POLICY: sviluppo di un sistema
di welfare state universalistico.
- Che cosa distingue la politica da altre esperienze umane come
l'economia, la morale, la religione?
- Il carattere collettivo dell'attività politica e il compito
specifico di operare il controllo della violenza che è monopolio
esclusivo della politica.
- Quali sono gli aspetti principali della politica?
E' un'invenzione tipicamente umana, spesso
inconsapevole, che è tipica delle collettività. Il ruolo principale è
assicurare il mantenimento dell'ordine e la distribuzione dei valori e delle
risorse. Questo è possibile perché la politica può utilizzare degli strumenti
di coercizione, orientandosi verso una configurazione autoritaria o nel
rispetto del pluralismo. A seconda dell'orientamento saranno incentivati la
mediazione e il dialogo oppure l'imposizione repressiva. La politica assume
anche compiti di protezione della comunità dall'esterno, sia attraverso la
formazione di alleanze che attraverso politiche aggressive di espansione.
- Che cosa è una
democrazia?
- Regime contraddistinto dalla garanzia
reale di partecipazione politica della popolazione adulta maschile e
femminile e dalla possibilità di dissenso, opposizione e competizione
politica.
- Quali sono gli aspetti
empirici che caratterizzano il metodo democratico?
- Il metodo democratico
è lo strumento istituzionale per giungere a decisioni politiche in base
al quale singoli individui ottengono il potere di decidere attraverso una
competizione che ha per oggetto il voto popolare;
sistema etico-politico nel quale l'influenza della maggioranza è
affidata al potere di minoranze concorrenti che l'assicurano [SARTORI]
- Qual è la definizione
minima di democrazia?
- Suffragio universale maschile e
femminile
- Elezioni libere, competitive,
ricorrenti e corrette
- Pluralismo partitico
- Diverse e alternative fonti di
informazione
- Quali
sono gli aspetti procedurali di una democrazia?
-
- Che cosa significa
incertezza democratica?
- Incertezza rispetto al contenuto concreto delle decisioni che gli
organi eletti possono assumere; confini invalicabili: mercato e proprietà
privata.
- Come si definisce una
democrazia procedurale?
- Insieme di norme e procedure che
risultano da un accordo compromesso per la risoluzione pacifica dei
conflitti tra gli attori sociali politicamente rilevanti e gli altri
attori istituzionali presenti nell'arena politica.
- Quali
sono i tipi principali di democrazia?
- Qual è la distinzione fra
democrazia rappresentativa e diretta?
- Rappresentativa: basata su regole e
istituzioni della rappresentanza ovvero elezioni libere, competitive,
corrette e periodiche, da strutture rappresentative come il parlamento e
decisionali come il governo
- Diretta: democrazia degli antichi dove
un piccolo numero di cittadini si riunivano e decidevano problemi che li
riguardavano; istituti di democrazia diretta: referendum.
- Che cosa sono la
democrazia consensuale e la democrazia Westminster?
- La democrazia consensuale si attiene a quello che è il principio
consensuale cioè la diffusione e ripartizione del potere. Con questo
metodo si sottolinea l'importanza della ricerca dell'accordo, del
consenso più ampio, del compromesso. La democrazia è più tolleranza
reciproca che tirannia della maggioranza; più ricerca di accordo che
vittoria da un parte. E' contraddistinta da :
i. governi formati da più partiti e
ampie coalizioni ;
ii. equilibrio di poteri fra esecutivo
e legislativo ;
iii. sistema multipartitico ;
iv. sistema elettorale
proporzionale ;
v. sistema di interessi concertato e
neo-corporativo ;
vi. decentramento e assetto
federale ;
vii. bicameralismo forte e
rappresentanza delle minoranze ;
viii. costituzione rigida e potere di
veto delle minoranze ;
ix. controllo costituzionale ;
x. indipendenza della banca centrale.
- La democrazia Westminster si attiene al principio maggioritario
e prende ispirazione dal modello inglese e dal nome del parlamento
britannico. Sulla base di questo principio la democrazia è un regime in
cui i rappresentanti, eletti sulla base di elezioni libere, competitive e
ricorrenti, raggiungono le proprie decisioni in base al principio di
maggioranza. Il sistema maggioritario aliena le minoranze. E'
contraddistinta da :
i. - concentrazione del potere
esecutivo in governi formati da un solo partito e maggioranze risicate ;
ii. fusione dei poteri ( legislativo
ed esecutivo ) e dominio del governo ;
iii. sistema bipartitico con una sola
dimensione rilevante ;
iv. sistema elettorale
maggioritario ;
v. pluralismo dei gruppi di interesse ;
vi. governo centralizzato e
unitario ;
vii. bicameralismo asimmetrico ;
viii. costituzione flessibile e
sovranità parlamentare ;
ix. assenza di controllo di
costituzionalità ;
x. banca centrale controllata
dall'esecutivo;
xi. esistenza esclusiva di forme di
democrazia rappresentativa.
- Quali sono le dimensioni
rilevanti in una democrazia?
- POTERE ESECUTIVO E PARTITI
- ASSETTO UNITARIO O FEDERALE DI UN
REGIME POLITICO
- Qual è una definizione
ideale di democrazia?
- Per democrazia ideale si intende un
regime caratterizzato da una "necessaria corrispondenza tra gli atti di
governo e i desideri di colori che ne sono toccati". Ovvero in una
versione parzialmente diversa "è la continua capacità di risposta
(responsiveness) del governo alle preferenze dei suoi cittadini,
considerati politicamente uguali."
- Come si passa dalla
definizione normativa a quella empirica?
Secondo
Dahl, si superano i problemi empirici che ogni definizione normativa pone,
attraverso due diversi postulati:
- affinché un regime sia capace di
risposta, tutti i cittadini: I POSTULATO devono avere simili opportunità di:
i. formulare le loro preferenze ;
ii. esprimere tali preferenze agli altri
e al governo attraverso un'azione collettiva o individuale;
iii. ottenere che le proprie preferenze
siano pesate ugualmente in quanto a contenuto e origine.
- II POSTULATO: affinché esistano queste tre
opportunità devono esistere almeno otto garanzie istituzionali:
libertà di associazione ed organizzazione ;
libertà di pensiero ;
diritto al voto ;
diritto dei leaders di competere con il sostegno elettorale ;
fonti alternative di informazione ;
possibilità di essere eletti a pubblici uffici ;
elezioni libere e corrette ;
esistenza di istituzioni che rendano le politiche governative
dipendenti dal voto.
- In che senso la
responsiveness è collegata all'alternanza?
- Il cittadino votando può far valere
quella responsabilità e, dunque, spingere i governanti alla
responsiveness se esiste concretamente ed oggettivamente la possibilità
di alternanza tra partiti o coalizioni di partiti al governo. Se al
contrario vi è un partito che supera largamente e per anni la metà dei
seggi, la possibilità concreta di sanzione del votante e, di conseguenza,
la possibilità che un cambiamento di voto da un partito ad un altro si
riverberi sulla composizione del governo è pressoché inesistente ;
se è così la responsabilità è altrettanto inesistente e la spinta alla
responsiveness meno forte.
- E' ipotizzabile una
responsiveness senza alternanza?
