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LA TUNISIA - Intervista ad un amico tunisino

geografia



LA TUNISIA

Intervista ad un amico tunisino


1) Come descriveresti la Tunisia?

Il paesaggio è tipicamente mediterraneo e tipicamente del deserto del Sahara nel Sud.


2) Quali sono le tradizioni?

Si lavora l'argilla per ottenere la terracotta e inoltre si lavora il rame e il cuoio.

Si svolgono balli 929e41j di popolazioni arabe, con snodamento di corpo.


3) Come si vive in Tunisia?

La Tunisia è un paese molto povero, dove si nota molto la differenza tra le varie classi: tra la classe borghese ricca e quella dei contadini e operai poveri.

L'economia è soprattutto agricola, sviluppata grazie alla pesca.



Inoltre è importante anche il turismo.


4) Qual è la cosa più bella, per te, in Tunisia?

La cosa più bella, per me, era la costa molto varia, cioè rocciosa e soprattutto pianeggiante.

Sulle coste c'è il cosmopolitismo, cioè si possono osservare varie popolazioni Tunisine. 


La Tunisia occupa nel Mediterraneo una posizione strategica di prim'ordine e questo spiega perché i Fenici vi fondarono la loro maggiore colonia (Cartagine) e perché lungo i secoli il suo territorio fu conteso fra gli Stati più potenti del bacino mediterraneo.

Attualmente però la Tunisia è uno Stato indipendente e, grazie al suo recente sviluppo economico, viene considerato uno dei più importanti paesi dell'Africa settentrionale.


La Tunisia fisica  

La Tunisia ha un aspetto fisico molto vario. Si possono notare tre zone ben distinte: una montuosa, a Nord, un'altra steppica, a Est, e infine una terza completamente desertica a Sud.

La zona montuosa comprende due catene di monti, le cui vette più alte superano di poco i 1500 metri. Tra questi due sistemi montuosi si stende la grande Valle della Megerda, che prende il suo nome da quello del fiume che l'attraversa.

Questa valle è la zona più fertile del territorio tunisino: essa è coltivata soprattutto a vigneti, frutteti e cereali.

A causa della scarsissima piovosità, la parte centrale e quella meridionale della Tunisia sono aride.

La zona centrale, che precede il vero e proprio deserto, è ricoperta quasi interamente dalla steppa, e qua e là si aprono stagni di acqua salata che i Tunisini chiamano " sciotts".

A Sud di questa zona ha inizio il deserto, interrotto da un certo numero di oasi.

L'unico grande fiume è la Megerda, che sfocia a delta del Golfo di Tunisi.

Quasi tutti gli altri fiumi non riescono nemmeno a giungere al mare, perché il loro corso termina nelle sabbie del deserto.

Grazie all'opera degli Europei (soprattutto Francesi ed Italiani), la Tunisia dispone di ottime vie di comunicazione, tra cui è particolarmente sviluppata la rete stradale.

Poiché la Tunisia presenta diverse condizioni climatiche, anche la flora e la fauna sono assai varie.



La tipica vegetazione delle zone costiere è costituita da agrumi e oliveti.

I monti sono ricoperti soprattutto da boschi di pini e di querce.

Nelle oasi si trovano in abbondanza palme da datteri e fichi d'India.

La fauna è rappresentata da animali feroci (pantera, iena, ghepardo), da numerosi rettili (varie specie di lucertole e alcuni tipi di serpenti) e da una grandissima varietà d'uccelli.

Sui monti si annidano aquile e avvoltoi.

L'economia

L'agricoltura è la più importante fonte dell'economia tunisina.

Le più diffuse colture agricole sono quelle del frumento e dell'orzo, fra i cereali; si coltivano anche l'olivo e gli agrumi.

I boschi danno un discreto legname da costruzione.

La pesca, a cui si dedicano molte persone, ha uno sviluppo veramente notevole. Si pescano naselli, acciughe, sardine, tonni, aragoste e spugne.

Si allevano inoltre molti ovini e caprini.

Le risorse del sottosuolo sono costituite da fosfati, minerali di ferro, piombo e zinco.

Particolarmente fiorenti sono l'industria alimentare (oleifici e pastifici) e quella mineraria, oltre alle industrie indigene, che danno tappeti e lavori d'oreficeria.


Le città

Tunisi, la capitale, ha origini antichissime: sembra infatti che sia stata fondata dai Fenici nel IX secolo a.C.

Divenne città importante solo a cominciare dalla seconda metà del II secolo a.C., quando venne distrutta la vicina e grande Cartagine.

Attualmente Tunisi è una bella e moderna città.

Vi è anche una parte vecchia della città, caratterizzata da strette viuzze.

Seconda per importanza è Sfax, dotata di un porto abbastanza attivo.

Altre città di una certa importanza sono Susa, ricostruita dopo le distruzioni subite nell'ultima guerra, Biserta e Kairouan, che sorge in piena zona steppica.






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