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Psicologia dello Sviluppo

psicologia



Psicologia dello Sviluppo

(trascrizione degli appunti delle lezioni)




Lezione 1 del 15 Ottobre 2007


La Psicologia dello Sviluppo dello sviluppo non è una disciplina semplice perché bisogna inserire lo sviluppo in un contesti specifico. I contesti di riferimento sono molteplici:


  1. La Società: è complessa, difficile, angosciosa per un bambino. I bambini di oggi non sono come i bambini di 30 ani fa. Oggi c'è uno sviluppo tecnologico maggiore , più avanzato. Molti bambini non hanno un contatto diretto con la natura, vivono in casa, avendo così una trasformazione MACROSCOPICA della famiglia che è diversa da quella di una vota non c'è più la mamma che sta a casa come una volta, che preparava le torte. All'interno di una stessa classe, è più facile trovare figli di genitore i divorziati piuttosto che ancora uniti, viene a mancare quella famiglia tradizionale di una volta.



L'Evoluzione della Famiglia


Una volta la famiglia era divisa in PATRIARCALE e NUCLEARE.


FAMIGLIA PATRIARCALE: E' la cosiddetta famiglia allargata composta da diverse persone della stessa famiglia, all'interno della quale lo sviluppo del bambino era favorevole perché c'erano più figure di riferimento per risolvere i conflitti. Questo tipo di famiglia generalmente risiede in ambiente rurale.


FAMIGLIA NUCLEARE: Composta unicamente da madre, padre e figlio. Per via dell'industrializzazione, si era accentuato il richiamo delle famiglie dalla campagna alla città, questo ha portato la famiglia nucleare a vivere in spazi più ridotti, rispetto a quelli in cui viveva la famiglia patriarcale, comportando, di conseguenza, una risonanza maggiore dei conflitti all'interno della famiglia in quanto dovevano essere risolti da un numero più ristretto, causando così una complicazione degli stessi.


Al giorno d'oggi la Famiglia Nucleare si sta differenziando in tante famiglie (a causa dei divorzi e delle separazioni), creando così:


a)  Famiglie Monoparentali (madre- figlio; padre-figlio)

b)  Famiglie di Fatto

c)  Famiglie Ricostituite ( madre o padre-figlio+nuovo compagno/a e a volte figli del nuovo compagno/a)

d)  Famiglie Unipersonali sono i single che vengono considerati famiglie perché pagano le tasse

e)  Famiglie Omosessuali che possono avere nella loro unione i figli nati da una precedente unione eterosessuale oppure, possono essere adottati. Questa realtà in Italia non è ancora molto diffusa, come lo è all'estero. I bambini cresciuti in questo tipo di famiglia sono bambini innanzitutto fortemente voluti , quindi molto più seguiti e con un rapporto affettivo molto intenso, Le famiglie omosessuali sono molto più attente e disponibili rispetto a quelle eterosessuali ed hanno un livello cultura molto più levato. Questi bambini crescono molto preparati e molto più tolleranti. L'unica paura che hanno è quelle di diventare o essere a loro volta omosessuali, paura che però svanisce nel momento in cui hanno la loro prima relazione eterosessuale. Il problema maggiore deriva dalla questione della identità sessuale. Non si esclude, tuttavia, che possano avere dei problemi che non derivano da loro ma dagli altri, come ad esempio da i loro compagni di classe.

Lo sviluppo non è una cosa meccanica, I BAMBINI NON MATURANO,

MA CRESCONO,SI STRUTTURANO E SI


ORGANIZZANO IN BASE AD UNA SERIE DI FATTORI


PRESENTI NEL LORO AMBIENTE DI VITA E NELLE LORO


FAMIGLIE E NELLA SOCIETÀ




Che cosa studia la Psicologia?


Studia il comportamento umano nelle sue numerosissime sfaccettature ivi compreso i fenomeni mentali


L'ETOLOGIA studia il comportamento animale, ci sono numerosi passaggi tra il comportamento umano e quello animale (vedi DARWIN - TEORIA EVOLUZIONISTA)

Per molti versi il comportamento animale è simile a quello umano.


Ma cos' è il COMPORTAMENTO

Rispondiamo a questa domanda, facendo un esempio.

Poniamo che un giorno, arrivi un osservatore di un altro pianeta in questa aula, mentre stiamo facendo lezione. La prima cosa che l'osservatore noterà è che c'è una discrepanza tra quello che fa la docente e quello che fanno gli studenti. La docente parla, sta in piedi, gesticola. Gli studenti stanno seduti, in silenzio, fermi e scrivono. Perchè accade ciò?


  1. c'è un rapporto di gerarchia, di potere - la docente è più importante degli studenti -

Anche gli sguardi sono indicativi. Gli studenti hanno tutti lo sguardo puntato sulla docente, mentre la docente guarda tutti gli studenti, altrimenti, se si focalizzasse su un unico studente, gli altri si sentirebbero esclusi dalla relazione. Lo sguardo reciproco è importante per la relazione)

Nei comportamenti reciproci ci sono delle attese reciproche che derivano dalla esperienza, dal ruolo sociale, e da nostro processo di socializzazione che ci ha indicato, attraverso l'esperienza che in una data situazione ci si comporta in un certo modo.






I comportamenti NON SONO INNATI MA ACQUISITI nel corso


del processo di socializzazione specifico per ogni cultura.


L'individuo nasce con delle POTENZIALITÀ DI COMPORTAMENTO e sono la


cultura, l'ambiente e la famiglia attraverso la interazione che indirizzeranno


l'individuo verso un dato comportamento piuttosto che verso un altro.





Qual è la differenza tra Psicologia e Filosofia?


La Filosofia ha un approccio diverso rispetto alla Psicologia da un punto di vista metodologico. La filosofia è speculativa, procede per introspezione e per deduzione del singolo filosofo.


La Psicologia si colloca nell'ambito delle scienze per il suo approccio metodologico che è scientifico e ubbidisce alle regole del metodo scientifico:


Identificazione del Problema


Ipotesi di Ricerca da Verificare


Bisogna darsi degli Strumenti


Descrizione Minuziosa di tutto ( chi, cosa, quando e come è stato osservato)


Il metodo scientifico è di osservazione deliberato e controllato, ad esso si contrappone una psicologia ingenua che non è controllata.



Come si colloca la Psicologia dello Sviluppo rispetto alla Psicologia Generale, alla Antropologia Culturale, alla Sociologia alla Psicologia Sociale e alla Etologia?




Cosa differenzia la Psicologia Generale dalla Psicologia Dello Sviluppo?


Psicologia Generale:

Si occupa del funzionamento delle grandi funzioni mentali che sono:


Percezione


Intelligenza


Motricità


Processi Cognitivi


Emozioni


Memoria


Apprendimento


Si occupa, inoltre di indagare, come queste si manifestano nel comportamento e di come interagiscono tra loro. Utilizza la situazione controllata in laboratorio e il metodo sperimentale.

RIGUARDA L'ADULTO!!!



Psicologia dello Sviluppo:


Studia:

COME si strutturano e organizzano le grandi funzioni mentali di base (ovvero gli stadi)


COME i fattori ambientali, sociali e familiari intervengono per favorire o meno lo sviluppo di queste funzioni.


Conduce i suoi studi dalla NASCITA, all'età ADULTA alla VECCHIAIA!!! E si occupa dei processi generativi




Confronto tra la Psicologia Sociale e la Psicologia dello Sviluppo ed Etologia:


Psicologia Sociale:


Ha come oggetto di studio privilegiato la relazione tra individui:


Relazione uno ad uno: come ad esempio avviene nella coppia, nella relazione medico-paziente


Relazione uno al Gruppo si ritrova a scuole (maestra - alunni)


Relazione inTERgruppo: si verifica tra diversi gruppi sociali (Nazioni diverse, diverse squadre di calcio)


Relazione inTRAgruppo: come ad esempio si verifica negli episodi di Bullismo, ovvero riguarda soggetti facenti parte dello stesso gruppo

Le ricerche vengono condotte in laboratorio per studiare un comportamento legato all'appartenenza ad un gruppo


Psicologia dello Sviluppo:


Condivide l'interasse  per i processi di socializzazione con la Psicologia Sociale

Etologia:


Studia il comportamen 838i81i to animale sia in laboratorio che nell'ambiente naturale (es. esperimento delle scimmie di Harlow)

Confronto tra Psicologia dello Sviluppo e Sociologia

Sociologia:


Si occupa dei MACROFENOMENI sociali e di come funzionano la società e le Istituzioni, nonché di come queste ultime regolano e pesano sull'individuo.

C'è una distinzione tra Istituzioni:


Istituzione Formale: sono quelle istituzioni codificate che hanno un regolamento scritto, uno statuto che viene condiviso da tutti i membri appartenenti a quella istituzione e nella quale si riconoscono (es. Condominio)


Istituzione Informale: sono quelle istituzioni prive dei un regolamento scritto. Sono delle rappresentazioni sociali, degli stereotipi presenti e introiettati dai membri di una data società che pesano sull'individuo (es. Moda)


Confronto tra Psicologia dello Sviluppo e Antropologia Culturale


Antropologia Culturale:


Innanzitutto definiamo il termine CULTURA.


La CULTURA è quell' insieme di mezzi tecnologici e simbolici che ogni cultura ha inventato nel corso del tempo per assicurarsi la sopravvivenza.


L'Antropologia Culturale, è molto importante perché non esiste una cultura migliore di un'altra, ed è fondamentale perché dimostra che i comportamenti sono tantissimi, polimorfi anche nelle sfere biologiche. Ad esempio, il parto, da noi, si fa da sdraiati, nonostante non sia naturale come posizione, che è da in piedi, questo avviene perché in questo modo possiamo favorire il lavoro dei medici e degli operatori sanitari.

Lezione 2 del 17 Ottobre 2007


L'Antropologia Culturale studia le produzioni culturali e simboliche:


l'organizzazione sociale

l'organizzazione familiare

le tecnologie

i costumi

l'arte, i miti

le lingue, la morale, il diritto.


Cultura: insieme dei modi di soluzione dei problemi esistenziali di un gruppo sociale.

Ad esempio, in alcune culture il parto è un fatto sociale, mentre da noi è privatissimo. Ci sono però dei comportamenti umani, che hanno una certa UNIVERSALITÀ, intesa come non legata ad una cultura, ad una razza e ad un ceto sociale (es. comunicazione inteso dome desiderio di comunicare). La cura dei figli sembra un comportamento universale, ma i mezzi che vengono impiegati variano da cultura a cultura, altro elemento molto variabile è il coinvolgimento dei genitori (ad esempio nell'800 la cura dei figli era delegata totalmente alle balie, oggi, non è più cosa).

Un comportamento abbastanza universale è quella della violenza di genere, perché si compie da parte di un particolare sesso (prevalentemente maschile) su l'altro (prevalentemente femminile), questo perchè è più facile trovare un uomo che vuole prevaricare su una donna piuttosto che il contrario. Questo fenomeno è unidirezionale. In questo caso, si può riscontrare che gli uomini che compiono violenza sulla donna, non sono legati ad un unico ceto sociale o culturale, ma sono presenti in ognuno di essi, infatti può essere il contadino a compiere violenza, come il dirigente di azienda.

Altro fenomeno sempre legato alla sfera della sessualità è la prostituzione che è un fenomeno che è sempre esistito.

Tutto questo è stato detto per dire che l'Antropologia Culturale  mette in evidenza la grande variabilità dei comportamenti umani e mettono in evidenza la loro trasversalità.

Interesse comune a tutte le discipline, ovvero alla Psicologia Generale, alla Psicologia Sociale, alla Antropologia Culturale, alla Sociologia alla Etologia ed alla Psicologia dello Sviluppo, è il processo di socializzazione.

