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PER UN'EDUCAZIONE ALLA SESSUALITA' - La dimensione mitica

psicologia



PER UN'EDUCAZIONE ALLA SESSUALITA'



Nella cultura occidentale opposti paradigmi culturali concordano nel prescrivere l'astensione dall'educazione sessuale:

  • è meglio lasciare libero corso alle molteplici possibilità con cui la sessualità si struttura in uomini e donne senza che un esperto si permetta di restringerle in qualche sedicente teoria
  • la forza istintuale della sessualità viene assunta come materia bruta sulla quale applicare le formule di una pedagogia moralmente ispirata
  • una terza posizione cerca di costruire un modello di comunicazione sulla sessualità che dia ascolto a tutte le parole possibili su di essa; in tale posiziona la sessualità viene assunta quale condizione costitutiva dell'essere umano fin dal suo concepimento biologico e psicologico

EDUCAZIONE = compito degli adulti di esplicitare il proprio processo di costruzione di senso relativamente a tematiche così universali come l'essere venuti al mondo e l'essere uomini e donne in questa società.


La dimensione mitica


Ogni nuova generazione sembra desiderosa di ricreare da sé la propria personale posizione sulla sessualità. Questa modalità di pensiero può essere fatta ricadere nell'atteggiamento miotico cioè il "ritornare all'origine dei processi di costruzione degli orizzonti di senso".



Costruzioni mitiche maggiormente rilevanti rispetto alla sessualità:


mito di Narciso il quale, rapito dalla propria bellezza, s'innamora della propria immagine, finendo per trascurare le attenzioni della ninfa Eco, le occupazi 454f58e oni per la sua vita medesima e giungendo allo sfinimento (simbolo di un maschile tutto centrato su sé stesso e di un femminile tutto spostato sull'altro fino al punto di dimenticarsi di sé).


mito di Eros, giovane altamente conteso nell'olimpo, giunge ad innamorarsi della terrestre Psiche. Questi, per potersi congiungere, dovranno morire, solo così il dio diventa mortale e la donna accede al minimo di condizione immortale che è possibile raggiungere agli esseri umani.


mito di Edipo: istituisce il divieto dell'incesto. Processi di maturazione della pulsione sessuale come un passaggio dalle forme arcaiche, egoistiche ed anche violente della sessualità panica (demone Pan), ad una sessualità fantasticata, relazionale, psichica che si pone sotto l'insegna del dio Eros.



La mitologia del genere fantascientifico ;


futuro come conseguenza necessaria dello sviluppo tecnologico, mire onnipotenti maschili di procreare da sé per mezzo del potere scientifico.

Nuove ipotesi partendo dall'assunto che uomini o donne non si nasce ma lo si diventa, società utopica depurata dai pregiudizi tra uomini e donne. Il sesso è raffigurato come la palla al piede che della possibile uguaglianza tra esseri umani.




Eros e Thanatos


Il legame tra Amore e morte costituisce da un punto di vista mitico un'unità inscindibile.

La sessualità può essere vista in collegamento sia con la vita che con la morte, essendo essa come il trasformatore della materia inerme in sostanza inanimata.


Il dominio dell'altro, l'affermazione della propria soggettività, il trionfo della sottomissione diventa un modello d'orgasmo e la sessualità si traduce in esercizio del potere sull'altro.


Inquietante accostamento fra sessualità e guerra, sia nella terminologia che nella pratica sistematica  nelle guerre attuali. (opera forse la forza denominata Pan nell'accostamento fra vita e morte? NO, stupro di guerra come abuso del corpo femminile lasciato però in vita per generare).


E' il piacere del potere come controllo ed asservimento dell'altro che costruisce la ragione di pratiche sessuali quali lo stupro, l'incesto, la pedofilia.. La violenza (orientata all'annullamento dell'altro) diventa sia presupposto che finalità dei rapporti sessuali.


Sesso ed adolescenza


Gli adulti possono provare nostalgia, rabbia spesso inconscia, di fronte alle ricerche sessuali dell'adolescenza.