- La risposta a questa domanda può
essere positiva, solo se una democrazia ha una larga diffusione di
strutture e sedi di partecipazione e contrattazione tra i diversi
interessi. In questo senso un rapporto continuo con gli organi che sono
preposti alle decisioni e una prassi di accordo e compromesso di tipo
consociativo può rendere meno importante l'alternanza ai fini della
responsiveness.
- Quali sono gli elementi
essenziali per raggiungere un qualche grado di qualità democratica?
- ESISTENZA DI UNA OPPOSIZIONE:
i. Opposizione parlamentare attiva e
attenta ai diversi problemi dei gruppi di cittadini;
ii. Mezzi di comunicazione attenti a
quei problemi e in competizione;
- EFFICIENZA DEGLI APPARATI
AMMINISTRATIVO E GIUDIZIARIO:
i. Apparato di polizia
ii. Sistema giudiziario
iii. Burocrazia centrale e locale.
- Quali sono le condizioni
non politiche della democrazia, specie nel passato?
- [DAHL] Complesso di valori:
i. credenza nella legittimità delle
istituzione;
ii. credenza nell'autorità e la
disponibilità ad obbedire;
iii. credenza nella capacità del regime
di risolvere i problemi che si trova ad affrontare [effettività]
iv. fiducia reciproca tra gli attori
di un sistema politico;
v. disponibilità a cooperare e anche
competere;
vi. disponibilità all'accordo e al
compromesso
- [ALMOND E VERBA] Cultura civica:
i. partecipazione
ii. attività politica vivace
iii. impegno civile moderato
iv. assenza di dissensi profondi
v. fiducia nel proprio ambiente
sociale
vi. rispetto per l'autorità
vii. senso di indipendenza
viii. atteggiamenti favorevoli verso le
strutture politiche
- cosa vuole dire società
plurale?
- Società caratterizzata da profonde
divisioni religiose, etniche, linguistiche e ideologiche intorno a cui
sono strutturare le diverse organizzazioni politiche e sociali, quali
partiti, gruppi d'interesse e mezzi di comunicazione; Democrazie
consociative:
i. Governi con larghe coalizioni;
ii. Meccanismi di veto indirizzati a
garantire meglio le minoranze a livello decisionale
iii. Applicazione del principio di
proporzionalità in tutte le sedi rilevanti
iv. Alta autonomia nella gestione dei
diversi segmenti della società;
Maggiore
importanza degli atteggiamenti delle elites e dei rapporti con lo strato
intermedio delle sub-élites rispetto alla cultura politica a livello di massa.
- Qual è la differenza tra
pluralismo culturale e sociale?
- PLURALISMO SOCIALE: può esserci anche
senza pluralismo culturale; ordine sociale pluralistico nell'ambito di
una cultura socialmente e politicamente abbastanza omogenea.
Condizioni
favorevoli alla democrazia:
alto livello di alfabetizzazione e
diffusione e sviluppo dei mass media;
assenza di disuguaglianze
economiche estreme
- Esiste una correlazione
dimostrabile tra sviluppo economico e democrazia?
Non
vi è un legame necessario.
- Pluralismo sociale, istruzione
comunicazione e assenza di disuguaglianze sono i presupposti più sicuri
di un possibile assetto democratico
- Non sono fenomeni legati allo
sviluppo industriale
- Correlazione fra industrializzazione,
urbanizzazione, crescita del reddito pro capite
- Quali sono i problemi
irrisolti nell'analisi delle condizioni della democrazia?
- Definizione della soglia a partire
dalla quale l'alfabetizzazione, lo sviluppo delle comunicazioni, il
pluralismo, le minori disuguaglianze diventano condizioni positive per la
democrazia
- Valore delle condizioni muta se vi
sono altri aspetti sfavorevoli ad un assetto democratico?
- A parità o somiglianza di tali
condizioni si possono avere esiti politici diversi, sia democratici che
autoritari.
- Quali sono le condizioni
storiche favorevoli allo sviluppo della democrazia secondo B. Moore?
UNICO
PROCESSO DI CAMBIAMENTO I CUI FATTORI ESPLICATIVI SONO:
- Esistenza in un equilibrio tale che
impedisca l'affermazione di una monarchia troppo forte o aristocrazia
terriera troppo indipendente.
- Svolta verso una forma appropriata di
agricoltura mercantile o da parte dell'artistocrazia terriera o da parte
della classe contadina [non industrializzazione, bensì emergere di
un'economia mercantile]
- Indebolimento dell'aristocrazia
terriera
- Mancanza di una coalizione
aristocratico-borghese contro i contadini e i lavoratori "matrimonio tra
segale e acciaio" è la via più sicura all'autoritarismo, necessità di
borghesia urbana vigorosa e numerosa
- Rottura rivoluzionaria con il passato
[inglese: servì a limitare l'assolutismo regio; francese e americana:
spezzò il potere di un'aristocrazia agraria che avrebbe ostacolato la
trasformazione democratica]
- Quali sono le critiche a
B. Moore e come si può integrare la sua analisi?
- L''aver ristretto il campo di analisi a
Francia, Inghilterra e Stati Uniti ha fatto ritenere a Moore che fosse
indispensabile una rottura rivoluzionaria, che invece non è avvenuta ad
esempio nel caso di molte democrazie europee. E possibile integrare
questa analisi andando a indagare il ruolo della violenza nel mutamento
politico, domandandosi perché le espressioni politiche delle classi
sociali privilegiate ad un certo punto si sentono costrette a concedere
dei diritti alle classi inferiori, trasformando i regimi liberali e
oligarchici in democrazie di massa:
i. Soluzione di accomodamento e
compromesso che può evitare problemi gravi nel caso in cui
Esiste un'unità territoriale e nazionale
Non vi sono minacce immediate provenienti dall'estero
Struttura statale non dispone di apparato repressivo forte
Sono consolidati e radicati nella cultura politica i diritti e le
libertà proprie dell'oligarchia competitiva
Pressioni potenzialmente violente per allargamento di diritti delle
classi sociali inferiori organizzate attraverso partiti e sindacati
Espressioni politiche di borghesia e aristocrazia competono per
l'appoggio popolare.
PAURA
DELLA RADICALIZZAZIONE NELLA MOBILITAZIONE DELLE CLASSI INFERIORI.
- Come si caratterizza la
prima democratizzazione secondo Dahl?
- Ammissione del dissenso, opposizione,
competizione fra diverse forze politiche [liberalizzazione]
- Crescita di inclusività
[Partecipazione]
- Quali sono i percorsi
verso la democrazia?
- TRE PERCORSI [vedi quaderno]
- Come si caratterizza la
prima democratizzazione in termine di diritti politici, civili e sociali?
- MODELLO MARSHALL [vedi dispensa
partecipazione]
- Illustra la nozione di
democratizzazione come l'ingresso di nuovi strati della popolazione
nell'arena politica.
- Ingresso delle classi inferiori
nell'arena politica nazionale, ovvero approvazione e vigenza di un
diritto di associazione e unione
[possibilità di creare dei sindacati abilitati a rappresentare i
lavoratori e non solo partiti e associazioni estranee alla struttura
produttiva]
- Qual è il ruolo
dell'organizzazione degli interessi intermedi nella democratizzazione?
- Importanza di strutture intermedia
caratterizzate dalla nascita e organizzazione in tempi e con modalità
specifiche e diverse di partiti e sindacati: espansione cittadinanza
politica.
- quali sono le soglie di
Rokkan?
