Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

DIRITTO DELLA SICUREZZA SOCIALE I

sociologia




DIRITTO DELLA SICUREZZA SOCIALE I


Settore del diritto che riguarda la maggior parte della vita di tutti i membri di una comunità.

Si studiano le modalità secondo le quali si fa fronte ai bisogni di tutti i membri di una comunità.

Approccio storico-evolutivo.


Prestazioni previdenziali che studieremo:

  • Assicurazione per infortuni sul lavoro
  • Disoccupazione

Legislazione sociale → interventi legislativi che, alla fine dell'800, si occupano delle condizioni di vita e lavoro delle persone fortemente influenzate dalla Rivoluzione Industriale.

La legislazione sociale si divide in:

Diritto del lavoro



Diritto della previdenza sociale


Beneficenza: è un atto volontario e spontaneo che non prevede né obblighi, né diritti.


Prima dello Stato, ad occuparsi dei bisogni delle persone, sono stati la Chiesa, i filantropi e l'organizzazione politica-civile.


Forme di cooperazione: a dare vita all'organizzazione sono i potenziali destinatari dell'aiuto (senso a-tecnico) → Società di mutuo soccorso (XVIII sec.): lavoratori che si vogliono tutelare in un'eventuale situazione problematica futura → Forme previdenzialiAssociazioni sindacali.


Doppio problema:

  • Selezione dei bisogni tutelabili
  • Selezione dei soggetti destinatari della tutela

Distinzione tra:

  • Tutela per tutti → + generali
  • Tutela per determinati soggetti → + specifiche; vengono finanziate dal concorso delle forze produttive (lavoratori e datori di lavoro)

Distinzione tra:

  • Assistenza → per tutti
  • Previdenza → per lavoratori interessati che versano una contribuzione previdenziale

Fine '800:

  • Forme assistenziali dirette per situazioni marginali → assistenza
  • Mutualità privata → previdenza

Assistenza e previdenza si sviluppano separatamente, ma entrambe subiscono delle ibridazioni, migliorandosi estensivamente. .


La sicurezza sociale ingloba assistenza e previdenza.


Sicurezza sociale → universalità della tutela

Previdenza sociale → selettività della tutela



ASSICURAZIONE SOCIALE

Stretta relazione tra:

  • Lavoratore
  • Datore di lavoro
  • Stato
  • Ente previdenziale

Caratteristiche:

  • Rischio secondo l'elemento dell'aletorietà → modo più efficiente per organizzare la tutela sociale per alcuni eventi
  • Obbligo assicurativo
  • Automaticità delle retribuzioni previdenziali
  • Lo Stato assume compiti di regolazione ed organizzazione, anche nei confronti dei privati


TUTELA DELLA SALUTE

La 1° assicurazione sociale è quella che tutela dagli infortuni sul lavoro.

Critiche

  • + si assiste, - si stimola → DESTRA
  • le autorità pubbliche stigmatizzano i soggetti: giudizi 737f58h o di meritevolezza da parte delle autorità → possibili discriminazioni → SINISTRA

Valore educativo delle previdenza

Non tutti sono sostenuti ed aiutati: la generica condizione di bisogno si distacca dalla condizione di bisogno qualificata del lavoratore.


La solidarietà è estesa a tutti i cittadini.


Erogazioni della tutela: non è automatica, ma ci sono determinate condizioni

la persona dev'essere assicurata

la persona deve avere contribuito

la persona deve avere un rapporto con la compagnia assicurativa da diverso tempo

Queste condizioni sono destinate a sparire → automaticità delle prestazioni previdenziali → distacco da assicurazioni private.


Si assicura il rischio, non il bisogno.


L'assicurazione, nel tempo, ha avuto un enorme successo.


La soddisfazione dei bisogni nasce in modo autonomo, ma assume il massimo sviluppo grazie all'intervento dello Stato.


L'assistenza costa.


Lo Stato fa una lista dei bisogni tutelati.


