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LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO 1806/07

filosofia



LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO 1806/07

Fenomenologia: deriva dal greco "fainestas";manifestarsi,apparire. Quest'opera ripercorre le tappe e la via che lo spirito ha dovuto percorrere dall'inizio,cioè dalla coscienza comune alla realizzazione di se stesso. La fenomenologia dunque è la storia romanzata della coscienza,che attraverso contrasti,scissioni e quindi infelicità e dolore esce dalla sua individualità e raggiunge l'universalità. Quest'opera si divide in 2 parti,la prima delle quali a sua volta si scinde in 3 momenti:

Coscienza (tesi) OGG

Autocoscienza (antitesi)    SOG

Ragione (sintesi)    OGG+SOG



Nella parte della coscienza c'è un interesse molto forte per l'oggetto, nell' autoco 222d34c scienza c'è invece attenzione per il soggetto,mentre nella sezione della ragione si riconosce l'unità profonda tra soggetto-oggetto, io-mondo, quindi la ragione costituisce la sintesi,coscienza e autocoscienza.

AUTOCOSCIENZA

Nella fase dell'autocoscienza il centro dell'attenzione si sposta dall'oggetto al soggetto,cioè all'attività concreta dell'io considerato nei suoi rapporti con gli altri e quindi riguarda la società,la storia della filosofia e la religione. La figura + famosa dell'autocoscienza è la signoria virtù: l'autocoscienza si riconosce come tale solo se si pone in rapporto con le altre autocoscienze e riesce a farsi riconoscere da altri esseri liberi e pensanti. Questo riconoscimento non può che passare attraverso un momento di lotta e di sfida,cioè attraverso il conflitto tra le autocoscienze. Tale conflitto nel quale ogni autocoscienza pur di affermare la propria indipendenza deve essere pronta a tutto,anche a rischiare la vita, non si conclude con la morte delle autocoscienze contendenti,perchè in tal caso la dialettica si annullerebbe ma con la vittoria di alcune autocoscienze sulle altre. Chi ha vinto è diventato padrone e chi ha perso è diventato servo.

Il padrone è colui che pur di affermare la propria indipendenza non ha esitato a rischiare tutto nella lotta ed a mettere a repentaglio la propria vita, mentre il servo è colui che ha avuto paura di rischiare la vita.

LA DIALETTICA SERVO-PADRONE

Tuttavia per Hegel il rapporto servo-padrone che corrisponde al tipo di società del mondo antico,è destinato ad una paradossale inversione dei ruoli, cioè ad una situazione per cui il signore diventa servo e il servo diventa signore del signore. Infatti il signore che prima appariva indipendente nella misura in cui si limita a godere passivamente del lavoro del servo,finisce per diventare dipendente del servo. Invece il servo che appariva dipendente perchè trasformava e padroneggiava le cose da cui il signore riceveva il sostentamento, finisce per rendersi indipendente. Hegel mette dunque l'accento sul valore formativo del lavoro e dell'esperienza della sottomissione dalla quale si generano le condizioni per la liberazione.

LA COSCIENZA INFELICE La coscienza prima di trasformarsi in ragione deve attraversare un momento chiamato "cosc. infelice". La conoscenza dell'uomo ebraico e cristiano che vivono il Dio separato dall'uomo. L'uomo sente Dio lontano da sè e x questo è infelice.

LOGICA: studia l'idea in sè

FIL DELLA NATURA: studia l'idea fuori di sè

FIL DELLO SPIRITO: studia l'idea in sè e x sè

La logica si divide in un'altra triade dialettica che è

Essere (essere e non essere)

Essenza

Concetto

Studia concetti o categorie,però, mentre in Kant le categorie erano solo realtà del pensiero, per Hegel non sono solo strutture mentali ma anche modi di essere della realtà, perchè in H pensiero ed essere coincidono: "ciò che è razionale è reale,ciò che è reale è razionale". Questa è una logica contenutistica a differenza di quella di Kant che è invece formale.