- LEGITTIMAZIONE
- INCORPORAZIONE
- DI RAPPRESENTANZA
- DEL POTERE ESECUTIVO
- Quali generalizzazione
Rokkan propone a proposito delle soglie?
- La pressione per la proporzionale aumenterà
con l'eterogeneità etnica o religiosa dei cittadini, e anche in
elettorati etnicamente e religiosamente omogenei, aumenterà con la
differenziazione economica causata dall'urbanizzazione e dalla
monetizzazione delle transazioni.
- La proporzionale si rivelerà come la
trincea di minor resistenza nelle democrazie articolare e con scarse
risorse governative, mentre i sistemi maggioritari saranno difesi
efficacemente nei sistemi politici più grandi e con strutture governative
più forti.
Capitolo 3
- Quali sono i modelli di
regimi autoritari?
- MARX: bonapartismo
- GRAMSCI: cesarismo
- HERMET e altri autori:
Neo-Bismarckismo
- Come si definisce un
regime autoritario?
- Sistema politico con pluralismo
politico limitato e non responsabile, senza una elaborata ideologia-guida,
ma con mentalità caratteristiche, senza mobilitazione politica estesa o
intensa, tranne che in alcuni momenti del suo sviluppo, e con un leader o
talora un piccolo gruppo che esercita il potere entro limiti formalmente
mal definiti ma in realtà abbastanza prevedibili.
- Che cosa è il pluralismo
limitato?
- Attori istituzionali [esercito,
burocrazia, partito unico] e attori sociali [chiesa, gruppi industriali e
finanziari, proprietari terrieri, sindacati, ecc.] non sono politicamente
responsabili secondo il modello delle liberal-democrazie di massa, ovvero
tramite le elezioni. Se c'è responsabilità: a livello di politica
invisibile nei rapporti reali tra i diversi attori; e forme di
consultazione elettorale plebiscitaria per legittimazione, espressione di
consenso e sostegno a favore del regime.
- Che cosa significa che
esistono mentalità caratteristiche?
- Sono le idee che legittimano il
regime; non si può parlare però di vere e proprie ideologie, in quanto il
loro campo d'azione è in genere molto più limitato delle ideologie
totalitarie; si tratta di atteggiamenti intellettuali, alcuni valori, sui
quali è più facile trovare accordo tra attori diversi con diverse
caratteristiche e interessi, come quello di ordine e sicurezza, patria,
nazione, gerarchia, ecc.
- Che cosa significa
assenza ovvero limitata presenza di mobilitazione politica?
- Basso livello di partecipazione né
esteso né intenso può essere voluto e controllato dall'alto; ciò
presuppone:
i. Efficaci apparati repressivi
[servizi di sicurezza autonomi, o all'interno della struttura militare] che
siano in grado di attuare la smobilitazione
ii. Debolezza o assenza di strutture
di mobilitazione, cioè di strutture in grado di provocare e controllare la
partecipazione
iii. L'assenza di garanzie reali
attinenti i diversi diritti politici e civili
- Perché a proposito di
autoritarismo si fa riferimento a un leader o un piccolo gruppo?
- Regimi caratterizzati da notevole
personalizzazione del potere, visibilità del leader carismatico, oppure
di poche persone che detengono le leve del potere in quanto sono presenti
negli organi di vertice.
- Che cosa comporta il
riferimento a limiti formalmente mal definiti ma prevedibili?
- La definizione approssimativa dei
limiti contribuisce ad un esercizio del poter con più ampi margini di
discrezionalità, in contrapposizione alla certe del diritto propria degli
assetti democratici.
- Definite
la nozione di coalizione dominante e che parte ha all'interno di un
autoritarismo.
- In senso ampio: l'insieme dei gruppi
politicamente attivi che sostengono il regime nella sua fase di
instaurazione e nei periodi successivi e costituisce dunque la base
sociale del regime
- In senso stretto: le élites che
partecipano alla gestione governativa del regime stesso occupando
posizioni di comando nelle strutture-chiave del regime autoritario.
- Ha un ruolo fondamentale nel processo
di instaurazione; in quella fase impiega: risorse coercitive, influenza,
status per raggiungere i propri obiettivi; dopo può gradualmente
modificarsi, può avvenire emarginazione di attori minoritari e predominio
di altri attori.
- E' possibile che vi sia
un'opposizione in un regime autoritario? E come qualificarla meglio?
- Presupponendo l'esistenza di una
pluralità di attori politicamente rilevanti capiamo come si possa esser
creato uno spazio oggettivo per le opposizioni. [semi-opposizioni,
pseudo-opposizioni: attiva o passiva, legale - alegale o illegale]. Può
esser conveniente tollerare un certo grado di opposizione per dare una
vernice liberale all'autoritarismo.
- Quali sono i criteri
rilevanti per distinguere tra i diversi autoritarismi?
- L'analisi delle strutture politiche
autoritarie: partito unico, sindacati verticali, distinte forme di
assemblee parlamentari, sistemi elettorali caratteristici.
- Come definire un regime totalitario?
- Assenza di pluralismo caratterizzato
dal ruolo preminente del partito unico
- Struttura burocratica e
gerarchizzata, articolata attraverso una serie complessa di
organizzazioni che servono ad integrare politicizzare controllare e
spingere alla partecipazione tutta la società civile
- Subordinazione completa di tutti gli
altri possibili attori al partito unico
- Ideologia articolata e definita
finalizzata alla legittimazione e al mantenimento del regime e a dare
contenuto alle politiche di mobilitazione e sostantive;
- Alta e continua mobilitazione
sostenuta dalla ideologia e dalle organizzazioni partitiche e sindacali
subordinate al partito
- Piccolo gruppo o leader al vertice
del partito unico
- Limiti non prevedibili al potere del
leader e alla comminazione di sanzioni;
- Che cosa significa
universo concentrazionista?
- Repressione accentuata sotto forma di
terrore totalitario nei confronti di tutti coloro che indipendentemente
dalle loro intenzioni soggettive possono costituire un intralcio alle
politiche del regime. Si caratterizza sia per la quantità di persone
coinvolte sia per il suo essere una struttura politica di sradicamento
del tessuto sociale che fa sentire le sue conseguenze sull'intero corpo
sociale.
- Spiegate cosa vuol dire
istituzionalizzazione del disordine rivoluzionario.
- La struttura organizzativa e la
meccanica funzionale dello stato totalitario riproducono il medesimo
principio di disordine civile e di instabilità permanente.
- Discutete i due esempi
più noti e importanti di totalitarismo.
- NAZISMO
- STALINISMO
- Definite un regime
tradizionale.
- Regime basato sul potere personale
del sovrano che tiene legati i suoi collaboratori in un rapporto fatto di
paure e ricompense; le decisioni del sovrano non sono limitate da norme,
né devono essere giustificate su base ideologica: uso del potere in forme
particolaristiche e per fini essenzialmente privati; la religione fa da
background culturale.
- Definite un regime
sultanistico.:
- Pluralismo disperso.
- Ideologia arbitraria
- Mobilitazione manipolata.
- Leadership personalistica.
- Che cosa caratterizza un
regime militare?
- Nascono generalmente da un colpo di
stato, golpe militare;
- Gli attori principali sono gli
ufficiali di più alto grado;
- Ideologia non articolata, ma basata
su principi e valori quali l'interesse nazionale, la sicurezza, l'ordine
[necessità di una razionalizzazione tecnocratica per eliminare sprechi,
corruzioni e ingiustizie]
- Situazione più ricorrente:
depoliticizzazione e apatia a livello di massa
- Istituzioni limitate a classiche
juntas o organi consiliari ristretti che sono la sede decisionale e
governativa di tali regimi.