Vi è un'idea degli adulti secondo la quale parlare di educazione sessuale a dei giovani nel pieno delle loro pulsioni istintuali può esporre al rischio di eccitarli o sedurli sessualmente.

Altri sono convinti che prima si inizia il martellamento su cosa si debba fare circa la sessualità e maggiori saranno le probabilità di una conformazione dei comportamenti a tali dettami.


Si sbagliano, è l'amore che interessa agli adolescenti, l'amore inteso come esperienza di sé. Un amore che parta da una posizione intransitiva, dove cioè l'adolescente ama per provare l'esperienza dell'amare, ma che poi consente l'approdo all'amore transitivo, dove cioè dà piacere il dar piacere all'altro.


Amore e sesso sono fortemente attraversati dalla tensione fra desiderio e paura. La spavalderia adolescenziale, la tendenza all'esibizionismo ed alla provocazione sono spesso il segno del timore di non piacere, di essere inadeguati, di essere travolti dalle forze che sentono nel proprio corpo e che non riescono a capire pienamente.


BISOGNO =  istinto che si impossessa della soggettività e la usa per i suoi scopi

DESIDERIO = pulsioni sessuali che hanno ricevuto un'elaborazione psichica e che diventano pertanto occasione di espressione della soggettività.


Lo spazio della scuola


La recente riforma della scuola dell'obbligo ingloba l'educazione sessuale dentro l'area dell'educazione dell'affettività.


Argomento pluridisciplinare  che non può essere ridotto all'acquisizione di conoscenze e di competenze teoriche, ma deve mirare a formare l'anima del cittadino del futuro, dentro la quale trovano sintesi le istanze pulsionali del corpo, quelle etiche della convivenza civile e quelle storico-politiche della responsabilità sociale nei confronti dei rapporti fra uomini e donne (la poesia può essere il linguaggio ideale).


EROS ET MYTHOS


IL SENTIR DELLA MENTE DI EROS



Esistono un'infinità di termini per indicare eventi affettivi.

Quattro sono le principali categorie che vengono utilizzate nel campo dell'eros:

PASSIONE = inizialmente idea di dolore, patimento; poi passione come tormento, trasporto, eccitazione

SENTIMENTO = passioni addomesticate, rese tranquille e presentabili

EMOZIONE = quantità di motus che ci agita, vortici fisici applicati alle passioni dell'anima, è un giudizio (valuta gli stimoli per classificarli secondo la polarità piacevole-spiacevole o angoscioso-gradevole) e sono sempre calate in una situazione, reale o immaginativa.

AFFETTO = come essere affetti da qualcosa nel corpo, essere umano in balia delle tempeste emozionali.


L'intera dimensione temporale è articolata dalle differenti sfumature emozionali, alla cui base stanno gli elementi semplici delle emozioni cosiddette di base. Esse sono innate e quindi trans-culturali, ovverosia ogni cultura condivide la medesima serie di emozioni di base. Paura, rabbia, tristezza, disgusto, sorpresa e gioia costituiscono quindi i sei colori fondamentali della tavolozza emozionale. Esse sono attribuibili alle due polarità del piacere e dispiacere.


Gli affetti


Tali emozioni si sviluppano secondo percorsi individuali e secondo l'esperienza di un'educazione specifica delle culture, per arrivare a costituirsi in forme più complesse.

Dalle diverse emozioni di base provengono famiglie specifiche di termini.


Lo scambio di emozioni che un individuo intrattiene con le figure rilevanti del proprio ambito sociale vanno a costruire una dimensione della vita emotiva (dimensione affettiva).


Gli affetti potrebbero essere chiamati "la memoria delle emozioni", ovverosia il deposito storico delle esperienze emozionali intrattenute fra un individuo ed un altro (sempre e comunque ambivalenti, positivi e negativi).


I sentimenti


Jung: vi sono quattro attività mentali che orientano la coscienza. Il differente mescolamento delle stesse dà origine alle differenti tipologie di fondo delle personalità degli individui.