Per la psicologia possiamo considerare la socializzazione come quel processo grazie al quale l'individuo dalla nascita IMPARA, ACQUISTA, ADOTTA dei comportamenti di diverso genere, atteggiamenti, ruoli, valori delle disposizioni cognitive, modi di pensare con la mediazione del proprio ambiente familiare e comunitario che filtra la realtà ambientale secondo modalità specifiche. Con queste definizioni raggiungiamo l'antropologia culturale.


Come vengono acquisiti questi processi?


Una socializzazione ha bisogno di agenti di socializzazione che sono gli individui presenti nell'ambiente familiare, e la televisione, quindi i MASS MEDIA. Questa è una questione molto delicata perché c'è una defezione massiccia nei confronti dell'educazione dei figli.

Il processo di socializzazione si attua mediante l'azione di una serie di agenti di socializzazione che:

  1. ACCETTANO determinati comportamenti
  2. TOLLERANO determinati comportamenti
  3. INCORAGGIANO determinati comportamenti
  4. LASCIANO UN MARGINE DI AUTONOMIA più o meno grande ( e questo è positivo)

Altri comportamenti sono


PUNITI


SCONSIGLIATI


Attraverso:

MINACCE

RIMPROVERI

NEGAZIONI DI AFFETTO

NEGAZIONI DI STIMA (importante per l'adolescente)


Quindi questi agenti di socializzazione hanno una serie di strategie per socializzare l'individuo. La TV non ha una modalità di socializzazione perché l'individuo viene esposto in modo passivo alla televisione e l'unico modo che ha per interagire con essa è spegnerla.


Lezione 3 del 22 Ottobre 2007


Da un punto di vista psicologico la Socializzazione deve assolvere a due funzioni, attraverso due versati:


1) VERSANTE INTEGRATIVO: Assicura all'individuo la possibilità di partecipare efficacemente alla vita sociale. Deve assicurare a maschi e femmine di diventare membri attivi e competenti della loro società, deve aiutare a formare la propria IDENTITÀ

(intesa come:    - Personale, come costruzione della identità

- Caratteristiche psicologiche, caratteriali, di identità sociale, di identità nazionale)


2) VERSANTE DELLA DIFFERENZIAZIONE: garantisce la formazione dell'identità dell'individuo in ciò che lo distingue dagli altri. L'identità si costruisce durante il percorso di socializzazione e deve aiutare a formare il senso del . Deve formare un senso di appartenenza e deve dare un senso di individualità, ovvero non ha lo scopo di creare delle copie conformi ad altri individui della società. Non c'è lo scopo di creare cloni di altri individui della stessa società. Il , la persona si costituisce lungo il percorso di socializzazione in base a scelte che l'individuo compie, in base a CONFERME e a DISCONFERME che dalla società. Questi due concetti sono MOLTO IMPORTANTI nell'adolescenza. Quindi il processo di socializzazione è di doppia costruzione dove si costruiscono legami con l'ambiente umano e di riferimento e si costruisce la propria identità.


Lo sviluppo va inteso come una organizzazione e strutturazione progressiva diversa dalla maturazione automatica. Il Comportamento si organizza e struttura. L'obiettivo della Psicologia dello Sviluppo è:


  1. DESCRIVERE: la strutturazione in diverse sfere che sono gli:

stadi di sviluppo percettivo

stadi di sviluppo motorio

stadi di sviluppo cognitivo

stadi di sviluppo linguistico

stadi di sviluppo affettivo

stadi di sviluppo sociale

  1. SPIEGARE: lo sviluppo attraverso:

fattori di sviluppo

vari livelli di analisi

ricerca delle risorse

ricerca dei fattori a rischio

ricerca dei fattori proiettivi


Questi ultimi due punti riguardano un approccio più moderno della psicologia dello sviluppo. In ogni individuo c'è una COMBINAZIONE PARTICOLARE tra questi diversi fattori.


RISORSE DEI SISTEMI EVOLUTIVI


Ogni individuo nel suo ambiente di vita può contare sulle:


RISORSE PERSISTENTI: fa riferimento alla situazione geografica e geologica, all'ambiente fisico in cui vive (mare, montagna, deserto..)

Queste risorse valgono per tutte le persone che vivono un determinato modo.


RISORSE GENERATE COLLETTIVAMENTE: Altro aspetto dell'ambiente, sono le risorse culturali e sociali accumulate nel corso della storia di vita (es. vivere in appartamento, in un grattacelo, in campagna..) e quelle presenti nella comunità (es. scuole, musei, cinema..)


RISORSE GENITORIALI, FAMIGLIARI: Si intende la presenza o meno dei genitori, la presenza di altri famigliari, come ad esempio zii, nonni,e la cura che le figure genitoriali forniscono.


RISORSE AUTO-GENERATE: Si riferisce alle caratteristiche proprie dell'individuo in base ai livelli di attività, collegati con la curiosità. Si fa riferimento anche alla socievolezza che determina la facilità dell'individuo a relazionarsi con gli altri. In ogni individuo si COMBINANO queste diverse risorse determinandone le sue caratteristiche principali.



RICERCA DEI FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE: Lo sviluppo è la risultante della combinazione di diversi fattori. Questi fattori sono:


FATTORI DI RISCHIO DISTALI (FRD)

Questi fattori di rischio sono da connettersi con il maltrattamento ma valgono per ogni situazione:


01. Povertà Cronica

02. Basso livello di istruzione

03. Giovane età della madre

04. Carenza di relazioni interpersonali

05. Carenza di reti e di integrazione sociale

(Vivono in isolamento, non c'è fiducia nella relazione e nella capacità di sostegno)

06. Famiglia monoparentale

07 .Esperienza di rifiuto, violenza o abuso subite nell'infanzia

(Distorcono il sistema di attaccamento e la relazione che generalmente si ripete nelle relazioni successive)

08. Sfiducia verso le norme sociali e le istituzioni

09. Accettazione della violenza e delle punizioni come pratiche educative

(sono coloro che hanno una scarsa conoscenza dello sviluppo infantile)

10. Accettazione della pornografia infantile

11. Scarse conoscenze e disinteresse per lo sviluppo del bambino.


I fattori di rischio creano uno stato di vulnerabilità che può essere maggiore se determinata da:


Fattori prossimali di Rischio e di Amplificazione del Rischio (FPR &AR)

A) Fattori individuali

- Psicopatologia dei genitori

- Devianza Sociale dei genitori

- Abuso di sostanze

- Debole o assente capacità dia assunzione delle responsabilità

- Sindrome da risarcimento

- Distorsione delle emozioni e delle capacità empatiche

- Impulsività

- Scarsa tolleranza

- Ansia da separazione


B) Fattori familiari e sociali

- Gravidanza e maternità non desiderate

- Relazioni difficili con la propria famiglia d'origine e/o con quella del partner

- Conflitti di coppia e violenza domestica


C) Caratteristiche del bambino

- Malattie fisiche o disturbi alla nascita

- Temperamento difficile (iperattività, ipercinetismo)


I fattori di rischio creano uno stato di vulnerabilità che può essere minore se determinata da:


Fattori Prossimali Protettivi e di Riduzione del Rischio (FPP&RR)

A) Fattori individuali

- Sentimenti d'inadeguatezza per la dipendenza dai Servizi

- Rielaborazione del rifiuto e della violenza subiti nell'infanzia

- Capacità empatiche

- Capacità di assunzione delle responsabilità

- Desiderio di migliorarsi

- Autonomia personale

- Buon livello d'autostima

(queste ultime tre sono delle risorse auto-generate)


B) Fattori familiari e sociali

- Relazione attuale soddisfacente almeno con un componente della famiglia d'origine

- Rete di supporto parentale e amicale

- Capacità di gestire i conflitti

C) Caratteristiche del bambino

- Temperamento facile


Lezione 4 del 24 Ottobre 2007


Oggi parliamo della figura paterna.


Questo padre a livello simbolico, culturale e sociale tutte le culture dicono che sia simbolo di:


POTERE

DOMINIO

AUTORITÀ

REGOLE

VALORI

RAPPRESENTAZIONE DELLE ISTITUZIONI


Questa è la rappresentazione archetipica che molte società hanno del padre.

Attualmente si parla della società senza padri e del danno che questa assenza provoca, anche da un punto di vista educativo.


Per quanto riguarda la funzione psicologica il padre è soprattutto un:


PROTETTORE

DIFENSORE

PROCACCIATORE DI RISORSE (inteso come padre lavoratore che procura beni materiali e di consumo della famiglia)


ISTRUTTORE

EDUCATORE

MODELLO DI ABILITÀ

MODELLO DI COMPETENZE

MODELLO DI VALORI

Rappresenta ciò che si vuole essere ciò che si vuole valere(inteso come valore).Si mette di più l'accento sul padre protettore, difensore, educatore e modello rispetto a quello di rappresentazione delle istituzioni.


Vediamo ora, come si delinea la figura del padre nelle diverse fasi dello sviluppo.


1 Fase: (0-3 anni)


In questa fase i bambini hanno un forte legame con la madre, vivono in simbiosi con essa. Questo legame deve sciogliersi piano piano per consentire il distacco dalla figura materna, altrimenti il del bambino e la sua individualità non possono formarsi.

Il padre qui, ha 2 funzioni:


Ha una funzione importante per aiutare il processo di separazione. È il terzo elemento che si intromette tra il bambino e la mamma. Quindi è di aiuto nello sciogliersi di questo forte legame.


Aiuta il bambino, soprattutto il maschio, nella sua costruzione della identità sessuale.

Per le bambine, il problema della identificazione a livello sessuale non c'è, perché la mamma è femmina, come loro. Per i maschi, invece, il problema si pone a livello di costruzione di una identità, perché l'immagine della mamma, corrisponde a quella di un individuo di sesso femminile. È proprio da questo momento che inizia la distinzione dell'identità tra maschi e femmine. Questa distinzione non è data solo a livello del ma anche a livello fisico e sessuale (ovviamente la mamma e le bambine hanno una conformazione fisica uguale, che invece non corrisponde a quella tra la mamma e il bambino)


La coppia genitoriale comunque è importante per entrambi, perché le bambine imparano dalla mamma come ci si comporta in quanto femmine e come ci si comporta nei confronti dell'altro sesso, e uguale accade nel rapporto tra padre-bambino. La presenza delle due figure genitoriali differenti facilita il processo di individualizzazione.



2 Fase: (3-6 anni)


Comincia la scoperta del mondo e la funzione del padre è di attivare delle esperienze di scoperta e di gioco. È stato osservato che padri e madri propongono attività diverse ai bambini, dal punto di vista del gioco:


PADRE: propone più che altro dei giochi MOTORI, all'aperto e anche, in un certo senso, più pericolosi (es. prendono il bambino, lo lanciano in aria e poi lo riprendono)


MADRE: dà avvio al linguaggio, preferisce il rapporto faccio a faccia


In questa fase, se il rapporto tra i due genitori è buono, il bambino capisce che l'allontanamento momentaneo dalla madre (perché a lavoro o a fare la spesa, ad esempio) può essere adeguatamente sostituita dal padre, perché questo non equivale ad una perdita, sanno che la mamma tornerà a casa. (questo vale anche se è il papà che si allontana).

Ma se il rapporto tra i due genitori non è buono, un'assenza frequente di uno dei due genitori o comunque prolungata, magari a causa di un divorzio,determinerà nel bambino una forte sfiducia portandolo così ad attuare un comportamento aggressivo, generato da delusione e frustrazione. Questa aggressività si riverserà sulla madre perché vista come la causa, ovvero, come colei che non è in grado di far tornare il padre. Questo è dato, come dice Gebauer "da un desiderio struggente di padre". Quindi, la fonte di questa aggressività è la mancanza del padre.