- Quali differenze vi sono
tra le tirannie militari e le cleptocrazie?
- Tirannia militare: caratterizzato dalla presenza di un leader militare in
posizione preminente rispetto al corpo ufficiali che domina l'esercito e
governa in maniera personalistica.
- Cleptocrazia: caratterizzato dalla commistione di personalismo e corruzione;
l'esercito è poco professionale, coeso ed efficiente e il reclutamento
avviene su basi personalistiche o connessioni tribali.
- Come definire
un'oligarchia militare?
- Gruppo più o meno ampio di militari
prima coinvolti nel golpe e poi nel regime; il grado di penetrazione
nelle strutture politiche, sociali o economiche preesistenti si può
tripartire tra:
i. Controllo: limitato compito di guida
di organizzazioni e settori largamente autonomi
ii. Direzione : degli stessi settori
iii. Amministrazione: colonizzazione
dei vari settori della burocrazia, affari, sindacati.
- Come distinguere tra
militari moderatori, guardiani e governanti?
- Militari moderatori: hanno potere di veto, sono un gruppo di pressione potente e
politicizzato capace di intervenire per destituire il governo in carica;
obiettivo: mantenere lo status quo e l'ordine.
- Guardiani:
controllano direttamente il governo, occupano i ruoli decisionali più
importanti, hanno obiettivi di ordine, conservazione e razionalizzazione
economica;
- Governanti: controllo, penetrazione militare profonda di tutte le strutture
pubbliche, burocratiche e economiche; obiettivi di mutamento radicali e
ambiziosi; repressione forte: maggiore possibilità che permanga.
- Perché i militari
intervengono in politica?
- Assenza di istituzioni politiche
consolidate
- Monopolio della forza e
organizzazione più potente grazie a:
i. Organizzazione
ii. Disciplina gerarchica
iii. Comunicazione e spirito di corpo
iv. Possesso di armi pesanti
- Si installano in una situazione di
profonda crisi politica caratterizzata da bassa legittimità del regime
vigente, da politicizzazione delle classi inferiori, da minaccia agli
interessi delle classi medie, da profonda crisi economica, da illegalità,
disordine, violenza e corruzione;
- Prevalenza degli interessi
corporativi
- Che cosa caratterizza la
nuova professionalità dei militari?
- L'acquisizione di maggiori conoscenze
teoriche, la trasformazione degli eserciti in corpi altamente
differenziati con maggiore coesione, spirito di corpo, capacità
manageriali e maggiore disposizione a prendere e mantenere il potere,
maggiore sicurezza nelle proprie capacità di governo, una diversa
ideologia basata sulla dottrina della sicurezza nazionale e una più
scarsa disponibilità a lasciare il potere ai civili o a cercare
legittimazione esterne.
- come si definisce un
regime civile-militare?
- Regime fondato su una alleanza tra
militari, più o meno professionalizzati, e civili, burocrati, politici di
professione, tecnocrati, rappresentanti della borghesia industriale e
finanziaria.
- Come
definire un regime burocratico-militare?
- Regime caratterizzato da una
coalizione dominata da ufficiali e burocrati;
- Decisioni politiche dettate da
pragmatismo;
- Instaurati in sistemi in cui erano
già presenti strutture democratico-liberali.
- Maggiore importanza del ruolo dei
tecnocrati nella vita politica
- Maggiore ricorso a misure repressive
per controllare le masse popolari:
- Come definire un regime
corporativo?
- Regime caratterizzato dalla
partecipazione controllata e dalla mobilitazione della comunità politica
attraverso strutture organiche; rifiuta la concezione liberale della
competizione e l'idea marxista di società, aderisce ad un idea di
rappresentanza sulla base delle unità economiche e sociali di
appartenenza.
- Che cosa distingue un
corporativismo includente da uno escludente?
- Includente: obiettivo dei governanti
è mantenere un equilibrio stato-società garantito da politiche dirette ad
includere gruppi operai importanti nel nuovo assetto politico-economico.
- Escludente: obiettivo è l'esclusione
raggiunta per mezzo di coercizione, smobilitazione e ristrutturazione dei
gruppi operai più importanti.
- Che cosa è il populismo
in America Latina?
- Movimenti socialmente e
ideologicamente compositi e con aspetti diversificati: traduzione
politica del processo di mobilitazione che investe settori della
popolazione prima non attivi politicamente; base sociale: masse urbane di
recente immigrazione e gruppi di classe media e alto-borghesi o militari;
- Volontà popolare identificata con la
giustizia e la moralità.
- Leader carismatico e rapporto non mediato organizzativamente tra il leader e le
masse.
- Mobilitazione dall'alto di gruppi
popolari non pienamente organizzati;
- Ideologia non formulata precisamente
e con riferimento a valori vaghi e ambigui [progresso, sviluppo,
industrializzazione, nazionalismo].
-
- Come caratterizzare i
regimi esercito-partito?
- Esercito e partito: strutture
parallele e sostanzialmente in simbiosi, ovvero gli stessi leader possono
occupare ruoli diversi nell'una o l'altra struttura.
- Esercito controlla partito [struttura
di massa articolata che svolge compiti di mobilitazione, integrazione e
controllo della popolazione]
- Orientamento ideologico marxista-leninista;
- Instaurazione a seguito di un colpo
di stato militare;
- Sistema con partito egemonico;
- Modello che prevede una notevole
innovatività istituzionale sia per il ruolo che per l'articolaione delle
strutture politiche sia per gli altri organi di governo della società e
dell'economia; GARANTISCE STABILITA'.
- Come definire un regime
civile?
- Regime di mobilitazione nei quali la
caratteristica di limitata mobilitazione propria dei regimi autoritari si
attenua così che diventano un modello-limite di autoritarismo, più vicino
al totalitarismo; tuolo preminente del partito unico; differenze:
origini, contesti culturali e socio-economici e nelle ideologie-mentalità
che ispirano e guidano l'azione dei governanti e sostanziano le forme di
legittimazione di quei regimi.
- Che cosa caratterizza un
regime nazionalista di mobilitazione?
- Nasce dalla lotta per l'indipendenza
nazionale diretta da un'élite nazionalista civile, da un leader
carismatico, il quale fa del partito il veicolo di una mobilitazione dal
basso: struttura portante del refime stesso; militari hanno un ruolo
secondario; [ANGOLA - MOZAMBICO - GUINEA-BISSAU]
- Che
cosa caratterizza un regime comunista di mobilitazione?
- Contesto socio-economico
relativamente sviluppato;
- Partito unico con un articolazione strutturale
approfondita e una notevole capacità di controllo della società
[stato-partito];
- Ideologia legittimante:
marxismo-leninismo, maoismo, titoismo.
- Pervasività delle strutture
politiche-partitiche a tutti i livelli di società;
- Esistenza di un qualche grado di
pluralismo limitato dovuto alle complessità sociale e ad aspetti
strutturali di tipo etnico ed economico;
- Posizione dei militari:
i. confusione fra i ruoli militari e
partitici
ii. se vi è conflitto non deriva da
motivi professionali per quanto riguarda i militari
iii. ruolo di garanti del regime e
sostenitori dell'egemonia del partito in grado di intervenire con sostanziali
modificazioni dello stesso regime nel caso di crisi profonda del partito.