Pensiero:connette fra di loro i contenuti psichici e opera sui rapporti fra rappresentazioni o contenuti della mente,

Sentimento: connette i contenuti psichici alle ragioni del soggetto, consente quindi di cogliere la rilevanza che una determinata rappresentazione può avere quando posta in rapporto con la conoscenza di un individuo,

FUNZIONI RAZIONALI


Sensazione

Intuizione

FUNZIONI DELLA PERCEZIONE PSICHICA




Emozione = reazioni viscerali, incontrollabili

Affetto = emozione + relazione, le emozioni ricevono una trasformazione dovuta all'aumento di complessità delle inter relazioni

Sentimento = funzione della coscienza, sensibile alle influenze dell'Io (diversamente dall'affetto), intenzione di costruire un sentimento determinato (sentir della mente). Io, razionalità e coscienza sarebbero quindi i concetti che si accompagnano a quello di sentimento.


L'etica del sentimento


E' con il sentimento che l'essere umano accede alla vera e propria dimensione spirituale dell'umanità.


Il piano del sentimentale è il piano a cui la pedagogia dovrebbe mirare come proprio oggetto educativo:è orientando le emozioni di base, attraverso la creazione di buone relazioni di fondo che un individuo accede alla dimensione etica dei rapporti umani.


La logica della ragione distingue , separa (diabolica), la logica delle passioni è simbolica (mette insieme). Le passioni sono dunque irrazionali se le si guarda dal punto di vista della logica analitica (diabolica), mentre non lo sono dall'altro punto di vista. Gli esseri umani non potrebbero fare a meno né dell'uno né dell'altro, perché la passione unisce e la ragione divide. Non si deve però cercare di metterle in pace, bensì di mantenerle nel loro equilibrio antagonistico.


Il mito come palingenesi


La ragione diabolica è quella capace di segmentare, calcolare, derivare conclusioni ineccepibili a partire da premesse date; è la ragione della logica quantificatrice.


La ragione della logica simbolica è quella che tenda a unificare, a cogliere il tutto nella parte; è la logica della facoltà narrativa che trova nel mito la forma esplicativa più elevata.


Il mito narra come una realtà è venuta ad esistenza, sia che si tratti della realtà totale, il cosmo, sia di un solo frammento di realtà; è sempre quindi narrazione di una creazione.


I miti descrivono le diverse e talvolta drammatiche irruzioni del sacro/soprannaturale nel mondo.


Nel mito si cessa di esistere nel mondo di ogni giorno e si penetra in un mondo trasfigurato, nel tempo primordiale, il tempo in cui l'avvenimento ha avuto luogo per la prima volta.


La sessualità rappresenta l'archetipo stesso di ogni inizio, è l'origine e il fine della vita umana, quindi la logica del mito (sincretistica)  deve fare da struttura al linguaggio narrativo con cui si parla alle nuove generazioni della sessualità.


Maschile e femminile


I maschi sembrano più attratti dal registro emozionale, che nell'orizzonte erotico trova al centro il polo attrattore del godimento.

Le donne sembrerebbero invece maggiormente attirate dalla dimensione affettiva della sessualità: fusioni, incesti e trasgressioni alle norme sociali costituiscono tutte figure della vita relazionale, nella quale hanno corso proprio i vissuti affettivi, quelli che possono essere l'una cosa ed il loro opposto.


Uomini = consumatori di emozioni

Donne = tessitrici di affetti


E' nella condizione paradossale dell'urto che uomo e donna possono sperimentare in sé l'altro, il conflitto è il momento costitutivo dell'etica sessuale, perché è solo con l'energia dello scontro che i due poli, che da u n lato si attraggono ma dall'altro si respingono, possono venire a giocarsi le proprie chance di relazione.



PAN ET EROS


La femminilità si declina su due livelli (erotismo e maternità) che il punto di vista maschile ha sempre preferito tenere ben distinti. Il discorso sul piacere femminile è qualcosa che ha creato e crea imbarazzo, scompiglio, perplessità e risulta più semplice negarlo.


Nella cultura classica in molte città vigeva la tradizione di allontanare i giovani dalla vita cittadina e far loro trascorrere un certo periodo di tempo da soli in luoghi solitari, come forma iniziatica di un apprendistato per la maturità.