3 Fase: (6-12 anni)


È il periodo di latenza, delle scuole elementari. Il ruolo del padre è quello di sostenere la possibilità di azione e di discutere. In questa fase, quindi il compito del padre è quella di offrire degli stimoli nuovi e interessanti e di incentivare i saper fare del bambino, che saranno poi utili nel rapporto con il mondo esterno. Deve offrire sicurezza e fornire l'acquisizione di nuove competenze.





Lezione 5 del 29 Ottobre 2007


Oggi parliamo dei fattori dello sviluppo. Per fare questo dobbiamo riferirci a Piaget, che è uno psicologo svizzero che nel 1930 studia empiricamente lo sviluppo cognitivo. Si interessa alla sviluppo della logica e allo sviluppo del pensiero logico-matematico. Da una parte, egli cerca, a livello DESCRITTIVO, di dire qualcosa dello sviluppo cognitivo infantile, e dall'altra fa una riflessione sui FATTORI DELLO SVILUPPO.


Per JEAN PIAGET, lo sviluppo umano è un processo dinamico,in cui intervengono una serie di fattori che si combinano tra loro in diversi modi:


FATTORI BIOLOGICI: riguardano la - costituzione

- il sesso

- maturazione del Sistema Nervoso

Centrale (SNC)


FATTORI LEGATI

ALL' ESPERIENZA: riguardano le esperienze e l'ambiente

che sono complessi ma si possono dividere in 2 aspetti:

a)  esperienza con oggetti fisici e materiali (es. automobile)

b)  esperienza con oggetti "sociali" ovvero, le persone e i sistemi simbolici come ad esempio il linguaggio, le istituzioni sociali, la religione e la politica


Per quello che riguarda l'esperienza, possiamo affermare che tutti i bambini, in ogni parte del mondo, passano i primi anni di vita a fare esperienze attraverso le osservazioni, che avvengono in modo spontaneo. Ad esempio, quando un bambino, in Italia, lascia cadere un oggetto in terra, questo cadrà verticalmente. Un bambino, che in Cina metterà in atto lo stesso comportamento, otterrà lo stesso risultato. Questo dipende dalla proprietà fisico-chimiche degli oggetti.


L'ambiente può essere definito come:


a)  Ambiente costituito da oggetti materiali e fisici, che determinano l'universalità degli oggetti.


b)  Ambiente costituito da oggetti simbolici e culturali:


sistemi e codici di comunicazione

codici e regole di comportamento (ciò che è lecito e ciò che non lo è)

norme e valori morali e sociali (variabilità, flessibilità)



FATTORI AFFETTIVI diamo una definizione di affetto che è una valenza

energetica positiva o negativa di cui carichiamo una persona od un oggetto.

L'affetto è da emozione


La motivazione positiva è la risultante di questa carica energetica positiva che noi investiamo perché ci fa piacere


L'affetto si costruisce, in primis, nelle relazioni con le figure genitoriali.

Se l'investimento è positivo, la relazione risulta con una forte spinta allo sviluppo. Tali investimenti, ad esempio, possono riguardare anche un evento (es. una festa di compleanno).


Se l'investimento è negativo, questo ultimo provocherà dolore e dispiacere, bloccando in questo modo, lo sviluppo e interrompendone il percorso evolutivo.

Questi investimenti affettivi negativi possono:


essere rimossi MA NON spariscono


essere trasformati in qualcos'altro a livello inconscio


essere trasformati, spostati e sostituiti, a livello inconscio, generando alcune patologie, come ad esempio l'isteria e le fobie.


Tutto ciò che noi facciamo non lo facciamo in modo avulso da questi investimenti affettivi.


La violenza domestica


La violenza domestica è un fenomeno sociale e psicologico che solo da poco ha tratto l'attenzione degli operatori perché per molto tempo si pensava che fossero affari privati e che non richiedessero l'intervento delle istituzioni. Negli anni 80-90 all'estero, sono apparsi i primi articoli concernenti il problema del costo per il SSN (Servizio Sanitario Nazionale) per fronteggiare le necessità che si riproponevano a fronte della violenza domestica (contusioni, abrasioni, fratture.). Inoltre, questo tipo di violenza non riguarda solo i danni fisici, ma anche quelli psicologici, spesso, infatti, le donne vittime di violenza domestica, diventano depresse, alcolizzate o drogate.

Oltre a questo tipo di violenza, bisogna tenere in considerazione un altro tipo di violenza, quello cosiddetto della VIOLENZA ASSISTITA DA PARTE DEI BAMBINI. Questi bambini, nel tempo, tenderanno a riprodurre quello che vedono a casa all'esterno, nei luoghi sociali in cui vivono (es. bullismo).

Nel 1995, a Pechino, c'è stata una conferenza in cui si chiedeva di fornire dei dati statistici su cui poter ragionare. In Italia si è passati da questa idea che la violenza era un affare privato a ricerche statistiche che l'ISTAT , nel 2007 ha prodotto su 25000 (venticinquemila) donne di un'età compresa tra i 16 e i 70 anni. Questa ricerca è stata condotta con il metodo delle interveste telefoniche.

Da tale ricerca è emerso che il 32 % delle donne intervistate hanno denunciato di essere state vittima di una violenza. Il sommerso,purtroppo, è molto elevato, infatti è emerso che il 96% delle donne intervistate NON HA DENUNCIATO la violenza da parte di un NON partner, mentre il

93 % NON HA DENUNCIATO la violenza da parte del proprio partner. Queste cifre, sono molto simili a quelle di altri paesi europei e toccano tutti i ceti sociali.

Per quanto riguarda la ricerca dalla docente Merete Amann Gainotti e Susanna Pallini, si è lavorato su un campione volontario di 15 donne, che facevano parte del centro anti-violenza della provincia di Roma. Queste donne, avevano una età compresa tra il 24 e i 50 anni. L'obiettivo di questa ricerca era quello di capire le dinamiche. Le ipotesi di base dalle quali si è partiti erano tese a vagliare il tipo di relazione che era stata instaurata che le figure genitoriali, in modo particolare con il papà. Gli strumenti impiegati furono due:


Questionario semistrutturato: che indagava la relazione con il partner, da quando si erano conosciuti a quel momento.


Adult Attachment Intewiew(AAI)


Le forme di manifestazione e i meccanismi con i quali la violenza si manifestano:


violenza fisica (percosse)


violenza psicologica (insulti, ingiurie, dispetti, comportamenti svalutativi, comportamenti tendenti a controllo totale della persona che subisce la violenza)


violenza economica (attraverso l'impedimento verso le risorse economiche)


violenza sessuale (la vittima viene costretta a pratiche sessuali contro la sua volontà)


violenza assistita da parte dei bambini


Un altro fenomeno emerso da questi comportamenti violenti è quello descritto come la SPIRALE DELLA VIOLENZA che si suddivide in 4 fasi:


1° fase: si verifica un accrescimento della tensione


2° fase: esplosione della violenza


3° fase: il "carnefice" si calma e si ha una fase di pentimento, di falsa riappacificazione in cui si chiede di essere perdonati, anche piangendo e implorando il perdono


4° fase: la donna crede alle promesse dell'uomo e gli dà un'altra possibilità convinta che potrà realmente cambiare e che sia sincero


Lezione 7 del 05 Novembre 2007


Un definizione di Famiglia: una famiglia esiste e si chiama in tal modo quando siamo in presenza di una co-residenzialità  di almeno due persone e non è necessario il legame matrimoniale; nella famiglia infatti ci possono essere diversi legami parentela: tra madre e figlio, tra sorelle ecc., in questi legami ovviamente si esprimono diversi tipi di affetto.


La funzione della famiglia è organizzata in vario modo in base alle diverse esigenze:

  • Solidarietà economica
  • Sostegno ed aiuto ai suoi membri
  • Educare le nuove generazioni
  • Stabilizzare aspettative e programmi di vita

John Gottmann è uno psicologo, si interessa di coppie, le studia osservandole, un po' come accade oggi con il grande fratello, attraverso delle telecamere poste all'interno di un appartamento videoregistrando così ogni minuto della loro vita assieme!

Lui ha individuato sette principi/regole di massima utili affinché le unioni funzionino:


  1. Importanza amorosa e sessuale: avere una profonda e particolareggiata conoscenza del proprio partner, sia psicologica che fisica
  2. Ammirazione reciproca: alimentare tenerezza e ammirazione reciproca
  3. Sostegno in difficoltà: mantenere un'apertura emotiva costante
  4. Saper ascoltare e lasciarsi influenzare, considerandosi soci nella conduzione del rapporto
  5. Affrontare e risolvere assieme i problemi
  6. Saper cooperare
  7. Creare un sistema di valori e significati condivisi, cosa che deve accadere nei matrimoni misti con coniugi cioè che hanno una appartenenza religiosa o culturale diversa.

Nei casi di violenza subita dalle donne nessuna di queste sette regole su citate è stata rispettata!!


I bisogni psico-affettivi nell'infanzia:


La questione dei figli nei divorzi: i figli soffrono tantissimo per il divorzio dei loro genitori, e in questo c'è una grossa contraddizione tra ciò che sentono i genitori che si separano e ciò che provano i loro figli! Per i genitori la separazione è vissuta come una vera e propria liberazione, serve loro ad uscire da una situazione conflittuale, in loro è presente un desiderio di cambiamento e di iniziare tutto da capo, magari con un altro partner!

Per i figli invece c'è la perdita della stabilità, il distacco da uno dei due genitori e quindi un cambiamento che rivoluziona le loro vite, e questo contrasta con i loro desideri i bambini infatti sono dei grandi conservatori si attaccano a luoghi, persone e cose perché tutto ciò rende il loro mondo più comprensibile e prevedibile!

Per un adeguato sviluppo infantile è necessaria la compresenza dei seguenti fattori:

  1. continuità
  2. prevedibilità
  3. affidabilità

I bambini hanno bisogno dell'accudimento di entrambi i genitori è un loro diritto: i tribunali oggi tendono ad affidare i bambini in modo congiunto!

Il disagio dei bambini si esprime in modo diverso in base alla loro età:

  • Fino a tre anni si esprime a livello somatico con disturbi del sonno, della digestione, asma, problemi cutanei e richieste di vicinanza fisica molto forte, tutto ciò è causato da un attaccamento insicuro e cerca di più il contatto fisico!
  • Dai tre ai sei anni presentano reazioni di aggressività, tristezza, depressione e sensi colpa per ciò che sta accadendo.
  • In età scolare aumentano: tristezza, aggressività, c'è la comparsa di fobie, si pone un conflitto di lealtà nei riguardi di uno o dell'altro genitore, oppure aggressività, non verso di sé ma esteriorizzata con reazioni di collera e disturbi dell'apprendimento scolastico, tutto ciò perché un bambino invischiato deve usare, movimentare le proprie energie per reagire alla situazione familiare, e non per apprendere a scuola le toglie dagli apprendimenti scolastici!
  • Se queste esperienze vengono fatte durante l'adolescenza le reazioni posso essere diverse:  c'è chi dice che gli adolescenti sono meglio attrezzati e più autonomi ma Lei NON è d'accordo e quindi per Lei si può iniziare a fumare, a drogarsi, ci possono essere fughe da casa con autonomie troppo precocemente acquisite!


Storia della psicologia in Italia [1]: l'Italia NON ha contribuito a forgiare la storia della psicologia come invece hanno fatto Germania, Francia, Inghilterra, ecc.