1919 → diventano obbligatorie le assicurazioni per vecchiaia ed invalidità da rischi comuni


1929 → esteso obbligo assicurativo per malattie professionali


1943 → esteso obbligo assicurativo per malattie non professionali


Le associazioni diventano obbligatorie → vincoli ai datori di lavoro


Lo Stato interviene con 2 strumenti:

  • legislativo
  • burocratico

Il modello di tutela previdenziale si sviluppa durante il Fascismo → la tutela è diretta e coinvolge le forme produttive; si creano burocrazie para-statali


1935: nascono l'Inail, l'Inps e l'Istituto Nazionale per l'Assistenza contro le Malattie


Si enfatizza la solidarietà corporativa


Si unificano le gestioni previdenziali


Periodo corporativo → intensa attività legislativa


Vantaggi  dell'assicurazione sociale:

  • datori di lavoro → sono esonerati dalla responsabilità civile per un infortunio ai propri lavoratori
  • lavoratori → ricevono un indennizzo
  • Stato → presenta il tutto come una forma di innovazione

Svantaggi  dell'assicurazione sociale:

  • datori di lavoro → devono comunque pagare qualcosa
  • lavoratori → non sempre ricevono un indennizzo adeguato all'infortunio

In Francia e Gran Bretagna si insiste maggiormente su una responsabilità oggettiva dell'azienda; questo, però non accade in Italia e Germania


C'è uno spostamento del diritto dal momento di chi è la colpa, al momento della riparazione: l'attenzione si sposta dal problema della responsabilità, al problema della risoluzione del danno


Rischio professionale → non tutte le imprese sono soggette all'obbligo assicurativo, ma solo quelle che fanno dei lavori considerati a "rischio"



LA COSTITUZIONE (art. 2, 3, 4, 32, 38)

1948 → viene redatta la Costituzione → l'obiettivo principale è la piena partecipazione alla vita politica e sociale

Si consolida un sistema di fonti formato da:

  • Costituzione
  • Norme della Costituzione

Periodo repubblicano → poche modifiche

Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo → i diritti sociali vengono inclusi nei diritti umani

Lo Stato dev'essere responsabile nei confronti del benessere dei cittadini


Articolo 3principio di uguaglianza in 2 modi:

  • 1° comma → uguaglianza formale; divieto di discriminazione
  • 2° comma → uguaglianza sostanziale; parità di opportunità → principio a cui si ispira l'idea di sicurezza sociale

La Costituzione italiana è sincera → il principio del 1° comma è un obiettivo e dev'essere costantemente perseguito

Nel 2° comma si parla già dei possibili ostacoli (limitazioni di fatto) → impediscono il pieno sviluppo della persona umana


Articolo 4 → il diritto al lavoro è l'obiettivo della Repubblica

Le persone, tramite il proprio lavoro, devono provvedere al loro sostentamento

Mancanza di lavoro dovuta a mancanza di salute → inabili al lavoro → per questo c'è l'assistenza sociale

Disoccupazione involontaria → chi ha perso un lavoro che già aveva; sono esclusi i giovani in cerca della 1° occupazione

Vecchiaia → chi ha raggiunto un'età (anagrafica e/o lavorativa), oltre la quale non può più lavorare


Articolo 32 → il diritto alla salute è un diritto per il singolo e un interesse per la collettività.

E' un'affermazione molto impegnativa: lo Stato deve garantire a ciascun individuo il diritto alla salute.

La collettività deve concorrere al diritto della salute, tramite l'imposizione del prelievo fiscale → universalità del diritto.

E' molto importante stabilire il livello al quale si misura la consistenza di un bisogno.


Articolo 37 → la donna lavoratrice

Parità tra uomo e donna in ambito lavorativo

La madre ed il bambino devono essere protetti → pregiudizio di inferiorità femminile

Retribuzioni pari a parità di lavoro → vince la Sinistra

Le condizioni di lavoro devono assicurare la piena condizione familiare → vince la Chiesa

La maternità, per ciò che concerne i costi, riguarda l'intera società

Esigenza di tutela: diritto ad assentarsi sul lavoro → Diritto alla parità: eccessiva tutela rende il lavoro delle donne poco appetibile

Dal 2000 una legge assegna sia ai padri sia alle madri la possibilità di usufruire di uguali permessi per la tutela dei figli, per occuparsi di persone disabili,. 