Il periodo da trascorrere nei luoghi della natura abitati da ninfe e da Pan (divinità con forti connotazioni erotiche), rappresenta il difficile percorso adolescenziale di conoscenza un po' caotica della propria sessualità prima di giungere alla sintesi di sessualità, amore, protezione. Prima quindi di articolare la propria affettività per costruire nuovi legami d'amore, nuovi legami familiari ed emanciparsi dalla dipendenza verso i genitori.



IL FUTURO DI EROS: GLI SCENARI DELLA FANTASCIENZA


Riflettendo sulla fantascienza spesso ci sorprendiamo a meditare sul presente e finiamo per considerare le nostre stesse abitudini culturali in chiave critica.

La fantascienza è stata descritta come la "mitologia del mondo moderno" vale a dire come un complesso di storie che, per varie ragioni, si interrogano sul significato intimo dell'universo e della vita dell'uomo, e che, pur fondandosi su premesse almeno in parte a-storiche, devono la loro forma specifica all'ambiente culturale in cui si definiscono e si sviluppano.


La fantascienza ha saputo raffigurare l'uomo del futuro (cyborg/robot) come essere asessuato, freddo, razionale, efficiente e privo d'immaginazione; ma anche come essere ermafrodita, indifferenziato sessualmente.




EROS ET THANATOS



PAN O DELLA GUERRA:QUANDO LA SESSUALITA' SI FA INSULTO


Per noi occidentali vedere la guerra è oggi la modalità prevalente di entrare in contatto con la sua potenza e violenza. E' nel rapporto con le immagini che si misura la nostra attrazione/repulsione.


Guerra e sessualità evocano forze pulsionali, radici ataviche, la natura profonda dell'uomo, qualcosa che, pur in accezioni diverse, siamo soliti chiamare istinto. E' il dio greco Pan che ci connette con la fame, la sessualità, l'aggressività.


Gli effetti di un'esposizione prolungata alla visione di guerra sono ancora tutti da studiare, la trasmissione mediale dell'evento bellico influenza non solo la "forma", trasforma la natura stessa del fenomeno.


Il rapporto che viene ad instaurarsi fra i media, l'uso della violenza ed il suo propagarsi, modifica il rapporto stesso uomo-guerra.


Lo stupro diventa mezzo bellico, soprattutto nelle operazioni di "pulizia etnica". Seppur attuato in pubblico questo rimane un delitto intimo, una ferita che difficilmente può trovare un'elaborazione collettiva.


La pratica dello stupro presenta, esaltandole e potenziandole, le caratteristiche di ogni guerra che, per dirsi tale, deve sospendere ogni possibilità di comunicazione e relazione fra gli uomini e fra gli uomini e le donne del nemico. Ogni sospetto di "mescolanza" rischia l'accusa di tradimento, ogni vicinanza -e lo stupro è anche questo- contiene in sé la possibilità della relazione.


Lo stupro, per la sua potenza pulsionale e simbolica,è uno dei modi per disumanizzare l'Altro, per ridurlo a "nuda vita".



POTERE E VIOLENZA SESSUALE


Diversi modelli di violenza:

  1. violenza come componente genetica, aggressività legata all'istinto di sopravvivenza
  2. violenza come aggressività, quale forma di comunicazione interpersonale, e come modalità di reazione alle frustrazioni
  3. violenza come espressione di potere, che si esprime nel micro sociale con le forme della sopraffazione e dell'abuso (compreso quello sessuale) e nel macro sociale con la guerra.

La violenza sessuale fa coincidere il potere con la sottomissione dell'altro e col piacere fisico; il vero piacere ricercato non è corporeo ma è il dominio dell'altro e, nei casi più estremi, il godere nel provocare dolore come massima espressione del proprio potere.


Per far si che la violenza si compia, è necessario che l'Altro non debba essere riconosciuto come proprio simile, la distruzione dell'altro avviene in funzione della preservazione della mia identità.