- Quali sono le novità nei
regimi di mobilitazione negli anni ottanta in relazione al ruolo politico
della religione musulmana?
- Presenza combinata di una struttura
di mobilitazione articolata e più efficace del partito, il clero, e da
un'ideologia complessa che disciplina controlla e ha prescrizioni per
ogni momento della vita dell'affiliato credente.
- Che cosa è un regime di
transizione?
- Regimi preceduti da un'esperienza
autoritaria o tradizionale, cui faccia seguito un inizio di apertura,
liberalizzazione e parziale rottura della limitazione del pluralismo.
- Che cosa è una democrazia
protetta?
- Il regime in questiona ha tutti gli
aspetti che formalmente lo farebbero rientrare tra le democrazie, ma è
ancora controllato da apparati militari o da forze esterne che
condizionano il regime o comunque vi sono leggi o norme non scritte che
limitano la competizione, proibendo a certi partiti di presentare proprie
liste elettorali.
- Che cosa caratterizza una
democrazia elettorale?
- Il procedimento elettorale è
corretto, i diritti civili non sono ben garantiti, l'informazione è condizionata
da situazioni di monopolio con la conseguenza di escludere parti della
popolazione dall'uso effettivo dei propri diritti, non vi è una effettiva
opposizione partitica.
- Che cosa è una
pseudo-democrazia?
- Sono regimi autoritari che presentano
le forme più esteriori del regime democratico, quali costituzioni che
garantiscono i diritti ed elezioni ma ad esse non corrisponde nessuna
realtà neanche parzialmente democratica.
- Quali sono gli aspetti
essenziali della crisi autoritaria?
- Può avvenire dopo il processo
instaurativo, a mostrare il fallimento del consolidamento o a distanza di
molti anni. Si hanno le condizioni per la crisi autoritaria quando la
coalizione dominante alla base del regime si incrina e successivamente si
rompe; fra gli attori istituzionali c'è divisione e contrasti; il regime
incontra difficoltà a raggiungere una propria autonoma legittimazione di
massa; i gruppi sociali di classe media e operaia hanno già sperimentato
una propria organizzazione e partecipazione democratica: in questo caso i
governanti autoritari possono inseguire una propria legittimazione
attraverso elezioni manipolate, referendum coercitivi o parlamenti
fantoccio.
- Quali sono le cause della
crisi autoritaria?
- Trasformazioni nella struttura, nella
consistenza, nelle scelte e preferenze dei gruppi sociali ed economici
che formano la coalizioni dominante che tenderanno a modificare tale
coalizione
- Tali modificazioni possono portare
all'uscita dalla coalizione di alcuni attori che diventeranno oppositori
attivi o passi del regime e tensioni interne, conflitti e domande di
adattamento del regime stesso.
- Trasformazioni socio-economiche
possono dare maggiori risorse di influenza e coercitive a nuovi attori
esclusi dalla coalizione dominante che potranno mobilitarsi contro il
regime
- Come spiegare l'erosione
della coalizione dominante?
- Divisioni all'interno delle forze
armate a causa di lotte personalistiche di potere, avvicendamento di
laedership, differenze ideologiche, difficoltà concrete che comporta
l'attuazione di certe politiche.
- Divisioni tra le forze armate e gli
attori civili della coalizione:
i. Forze armate vogliono affermare il
proprio dominio
ii. Civili impongono politiche
inaccettabili per i militari perché non raggiungono fini di ordine e stabilità
iii. Obietti sembrano raggiunti e i
militari non sono più disposti a sopportare costi umani ed economici di quelle
politiche
- Distacco delle élites civili dalla
coalizione dominante in quanto risultano fallimentari le politiche varate
dal regime, soprattutto in materia economica; oppure in quanto sembra
maturato il momento per altre politiche che prescindano dal
condizionamento nazionalistico dei militari.
CAUSE
DI TUTTO CIO' POSSONO ESSERE: SCONFITTE MILITARI E IL FATTORE INTERNAZIONALE.
- Quali sono le
manifestazioni-reazioni ricorrenti della crisi autoritaria?
- Repressione della società civile
- Aperture democratiche apparenti e di
facciata
Gli
attori della coalizione dominante non devono essere impauriti dalla
mobilitazione accresciuta bensì devono vedere tutti gli svantaggi del rimanere
al governo in termine di profonde divisioni dell'organizzazione e il vantaggio
del ritorno alle caserme in termini di minori responsabilità politiche,
accresciuto prestigio sociale e garanti e protettori del mutamento
- Chiarite il potenziale ruolo
di un leader nel passaggio ad un regime democratico.
- È indispensabile che un attore prima
appartenente alla coalizione autoritaria prenda l'iniziativa ai fini di
un mutamento del regime; il regime crolla o si trasforma perché
l'inziativa di un gruppo di attori o di uno solo attore, dotati di
risorse tali da superare qualunque difesa residua del regime autoritario
ha creato un'alternativa capace di stabilizzarsi.
- Chiarite il potenziale
ruolo di un evento acceleratore nel passaggio ad un regime democratico.
- Può anche non essere necessario; in
molti casi basta una leadership abile e decisa a portare a compimento il
mutamento che sarà facilitata nel suo compito se si creano situazioni
favorevoli.
Capitolo 4
- Che cosa è una crisi democratica?
- Vi è crisi democratica quando insorgono limiti e condizionamenti
alla precedente espressione dei diritti politici e civili ovvero quando
si ha limitazione della competizione politica e della potenziale
partecipazione in quanto si è rotto il compromesso democratico che ne è
alla base.
- Che cosa è un crollo democratico?
- Si ha crollo quando i caratteri fondamentali del regime saltano e
una diversa democrazia o un regime autoritario vengono instaurati con
modalità discontinue, ovvero in seguito ad un colpo di stato, una guerra,
anche civile, un'invasione esterna, ecc.
- Che vuol dire crisi della democrazia e crisi nella democrazia?
- DELLA DEMOCRAZIA: insieme di fenomeni che alterano il funzionamento
dei meccanismi tipici di quel regime [Germania di Weimar]
- NELLA DEMOCRAZIA:
i. arresto del funzionamento o cattivo
funzionamento, sulla base delle norme esistenti, di alcune strutture e
meccanismi cruciali del regime o nei rapporti legislativo/esecutivi o in
strutture burocratiche o giudiziarie;
ii. distacco o cattivo funzionamento
dei rapporti società-partiti o gruppi-strutture del regime democratico, quando
domande espresse dalla società civile non si traducono in decisioni assunte dal
regime .[Francia fine '60]
- Che cosa caratterizza lo svolgimento della crisi democratica?