Con la riforma Gentile del 1923 è stato addirittura levato l'insegnamento della Psicologia da scuole e università e con l'avvento del fascismo fu pure peggio! Dal 1923 al 1945 non si è potuta studiare la psicologia a scuola!

Solo a Milano alla Cattolica per merito di Padre Agostino Gemelli si studiava la Psicologia del lavoro, e anche per l'ambito militare e questo perché serviva al regime fascista!

Finalmente dopo la caduta del fascismo si è ripreso a studiarla quindi dal 1945 in poi e nel 1970 è stato istituito il primo corso di laurea in Psicologia a Roma e a Padova e con l'istituzione dell'Albo degli Psicologi.

La psicologia in Italia è rimasta legata a quella degli USA e comunque a quella fatta all'estero.


Il percorso storico dalla Filosofia alla Psicologia:


La Psicologia si è originata da tre Matrici empiriche diverse tra il 1800 ed il 1900[2]


  1. Matrice fisiologica (Germania)
  2. Matrice biologica (Inghilterra con Darwin)
  3. Matrice psico-patologica (Francia con Charcot)

  1. La Matrice Fisiologica nasce in Germania ad opera di tre Fisiologi Weber-Helmoltz-Fechner, (la fisiologia è la disciplina scientifica che studia il funzionamento degli organismi viventi, in particolare il funzionamento dei loro organi come ad esempio il SNC Sistema Nervoso Centrale) che facevano studi di fisiologia sui tempi di reazione stimolo/risposta, cioè sui tempi di reazione che un organismo vivente aveva alla presentazione di uno stimolo sensoriale, ad esempio con uno stimolo luminoso non tutti vedono un punto luminoso con la stessa intensità, e non tutte reagiscono nello stesso modo alla presentazione dello stesso stimolo, da ciò venne dedotto che c'è una variabilità di tipo psicologico nella percezione degli stimoli!

La nascita della psicologia è fatta risalire all'opera di Wilhelm Wundt (1832-1920), alla fine del secolo scorso in Germania. Prima ancora, a Lipsia, Gustav Theodor Fechner (1801- 1887) ed Ernst Weber (1795-1878) intrapresero studi di psicologia sperimentale che indagavano il rapporto tra sensazione mentale e stimolo materiale.

Nello stesso periodo iniziò ad essere elaborata, sempre in Germania da parte di  Wertheimer (1880-1943), la teoria della Gestalt, proseguita poi da altri studiosi come K.Lewin (1890-1947).

Nel 1878 (data importantissima per la nascita della psicologia sperimentale e scientifica)[3] fu fondato, a Lipsia, ad opera di W. Wundt, (il più importante psicologo tedesco di quegli anni),il primo laboratorio di "psicologia sperimentale", dove si adoperava una psicologia scientifica ed empirica. Si ha così la nascita "della psicologia scientifica" .

Wundt sottoponeva le persone(adulti) a diversi stimoli e poi chiedeva loro cosa avessero sentito, infatti il metodo che Wundt utilizzò per indagare l'esperienza immediata fu quello dell'introspezione, intesa come analisi del variare dei contenuti di coscienza corrispondenti al variare dello stimolo esterno. (Wundt → psicologia: sperimentale, fisiologica,generale e della percezione).

Nello stesso periodo Pavlov, studioso russo, stava conducendo degli studi sul condizionamento animale in laboratorio (topi), arrivando a determinare le leggi di associazionismo stimolo-risposta e le modalità con cui si può ottenere il condizionamento di un animale! Ma per Lei NON si possono trasporre agli esperimenti sugli esseri umani!

Al contrario di Wundt sosteneva che la psicologia era una scienza sullo studio oggettivo dei processi psichici e non sull'esperienza soggettiva.

I suoi studi furono portati avanti da Watson negli USA che introdusse la psicologia come studio del comportamentismo, evitando però lo studio introspettivo!

Watson era convinto che un comportamento potesse essere acquisito con l'esercizio, dimostrò che si poteva condizionare un soggetto (bambino) ad avere paura di uno stimolo innocuo e inizialmente non temuto!!

In Unione Sovietica, intorno al 1920, come reazione a questi studi fisiologico-comportamentali nasce la "scuola storico-culturale" tre studiosi Vygotsky Leontiev e Luria, si oppongono alle teorie associazionistiche, dicendo che nella mente umana c'è una dimensione storica e culturale di cui si deve tenere conto e soprattutto si deve tenere conto dei processi di trascrizione della cultura che secondo Vygotsky avviene essenzialmente attraverso il linguaggio.

E' interessante vedere che nel passaggio tra '800 e '900 lo studio del comportamento umano si amplia in tre direzioni rispetto alla filosofia due orizzontali ed una verticale:

  • Le due dimensioni orizzontali sono: le basi biologiche/neurologiche e la dimensione socio-culturale nel quale il comportamento
  • La terza dimensione quella verticale si sviluppa e poi con Charcot e Freud con l'introspezione, con la scoperta di freud dell'inconscio ad opera della scuola psicopatologica.

Vygotsky inizia a studiare il bambino ed i processi di socializzazione!


  1. La  Matrice Biologica il rappresentante è Darwin le sue opere principali: 1859

Sull'origine della specie, 1872 L'espressione delle emozioni nell'uomo e negli animali.

Darwin introduce un nuovo modo di pensare di molte discipline, l'idea di cambiamento viene adottata anche da Marx! Introduce l'idea quindi che le cose non sono date una volta per tutte ma possono cambiare, evolvere, introduce la dinamica nel modo di pensare ai fenomeni umani!A noi interessa capire come cambiano le cose, come avviene il passaggio da uno stato ad un altro, l'evoluzione continua e progressiva da uno stato A ad uno B ad un altro!

Darwin è quindi considerato il padre degli stadi di sviluppo che saranno poi ripresi sia da Freud che da Piaget per lo sviluppo mentale e cognitivo a partire dalla nascita del bambino e fino alla sua morte da adulto!C'è quindi una continuità tra quello che è successo dalla nascita e quello che può essere lo stato di un adulto con i suoi problemi patologici, che quindi hanno un'origine nella sua infanzia!

Darwin introdusse il concetto di differenziazione tra individui e la possibilità di poter misurare questa differenziazione appunto tra individui!Questa problematica verrà portatat avanti dal cugino dello stesso Darwin che si chiamava Francis Galton, Lui avvia la psicometria, sono famose le curve di Galton!

Importanti è la riflessione di Darwin sulle interazioni che esistono tra individuo ed ambiente di vita, gli ambienti influenzano il percorso evolutivo; spazza via l'idea di staticità introducendo l'idea di movimento e di dinamica: l'epistemologia del cambiamento. 


Lezione 9 del 12 Novembre 2007


Riprendiamo il discorso storico. Tra l'800 e il 900 la Psicologia diventa una disciplina autonoma e si sacca dalla filosofia. Questo accade perché diventa una Scienza empirica, sperimentale e quantitativa che lavora con i dati e non più solo su riflessioni semplici di alcuni pensatori.

Questo avviene grazie a tre diversi percorsi, dettati da tre matrici:


Matrice Fisiologica, i cui massimi esponenti sono Wundt, fisiologo tedesco e Pavlov, fisiologo russo


Matrice Biologica i cui massimi esponenti sono Darwin, Galton e Piaget


Matrice Psicopatologica i cui massimi esponenti sono Charcot, Freud, Wallon e Piaget



Nel 1923, la Riforma Gentile ha cancellato l'interesse per la psicologia in Italia.


Per quello che riguarda la matrice psicopatologica, possiamo dire che il suo nucleo di partenza è in Francia, con Charcot il quale dirigeva e lavorava una famosa Clinica Neuropsichiatria, la Salpètriere. Freud, frequentò questa clinica, solo nel periodo tra il 1885 ed il 1886.

In questo periodo, Charcot si occupò di due diverse tipologie di pazienti:


Epilettiche


Isteriche


Molto presto, si pose il problema di differenziare e quindi di distinguere le due diverse patologie. Questa necessità, ovviamente, nacque dalla necessità di distinguere le cure necessarie in quanto non simili l'una con l'altra.


L'epilessia è caratterizzata da convulsioni che possono essere descritte e possono essere correlate con una lesione del SNC (Sistema Nervoso Centrale).

Nell'isteria non c'è una lesione nel SNC, ma ci sono disturbi solo a livello somatico, come ad esempio frequenti cefalee, paralisi di un arto o tosse persistente, ma in assenza di un disturbo organico documentabile.


Charcot, inoltre, non disponeva, come noi oggi, di esami diagnostici come la Rinomanza Magnetica o la TAC, e quindi, l'unico modo che aveva per diagnosticare tali disturbi era una descrizione molto accurata e precisa dei sintomi e dei comportamenti. Egli si rese conto che le pazienti isteriche, tendevano ad imitare i comportamenti delle pazienti epilettiche, rendendo, così più difficile una giusta diagnosi. Solo con l'analisi post-mortem, che veniva effettuata sulle pazienti decedute, potè notare la differenza sostanziale in pazienti con lo stesso problema, ovvero nelle pazienti epilettiche si presentava una lesione del SNC, che non era invece presente nelle pazienti isteriche.

Da qui, Charcot, conia il termine NEVROSI.


NEVROSI sono tutti quei danni o quelle malattie localizzate in qualche modo a livello mentale nel cervello ma sprovviste di un danno organico, anatomico di rilievo.


Sempre grazie a queste scoperte, egli ipotizzerà il "Danno Funzionale", quindi di funzionamento.

Bisogna tuttavia, capire la dinamica di tale danno e dato che Charcot opera n un centro di ricerca, effettuerà diverse prove e proverà diversi rimedi, tra cui l'IPNOSI.

Si rese conto che le donne isteriche erano più facilmente suggestionabili rispetto ad altre e che durante la perdita di coscienza, data dallo stato ipnoide,la paziente migliorava da ciò deriva l'ipotesi che possa esserci una correlazione,intesa come COINCIDENZA, tra eventi traumatici subiti durante l'infanzia e nell'adolescenza e questi disturbi. Tali traumi, inoltre, sarebbero maggiormente di tipo sessuale.

Dopo aver collaborato con Charcot, in queste ricerche, Freud, torna a Vienna e continua ad indagare questa patologia, in principio continuando con l'ipnosi, per poi passare ad una sistema di ANALISI VERBALE. Sarà grazie a questo metodo che riuscirà a confermare l'ipotesi formulata da Charcot relativa alla coincidenza tra i traumi e i disturbi.





Modello Freudiano


La Psicoanalisi, secondo la docente, è un costrutto teorico e clinico che nasce in un contesto storico molto particolare, esplicativo che tenta di saldare, di tracciare un ponte tra i processi psichici normali e i quadri patologici.


Freud vuole fornire una teoria generale del funzionamento mentale normale, a partire dal quale si definisce la patologia e viceversa.

La patologia è una deviazione rispetto ad un modello di un funzionamento normale. Con questa definizione esprimiamo il concetto di METAPSICOLOGIA.


Quindi, la Psicoanalisi, è un costrutto teorico che serve a spiegare il funzionamento mentale ed è anche un metodo di indagine che pone una ricostruzione degli eventi del passato e fa uso del materiale verbale e dei meccanismi inconsci. Infine, è anche una Tecnica terapeutica.


Quello che a noi più importa di questa teoria freudiana sono:


Questa teoria, e metodo di indagine, ci permettono di tornare indietro con gli anni, fino all'età infantile e di capire cosa è avvenuto a livello di Relazioni con le persone che si occupavano del paziente.