Esiste una correlazione tra cultura e violenza: se mutano i paradigmi culturali, le espressioni violente si modificano e possono aumentare o sparire. La violenza insomma, è una manifestazione della cultura che domina in un certo momento storico.


La violenza sui minori non è estranea al problema più generale della violenza nella nostra società, alle sue implicazioni nella nostra vita relazionale e nei processi educativi. L'attenzione e la cura dell'infanzia sono un'invenzione moderna, ma ancora un concetto astratto ed ideologicamente mistificato.


Oggi la società annulla il senso di colpa per quanto riguarda il ricorso alla prostituzione non tenendo in considerazione che questa pratica alimenta lo sfruttamento, spesso accompagnata ad atti di pura violenza, di persone anche minorenni da parte di organizzazioni criminali.


L'industria del sesso e della pedo-pornografia fa registrare una crescita costante, collegata agli sviluppi tecnologici.


La razionalità conosce i limiti della logica, del determinismo, del meccanicismo; sa che la realtà comporta mistero.

Se il potere e la forza dell'individuo sono rappresentati dalla quantità di ricchezze di cui dispone, la soluzione alla crisi d'identità è ricercata nell'acquisizione di beni quindi comprare corpi e gestirne la vita e la morte può costituire l'apice di un potere perverso in assoluto.



POTERE E SESSUALITA'


Nel passato l'etica anche rispetto alla sessualità ed all'erotismo era un fatto prettamente politico, un aspetto della liberà in quanto condizione di non schiavitù persino riguardo alle proprie passioni.


Il potere si esercita non in generale e in astratto ma su individui concreti, il sesso è l'elemento di connessione tra la vita del corpo e la vita della specie.


Per Foucault ogni società definisce una specifica politica della verità: essa accetta e produce determinati discorsi e li fa funzionare come veri. Questo significa che sapere e potere sono indisgiungibili, in quanto l'esercizio del potere genera nuove forme di sapere e il sapere porta sempre con sé effetti di potere.

Contro la visione di orientamento freudiano di una natura sessuale vera, originaria, che il potere tenterebbe di reprimere/sottomettere, Foucault avanza l'ipotesi di una convivenza presentandoci il concetto di sessualità come dispositivo costruito, definito e tenuto in vita dal potere stesso.


La divisione dei sessi trae la sua forza dal sembrare naturale, il femminile è stato subordinato al maschile in molte forme e condizioni.

La violenza simbolica non può essere vinta unicamente con le armi della volontà in quanto i dominati applicano a ciò che li domina  schemi che sono il prodotto dello stesso dominio, i loro pensieri e le loro percezioni sono strutturati conformemente alle strutture del rapporto di potere che subiscono (Bourdieu).


Le donne che si "emancipano" sono tentate di riprodurre e fare propri modelli, stili, valori propri del mondo maschile , per la difficoltà di percorrere una loro via, una nuova via indipendente, esclusivamente femminile.


LA SESSUALITA' PERVERSA


Un ordine non repressivo della sessualità è possibile soltanto se gli istinti sessuali, in virtù della loro dinamica e qualora siano mutate tanto le condizioni esistenziali quanto quelle della società, possono generare rapporti erotici duraturi tra individui maturi.


Nella nostra società manca una ridefinizione valoriale della libertà sessuale che comprenda il rispetto del corpo, il riconoscimento dell'individuo e della sua dignità, che tenga conto della relazione, dei sentimenti, delle emozioni, dei desideri delle persone. Una sessualità riconosciuta come libera ed intensa espressione della capacità umana di amare e di entrare in relazione con l'altro, e non più concepita come patologia, trasgressione, tabù, segreto.


I mass media stanno promuovendo, consumisticamente e per finalità di audience, un'idea deformata che vede nelle condotte perverse una sorta di libertà sessuale.


Il primo nucleo della personalità, i primi sentimenti, le diverse forme affettive (amore, solidarietà, amicizia.) si sperimentano e si forgiano innanzitutto all'interno della famiglia.