La logica dell'ESSERE studia il pensiero nella sua IMMEDIATEZZA

" ESSENZA " " " MEDIAZIONE

" CONCETTO " ritornato in sè,cioè come unione di mediazione e immediatezza.

La logica hegeliana procede mostrando come a partire dai concetti + poveri ed astratti si giunge attraverso un procedimento dialettico a concetti + ricchi e profondi. La logica nella struttura dialettica è la tesi;l'antitesi (che si aliena dalla tesi) e la filosofia della natura studiano l'idea fuori di sè

Hegel considera in maniera negativa la natura,un momento di alienazione, la estraniazione:in questo Hegel non è romantico (+di tutti la natura era esaltata da Shell). La riduce a momento negativo,quindi possiamo avvicinare la sua posizione a Fichte che aveva relegato la natura a non-io.

LA FILOSOFIA DELLO SPIRITO studia l'idea che torna in sé. 

Si divide in spirito SOGGETTIVO

Antropologia   studia lo spirito come anima

Fenomenologia   " " " " in quanto coscienza

Psicologia   " " " " in senso stretto

Spirito OGGETTIVO (sezione storicamente +importante del pensiero H)

Diritto astratto

Moralità

Eticità (moralità sociale)

Gli organismi etici sono

La famiglia: essa è l'unione che nasce con un contratto quando fra 2 individui c'è sentimento (si nota quindi l'unione tra tesi e antitesi).

La famiglia dà l'idea che la moralità individuale è già in rapporto alla moralità del coniuge. Hegel vede questo rapporto come un nucleo chiuso ed armonico al suo interno. Però,questo nucleo chiuso, x necessità si deve rompere,scindere,lacerare(antitesi) quando i figli,diventati grandi,escono dalla famiglia.Quando questi escono rompono l'armonia che c'era all'interno della loro famiglia. H esamina questa lacerazione e la chiama

Società civile: questa indica una comunità di famiglie aperte,si crea così un rapporto continuo,dinamico tra i vari individui;questa comunità ha bisogno però di una ricongiunzione armonica e questa si raggiunge solo con

Lo stato rappresenta il momento della sintesi ed è una sorta di famiglia in grande. Questo rappresenta la "realtà etica consapevole di sè",di un popolo, ossia la consapevolezza del fine cui va indirizzata la vita comune. In questo senso esso è per Hegel "Dio in terra".

Lo stato quindi rappresenta la sintesi,la realizzazione dell'assoluto dal punto di vista storico.

Lo stato è vita perché è ragione (il Dio che si fa realtà). La sua vivacità si nota nella guerra;proprio questa viene vista da Hegel come vento che non permette alle acque di stagnare. "Io capisco che nelle guerre si corrono molti rischi però bisogna affrontarli per permettere agli Stati giovani di affermarsi". La guerra quindi è necessaria e come tale è razionalità.

Lo stato inoltre,non è fondato sugli individui,ma sull'idea di Stato,ossia sul concetto di bene universale:non sono tanto gli individui a fondare lo stato, ma lo Stato a fondare gli individui.

FILOSOFIA DELLA STORIA

Secondo Hegel,l'unica realtà vera è lo stato,che sviluppa la razionalità. Noi possiamo studiare la storia attraverso la libertà,attraverso la realizzazione della libertà. "Negli stati orientali la libertà è di 1 solo,poi, negli stati greco-romani,la libertà appartiene a pochi:è solo nello stato tedesco che da Lutero in poi, la libertà appartiene a tutti". Quindi è solo nello stato tedesco che tutti sono liberi e quindi è lo stato tedesco che deve essere lo Stato guida di tutti gli altri stati,perché è l'unico che ha realizzato l'assoluto. (idea PANGERMANICA:la Germania ha il diritto di guidare gli altri popoli). Questo fu un discorso pericoloso + dei "discorsi alla nazione tedesca" di Fichte. Mentre questi ultimi furono scritti per necessità,per stimolare i tedeschi contro l'oppressione dello stato,i discorsi di Hegel sono rivolti allo stato che viene giustificato attraverso la razionalità. Inoltre nella storia nulla è fatto x caso, ma tutto ha un suo fine,uno scopo ben determinato. Tutto è razionale e compie un movimento razionale.