- Conflitti sostanziali
- Attori istituzionali e politici
- Stato del regime democratico antecedente alla crisi
- Profonde trasformazioni socio-economiche, crisi economica,
difficoltà a risolvere problemi sostantivi ai quali particolari attori
attribuiscono rilievo
INASPRIMENTO DELLA
LOTTA POLITICA A LIVELLO DI ELITE E UNA MAGGIORE FLUIDITA' NEI LEGAMI TRA
PARTITI SINDACATI E ALTRI GRUPPI D'INTERESSE E DELLA SOCIETA' CIVILE
DALL'ALTRA:
i. CRESCITA DI RADICALIZZAZIONE DEL
CONFLITTO TRA ATTORI COLLETTIVI E INDIVIDUALI: aumento della distanza tra le
posizioni reciproche di partiti, sindacati, associazioni di interesse su
aspetti concreti.
ii. FRAMMENTAZIONE e
FRAZIONALIZZAAZIONE PARTITICA: aumento dei partiti presenti nell'arena
politica; razionalizzazione fa riferimento alle divisioni interne che emergono
nei partiti
iii. CRESCITA DI PARTECIPAZIONE:
comporta numerose e affollate manifestazioni e dimostrazioni di vario tipo e
maggiore presenza dei cittadini in tutte le sedi tradizionali di
partecipazione.
iv. INSTABILITA' GOVERNATIVA: aumento
della frequenza di crisi di governo ed eventualmente l'esistenza di rapporti
conflittuali anche all'interno della maggioranza parlamentare che dovrebbe
sostenerlo.
INASPRIMENTO
DELLE MANIFESTAZIONI DESCRITTE PORTANO A:
inefficacia decisionale
ineffettività delle decisioni
aumento degli attori che diventano
neutrali rispetto al regime, che cominciano ad opporvisi attivamente in quanto
non lo sostengono e lo ritengono illegittimo.
- Che cosa è il circolo vizioso della crisi?
- Inefficacia decisionale, ineffettività e maggiore illegittimità
contribuiscono ad inasprire il conflitto politico e ad approfondire la
radicalizzazione del conflitto. [in questa prima fase si può fermare il
circolo vizioso se le elite democratiche riescono a ricomporre un
accordo-compromesso sui problemi-sfida sostantivi]
- Come si caratterizza la seconda fase della crisi?
CONTEMPORANEAMENTE:
- Radicalizzazione si
spinge fino al punto di distruggere il centro politico sia in termini di
strutture partitiche sia di posizioni di compromesso: punto di arrivo di un processo di centrifugazione alla fine del
quale qualsiasi accordo è impossibile
- Crescente violenza: manifestazioni di radicalizzazione e dell'esistenza di gruppi
che ritengono il regime illegittimo.
- Crescita di
politicizzazione dei poteri neutrali:
processo che investe esercito e magistratura e altre istituzioni neutrali
garanti dell'ordinamento politico e che porta alla creazione di un
collegamento con alcune forze politiche e con l'assunzione di posizioni
che travalicano le competenze e i limiti assegnati dalle leggi.
- A quali casi si applica lo schema tratteggiato?
- A tutti i casi di crollo democratico degli anni 20
e 30 in Europa occidentale (Germania e Italia)
- Che cosa caratterizza le crisi con o senza crollo?
Come spiegarle?
- Che sono transizione, liberalizzazione e instaurazione
democratica?
- TRANSIZIONE: periodo ambiguo ed
intermedio in cui il regime ha abbandonato alcuni caratteri determinanti
del precedente assetto istituzionale senza avere acquisito tutti i
caratteri del nuovo regime che sarà instaurato: periodo di fluidità
istituzionale nel quale si fronteggeranno le soluzioni pacifiche degli
attori in campo
- LIBERALIZZAZIONE: processo di
concessione dall'alto di maggiori diritti politici e civili, non ampi e
completi, ma tali da consentire l'organizzazione controllata della
società civile a livello sia di élites sia di massa: configurazione di un
ibrido istituzionale che dovrebbe consentire di superare la crisi del
regime autoritario allargandone le basi di sostegno sociale, senza civilizzarlo
completamente.
- INSTAURAZIONE DEMOCATICA: processo che
comporta un allargamento completo e reale dei diritti civili e politici:
i. ritorno dei militari nelle caserme
con la loro conseguente neutralità politica e subordinazione ai poteri civili
liberamente eletti;
ii. emergere di un sistema partitico,
di organizzazioni collettive degli interessi (sindacati e altri gruppi)
iii. elaborazione e adozione delle
principali procedure e istituzioni democratiche: legge elettorale, fissazione
dei rapporti legislativo/esecutivo.
- Quali sono gli elementi centrali dell'instaurazione democratica?
- ATTORI ISTITUZIONALI INTERNI (al precedente regime e sostenitori
dello stesso): esercito, elite di governo, alta burocrazia, forze
politiche autoritarie: essendo nelle loro mani il monopolio delle risorse
coercitive e il controllo degli organi di governa la loro iniziativa è
frequente nelle transizioni e nelle fasi iniziali delle diverse
instaurazioni, ma nel prosieguo non sempre mantengono il controllo del
mutamento.
- ATTORI MODERATI GOVERNATIVI DEL REGIME AUTORITARIO + PARTE
DELL'OPPOSIZIONE: interesse effettivo al cambiamento; entrambi conducono
il processo con gli inevitabili problemi che sorgono tra di essi e con le
altre forze autoritarie e con l'opposizione più estrema
- Militari e instaurazione democratica: quali aspetti da
sottolineare?
- Hanno un ruolo importante perché detengono il monopolio
dell'arena coercitiva:
i. Militari sconfitti in guerra,
profondamente divisi con una struttura disorganizzata allo sbando
ii. Esercito integro e intatto durante
il cambiamento sia sul piano dello status che del prestigio sociale
Anche nel caso di
sostegno militare al regime democratico, l'esercito può sempre decidere di
mantenere un controllo parziale sul potere politico.
- Che cosa è la coalizione fondante un regime democratico?
- Scaturisce dall'incontro degli interessi diversi e dalle scelte
simili dei diversi attori politici e socio-politici attivi durante la
transizione; più ampia è la coalizione più crescono le possibilità di
consolidamento.
- Qual è il ruolo dell'élite nell'instaurazione?
- Hanno un ruolo centrale anche in funzione del fatto che essendovi
un'intensa partecipazione di massa l'elite può mettere in campo risorse
di pressione e influenza durante i confronti/scontri che latenti o
manifesti si mantengono durante l'instaurazione; soprattutto durante la
campagna elettorale.
- Che vuol dire continuità/discontinuità rispetto al regime non
democratico precedente?
- Sotto il profilo normativo e del personale, delle strutture
amministrative e giudiziarie del nuovo regime: riguarda il problema delle
epurazioni ai livelli più alti del corpo amministrativo e giudiziario e
degli apparati repressivi quali i servizi segreti, polizia, esercito, per
collocare nei ruoli chiave del regime personale maggiormente leale verso
il nuovo assetto istituzionale.
- Come spiegare le variazioni nei risultati instaurativi?
- Tradizioni politiche del paese:
i. Presenza o assenza di una
tradizione monarchica
ii. Presenza o assenza di esperienze
conflittuali e violente
- Illustrate le relazione tra una precedente politica di massa e il
nuovo regime democratico.
- Ridemocratizzazione: vi è stata una realtà di politicizzazione collettiva con
diversa durata e intensità che include
i. Partecipazione alle scelte
elettorali e politiche
ii. Difesa dei propri interessi
tramite organizzazioni di categoria
iii. Presenza di processi di
identificazione partitica
Tale esperienza
influisce sul nuovo assetto democratico attraverso meccanismi di trasmissione
della memoria storica ovvero meccanismi di socializzazione politica
tradottisi in continuità della leadership partitica, organizzazione dei
partiti, forze elettorali o altre organizzazioni collettive.
- Che cosa conta del regime autoritario precedente per il nuovo
regime democratico?