L'identità maschile , negli ultimi decenni, ha dovuto confrontarsi con l'emancipazione femminile, ciò ha intaccato l'immagine e la concezione che l'uomo aveva sulla sua sessualità generando, in alcuni casi, meccanismi reattivi e difensivi quali la mancanza di desiderio ed una sessualità di tipo consumistico, effimera e mercenaria.


La perversione sessuale è espressione del piacere mentale sessualizzato. Il male diventa una eccitante fonte di piacere, acquistando così potere nella mente e perdendo, agli occhi di chi lo compie, la sua connotazione negativa.

Le moderne perversioni sono prodotte all'interno di una esplicita consapevolezza, non sono espressione di un raptus.

Il mondo della promiscuità indifferenziata è invece il campo delle perversioni delle azioni segrete, a volte mascherate anche a se stessi perché non ammissibili.


Una sana educazione sessuale va impostata sull'accettazione e valorizzazione della differenza e della specificità sessuale come "ricchezze umane", ancora da scoprire pienamente all'interno di un riconoscimento dell'uguaglianza tra le persone e di parità di diritti.




EROS ET JUNIORES




L'ADOLESCENZA, UNA PASSIONE DA NON DIMENTICARE



Spesso, anche quando con le migliori intenzioni vogliamo parlare di sessualità ai ragazzi, rischiamo di inquadrarla negli ambiti di lecito/illecito o di normale/patologico.


Gli adulti spesso sembrano avere perso il ricordo delle passioni, dei sogni e degli ideali che caratterizzano l'età adolescenziale; curiosità verso un mondo di temperature variabili e imprevedibili a cui spesso hanno preferito "un tiepido e conosciuto nido" dispensatore di tenerezza.

(Forse noi barattiamo la felicità con la sicurezza, con l'amore senza passione, che sappiamo un po' noioso ma certo più sicuro.)


Intorno alle cose del sesso, insieme alla pulsione di sapere e vedere, è presente un desiderio oscuro di non sapere niente. L'amore nell'adolescente rappresenta il distacco dalla famiglia, l'acquisizione di un'identità sociale ed il riconoscimento di un'identità sessuale matura. Un amore assoluto che deve colmare un vuoto e una solitudine spesso descritte come assolute. Vi è dunque un elevatissimo livello di emozioni che dominano la vita sessuale degli adolescenti, la mentalizzazione della nuova sessualità e del corpo erotico.


Metterci in gioco dunque, ascoltarci in tutte le nostre parti, non dimenticarle, ci permetterebbe di ascoltare le voci dei ragazzi con cui lavoriamo e di aiutarli ad ascoltarsi.


Educazione del sentir della mente della sessualità = possibilità di far colloquiare la persona nella sua interezza con le forze lipidiche della sessualità.

Dare loro una mano a guardare con curiosità e interesse il loro mondo interiore spesso temuto come vuoto e deteriorato, ad assumere ambivalenze e contraddizioni come valori, a lasciarsi andare al loro immaginario, a dare parola alle loro emozioni, anche quelle più travolgenti.




IL GIOVANE PAN


Pan è il Dio della natura, è un vagabondo, dimora nei boschi e nelle grotte; è una divinità dotata di un'attività sessuale notevole, insegue ninfe e giovani ragazzi con ugual passione.

Pan rappresenta il volto oscuro del desiderio e della seduzione (la parte istintiva e animalesca di sé), la sua bruttezza rimanda al carattere perturbante del desiderio sessuale, allo spavento dell'anima sedotta.


Il desiderio sessuale arriva come un temporale a ciel sereno, è una tempesta che genera gioia ma allo stesso tempo incute paura. Come reagiscono alla paura i ragazzi e le ragazze?

Possono ostentare una sessualità aggressiva che spesso nasconde la paura di non piacere o di sentirsi inadeguati (fattori essenziali nella costruzione dell'identità sessuale).


Accogliere i timori degli adolescenti e fare chiarezza nel desiderio sessuale dovrebbe essere un compito del consultorio così come dell'educazione sessuale.


La paura di essere possedute da Pan, di vivere una sessualità lasciandosi andare al linguaggio del corpo e degli istinti sembra essere più forte nelle donne (grazie anche all'influsso della cultura).