Articolo 38

Primo comma → ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale

2 insiemi diversi di destinatari dei provvedimenti:

  • mantenimento ed assistenza → qualcosa di minimo che garantisce la sopravvivenza in situazioni estreme → ASSISTENZA PER TUTTI
  • diritto a prestazioni previdenziali per determinati eventi (ES: retribuzione) → PREVIDENZA MOLTO DIFFERENZIATA

I 2 insiemi diversi di destinatari dei provvedimenti subiscono, nella realtà, numerose ibridazioni:

  • automaticità delle prestazioni previdenziali, anche se il datore di lavoro non paga in maniera dovuta
  • l'assistenza si può disporre anche verso chi non è in assenza di mezzi oppure non è inabile al lavoro (ES: nuclei familiari numerosi, terremotati,.)

Secondo comma → l'infortunio compare nell'articolo, ma l'infortunio e basta; il fatto che ci sia un elenco di infortuni pone un problema costituzionale (questa forma assicurativa è rimasta uguale a un secolo fa): cos'è l'infortunio sul lavoro? Deve trattarsi di un fatto accaduto in maniera repentina e quindi accaduto per un'azione violenta ed improvvisa, nell'ambito lavorativo: per essere considerato infortunio ci deve essere un rapporto di occasionalità di lavoro, che può essere una causa diretta oppure indiretta


Malattia professionale → non se ne parla fino al 1929

1935 → istituito l'INAIL

1965 → istituito un testo unico tutt'ora in vigore

La malattia professionale è diversa dall'infortunio a causa delle diverse modalità d'agire   

Sviluppatasi maggiormente durante il Fascismo, classifica come professionali solo le malattie che entrano in una lista allegata alla legge: all'inizio erano solo 5, ma ciò era considerato discriminatorio nei confronti che si ammalavano di malattie non presenti nella lista → nasce il sistema misto: la lista permane, ma viene data al lavoratore la possibilità di dimostrare che si è ammalato a causa del lavoro → da sistema tabellare chiuso a sistema misto

Esonero del datore di lavoro dalla responsabilità civile → il datore che ha pagato regolarmente i contributi non è più chiamato in causa per un ulteriore risarcimento, a meno che, per quel fatto, non sia da considerarsi penalmente responsabile: tramite una norma del codice Penale si punisce chiunque rimuove intenzionalmente ( e non) un accorgimento volto ad impedire che si verifichi un infortunio


Lavoro a rischio → elementi che definiscono il rischio:

probabilità

gravità


Distinzione tra:

  • Assistenza → finanziata dell'erario
  • Previdenza → finanziata dalle forze produttive

Oggi lo Stato finanzia sia l'assistenza, sia la previdenza


Previdenza

Mutualità

Solidarietà nel mondo del lavoro

Differenziazione e proporzionalità delle prestazioni


Assistenza

Universalità dei trattamenti

Fiscalità

Egualitarismo delle prestazioni


Esempio + classico di ibridazione → sistemi di tutela con le famiglie al centro → l'assistenza e previdenza



Assicurazioni per infortuni sul lavoro → sicurezza sul lavoro

Fine '800

Gli infortuni sul lavoro sono gravi e continui

Per donne e bambini (= mezze forze di lavoro), si limita l'orario di lavoro → lavoro = fattore nocivo in sé

Per tutti gli altri, si impone un obbligo assicurativo

Infortuni sul lavoro → fenomeno destabilizzante: produce sconcerto, contestazione, paura

Bisogna ricorrere ad un giudice per ottenere un risarcimento del danno subito, ma solo sul piano civile, non in quello penale

I giudici sostengono che gli incidenti accadono per caso: era difficile riconoscere la responsabilità → la colpa era del caso oppure del lavoratore stesso, oppure del vicino di lavoro

Si dà la colpa all'eccessiva industrializzazione

Non è il lavoratore che si assicura, ma il datore di lavoro che si assicura contro gli infortuni che potrebbero accadere ai loro dipendenti e, quindi, contro il rischio della responsabilità civile