Freud è riuscito a scoprire, grazie all'analisi degli aspetti inconsci, che nella vita ci sono aspetti psichici sommersi, nascosti e irrazionali, che possono influire sul comportamento delle persone


La sessualità infantile. Freud parla della sessualità infantile sempre grazie alla ricostruzione dei racconti dell'infanzia dei pazienti ormai adulti. Egli, non ebbe mai pazienti bambini, tranne che per un solo ed unico caso, ovvero il caso di Hans, che aveva 4-5 anni. Non fu un'analisi diretta, in quanto fu il padre del bambino a riportare a Freud i comportamenti del figlio. Da questi racconti emerse l'interesse precoce di Hans verso la sessualità che si manifestava attraverso domande tipo: "da dove vengono i bambini?" "Cosa fanno i genitori in camera da letto?".

La curiosità di Hans nacque dall'evento della nascita della sorellina.


Il caso del Piccolo Hans- un Approfondimento -

Nel 1908 Freud pubblica il caso clinico che meglio esprime le teorie che stava formulando sul complesso di Edipo, illustrando la storia della malattia e della guarigione di un bambino di cinque anni, Hans, il figlio di Max Graf, uno dei membri delle riunioni del mercoledì sera in casa Freud.

Nell'introduzione all'analisi del caso Freud scrive: "E' vero che ho tracciato le linee generali del trattamento e che in una singola occasione sono intervenuto personalmente in un colloquio col bambino, ma il trattamento stesso è stato eseguito dal padre del piccolo paziente; a lui va tutta la mia riconoscenza per avermi consegnato i suoi appunti affinché fossero pubblicati"

Questo aspetto non va affatto sottovalutato, poiché in questa particolare analisi si è raggiunta la particolare condizione per cui la figura del medico si trova sovrapposta a quella di padre, il che ha  permesso che molte difficoltà che sarebbero senz'altro rimaste insormontabili, se si fosse operato diversamente, siano state vinte dalla conoscenza diretta di vari aspetti, che permise per esempio al padre di interpretare parole del figlio cinquenne, che si sono rivelate chiave nella risoluzione del caso.

Fin da quando ha tre anni, Hans mostra subito un vivo interesse per la genitalità, in particolare per quella dei genitori. Il bambino non fa alcuna distinzione tra l'organo femminile e quello maschile; è convinto infatti che tutti indistintamente siano in possesso del "fapipì" (nome con cui indica generalmente l'organo genitale). Questo suo morboso interessamento non rientra solo in campo teorico, come si potrebbe pensare, ma lo incita anche all'autostimolazione assidua e a un grande senso dell'autoerotismo. Più volte viene sorpreso dei genitori e le frequenti minacce, anche se non del tutto repressive lo spingono a una fobia meglio definita come complesso di Evirazione, in cui il bambino è in costante e visibile ansia per la paura di perdere il proprio organo genitale. Va però tenuto sempre presente che nei suoi primi anni di vita non ha praticamente nessuna relazione con i suoi coetanei, il che lo porta all'adorazione di tutti i bambini con i quali entra in contatto, e alle prime manifestazioni omosessuali che caratterizzeranno il suo sviluppo e i suoi rapporti sociali nei primi anni di vita.

Lo sviluppo sessuale di Hans ha un punto di svolta notevole alla nascita della sorellina Hanna; egli non solo comincia a formulare una serie di dubbi in merito alle teorie che gli vengono proposte circa la nascita dei bambini, in quanto scopre che solo le donne possono averne, ma nota anche l'assenza del pene nella sorella. A questa problematica risponde dicendosi che ogni individuo ha un organo genitale direttamente proporzionale alla propria età e continua a pensare che le dimensioni di quello della sorella aumenteranno con la sua crescita. Alla nascita di Hanna corrisponde la nascita nel bambino di una fobia per gli animali, in particolare per i cavalli, che gli ispirano un gran senso di inquietudine. Questo elemento,dà modo di pensare che nei suoi primi anni d'infanzia egli abbia sviluppato una forte nevrosi ossessiva.

In lui nasce anche un sempre più forte desiderio di avere rapporti sempre più intimi con la madre, e non con il padre. Vuole che sia lei ad accompagnarlo in bagno e a pulirlo, vuole dormire con lei e comincia lentamente ma inesorabilmente a distaccarsi dal padre e a vederlo come un rivale, ad invidiarlo per le dimensioni del suo organo e ad esserne inconsciamente inquietato. "A preparare il terreno è stato probabilmente un sovraeccitamento sessuale dovuto alla tenerezza della madre...". Desidera sempre più morbosamente le "coccole" materne. Il disturbo serio comincia realmente con la nascita di pensieri allo stesso tempo ansiosi e teneri e con un sogno d'angoscia il cui contenuto è la perdita della madre, della quale ha un bisogno totalizzante e travolgente che non è ancora in grado di spiegarsi. Anche quando è in sua assenza, il desiderio inappagato di lei persiste, non concedendogli pace. Il padre incolpa la madre di questa sua nevrosi, e per un certo tempo Hans viene tenuto lontano dal letto dei genitori, il che è causa di grande sofferenza per il bambino che all'età di 4 anni viene trasferito in una camera da letto separata.

La conclusione del caso è comunque vicina; Hans riesce ad esprimere, attraverso una serie di sogni, il complesso di inferiorità che nutre nei confronti del padre, e la paura che la madre possa preferirlo a lui, perché le dimensioni del suo organo genitale sono superiori (lo stesso motivo per cui inconsciamente era terrorizzato dai cavalli), e che non potrà mai essere in grado di competere. Quando al bambino viene spiegata la situazione, e viene confortato dai genitori, il complesso sparisce praticamente del tutto, nonostante per qualche tempo persista un residuo della malattia, che però non è più espressa da paura, ma dalla normale pulsione a fare domande. Il residuo insolito consiste nel fatto che Hans continui a domandarsi cosa c'entri l'uomo nel concepimento del figlio, dal momento in cui è la madre a dargli luce. Appare superata anche l'angoscia provocata dalla paura dell'evirazione.

Hans superò indenne la pubertà, senza più soffrire di disturbi o inibizioni di alcun genere. Aveva anche sopportato senza particolari problemi il divorzio dei genitori. Quando parecchi anni dopo rilesse la pubblicazione del suo caso clinico, affermò che tutto gli era parso estraneo e non vi si riconosceva affatto.


Freud, in base a questo metodo di ricostruzione, sviluppa l'idea di una sessualità infantile precoce che ha un andamento. Tuttavia, c'è da dire che, la sessualità infantile è molto diversa dalla sessualità dell'adulto.


La sessualità infantile è pre-genitale, in quanto, l'obiettivo non è il congiungimento ai fini della riproduzione ma il raggiungimento della fase genitale ai fini dell'adolescenza, dove poi, in questa fase,diventerà genitale ai fini della procreazione (quindi avremo una sessualità adulta- genitale)

Mira, comunque, al piacere,che viene soddisfatto da:


le cure che riceve nel nutrimento, e quindi abbiamo una soddisfazione derivante della zona orale


successivamente si sposta nella soddisfazione del piacere attraverso la funzione dell'urinare e del defecare, quindi abbiamo una soddisfazione derivante dalla zona anale, perché inizia ad esercitare un controllo, quindi abbiamo il Piacere del Controllo, che si


Questa differenza nella ricerca del piacere, fa sì che in un caso di abuso sessuale su minore, ci sia una scissione totale tra il piacere che ricerca l'adulto e quello che ricerca l'infante. Il bambino NON può capire la ricerca del piacere dell'adulto perché è totalmente diverso dal suo.


Secondo Freud, il piacere si lega ad alcune zone del corpo:


  1. zona orale (già precedentemente spiegata)

  1. zona anale (già precedentemente spiegata)

  1. zona fallica, in base alla quale, freud ipotizza che tutti i bambini (comprese le femmine) vogliono avere il pene maschile

La Psicodinamica


Freud, in modo abbastanza lento, concettualizza che il funzionamento mentale è la risultante tra la psicodinamica di 3 diverse istanze:


ES che è la parte arcaica, ossia presente sin dalla nostra nascita, pulsionale che ricerca il piacere e ubbidisce al PRINCIPIO DEL PIACERE


IO parte conscia, razionale, deputata a trattare con il reale ed ubbidisce al PRINCIPIO DI REALTÀ. Questo ci fa capire che queste due istanze possono entrare in conflitto tra loro

(es. amo un ragazzo, voglio stare con lui, ma lui non vuole stare con me)


SUPER-IO rappresenta le NORME PARENTALI E SOCIALI interiorizzate e fatte proprie.

Secondo Freud, quest'ultima istanza (Super-io), viene fuori per ultima, in concomitanza con la risoluzione del complesso di Edipo.


Nell'attività di questa psicodinamica, l'individuo, per non provare troppa angoscia e dispiacere, mette in atto dei meccanismi di difesa ,che provengono dall'io e che hanno la funzione di non far penetrare nell'IO, angosce e dispiaceri, perché altrimenti potrebbe verificarsi un disfunzionamento di questa istanza. Quindi, vengono trasferiti nell'inconscio, e tenuti fuori dal livello di coscienza.

QUESTI EVENTI, però, NON VENGONO RIMOSSI E CANCELLATI, ma cadono solo nell'oblio e possono diventare causa d alcune patologie.

Attraverso questa psicodinamica, si possono capire le diverse personalità. L'individuo sano è quello che riesce a gestire bene le dinamiche tra le tre istanze. La patologia si manifesta quando, predomina in modo troppo forte una istanza sulle altre e non si riesce a creare un equilibrio.

Ad esempio, un educazione troppo permissiva non è una buona educazione perché non si permette al bambino di prendere contatto con il principio di realtà.


Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1939[5], Freud, su forte insistenza di Marie Bonaparte, sua allieva, si trasferisce a Londra. Quando Freud si stabilisce a Londra, è già molto malato a causa di un tumore alla mascella,e qui morirà poco dopo, sempre nello stesso anno (1939).

Questo trasferimento, tuttavia, sarà proficuo per la figlia Anna Freud, che nel 1939 fonderà a Londra, una clinica per bambini, insieme ad altri colleghi, tra cui John Bowlby.

Nel 1945, verranno accolti in Istituti ed Orfanotrofi, bambini rimasti orfani a causa della guerra. Grazie all'osservazione di questi bambini, ci si renderà conto dell'importanza che riveste l'assenza delle cure materne e comunque genitoriali.

Nel 1950 John Bowlby, scriverà un rapporto all'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) relativa alle carenze delle cure materne, evidenziando, in particolare:


  1. Rallentamento dello Sviluppo (da ogni punto di vista)

  1. Depressioni

Da questo momento in poi, si passerà ad un METODO DI OSSERVAZIONE DIRETTA e SISTEMATICA del COMPORTAMENTO INFANTILE e di quanto la carenza di cure possa influire sullo sviluppo[6]


A partire da questa situazione, Bowlby svilupperà la sua TEORIA DELL'ATTACCAMENTO.


