determinante sull'economia australiana; fu soprattutto potenziato il settore industriale, in particolare l'industria pesante, e questo riorientamento segnò tutto lo sviluppo futuro dell'economia del paese.

Curtin morì nel 1945; il nuovo governo laburista, guidato da Joseph Benedict Chifley, rafforzò le relazioni dell'Australia con gli Stati Uniti stringendo il patto di ANZUS, insieme alla Nuova Zelanda. Come membro fondatore delle Nazioni Unite, l'Australia diede il suo assenso alla decolonizzazione delle isole del Pacifico, favorendo il processo per l'acquisizione dell'indipendenza della Papua-Nuova Guinea

Il governo Menzies

Nel 1949 Robert Menzies divenne primo ministro, inaugurando un lungo periodo di stabilità politica. Durante la guerra, il Partito australiano unito si era sciolto e al suo posto era sorto il Partito liberale, che aggregò gli oppositori della politica interna laburista. Menzies, primo ministro fino al 1966, rafforzò il legame con la Corona britannica, ma si interessò più attivamente dei predecessori agli interessi australiani nel Pacifico e nell'Asia meridionale. In base al Piano di Colombo, studenti asiatici furono ammessi negli istituti australiani. Prima del 1966 la politica di immigrazione selettiva era stata abbandonata e fu formalmente abolita nel 1973.

L'Australia continuò a rafforzare la sua alleanza con gli Stati Uniti, partecipando alla guerra di Corea, aderendo all'Organizzazione del trattato del Sud-Est asiatico (SEATO) tra il 1954 e il 1977, e inviando truppe a fianco degli Stati Uniti nella guerra del Vietnam. Al contempo, i crescenti legami del paese con il Giappone cominciarono a riflettersi anche sul piano della politica interna ed estera.


CULTURA

I colonizzatori britannici impressero all'Australia uno stile di vita che rifletteva sostanzialmente le loro origini culturali; man mano che i coloni si adattavano al nuovo ambiente e alle sue condizioni climatiche, i costumi cominciarono a modificarsi e si sviluppò una cultura più tipicamente australiana, per quanto sempre basata su tradizioni inglesi. A partire dagli anni Sessanta, l'intensa immigrazione dall'Europa continentale e dall'Asia è stata alla base dello sviluppo di una società multietnica, nella quale anche gli aborigeni hanno trovato maggiore spazio rispetto al passato.


Ho scelto questo stato perché.

Ho voluto approfondire lo studio dell'Australia perché molto spesso ho visto in televisione documentari che mostrano la lussureggiante flora, ma soprattutto le numerosissime specie animali che vivono nel paese, specialmente di marsupiali.

Inoltre a Sydney alcuni mesi fa si sono svolti i giochi olimpici e sono state effettuate  immagini che ritraevano la stupenda città.




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