LO SPIRITO ASSOLUTO

Arte

Religione

Filosofia

è il momento in cui l'idea giunge alla piena coscienza della propria infinità ed assolutezza (cioè del fatto che tutto è spirituale e non c'è niente al di fuori di esso). Tale autosapersi assoluto non è un procedimento immediato ma il risultato di un processo dialettico rappresentato da arte, religione e filosofia. Questi 3 momenti non si differenziano per il loro contenuto che è identico ma solo per la forma delle rappresentazioni e la filosofia del concetto puro.

L'ARTE rappresenta il primo gradino attraverso cui lo spirito acquista coscienza di se stesso attraverso forme sensibili (figure,parole,musica).

Inoltre nell'arte lo spirito vive in modo immediato ed intuitivo quella fusione tra sogg. e oggetto, teorizzata dall'idealismo.

La storia dell'arte si divide in:

  • Arte simbolica (tipica dei popoli orientali)nella quale c'è squilibrio per povertà di contenuti
  • Arte classica nella quale c'è un perfetto squilibrio
  • Arte romantica caratterizzata da un nuovo squilibrio tra contenuto e forma, in quanto lo spirito acquista coscienza del fatto che qualunque forma sensibile è ormai insufficiente ad esprimere, in modo compiuto,l'interiorità spirituale che infatti preferisce rivolgersi alla filosofia. Si ha in pratica una sorta di "morte dell'arte" che è ormai inadeguata ad esprimere la profonda spiritualità moderna.

LA RELIGIONE è la seconda forma dello spirito assoluto, quella in cui lo spirito si manifesta nella forma della rappresentazione,che è il modo tipicamente religioso di pensare Dio, che sta a metà strada tra l'intuizione sensibile dell'arte e il concetto razionale della filosofia. La religione tuttavia finisce per arenarsi di fronte al mistero dell'assoluto. Sebbene il cristianesimo sia la religione + alta,essa presenta sempre dei limiti che sono propri di ogni religione. Per Hegel l'unico sbocco coerente della religione è la filosofia, che ci parla anch'essa dello spirito e di Dio ma non + nella forma inadeguata della rappresentazione bensì in quella adeguata dal concetto. Nella

FILOSOFIA che è l'ultimo momento dello spirito assoluto,lo spirito,l'idea, giunge alla piena coscienza di se, sviluppandosi attraverso una serie di gradi che si concludono nell'idealismo.

La filosofia rappresenta l'intera storia del pensiero filosofico giunto finalmente a compimento con Hegel. Di conseguenza i vari sistemi filosofici che si sono succeduti nel tempo costituiscono una tappa necessaria alla verità. La prima tappa è la filosofia greca e l'ultima è quella hegeliana.

DIBATTITO SULLE TEORIE POLITICHEDI HEGEL

Hegel fu un filosofo politico conservatore in quanto valorizza + lo stato che l'individuo,+ l'autorità che la libertà, + il monarca che il popolo.

Lo stato di Hegel, pur non essendo uno stato dispotico è pur sempre ostile a quelle idee di suffragio e rappresentanza parlamentare che, a cominciare dalla Francia e dall'Inghilterra, stavano cambiando il volto politico dell' Europa. Le tesi di Hegel,del totalitarismo, si fondano sul fatto che Hegel avrebbe lasciato in eredità alle dittature del 1900 alcune idee, fra cui:  

  • Lo stato ha + valore dell'individuo
  • Al di fuori dello stato l'individuo non ha valore
  • Lo stato non riceve la sovranità da quella "moltitudine inerme" che è il popolo ma da se stesso
  • C'è una classe di funzionari dedita al pubblico bene ed è l'unica classe in grado di pensare e sapere ciò che vuole, mentre il popolo non lo sa
  • Non esiste al di sopra degli stati nessun diritto internazionale e la guerra è un inevitabile elemento di insoluzione dei conflitti.

La guerra secondo Hegel, giova alla salute etica dei popoli.





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