Oggi

Ogni lavoratore, in caso di infortunio, riceve comunque un indennizzo, anche senza rivolgersi al giudice

Il datore di lavoro, con pochi soldi, si assicura contro la responsabilità civile

L'assicurazione fa sì che il datore di lavoro assicurato non debba risarcire per intero il lavoratore danneggiato


Rischio → termine contraddittorio → frequenza evento dannoso x gravità evento dannoso

Gli infortuni, per la Costituzione, non sono evitabili

Le misure vs gli infortuni sul lavoro possono essere:

  • di prevenzione (ES: sistema frenante che evita sbandamenti)
  • di protezione (ES: airbag)

Si spingono i datori di lavoro ad investire sulla sicurezza, tramite incentivi economici

Il costo dell'assicurazione per i datori di lavoro è variabile in rapporto alla frequenza degli infortuni: per questo, i datori di lavoro consigliano ai lavoratori di non denunciare i piccoli infortuni come infortuni sul lavoro



Caratteristiche della legislazione di prevenzione

1800 → leggi a favore di donne e bambini → più antica forma di prevenzione

1920 → legislazione sull'orario di lavoro → preservare i lavoratori dall'eccessiva usura psico-fisica

1950 → legislazione di prevenzione → introduce compiti e principi importanti → LIMITE: prevenzione quasi esclusivamente di tipo tecnologico

1955 → legislazione tecnico-previdenziale → si tende ad intervenire lasciando agli interpreti il confronto per capire se la legge nuova è migliore rispetto alle precedente

1994 → legge 626 sulle misure di carattere organizzativo



Codice civile

Articolo 2087

Chi organizza un'attività lavorativa, ha il dovere di predisporre un ambiente di lavoro sano e sicuro

3 elementi:

  • particolarità del lavoro
  • esperienza
  • tecnica

2 finalità → obiettivi della sicurezza nel modo del lavoro

  • tutela dell'integrità fisica
  • tutela dell'integrità morale → vs stress lavorativo, violenza sessuale, mobbing,.

Le norme sulla tutela del posto di lavoro favoriscono le norme sulla sicurezza dell'incolumità

Nei rapporti lavorativi, non si richiede una diligenza generica, ma specifica

Riferimento alla tecnica → le misure di sicurezza devono adeguarsi all'evoluzione della tecnologia e delle conoscenze

Il sistema di sicurezza sul lavoro dev'essere dinamico, e non statico

Questa è una norma:

  • aperta → segue l'evoluzione tecnologica
  • di chiusura dell'ordinamento → contribuiscono al completamento del quadro giuridico del diritto che, altrimenti, sarebbe incompleto

Dovere di sicurezza = dovere contrattuale


Normativa di carattere tecnico-prevenzionale → fissazione di obblighi di prevenzione molto concreti:

  • Prevenzione infortuni → chi lavora deve conoscere i rischi che corre facendo quel lavoro
  • Igiene di lavoro → condizioni generali degli ambienti: luminosità, condizioni di aspirazione delle polveri,.  

Sono previste sanzioni penali per chi non le rispetta oppure non le fa rispettare


Principio della massima sicurezza tecnologicamente fattibile → se si poteva attuare una norma di sicurezza, ma non lo si è fatto perché, ad esempio, era troppo costosa, non ci sono scuse


Le misure di sicurezza:

  • devono essere ordinate con criteri gerarchici
  • prevalgono sulle cautele
  • il carattere generale e collettivo prevale su quello individuale

Il datore di lavoro ha 3 poteri: → deve garantire il lavoro sicuro

  • direttivo
  • di controllo
  • disciplinare

Concetto di salute → il lavoro non deve procurare danni e non dev'essere troppo fastidioso, né psicologicamente, né fisicamente


Concetto di pericolo → la sanzione penale non scatta al verificarsi del danno, ma appena si rileva la pericolosità → i controlli opportuni sono affidati al Sevizio Sanitario Nazionale


Il dovere di sicurezza va enunciato in maniera dettagliata, al fine di:

  • dotare quei precetti di sanzione penale
  • creare obblighi intermedi, per rendere più agevoli i controlli

PRINCIPALE DIFETTO → ci si muove in una direzione tipicamente individuale


1970 → Statuto dei lavoratori → i lavoratori hanno il diritto di controllare, tramite loro rappresentanze, l'applicazione delle norme di sicurezza e di fare proposte per il loro miglioramento → 1° riconoscimento legislativo della dimensione collettiva del lavoro:

  • l'ambiente di lavoro è, in sé, qualcosa di collettivo
  • la tutela della sicurezza, per essere effettiva, deve considerare la collettività

L'Europa non nasce come Europa sociale, ma come libero mercato


Principio delle informazioni sui rischi:

  • formazione continua dei lavoratori sulla sicurezza
  • partecipazione equilibrata alla divisione del lavoro
  • valutazione dei rischi

Il datore di lavoro:

deve adeguarsi alle tecnologie

deve esprimere la pericolosità dell'ambiente di lavoro con parametri quantitativamente valutabili e proporre soluzioni per ridurre questi parametri



Legge 626

Proposta nel 1994, entra in vigore nel 1996

Emanda per uni insieme di normative comunitarie in materia di lavoro

Pensata per funzionare al meglio in organizzazioni complesse → PUNTO DI FORZA E MAGGIOR LIMITE

Attorno a questa legge (applicata quasi solo sulla carta), si sviluppa un mercato lucrativo di enti che si professano esperti in materia di lavoro


Direttiva quadro del 1987

E' la più importante perché contiene norme applicabili a molti ambiti dei lavori → stabilisce norme generali (ES: principio della partecipazione equilibrata; presenza di controlli sanitari periodici sulla salute dei lavoratori;.)

1991 → direttiva comunitaria che ha a che fare con il tipo di contratto di carattere temporaneo (contratti di lavoro caratterizzati da una qualche forma di precarietà) → molti dei rischi del lavoro si concentrano su questo tipo di lavoratori.

I lavoratori di passaggio sono i meno tutelati e tutelabili collettivamente e a volte sono in concorrenza con i lavoratori stabili; dunque, questi lavoratori non hanno una buona rappresentanza sindacale

1996 → la legislazione italiana emana determinati principi: massima sicurezza in termini di tecnologia possibile → si affianca alla prevenzione di tipo tecnico, organizzativo e procedurale

La valutazione dei rischi sta in cima alle misure di sicurezza → il rischio va eliminato alla fonte


Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS)

1970 → Statuto dei lavoratori → i lavoratori hanno il diritto di controllare, tramite loro rappresentanze, l'applicazione delle norme di sicurezza e di fare proposte per il loro miglioramento 1996 → legge 626 → i RLS sono fondamentali e necessari: devono essere informati di tutto


Medico competente → Sanitario che ha una specifica competenza professionale, il cui compito è quello di verificare l'idoneità al lavoro di ogni singolo lavoratore

Non risponde del proprio operato al datore di lavoro


1978 → istituito il servizio sanitario nazionale (legge 833) → i competenti ad effettuare i controlli sono le unità sanitarie locali, che devono considerare fortemente le rappresentanze sindacali dei lavoratori


Logica premiale → le sanzioni sono graduate a seconda della velocità di adeguamento spontaneo


Legge 38 del 2000:

  • estensione del campo d'applicazione soggettivo dai lavoratori para-subordinati ai lavoratori non subordinati
  • sistema misto delle malattie professionali → organismo di verifica periodica: determinate professioni vanno tenute sotto massimo controllo al fine di fare una lista delle malattie che hanno un'origine lavorativa
  • elementi dell'infortunio:

o      causa violenta

o      occasione di lavoro → relazione che c'è in senso occasionale tra infortunio e lavoro (ES: infortunio initinere → da casa a lavoro, oppure viceversa,.)

l'assicurazione copre la perdita della capacità lavorativa, anche se non offre un risarcimento integrale e anche se non copre un danno biologico (danno che non riguarda solo il lavoro, ma anche la vita in sé)

assicurazione per infortuni in ambito domestico (1999) → quest' assicurazione copre un'invalidità permanente superiore al 35% (ES:amputazione di un piede); non assicura nulla in caso di morte oppure di invalidità non permanente