Dopo Freud


Melanine Klein 1882-1960


John Bowlby 1909 - 1990 : Egli si interesserà molto di etologia e di Psicologia animale, tanto che attingerà da queste fonti per elaborare la sua teoria dell'attaccamento


Anna Freud 1895 - 1982



Matrice Storica e Culturale delle Teorie di Freud e Piaget


Le discipline cha hanno influito sulla Formazione di:


Sigmund Freud

(nato a Vienna 1856 - morto a Londra 1939)


  1. Biologia (Fisiologia e Zoologia)
  2. Medicina
  3. Neurologia
  4. Etnologia
  5. Religione
  6. Storia dell'Arte (Freud era un appassionato dell'Italia)
  7. Sociologia



Le discipline cha hanno influito sulla Formazione di:

Jean Piaget

(nato a Neuchâtel 1896 - morto a Zurigo 1980)



  1. Biologia (Scienze naturale e Malacologia, ovvero studio dei molluschi)
  2. Psichiatria e Psicoanalisi (andrà a studiare a Zurigo dove insegna Jung)
  3. Flosofia
  4. Etno-Antropologia
  5. Sociologia
  6. Logico - Matematica
  7. Fisica

Storia delle Scienze (il suo scopo era sapere come si costruiscono le prime teorie logiche- matematiche, ed è il motivo per il quale non è diventato uno psicoanalista)


La differenza tra Piaget e Freud si riscontra nell'interesse di studio, ovvero entrambi studiano uno stadio dello sviluppo ma:


Freud si interessa dello sviluppo affettivo


Piaget si interessa dello sviluppo cognitivo



Lezione 11 del 19 Novembre 2007


Processi mentali in cui l'ES prevale:


L'ES non rispetta il principio di realtà e le contingenze spaziali, temporali e causali. Questo non rispetto è possibile trovarlo in diverse forme di attività mentali come:


Sogno

Fantasie

Fantasticherie

Fantasmatizzazioni

Gioco Simbolico

Fiabe

Pensiero autistico

Deliro


Il principio del piacere annulla il principio di realtà che si basa sulle contingenze spaziali, temporali e causali.


Le fantasmatizzazioni riguardano la sfera sessuale (es.: immagino di avere rapporti sessuali con una personaggio irraggiungibile)


Il gioco simbolico è importante perché a volte serve a "riparare" situazioni traumatiche (es.: bimba che viene sgridata dalla mamma e d riflesso, mentre gioca la bambina sgrida la bambola)


Le fiabe hanno a che fare con situazioni inventate e piacciono ai bambini perché sono delle astrazioni della realtà


L'autismo e il delirio sono patologici perché si ha una astrazione dalla realtà che non è raccontata come nelle fiabe, ma è vissuta.



Processi mentali in cui l'IO prevale:


Si ha una forte aderenza al principio di realtà dove vengono rispettati il principio di realtà e le contingenze spaziali, causali e temporali. Questo lo troviamo nella razionalità, nel pensiero logico e nel pensiero scientifico. Questi determinati processi mentali dell'ES o dell'IO determinano il modo in cui l'individuo si pone verso gli altri.


Ripassiamo gli stadi dello sviluppo psicosessuale di Freud:


fase orale (va dalla nascita ai 18 mesi circa)

in questa fase il bambino trae piacere dalla zona del corpo intorno alla bocca e da fatto di ricevere nutrimento


fase anale (va dai 12 - 18 mesi ai 2-3 anni circa)

le funzioni di espulsione sono importanti fonti di piacere e di controllo perché può decidere se espellere o meno. Questo contribuisce alla formazione del Sé perché ha un controllo ed è importante nella relazione perché i genitori sono contenti se si svolge con una certa regolarità.




fase fallica (va dai 2-3 anni circa ai 4-6 anni circa)

l'interesse si sposta sui genitali in base a come possono essere esplorati dall'esterno . è chiara la formazione dell'identità di genere legata alla corporeità


fase di latenza (va dai 4-6 anni circa ai 10-12-13 anni circa)

periodo in cui la sessualità si assopisce a favore di altre funzioni soprattutto intellettive, in cui investimenti sessuali e affettivi si rivolgono all'acquisizione di conoscenze logiche. Questo periodo in Piaget è riconducibile alla scuola primaria ed all'acquisizione di conoscenze logiche.


pubertà fisiologica(è variabile in base agli individui)

Si entra nella fase genitale si ha una reminiscenza della fase genitale e delle pulsioni sessuali. L'equilibrio tra Es, Io e Super-io è rotto dall'Es.





Riferimenti Bibliografici di Freud


  1. Interpretazione dei Sogni
  2. 3 saggi sulla sessualità
  3. Introduzione al Narcisismo
  4. Metapsicologia
  5. Al di Là del principio di Piacere
  6. Psicologia delle masse e analisi dell'io
  7. Disagio e Civiltà
 





















Metodi di studio e di ricerca in Psicologia


La Psicologia è una disciplina scientifica e per studiare il comportamento umano si possono usare diversi metodi.


I principali metodi di ricerca in psicologia dello sviluppo


Metodo Sperimentale

Si propone di verificare delle ipotesi causali (evento causa di un altro evento) Ma la psicologia non si riassume con questo metodo come ad esempio la relazione madre-bambino - piccolissimo -allattamento)


Un esempio di metodo sperimentale:


Ipotesi: somministrato un dato farmaco(variabile indipendente) si ha un miglioramento in campo mnestico (variabile dipendente). La variabile dipendente è detta così perché è lì che si vuole vedere se ci sono delle dipendenze o variazioni.


Svolgimento:

Bisogna confrontare due gruppi di soggetti che saranno chiamati:


G1= Gruppo Sperimentale

G2= Gruppo di Controllo


Al G1 viene somministrato il farmaco

Al G2 non viene somministrato il farmaco


Questi due gruppi devono essere il più possibile simili tra loro per diverse variabili, quindi devono essere PARIFICATI

A questo punto si fa un pre-test di memoria e si trattengono gli individui con lo stesso livello di memoria. Viene somministrato il farmaco al G1 e niente al G2 e si risomministra o lo stesso test (pre-test) oppure un altro test e si verifica se ci sono stati dei cambiamenti. Se ciò avviene si può pensare ragionevolmente che il farmaco abbia influenzato la memoria.


Questo metodo di ricerca è molto usato in laboratorio e nella psicologia degli adulti e a volte in quella dello sviluppo anche se non è molto utilizzato.


Metodo dell'Osservazione

Deriva dall'etologia ovvero lo studio del comportamento animale. Vuole studiare vari aspetti del comportamento manifesto


Metodo Clinico - Critico di Piaget

Analizza aspetti specifici della trasformazioni cognitive in età evolutiva


Psicometria e Test

Mira a differenziare gli individui rispetto a determinate caratteristiche. È in questo ambito che sono stati elaborati i test sul Q.I.. Questa disciplina (la Psicometria) è stata ideata da Galton, che era il cugino di Darwin. Egli inventò il metodo quantitativo, utilizza dei metodi molto semplici come la "Curva Normale"


Tra correlazione e relazione causale c'è differenza perché le prime non consentono di stabilire la seconda.

La normalità è un concetto statistico relativo alla popolazione di riferimento . Quando si parla di psicometria ci si riferisce alla misurazione di competenze , condizioni, capacità e attitudini. In questo contesto nascono i test del Q.I.

Il Q.I. è il rapporto tra l'età mentale e l'età cronologica. Binet e Simon avevano il compito di individuare i bambini che avevano le stesse capacità di seguire allo stesso livello. Per fare questo Binet cercò di identificare delle domande tipiche alle quali potevano rispondere tutti i bambini di quella data età (es 5 anni)


A 5 anni dovevano sapere fare le seguenti cose:


  • Ripetere una frase di 10 sillabe
  • Contare fino a 4
  • Copiare un quadrato
  • Capire, dati due oggetti, quali dei due pesa di più
  • Saper riunire in un pezzo solo un rettangolo.

Se il 75 % dei bambini ci riescono allora possono essere considerate attività tipiche di bambini di 5 anni.

L'età mentale è ciò che il 75 % degli individui della stessa età sa fare. In base alle domande la riuscita è data da fattori culturali e da un bagaglio nozionistico scolastico acquisito e legato alle domande sulle quali la popolazione è stata TARATA. Piaget non concorda perché così si verificano le nozioni e non il modo di pensare del bambino. Piaget è più interessato agli errori dei bambini. In età evolutiva il test del Q.I può essere pericoloso perché NON dice niente delle potenzialità ma solo delle nozioni che un bambino ha.

Interviste e Questionari

Soprattutto usato nella Psicologia Sociale, indaga opinioni, atteggiamenti modi di pensare i gusti le preferenze ecc dio determinati gruppi di soggetti

Il Colloquio Clinico

Si propone di ottenere informazioni sulla personalità di un soggetto

Metodi Proiettivi

Possono essere di aiuto ad una situazione clinica

Anche i metodi proiettivi mirano ad ottenere informazioni sulla personalità di un soggetto e consistono nel proporre una situazione in cui l'individuo proietta la propria situazione (es disegni dei bambini della propria famiglia)

Metodi delle storie di vita, le Narrazioni ed il metodo Biografico

Lo scopo è di ricostruire un percorso di vita o vissuto in un determinato contesto di vita o in un rapporto a determinati eventi.

Lezione 12 del 21 Novembre 2007


La "Ricerca Osservativa" si differenzia in:


Osservazione Diretta

Osservazione Indiretta

OSSERVAZIONE INDIRETTA

Si basa sull'osservazione dell'attività umana: narrazione, disegni, sogni ma solo se trascritti verbalmente.

L'interesse della ricerca per l'osservazione indiretta è grandissimo perché il ricercatore rimane in possesso del materiale e può continuare a lavorarci anche a distanza di tempo.

E' un sistema che permette di arrivare a motivazioni che non sempre sono facilmente osservabili.





OSSERVAZIONE DIRETTA

Ci si riferisce all' osservazione etologica che consiste nell'osservare le persone in condizioni più naturali possibili: bambini che giocano, persone che parlano, persone che mangiano etc..

Queste osservazioni possono essere documentate in 3 modi:

Osservazione in condizione naturale

L'osservatore partecipa con etogramma e cioè un sistema di registrazione scritta che prende in considerazione comportamenti che, prima dell'osservazione, sono stati ritenuti interessanti per la ricerca. Naturalmente, possono subentrare eventi importanti e non considerati che vengono trascritti.

Questo metodo viene utilizzato per lo studio dei bambini piccoli, uno dei primi fu Darwin che lo usò per osservare suo figlio.


Piaget metodo clinico e clinico-descrittivo

L'osservazione partecipante fu molto utilizzata da Piaget e soprattutto da sua moglie (laureata in Scienze della Formazione) per analizzare il comportamenti dei loro 3 figli.

L'osservatore interviene in parte, proponendo un'attività da svolgere (es. dare ad un bambino il biberon capovolto per vedere quando è in grado di girarlo).

Un altro esperimento importante effettuato da Piaget consiste nel far vedere un oggetto al bambino e poi nasconderlo, davanti a lui, sotto il cuscino:

fino agli 8 mesi il bambino non cerca l'oggetto;

tra gli 8 e i 12 mesi, invece, lo cerca perché l'oggetto è diventato permanente,

cioè il bambino elabora che anche se l'oggetto non è visibile è comunque da qualche parte attuando, così, un processo selettivo molto importante (il bambino piange perché vuole proprio quell'oggetto).

L'oggetto permanente è un pre-requisito importante per l'acquisizione del linguaggio: per poterlo spiegare devo essere convinto che l'oggetto esista.


Infant Observation

E' un'osservazione effettuata dai post - freudiani per mezzo della psicoanalisi che esaminano il rapporto con i genitori o figure di riferimento; ne parla soprattutto Bowlby nei suoi studi riguardanti i "modelli di attaccamento".

Lezione 13 del 26 Novembre 2007

I libri di Piaget vennero tradotti in Italia solo intorno agli anni 50, questo ci fa capire di quanto l'Italia fosse indietro a causa della Riforma Gentile che aveva influenzato, in negativo, fino a quel momento l'evoluzione della Psicologia in Italia.

Negli anni 1932 e 1934 sia Piaget che Montessori sono impegnati sul tema della Educazione alla Pace, tanto che ne 1932 si incontreranno ad un convegno relativo alla Educazione alla pace, dove si dove si deve supporre che si siano parlati tanto che Piaget, nonostante non condividesse completamente il pensiero della Montessori diventerà direttore di Istituti Montessoriani in Svizzera. Tra loro, comunque, non ci fu mai una collaborazione.