Sbarazzandosi di Pan la femmina si libera dell'aspetto conturbante (volitivo e passionale che però fa perdere la calma e la serenità, che turba) del desiderio sessuale.

Ignorare o reprimere una parte di umanità come l'istinto che mira al suo soddisfacimento conduce ad una libertà solo illusoria; il concetto di salute sessuale parte dalla consapevolezza e accettazione dei propri istinti.

Un'altra manifestazione di Pan è la masturbazione che, oltre ad essere definita normale, una scarica fisiologica, difficilmente viene considerata un momento di intimità più o meno profonda con se stessi, un'opportunità importante di conoscenza di sé.

La masturbazione come capacità di immaginare e di connettermi con i desideri più profondi e arcaici del corpo, per favorirne la consapevolezza.



IL CORPO E LA SESSUALITA'


Quando si trova ad avere a che fare con un disagio che riguarda la sfera sessuale, la sessuologia lavora sul piano delle relazioni (orientamento sistemico)e su quello del conflitto individuale (orientamento psicanalitico).


Istinto "animalesco" e materno/paterno possono essere presenti negli individui anche se inconsapevolmente.

La contraccezione come "comportamento per fare i figli quando li si desidera"


E' frequente la credenza cui il conseguimento del piacere è realizzabile soprattutto se è completamente svincolato da impegno e responsabilità nei confronti dell'altro (nei maschi), o se inserito in un rapporto d'amore "duraturo" (nelle femmine).


Educazione all'erotismo = capacità di stare nell'eccitazione del proprio desiderio e di godere, senza paura di farsi travolgere, senza l'ansia e l'urgenza di un oltre che brama alla soddisfazione, ma che è più il risultato dell'eliminazione di una tensione che l'ampliamento di una capacità percettiva ed emotiva.

Gli educatori devono favorire una ricerca spontanea del proprio benessere nei ragazzi.


E' auspicabile un'educazione sessuale che apra agli argomenti meno romantici e più "panici" quali la masturbazione, la violenza del desiderio e il suo contenimento, la  pornografia, ma non per reprimerli/banalizzarli o normalizzarli, ma per ritrovare in essi un senso.


Educazione al piacere = piacere come meta e motore principale della sessualità umana.

E' inaccettabile l'idea che siccome il piacere viene usato nella nostra società come mezzo per l'uso e l'abuso dell'altro, allora bisogna smettere di pensare che il piacere può dare la felicità.




LA SESSUALITA' DEI GIOVANI:  RISULTATI DELLA RICERCA



Le generazioni nate dopo la seconda guerra mondiale sono state caratterizzate da una propensione ad anticipare le prime esperienze sessuali.

Il primo rapporto sessuale è vissuto tra i pari in tempi abbastanza veloci, ciò sottolinea un forte legame tra affettività e sessualità. Questo è considerato oggetto di pertinenza del rapporto tra gli individui piuttosto che della sfera etica più generale.

Il comportamento sessuale ha perso gran parte della sua carica potenzialmente trasgressiva per assumerne una in cui prevalgono più gli aspetti comunicativi e di socializzazione.

Per il 95% degli intervistati il primo rapporto sessuale completo è avvenuto prima del matrimonio, in una situazione di reciproco consenso, conoscendo molto bene il partner e sentendosi pronti.

Le fonti delle informazioni sessuali sono in ordine il gruppo dei pari, le mamme, la scuola, i libri e le riviste, la televisione, i papà..

L'ambito privilegiato d'incontro del partner sessuale è quello del gruppo amicale.

L'uso di contraccettivi: tendenza dei giovani ad accettare maggiormente il rischio. Saper rischiare viene sempre più considerata una pratica irrinunciabile per chi vuole farsi strada nella vita e tale condotta si estende dai campi strettamente legati all'etica del soggetto (professionale, scolastico) a quelli relazionali.