TUTELA DELLA DISOCCUPAZIONE

Diritti si sicurezza sociale → scattano quando no c'è né salute, né lavoro


Art. 34 della Costituzione → diritto al lavoro

Art. 35 della Costituzione → tutela del lavoro → cura della formazione e dell'evoluzione professionale del lavoratore

Art. 38 della Costituzione → disoccupazione involontaria


Interventi in caso di disoccupazione involontaria:

  • protezione del diritto al lavoro → reintegrando, il più possibile, il lavoratore in una posizione sostanziale sul mercato del lavoro
  • tutela del reddito → adeguatezza delle prestazioni

La tutela per la disoccupazione è molto frammentata → esistono molteplici forme d'intervento:

  • Assicurazione per disoccupazione (1900) → la disoccupazione è un rischio nel quale un lavoratore può incappare, ma è un rischio remoto; se si perde il posto di lavoro, se ne può trovare subito un altro → in origine c'era solo questa; oggi è diventata la più marginale
  • Cassa integrazione guadagni → creata non per i disoccupati, ma per consentire alle imprese di non pagare, del tutto o in parte, i lavoratori, per superare temporanei momenti di difficoltà → il lavoratore in cassa integrazione è sospeso, ma non è disoccupato
  • Indennità di mobilità → prevede un trattamento particolare per i lavoratori disoccupati a seguito di una ristrutturazione aziendale che ha determinato una riduzione del personale (licenziamento di massa)
  • Contratto di solidarietà → la disoccupazione può essere prevenuta riducendo l'orario di lavoro, per evitare il licenziamento di alcuni lavoratori: il lavoratore lavora meno, guadagna meno, ma mantiene il lavoro ("lavorare meno, lavorare tutti")
  • Pre-pensionamenti → la legge consente alle imprese in crisi, di collocare in pensione, prima del tempo stabilito, determinati lavoratori → il lavoratore è licenziato e lo Stato dovrà occuparsi di lui

Flessibilità del lavoro → il mercato del lavoro risente di una divisione verticale, tra chi ha il posto di lavoro garantito (INSIDER) e chi, dall'esterno, vuole entrare nell'area del lavoro garantito (OUTSIDER) → bisogna distribuire meglio le garanzie: per questo sono state fornite più possibilità d'impiego e più figure contrattuali (legge 30/2003; decreto 276/2003)

La disoccupazione esiste perché il mercato del lavoro è troppo rigido; per questi sono state attuate due soluzioni:

  • Più flessibilità in entrata → più contratti di lavoro flessibili: contratti a termine; part-time;. → tutto ciò per rendere più appetibili i lavoratori sul mercato → applicato in maniera massiccia
  • Più flessibilità in uscita → è più semplice licenziare i lavoratori


Diritto alla formazione professionale → possibilità di formare la persona rispetto alla qualifica di appartenenza → la formazione è eventuale, non necessaria: per chi la mette in pratica sono previsti incentivi retributivi, contributivi e giuridici


Decreto 276/2003:

  • i contratti a termine (i lavoratori sono assunti a tempo determinato) sono utili per fare inserire nel mondo del lavoro soggetti che, da soli, farebbero fatica ad inserirsi
  • tutte le donne sono svantaggiate: per impedire a ciò, pur ribadendo l'assoluta uguaglianza di tutti i lavoratori, si cerca di dare incentivi contributivi e giuridici a chi assume delle donne → azione positiva → trattamento preferenziale, disuguale: favorisco temporaneamente un determinato gruppo sociale


Lavoro flessibile

Lavoro a chiamata occasionale; forme di tutela quasi inesistenti → porta alla disoccupazione frequente (o parziale): continua alternanza tra lavoro e non-lavoro → pochissimi controlli

2001 → pochi contratti a termine, solo se consentiti 

2003 → i contratti a termine possono essere utilizzati liberamente 

Il part-time (all'inizio era solo per donne) per essere efficace deve:

  • retribuire le ore di lavoro effettivamente svolte
  • dare tempo libero
  • essere programmato in modo chiaro

Più aumentano i sussidi al reddito, più si fa un danno alla collettività

Ammortizzatore sociale → attutisce le ricadute sociali di scelte economico-gestionali

La tutela previdenziali per i lavoratori con contratti flessibili è un vero e proprio problema



Cassa Integrazione Guadagni (CIG)

Introdotta sul finire della Seconda Guerra Mondiale

Nasce come sostegno al reddito per i lavoratori temporaneamente sospesi dal lavoro, ma non disoccupati, per la riduzione dell'attività dell'impresa, dovuta a fattori non imputabili al datore di lavoro → col tempo cambia significato:: il contributo viene dato anche per fattori riconducibili a scelte gestionali dell'impresa


Legge 223/1991 → requisito della transitorietà → disciplina il fenomeno dell'eccedenza di personale → crea un altro tipo di amministrazione sociale: l'Indennità di mobilità 


Differenze tra Cassa Integrazione Guadagni e Indennità di mobilità:

Cassa Integrazione Guadagni → i lavoratori sono sospesi, non disoccupati

Indennità di mobilità → i lavoratori sono stati licenziati per eccedenza di personale


Diventa un ausilio per le imprese: senza licenziare, scaricano sulla collettività il problema della retribuzione del lavoratore

Alterazione del requisito della temporaneità: spesso viene garantita anche per enormi periodi di tempo (10 e più anni)

Non ci sono tentativi di re-integrazione dei lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni

Conseguenze negative della Cassa Integrazione Guadagni → cristallizzazione, irrigidimento, perdita di trasparenza, immobilità ed opacità del mercato di lavoro; aumento del lavoro non regolare (SUD); aumento dei suicidi tra i lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni (NORD)


Erogazione della Cassa Integrazione Guadagni:

Intervento ordinario di CIG

Si attiva in seguito ad eventi non imputabili al datore di lavoro e ai lavoratori

L'impresa deve fare domanda all'INPS

La durata massima può essere di 3 mesi (eccezioni varie: 1 anno)

Intervento straordinario di CIG

Più praticato

C'è l'esigenza di fronteggiare una situazione di eccedenza del personale per scelte gestionali dell'impresa: ristrutturazione, riorganizzazione, riconversione, crisi, procedure concorsuali (fasi finali o di crisi)


Il datore di lavoro deve decidere i lavoratori da mettere in CIG, a seconda dei carichi di famiglia e dell'età del lavoratore e delle esigenze tecnico-produttive dell'impresa

La CIG diventa un'anticamera del licenziamento

Il legislatore indica un criterio di rotazione tra i lavoratori da mettere in CIG; il criterio non è vincolante, ma se un'impresa non lo applica, deve motivare la sua scelta


La CIG vede il coinvolgimento di 3 attori:

Direzione dell'impresa

Ministero del lavoro → è qui che si concede o si nega la CIG

Rappresentanze sindacali


Durata della CIG

1991 → istituito il requisito della temporaneità:

  • la CIG deve durare 24 mesi per ristrutturazione, riorganizzazione, riconversione aziendale (prorogabili per altri 12 mesi)
  • la CIG deve durare 12 mesi per crisi aziendale (prorogabili per altri 12 mesi)

La CIG non può durare più di 3 anni

Le imprese devono informare preventivamente i sindacati dei licenziamenti che hanno intenzione di fare, dando inoltre apposite spiegazioni


Licenziamento collettivo → licenziamento che coinvolge almeno 5 lavoratori in 120 giorni con la stessa motivazione 


Procedura di mobilità → i lavoratori licenziati dopo la CIG tornano sul mercato del lavoro; sono iscritti a determinate liste ed hanno requisiti preferenziali


Si vogliono creare dei meccanismi comuni che vincolino il lavoratore a tenere determinati comportamenti sul mercato di lavoro → requisito dell'involontarietà della disoccupazione






































Privacy




Articolo informazione


Hits: 1918
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024