- Grado in cui un regime autoritario mobilita, organizza, controlla
la società civile e le forme manipolate di partecipazione
- Grado in cui il regime riesce a disarticolare la struttura
sociale e a distruggere precedenti identificazioni sociali e politiche.
- In che senso
le modalità della transizione sono rilevanti per l'instaurazione
democratica?
- Grado di continuità
- Partecipazione
- Ricorso alla violenza
- La durata
- Che cosa è il consolidamento democratico?
- Processo di definizione nei suoi caratteri essenziali e di
adattamento in quelli secondari delle diverse strutture e norme
democratiche, innescato anche dal trascorrere del tempo.
- quali sono gli aspetti ricorrenti del consolidamento democratico?
- Legittimazione:
i. Messa in opera e mantenimento del
compromesso democratico, ovvero il modo in cui viene accresciuta, mantenuta, e
ricreata la legittimazione democratica
ii. Rispetto della legalità: capacita
delle elites di porsi come garanti del rispetto delle leggi e delle decisioni
assunte [certezza del diritto]
iii. Neutralità e neutralizzazione dei
militari
iv. Gruppi imprenditoriali privati
accettano le istituzioni nel momento in cui vedono garantiti pienamente i loro
interessi.
- Che cosa sostiene la teoria dell'ancoraggio?
- Quanto minore è la legittimità goduta da un certo assetto
democratico tanto più forti e sviluppate devono essere una o più ancora,
in una o più delle loro diverse forme; e al contrario se esiste o si
sviluppa gradualmente un'ampia legittimazione allora le ancore possono
rimanere deboli e non sono essenziali al consolidamento.
4 ANCORE
- Che cosa è stabilità?
- La ragionevolmente prevedibile capacità di durata del regime
democratica; prevede:
i. Istituzionalizzazione raggiunta
ii. Legittimità
iii. Efficacia decisionale
- Come si può caratterizzare una democrazia europea,
che superi quelle nazionali?
- Che cosa vuol dire qualità democratica?
- Viene misurata assumendo i diritti come criteri decisivi, il
cittadino è meglio protetto e garantito. Non solo diritti politici e
civili ma anche diritti sociali connessi agli istituti di welfare:
diritto alla salute, assistenza della vecchiaia, protezione
dell'invalidità, al sostegno alla disoccupazione, erogazione di servizi
pubblici.
- Illustrate il problema che sta dietro la nozione di democrazia
delegata.
- Democrazie in cui le funzioni reali di rappresentanza sono nelle
mani di elites e in cui non esiste una sfera pubblica o una qualche
possibilità di controllo reale e responsabilità politica di quelle elites
governanti e delegate a tale funzione; non esiste accountability
verticale dei governanti nei confronti dei governati.
CAPITOLO 6
Che cosa significa per un
partito essere un gatekeeper?
a.
"controllori d'accesso" . con una
propria organizzazione, un elettorato identificato, propri interessi autonomi,
esponenti riescono ad essere presenti in ogni arena decisionale, centrale o
locale e a determinare sia l'accesso, sia l'agenda e i risultati decisionali
che toccano gli interessi sostenuti dai gruppi.
i. Sono gatekeeper se riescono a far
prevalere il circuito elettorale rappresentativo rispetto a quello definito
come funzionale;
a livello elettorale
a livello interno del partito
a livello delle dichiarazioni
programmatiche
a livello decisionale
2- Quali sono i modelli di rapporti tra partiti e gruppi?
Che cosa è occupazione?
a.
Situazione caratterizzata dalla
presenza di meccanismi di reclutamento e nomina e attività organizzative e
decisionali interne al gruppo in cui esponenti del partito abbiano la
preminenza assoluta e gli stessi interessi del gruppo siano subordinati a
quelli del partito.
Che cosa è simbiosi?
a.
Situazione in cui partito e gruppo
si rinforzano a vicenda nelle rispettive sfere di attività.
Che cosa è egemonizzazione?
a.
Gruppo che condiziona
completamente il partito a livello di nomina e reclutamento all'interno del
partito stesso e a livello elettorale per quel che concerne la sua stessa
attività nelle sedi decisionali o in diverse altre forme.
Partito è
espressione del gruppo offrendo ad esso un accesso indiretto alle decisioni
pubbliche.
Capitolo 5
- Che cosa sono le elezioni?
- Meccanismo per scegliere i componenti di organi monocratici e
collegiali.
- Strumenti principali della rappresentanza e del controllo
popolare sui governanti
- Principali strumenti di ritualizzazione e addomesticamento del
conflitto politico
- In che cosa si differenziano da altri metodi di selezione dei
governanti?
- Ampiezza maggiore di chi opera la scelta e la complessità che ne
deriva nella espressione e nella rilevazione della scelta operata dal
corpo elettorale fanno sì che siano previste regolamentazioni dettagliate
di tutte le fasi del processo.
- in che cosa differiscono elezioni democratiche e non democratiche?
- DEMOCRATICHE: sono caratterizzate da:
i. Competizione: offerta politica
presentata agli elettori ha carattere plurale e c'è concorrenza per ottenere il
successo
ii. Libertà: tutti gli elettori sono
in condizione di operare la loro scelta al riparo da minacce e con un
sufficiente grado di informazione sulle alternative; partiti e candidati
possono svolgere la proprio campagna e comunicare con gli elettori
iii. Rilevanza: risultati delle
elezioni hanno perso significativo sui processi politici e sulle attività di
governo e decisione
- NON DEMOCRATICHE [SENZA SCELTA, DI FACCIATA: rito, strumento di
irreggimentazione e simulazione della sovranità popolare]:
i. Competizione annullata dal
meccanismo della lista unica, oppure depotenziata nel caso in cui vi sia una
pluralità di liste ma è garantita a priori la prevalenza di una di queste.
ii. Limitazione della libertà: sia la
scelta se votare o meno, sia i contenuti del voto.
iii. Rilevanza politica depotenziata
dal depotenziamento delle istituzioni che esse eleggono.
- quali i principali momenti e aspetti del processo elettorale?
- Tempi e convocazione delle elezioni
- Elettorato attivo
- Elettorato passivo e candidature
- Campagna elettorale
- Modalità del voto
- Sistema elettorale e valutazione dei voti
Capitolo 9
- che cosa è un parlamento democratico?
- Assemblea rappresentativa a competenza generale, pluralistica e
permanente, ma rinnovata nella sua composizione tramite elezioni a
scadenze regolari.
- quali caratteri distinguono i parlamenti democratici da quelli non
democratici?
- Natura assembleare
i. Forma collegiale
ii. Ampiezza
iii. Organismo fondamentalmente non
gerarchico
- Carattere permanente e competenza generale:
i. Produzione di un flusso
decisionale continuo
ii. Non dipendenza da altri organismi
per la sua convocazione
- Mandato temporalmente definito dei componenti
- Pluralismo interno:
i. Coesistenza di una pluralità di
orientamenti politici
ii. Consentire in maniera continuativa
l'espressione dell'opposizione
- Collegamento organico con i processi istituzionali della
rappresentanza politica:
i. strumento di collegamento:
elezioni popolari
PARLAMENTI NON DEMOCRATICI NON
PRESENTANO CARATTERI DEL PLURALISMO - DELLA RAPPRESENTATIVITA' - DELLA
PERMANENZA
- che cosa si intende per rappresentanza politica?