Jean Piaget


Nasce a Neuchâtel nel 1896 in Svizzera. A 11 anni scrive il suo primissimo e piccolissimo articolo relativo ad un passero albino. Il suo interesse è soprattutto rivolto alle scienze naturali ed in modo particolare alla malacologia,ovvero, allo studio dei molluschi.

Nel1918 si laurea in scienze naturali ed il suo pensiero è molto vicino a quello dell'evoluzionismo di Darwin. La sua tesi di laurea era relativa ad uno studio su come cambiassero le forme delle conchiglie in base alle acque in cui venivano inserite.

Nel 1918 pubblica "Ricerca", nel quale enuclea gli obiettivi delle sue future ricerche che saranno fondate su una nuova disciplina detta "epistemologia genetica",ovvero sviluppare ed osservare l'inizio delle conoscenze.

Per studiare in modo sperimentale l'epistmologia genetica dovette osservare i bambini ed è per questo che passerà dalla malacologia alla psicologia.

Formulando questi obiettivi di ricerca riconobbe che esistevano diverse forme di pensiero sulle quali si concentrò. Queste erano:


Pensiero Logico - Scientifico


Pensiero Primitivo ( in questo periodo, l'antropologia culturale stava esponendo i primi studi relativi a popolazioni primitive a al suo pensiero, ad esempio a livello di miti)



Prende atto che in ambito Psichiatrico e Psicoanalitico ci sono:


Pensiero Autistico


Pensiero Inconscio ( che lui definisce SIMBOLICO) della psicoanalisi


Dal 1918 al 1919 studia a Zurigo dove insegnavano Jung e Bleurer per apprendere la Psichiatria e la Psicoanalisi


Dal 1919al 1921, va a Parigi e segue le lezioni Janet Brunschwicg e Levy-Bruht.

Sempre in questo lasso di tempo, ha modo di partecipare alle ricerche di Binet sul Quoziente Intellettivo, dalle quali rimane deluso perché dal suo punto di vista non erano in grado di evidenziare le reali visioni dei bambini dal punto di vista intellettivo.

Nel 1921, si recherà a Ginevra, e non la lascerà più.

Tra il 1920 e il 1921 incontra Sabine Spielrein, paziente e poi allieva di Jung a Ginevra che venne invitata a soggiornare presso l'Istituto Jean Jaques Rousseau, del quale Piaget era Direttore. In questa occasione egli avrà modo di fare un breve periodo di analisi.Sarà quest'esperienza che farà capire ancora di più a Piaget che il suo interesse è rivolto al pensiero logico scientifico. Per lui,l'affettività è importante perché è la "benzina" che fa muovere l'essere umano ma non se ne vuole interessare perché a gli interessa di più lo sviluppo del pensiero logico scientifico, del quale fino a quel momento non si era occupato nessuno. Quindi il suo interesse verterà sul pensiero logico-scientifico e razionale.




Problema della formazione delle grandi categorie della conoscenza[7]


Le categorie della conoscenza sono:


  1. Spazio

  1. Tempo

  1. Oggetto

  1. Causalità

Problema delle strutture logiche fondamentali


  1. Strutture di ordine seriali

  1. Classificazione

  1. Inclusione

  1. Combinazione

L'obiettivo di Piaget è quello di vedere come si comportano i bambini rispetto a questi rapporti tra spazio, tempo, oggetto e causalità. Nella sua idea l'individuo costruisce le sue conoscenze e le sue risposte in modo attivo interagendo con l'ambiente.

Con Piaget e con la Montessori la manipolazione è molto importante per quello che si vuol far acquisire ai bambini. Il metodo Montessori nasce per bambini poveri e diversamente abili che non avevano la possibilità di toccare molti materiali. Critica di Piaget alla Montessori è che lei fornisce solo materiali molto strutturati e organizzati, questo perché la Montessori era interessata all'educazione , mentre Piaget era un ricercatore quindi avevano obiettivi diversi.


Esistono due diversi tipi di strategie di ricerca:


Longitudinale: Lo stesso bambino viene seguito ad intervalli di tempo variabili (mesi e anni) rispetto a determinati comportamenti per verificare come è andata l'evoluzione. Sono ricerche onerose, perché bisogna attendere che il bambino cresca. È una ricerca che può andare bene nei primi mesi o anni di vita perché ci sono sviluppi più veloci. Non è tuttavia una ricerca molto usata, anche se in America ed in Australia hanno condotto macrostudi perché disponevano di fondi adeguati. In questi studi gli individui venivano seguiti fino ai 30 anni ed erano studi relativi alla devianza minorile.


Trasversale: Viene usata nell'ambito dello sviluppo cognitivo ed è stata molto usata da Piaget.

Come si svolge una ricerca trasversale:


  • Si studiano gruppi di bambini di età diversa rispetto ad un dato problema.
  • E necessaria uniformità tra i gruppi rispetto al genere, alla classe sociale, alla lingua..
  • Tutti i bambini del gruppo vengono sottoposti alle stesse domande e con le stese modalità, ricostruendo così un percorso evolutivo e si ipotizza che questo percorso sia valido anche a livello individuale

Lezione 14 del 28 Novembre 2007



Cosa sono i test del Q.I e cosa permettono di valutare?

Le risposte arrivano da 2 studiosi Binte e Simon.

A questi test vennero mosse due critiche:


Popolazione di riferimento ed il subentro di fattori culturali non sempre facilmente controllabili (es bambino francese consoce capitale della Francia ma non quella dell'Italia e un bambino Italiano conosce la capitale dell'Italia ma non quella della Francia)


Stern (studioso americano) sulla base degli studi di Binet-Simon introdusse una variante nel calcolo del Q.I ovvero:

E.M. x 100

E.C

 





Questo calcolo viene criticato perché, ad esempio, poniamo 3 situazioni:


situazione 1:


EM=9

EC=9


x 100 = 1 (questo è il Q.I. "Corretto", di una persona che non ha ritardi mentali)



situazione 2:


EM=3

EC=5


x 100 = 60 (questo è il Q.I. di una persona che ha ritardi mentali)



In questo caso abbiamo uno scarto di 2 tra EM e EC


situazione 3:


EM=13

EC=15


x 100 = 86 (questo è il Q.I. di una persona che non ha un ritardo mentale)



Anche in questo caso abbiamo uno scarto di 2 tra EM e EC


Tra la situazione 2 e la 3 c'è una forte differenza nonostante lo scarto sia lo stesso, quindi non c'è giustizia tra l'effettiva età mentale e l'età cronologica


Per queste due motivazioni lo strumento è stato molto criticato ed alla fine si è abbandonato. Questo è uno strumento che rende conto con tutti i suoi limiti di una condizione MOMENTANEA che può non dire niente delle possibilità future del bambino.


Cos 'è l'intelligenza?


NON è una facoltà, NON è un dono, NON è qualcosa di innato, ma È qualcosa di dinamico , la risultante di alcuni processi e delle interazioni che l'individuo ha nel suo ambiente ed è composta da diversi aspetti:


Aspetto logico-razionale

Capacità di usare operazioni mentali che si costruiscono nel corso dello sviluppo grazie all'interazione con l'ambiente e con gli oggetti materiali. E' un aspetto che accomuna tutti gli individui in ogni parte del mondo.


Nozioni di Bagaglio Culturale

Acquisite grazie alla scuola.


N.B. Tutti acquisiscono gli aspetti logico razionali ma non tutti acquisiscono un bagaglio culturale.


Velocità, Rapidità, Creatività

Velocità e Rapidità con cui si possono mobilitare e la logica o le nozioni.

La Creatività è la capacità di mettere in connessione in modo veloce delle informazioni che vengono dai primi due aspetti (logico-razionale e bagaglio culturale) in modo creativo e nuovo.


Questi tre aspetti fanno parte del nucleo centrale che la docente definisce intelligenza. Ci sono poi alcune teorie come quella di Gardner , sulle intelligenze multiple che tengono conto del fatto che alcune perone sono più intelligenti in alcuni settori piuttosto che in altri, rispetto alla norma delle persone. Questo è dato non dagli STIMOLI (NON DIRE MAI MAI MAI QUESTA PAROLA!!!!!!), ma dall'esposizione all'ambiente.


Intelligenza Emotiva

Si è cominciato a parlarne da poco, ed è l'intelligenza che si sviluppa nel rapporto con gli altri. E' stata proposta da Goleman, il quale ha scritto un libro intitolato "Intelligenza Emotiva". Egli sosteneva che bisognava introdurre questa intelligenza come abilità che regola le relazioni. Per fare questo devono coesistere 3 diverse abilità:

Abilità Comunicative

Capacità di avere sempre un atteggiamento positivo

Capacità di mettersi nei panni dell'altro (NON DIRE EMPATIA!!!!)


Quindi, per concludere, le persone più intelligenti, sarebbero quelle che riescono ad avere queste 4 dimensioni insieme.


Lezione 15 del 03 Dicembre 2007



La ricerca fatta da Jean Piaget[8] è un'opera enorme, molto vasta che si estende per sessanta anni circa dal 1920 fino alla data della Sua morte 1980.

Le sue ricerche sono davvero molto importanti perché sono caratterizzate da una particolare metodologia.

La prima Tappa della carriera scientifica di Piaget, nel 1919/20 quando diventa direttore delle ricerche nell'Istituto J.G. Rousseau, fino al 1932; questa prima tappa è caratterizzata dall'utilizzo del metodo clinico che Piaget si è inventato, in contrappostone a quanto vedeva fare nel laboratorio di Jean Binet, dove venivano poste delle domande di tipo solo nozionistico ai bambini ma che non dicevano nulla sulle strategie di ragionamento dei Bambini!

Lui inventa questo Metodo Clinico cioè una specie di colloquio con il bambino preso singolarmente con un'intervista aperta, flessibile dove l'esaminatore intervista il bimbo su alcune problematiche e porta avanti l'intervista a seconda di quello che risponde il bambino!

Quindi è molto diverso da un questionario a risposte chiuse!

Metodo Clinico perché lo ha inventato Lui e si basa essenzialmente sul linguaggio.


La seconda Tappa che và dal 1928 fino al 1935, in parte si sovrappone con la prima, è la tappa in cui porta avanti le sue ricerche sulla nascita dell'intelligenza del bambino; in questo periodo P. si è sposato e anche Sua Moglie è ricercatrice con Lui, ha avuto tre bambini che vengono osservati sistematicamente sia da lui che Sua Moglie, dalla nascita fino a 2 anni circa!

E' un lavoro quotidiano osservava i bambini nelle loro piccole attività quotidiane ma anche sottoponendoli a piccoli esperimenti!

Prima di Lui il metodo clinico veniva applicato ai bambini a partire dai 4 anni circa.


La terza Tappa và (circa) dal 1935 al 1970 in cui vengono affrontate le ricerche sullo sviluppo logico definito "Metodo Clinico Critico"diverso dal primo metodo perché si basa anche sull'utilizzo di un piccolo materiale che il bambino deve manipolare, osservare e spiegare!

Dunque la prima tappa è esclusivamente linguistica, la seconda si basa sull'interazione e la terza sul metodo definito critico ed è stato inventato da Piaget.

La lista delle pubblicazioni[9] che ci ha fornito le date di pubblicazioni si riferiscono a quelle francesi!

In Italia c'era la riforma Gentile mentre in altri Paesi si sviluppava la ricerca!!!!!

Il metodo clinico utilizza in modo costante la richiesta "del perché" il bambino faccia una data cosa, questo per riuscire a comprendere il pensiero infantile!

Si riesce così a mettere in evidenza, nel bambino, l'esistenza dell'animismo, dell'artificialismo e del finalismo!

