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La pedagogia di Neill - La bontà originaria della natura del bambino

pedagogia



La pedagogia di Neill


Vita

Neill nasce a Forfar, in Scozia, da una famiglia di maestri elementari.

La sua infanzia la ricorda come caratterizzata da consigli, divieti, paure, costrizioni. L'atmosfera famigliare è conformistica e severa. Il padre è autoritario e severo, fa ricorso a l'uso di frustate ed è poco comunicativo.


Fondamenti teorici

La proposta educativa di Neill si inserisce nel qu 434i81e adro delle "pedagogie non direttive"








  Freud

  Adler

  Lane e Reich


Concezione educativa


Il presupposto sul quale Neill costituisce la sua concezione educativa è la fede nella bontà originaria della natura umana.

La psicologia del profondo dimostra che non è consentito contrastare le tendenze spontanee della natura del bambino senza provocare conflitti dolorosi, infelicità e neurosi.

Summerhill, con le sue pratiche educative ispirate al principio dell'assoluto rispetto della spontaneità dello sviluppo, è una testimonianza vivente e molto concreta che il bambino, una volta affidato ai suoi interessi e ai suoi desideri, si sviluppa in maniera equilibrata, sano e felice.


La bontà originaria della natura del bambino

Il bambino è orientato verso forme positive di comportamento. La natura che agisce in lui lo rende spontaneamente leale,creativo, equilibrato e felice.


Ciò che possiamo scorgere in lui di negativo non è un tratto naturale,ma una deformazione prodotta dalla nostra mentalità adulta. Siamo soliti qualificare un bambino come un egoista, e non ci accorgiamo che utilizziamo una nostra categoria morale per definire un aspetto del comportamento, che per il bambino è perfettamente naturale e, dunque, di per sé, normale e positivo.


Il bambino è egocentrico,ubbidisce nei suoi comportamenti al principio del piacere, presta unicamente ascolto alle pulsioni del suo vitalismo profondo


Quando costringiamo un bambino a dividere un proprio oggetto con gli altri, non facciamo altro che farglieli odiare.

Il conflitto con l'adulto: paura e odio

E' l'adulto che insinua nella vita del bambino il conflitto e quindi ne altera il naturale equilibrio.


Se l'adulto gli impone ordini, indirizza il bambino verso azioni che sono in contrasto con i suoi desideri e le sue aspettative e ne provoca reazioni aggressive; se interviene con divieti, ne inibisce le pulsioni originarie che lo espongono all'angoscia.


L'intervento repressivo provoca nel bambino paura e odio, lo fa precipitare nel senso di colpa e lo induce a mascherarsi




La paura e l'odio distruggono il suo equilibrio psichico, lo inducono, attraverso il senso di colpa, all'odio per sé stesso, fino a condurlo ad una disposizione negativa verso la vita.


L'infelicità del bambino è il prodotto degli interventi errati dell'adulto.


La via da seguire è quella della libertà, della spontaneità e dell'autoregolazione




La metodologia non direttiva


L'educazione come autoregolazione

Il principio metodologico fondamentale è la sostituzione a una pedagogia direttiva, incentrata sull'istruzione, di una pedagogia non direttiva, incentrata sulla spontaneità degli interessi.














Il fine della scuola non è quello di istruire, ma di assicurare la crescita di personalità equilibrate e felici


  Ne' istruire ne' educare


L'errore fondamentale della pedagogia consiste, secondo Neill, nel credere che il bambino debba essere istruito ed educato, che occorra intervenire sul suo processo di crescita con la trasmissione dei valori della nostra cultura e delle nostre convenzioni morali. → nel bambino si innesta quel conflitto tra natura e cultura, tra spontaneità e coscienza morale, che distrugge ogni potenzialità creativa e compromette irreparabilmente la salute psichica e il piacere dell'esistenza.


I libri, a scuola, sono la cosa meno importante. Deve essere tutto teatro, giocattoli, sport, pittura, libertà. Per l'equilibrio e la felicità del bambino non servono ne ideologie ne discipline di studio. A nulla servono i nostri precetti morali se non a produrre angoscia e ad accrescere l'infelicità nell'infanzia.









  Libertà ed accettazione


La denuncia dell'istruzione come impostazione è, per Neill, solo un momento di una denuncia più casta che investe ogni  forma di costrizione.













Libertà significa fare ciò che piace, purchè questo non limiti la libertà degli altri

AUTODISCIPLINA



Libertà non significa mancanza di buon senso


A Summerhill c'è libertà assoluta, assoluto rispetto dell'interesse, del desiderio, della vita sessuale, ludica, espressiva e di studio.

Libertà implica, così, fiducia nella bontà della natura umana e un conseguente atteggiamento di accettazione e di amore.








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