- Relazione di carattere stabile tra cittadini e governanti, intesi
gli uni gli altri come soggetti pluralistici, per effetto della quale i
governanti sono investiti dell'autorità di governare in nome e
nell'interesse dei cittadini e sono soggetti a responsabilità politica
per i propri comportamenti di fronte ai cittadini stessi; autorità e
responsabilità politica dei governanti sono definite e garantite
attraverso meccanismi istituzionali elettorali.
- che cosa si intende per rappresentatività?
- Capacità del corpo politico di riprodurre le caratteristiche dei
soggetti rappresentati.
- che cosa ha di specifico la rappresentanza
democratica?
- quali sono gli aspetti strutturali rispetto ai quali i parlamenti
democratici possono differire fra loro?
- Le varianti strutturali riguardano il modello organizzativo
reale:
i. Schemi organizzativi definiti da
un complesso corpus di norme giuridiche
ii. Natura e caratteristiche dei
soggetti politici, individuali e collettivi che lo compongono.
- quali sono le ragioni principali del bicameralismo?
- PRIMO GRUPPO DI MODELLI BICAMERALI [tipici della prima fase di
democratizzazione] nascono dalla necessità di conservare, accanto alle
nuove forme di rappresentanza popolare, forme pre-democratiche, per
bilanciare il carattere innovativo di della rappresentanza popolare e
garantirne l'accettazione da parte dei vecchi strati politici dominanti.
- SECONDO GRUPPO DI MODELLI BICAMERALI: legato alla necessità di un compromesso rappresentativo
tra una concezione unitaria e una concezione policentrica della comunità
politica:
i. Una camera si basa sul principio
della parità rappresentativa degli individui che compongono la comunità
politica nel suo insieme
ii. L'altra camera si basa sul
principio della parità rappresentativa delle unità sub-nazionali
Modelli di bicameralismo in base ai poteri attribuiti
alle due camere:
BICAMERALISMO FORTE O BILANCIANTE
BICAMERALISMO DEBOLE
BICAMERALISMO RIDONDANTE
BICAMERALISMO A BASE FUNZIONALE
- rispetto a quali aspetti possono differenziarsi le commissioni?
- Modalità di realizzazione e nell'importanza assegnata alle
commissioni rispetto al lavoro in aula
- Criteri di selezione adottatati della leadership e il ruolo che
essa ha nei lavori delle commissioni: presidenza: appannaggio di partiti
di maggioranza o altri partiti partecipano alla spartizione delle
cariche?
- Ruolo dei presidenti:
i. Di garanzia procedurale
ii. Politico di controllo sull'agenda
SPECIALIZZAZIONE +
STABILITA' TENDONO AD INCENTIVARE I COMPORTAMENTI COOPERATIVI ALL'INTERNO DELLE
COMMISSIONI AL DI LA' DEGLI INTERESSI PARTITICI.
- in che modo i partiti condizionano la struttura del parlamento?
- I parlamenti contemporanei sono assemblee di soggetti collettivi,
in quanto ogni singolo parlamentare è legato al gruppo parlamentare che
corrisponde ad un partito con una propria identità organizzativa anche
esterna al parlamento, da un forte vincolo di lealtà e dipendenza che
nell'azione parlamentare si traduce in un disciplinato adeguamento alle
decisioni del gruppo.
Gruppi parlamentari
con la loro leadership e organizzazione sono i soggetti principali della vita
parlamentare: semplificano le procedure parlamentari e ne fanno aumentare la
prevedibilità.
- che ruolo ha il governo nello strutturare il parlamento?
- Il parlamento tende ad articolarsi lungo la linea di divisione
tra le forze che sostengono il governo e quelle che gli si oppongono;
maggioranza/minoranza = governo/opposizione;
i. Se sistema partitico consente
governo a maggioranza monopartitica la variabile determinante è il grado di
coesione del partito di doverno
ii. Se il sistema partitico impone
governi di coalizione pluripartitici la variabile determinante sarà
l'estensione dello spettro politico della coalizione:
problema della coesione
governo-maggioranza si collega ai processi di accomodamento tra identità e
programmi politici dei diversi soggetti partitici che compongono la coalizione.
PARLAMENTO POLICENTRICO
PARLAMENTO AVVERSARIALE [VEDERE
SCHEMINO RAVIOLO]
- quali sono le funzioni essenziali dei parlamenti?
BAGHEOT
- ELETTIVA di
designazione dell'esecutivo
- ESPRESSIVA di
trasmissione degli orientamenti popolari
- EDUCATIVA di
elevazione delle opinioni popolari
- INFORMATIVA di
comunicazione degli interessi delle minoranze
- LEGISLATIVA di
elaborazione e approvazione leggi
- FINANZIARIA di
approvazione di imposte e bilanci
B+C+D = FUNZIONE
RAPPRESENTATIVA
A+F = FUNZIONE DI
CONTROLLO SUL GOVERNO
E+F = FUNZIONE DI
POLICY MAKING
- che ruolo ha il governo nella funzione legislativa?
- Ha un ruolo di predominio nell'ambito dell'iniziativa
parlamentare:
i. Dovuto al tasso di successo
maggiore delle sue proposte di legge
POLO DELL'ACCENTRAMENTO: paesi in
cui il processo legislativo è controllato dal governo e la possibilità di
intervento sostanziale delle altre componenti parlamentari sono limitate.
POLO DEL DECENTRAMENTO: paesi in
cui accanto al governo hanno ruolo significativo nel processo legislativo
[iniziativa - emendamento - deliberazione] altre componenti parlamentari.
Capitolo 10
- che cosa è un governo?
- Funzione di governo: delimitata e regolamentata dalla legge e
realizzata attraverso la legge.
- Istituzione di governo: insieme composto dal capo del governo e
dai ministri
- che cosa significa governare?
- come sono nate le istituzioni di governo attuali?
- quali sono le forme di governo principali?
- che cosa si intende per forma di governo parlamentare?
- Legittimazione indiretta dell'esecutivo attraverso il parlamento,
garantita dal potere di sfiducia del secondo
- Separazione tra capo dello stato e capo del governo
- Durata non predeterminata dell'esecutivo
- Struttura collegiale a un livello dell'esecutivo
- Eventuale possibilità di scioglimento anticipato del parlamento
- che sono si intende per forma di governo presidenziale?
- Legittimazione democratica indipendente dell'esecutivo e del
parlamento
- Fusione delle due cariche di capo dello stato e capo del governo
- Termine fisso del mandato presidenziale
- Struttura a due livelli dell'esecutivo
- che cosa si intende per forma di governo semi-presidenziale?
- Legittimazione democratica indipendente originaria del capo del
governo e del parlamento
- Legittimazione indiretta concorrente dell'esecutivo attraverso il
parlamento garantita dal potere di sfiducia del secondo
- Separazione delle cariche di capo dello stato e del governo
- Durata non predeterminata del governo
- Possibilità di scioglimento anticipato del parlamento
- che effetti hanno le variabili politiche sulla forma
di governo?
- su quella parlamentare?
- su quella presidenziale?
- su quella semi-presidenziale?
- che importanza hanno le coalizioni nel governo
parlamentare?
- a quali logiche risponde la formazione delle coalizioni?
- quali fattori rafforzano e quali indeboliscono
l'influenza dei partiti sul governo?
- qual è il significato della stabilità di governo?