L'animismo è la tendenza del bambino a considerare tutti gli oggetti, anche quelli della natura (sole, albero ecc.) inanimati sono vivi e dotati di intenzionalità e di emotività!

Così i loro movimenti sono visti come volontari, ad esempio un sasso che rotola giù da una montagna per il bimbo rotola perché vuole andare a vere giù cosa succede e ovviamente non per la reale forza di gravità che lo fa cadere!

Piaget fa ai bambini delle domande[10] sul movimento degli astri, le risposte ottenute erano che gli astri ci seguono, come ad esempio fa la luna o il sole!

Questo è il momento del dominio della fantasia!


L'artificialismo tutti i bambini pensano che gli oggetti animati ed inanimati sono stati fabbricati da una persona importante come ad esempio Dio o qualcuno di importante (1926)!

La nozione di causalità oggettiva, cioè il pensare che un fenomeno è creato per delle cause esterne alla propria persona (come il sasso che rotola giù)  da qui nasce il concetto di egocentrismo intellettuale dove il bambino (ma anche l'adulto) è al centro ed è causa di tutto ciò che accade!

La difficoltà sta nel separare il soggettivo dall'oggettivo ad es. se piove, piove per motivi esterni oggettivi che non hanno nulla a che fare con la mia volontà, invece a questi livelli tutto viene rapportato a se stessi come causa di tutto.

Il Finalismo consiste nel pensare che tutto ciò che succede nel mondo succede per il bene degli esseri umani!

Queste tre forme di ragionamento non tengono conto di una causalità di tipo meccanico, che implica cioè che le cose succedono perché ci sono dei contatti o movimenti di oggetti esterni alla persona, da ciò deriva anche questa difficoltà a decentrarsi dal proprio punto di vista e deriva questa confusione tra realtà oggettiva e soggettiva!

Questa prima Tappa che và dal 1920 al 1932 è caratterizzata dalla scoperta di queste strategie di ragionamento infantile tipiche di bimbi dai 4 fino ai 6 o 7 anni! Periodo Pre-Logico dello sviluppo dell'intelligenza!

Uno sperimentatore racconta una storia "La Favola di Niobe[11]" ad un bambino e poi gli chiede di raccontarla ad un altro bambino, si può vedere che i bambini fanno una serie di trasformazioni rispetto ai personaggi, ma soprattutto rispetto ai legami temporali e causali, non c'è coordinazione spazio/temporale i discorsi vengono legati con "e poi e poi"!

Nei bambini di 3 anni la parola ruscello viene compresa come uccello perché a quella età non si conoscono molte parole!

Ha fatto una lista di tutto ciò che viene ricordato meglio, quali parole appunto sono state ricordate di più da tutti i bambini a cui è stata raccontata questa fiaba.

Man mano che i bambini crescono ricordano più elementi ed organizzano meglio i pensieri.

Grazie a questi tipi di ricerca Piaget fa delle considerazioni sul linguaggio e tra linguaggio egocentrico e linguaggio socializzato.

Il linguaggio egocentrico consisterebbe in monologhi delle verbalizzazioni che accompagnano un'attività qualunque che il bambino sta facendo, ad es. mentre disegna dice, parlando da solo, "voglio fare qualche cosa ma voglio un foglio più grande", oppure ripetizioni di parole!

Non è intenzionale, non vuole comunicare nulla!

Mentre invece nel linguaggio socializzato si può riconoscere un interlocutore perché contiene un linguaggio con ordini (fammi questo), domande (posso prendere questo?),preghiere ecc., sono espressioni linguistiche diverse dal monologo.

Questa distinzione tra linguaggio egocentrico e socializzato è stata molto criticata per motivi ideologici perché monello stesso periodo storico Vigotski in Unione Sovietica faceva considerazioni simili su linguaggio e pensiero egocentrico, V. tendeva a dire che l'essere umano è un essere sociale quindi dalla sua nascita il suo linguaggio è rivolto agli altri e non a se stesso!

Il linguaggio sarebbe quindi solo un'attività sociale, per motivi ideologici il linguaggio egocentrico non piaceva e qui in Italia dove si seguiva V. c'è stata una grande diatriba!

I loro intenti erano totalmente diversi, V. voleva dimostrare quanto il bambino è tributario dalla sua cultura e quanto è per questo è importante disporre di una sua cultura! Ma questo era un suo problema ideologico personale!

Mentre Piaget[12] non aveva questi problemi per cui osservava semplicemente ciò che accadeva!


Il linguaggio egocentrico non sparisce del tutto nell'adulto anche noi a volte parliamo da soli!

Per quanto riguarda l'egocentrismo si hanno delle caratteristiche che pervadono tutto il pensiero infantile in questo particolare momento nell'ambito linguistico, tutto ciò si ritroverà nell'egocentrismo in ambito spaziale.

La Prof.ssa ha fatto un disegno dove ha rappresentato due persone il bambino e lo sperimentatore, al centro ha disegnato un piano che contiene tre figure una torre un abete da una parte e delle montagne dall'altra, poiché lo sperimentatore ed il bambino sono seduti uno di fronte all'altro ne consegue che ognuno vedrà avanti a se i disegni con un ordine diverso dall'altro: lo sperimentatore vede davanti a se prima le montagne e poi la torre a sinistra e l'abete a destra, il bambino al contrario vede prima la torre a destra e l'abete a sinistra e poi dopo le montagne!




Bambino








Si hanno così due punti di vista diversi! Quando lo sperimentatore gli chiederà tu cosa vedi?Iil bambino egocentrico dirà "tu vedi quello che vedo io", perché il bambino egocentrico non è capace di decentrarsi e di mettersi al posto dello sperimentatore, non riesce a fare altro è un esercizio facilissimo che funziona sempre!!E' un esperimenti Clinico Critico perché ci sono anche degli oggetti in gioco!


Il modello di sviluppo cognitivo: è un costrutto teorico, non è un dogma perché ogni ricerca nuova può aggiungere qualcosa consente di spiegare lo sviluppo infantile su due versanti importanti: il versante Strutturale che è quello che rende conto degli Stadi dello sviluppo cognitivo che cambiano lungo l'arco dello sviluppo ed è molto importante aver ben presente che questi Stadi hanno un carattere integrativo "cioè ogni Stadio costituisce la base necessaria per le costruzioni successive" tutto ciò che viene elaborato in un determinato momento è un punto di partenza necessario per le future acquisizioni,(categorie del pensiero spazio tempo causalità), motivo per cui seguendo la logica degli Stadi, nel primissimo Stadio cioè periodo senso motorio, prima dell'apparizione del linguaggio il bambino sul piano dell'azione pratica, materiale e concreta elabora sulla base delle categorie spaziali , temporali, causali e oggettuali, muovendosi da una parte all'altra della stanza elabora il percorso avanti, indietro alternativo ed impara a muoversi!

Lo sviluppo cognitivo è una lenta progressiva costruzione dove ogni acquisizione serve come fondamento per ciò che viene dopo, questa posizione è ovviamente IMPORTANTISSIMO da un punto di vista didattico pedagogico per gli insegnanti!

Come si fa da un punto di vista dinamico a passare da uno stadio all'altro? Non è per via delle leggi stimolo risposta per Piaget! Per Piaget la spiegazione proposta sta nella dinamica dello sviluppo e nella necessità di adattarsi all'ambiente materiale, fisico e sociale e il meccanismo che propone è quello dell'assimilazione/accomodamento. Dice che alla nascita tutti dispongono di strutture di attività semplici sono per esempio[13] guardare gli oggetti seguire i movimenti, fare dei piccoli confronti tra la luminosità delle cose!A livello visivo c'è una grande attività di confronto tra le cose, quindi la visione è uno schema di assimilazione, presto i bambini riconosceranno cose già viste!Tutti i bambini osservano a lungo gli oggetti in modo da memorizzarle!

Il bambino così senza saperlo confronta e assimila tutto ai suoi schemi visivi!La novità attrae i bambini in modo irresistibile!( ad esempio a tre mesi di età)

Lo schema della visione è uno schema di attività, la stessa cosa avverrà da quando possono sperimentare lo schema della prensione!

Un bambino di 6 mesi può includere nello schema della prensione diversi oggetti che devono avere una dimensione ben precisa né troppo grandi né troppo pesanti, ad esempio con un pallone troppo grande deve usare tutte e due le mani e quindi deve accomodare lo schema iniziale in modo da poter integrare l'oggetto nella sua attività! Accomodare significa modificare leggermente uno schema iniziale per poter integrare dati nuovi che provengono dall'ambiente.

Il meccanismo di apprendimento ipotizzato da Piaget è questo: un individuo nasce con degli schemi di azione che usa per interagire con l'ambiente in modo attivo, gli oggetti possono essere o non essere subito inclusi/assimilati negli schemi posseduti e allora devono modificarsi e così si creano nuovi schemi ad es. prendere il pallone con 2 mani anziché con una sola!Questo meccanismo è importantissimo perché significa che i progressi avvengono attraverso  alle interazioni tra l'individuo che è attivo e l'ambiente; a volte però l'ambiente non può essere integrato, questo resiste all'assimilazione, così come per il pallone e gli schemi vanno modificati e ciò è quello che spiega le acquisizioni successive!Questo vale anche per la didattica!

Alla base c'è sempre un individuo attivo che vuole assimilare nuovi oggetti, ma se l'individuo per x motivo non vuole assimilare e questo pone il problema della motivazione!

Questo schema spiega anche perché è così importante che nell'ambiente vi siano degli oggetti nuovi e diversi, perché senza questi non c'è la possibilità di acquisire nuove cose,; questo permette di capire perché i bambini che provengono da ambienti svantaggiati dove gli oggetti sono pochi sono bambini con minore possibilità di mettere in atto il meccanismo di assimilazione accomodamento.

Questo meccanismo di assimilazione/accomodamento che è un meccanismo attivo dinamico rimane uguale per tutta la vita, anche noi ora siamo assimilando/accomodando quello che Lei ci stà dicendo! E' sempre una assimilazione/accomodamento attivo e mai passivo! Tutto questo non è fatto consapevolmente!







N.B. Per l'esame bisogna saper collocare le varie teorie in un contesto storico sociale! Non vuole tutte le date ma le più importanti!! Tipo in che periodo è vissuto Freud? Poi: le teorie non sono dei dogmi da recitare a memoria queste evolvono e quindi è IMPORTANTISSIMO imparare questa parte del libricino dei suoi appunti!!!!!!


Pag.19 Suo libricino Kappa:

Le cose sottolineate vanno imparate a memoria!


Per Lei la più importante

La docente ha detto che chiederà le date più importanti relative ad eventi o a saggi fondamentali.


N.B.Quando la docente chiederà di parlare dello sviluppo dell'affettività, bisognerà iniziare parlando di Freud, cosa accade dopo la sua morte e bisognerà spiegare che si passerà da un Metodo di Ricostruzione del Comportamento Infantile, che viene messo in pratica da Freud, al Metodo dell'Osservazione Diretta e Sistematica del Comportamento Infantile, praticato da Bowlby e Anna Freud

Quando la docente chiede la formazione delle grandi categorie della conoscenza bisogna risponderle con questo paragrafetto. È importantissimo saperlo!!!!!!

Fino a Natale approfondirà le ricerche di J. Piaget

I libri citati nella lista che ha dato si possono trovare in biblioteca e si possono leggere prima dell'esame! ! !!

Vedi fotocopia di oggi sull'animismo infantile!

In fotocopia che ha dato oggi!

I due non si sono mai conosciuti quindi per Lei questa diatriba è TOTALMENTE INUTILE in quanto costruita da altri!

NON mi tirate fuori l'allattamento! !!




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