EROS ET SCHOLA




EDUCAZIONE DELL'AFFETTIVITA' NELLA RIFORMA DELLA SCUOLA



Nella legge di riforma  del sistema educativo nazionale (L.53/03) l'educazione dell'affettività si colloca all'interno dell'Educazione alla Convivenza civile, le indicazioni nazionali prescrivono gli standard di prestazione del servizio a cui le scuole pubbliche della Repubblica sono tenute per garantire il diritto personale, sociale e civile all'istruzione e alla formazione di qualità.


L'affettività è componente personale e imprescindibile di ciascuna persona, sempre presente a qualunque età e in qualunque situazione (principio solistico della persona).

L'affettività è l'oggetto dell'intervento educativo, inesorabilmente connesso ai molteplici aspetti che caratterizzano sempre l'oggetto d'apprendimento all'interno del quale la totalità organica trascende le parti che lo compongono.


L'uomo dalla nascita "è" affettività e non solo "ha" affettività.


L'intervento educativo = si tratta di accompagnare i propri allievi alla conoscenza ed alla consapevolezza di se, delle proprie caratteristiche fisiche, sessuali, affettive, relazionali; si tratta di accompagnarli a scoprire le modalità di realizzazione di un benessere fisico strettamente connesso con quello psicologico, morale e sociale; si tratta di accompagnarli e guidarli nella scoperta delle parole, dei modi, dei gesti che li mettano in relazione con gli altri e facilitano una comunicazione corretta, efficace, significativa anche dal punto di vista affettivo e sessuale.


Da una scuola che ha come centro la disciplina di studio, ad una scuola che ha come centro la persona e le sue competenze.


Repertorio di conoscenze ed abilità + agire consapevole nelle diverse situazioni


In tutti i campi educativi, ma più che mai nell'educazione dell'affettività, è indispensabile una forte progettualità condivisa che tenga conto di come lo sviluppo dell'affettività sia un processo che procede senza soluzione di continuità dalla nascita in poi e come tale è inscindibile dalla conoscenza del vissuto esperienziale di ciascun allievo.


Il sistema educativo deve essere un sistema educativo integrato condiviso, in cui la centralità della persona sia l'asse portante di tutte le sinergie messe in campo dai diversi soggetti.



LA POESIA COME EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA'


Insegnare con autorità è autorizzare, vale a dire rendere autori, rendere ognuno autore di se stesso.


"Possenti arcate di immaginazione collegano e potenziano il poco che si sa di sapere, sempre meno di quel che è possibile sapere, e la lingua ne è come rigenerata."


Far passare dal dire al meditare, perché la poesia è la lingua per pensare il sentire, e non per dar forma all'informe, ma per de-lineare (uscire dal solco del consueto, del luogo comune), cercare le zone di confine e di frontiera.

L'ATTIVITA' DI EDUCAZIONE SESSUALE ED AFFETTIVA NELLE SCUOLE SUPERIORI



Gli obiettivi sono quelli di fornire un'immagine positiva della sessualità, di offrire corrette informazioni e di stimolare una riflessione sugli stereotipi culturali riferiti in generale alla sessualità ed in particolare ai ruoli sessuali.


La metodologia utilizzata è di tipo esperienziale a partire dalle conoscenze ed opinioni dei ragazzi/e favorendo un coinvolgimento attivo di tutta la classe durante le unità di lavoro.


Problemi riferiti all'educazione sessuale aperti ed ancora irrisolti:

è possibile un'educazione sessuale uguale nell'approccio rivolto a persone di diverse culture/religioni?

È possibile un'educazione sessuale al maschile ed al femminile?



Educazione sessuale:

piacevole (non noiosa)

che parla del piacere (trattato come tema)

educazione al piacere (capacità di provare piacere sensoriale: fruizione di un'opera d'arte, intrattenere relazioni..)

educazione al piacere (trasformare i moti pulsionali in capacità relazionali: capacità di soddisfare le pulsioni all'interno di relazioni affettive o d'amore)



EDUCAZIONE ALLA GIOIA: educazione alla sana e più consapevole espressione di se nell'incontro rispettoso con l'altro, con i propri ambienti di appartenenza e con la capacità di provare e generare gioia.


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