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LE OPERAZIONI PASSIVE AL DETTAGLIO E ALL'INGROSSO

finanze



LE OPERAZIONI PASSIVE AL DETTAGLIO E ALL'INGROSSO




OPERAZIONI PASSIVE AL DETTAGLIO



1. I DEPOSITI MONETA


La remunerazione assume rilevanza secondaria rispetto alla funzione monetaria consentita dal c/c . Sono un punto di vantaggio competitivo per la banca perché è difficile, anche se non impossibile, che altri intermediari possano escogitare succedanei in grado di svolgere le medesime funzioni.












LE INNOVAZIONI NELLE TIPOLOGIE DI C/C


Conti correnti convenzionati : prevedono il medesimo trattamento (agevolato) per tutti i correntisti appartenenti ad un'azienda o ad una associazione di categoria con la quale la banca ha stipulato apposita convenzione


Conti correnti a target : sono diretti verso spec 444e47e ifici segmenti di clientela  (studenti, pensionati, professionisti, ecc.) e coerentemente presentano caratteristiche tagliate su misura per le esigenze di ogni specifico segmento


Conti correnti abbinati a contratti assicurativi : si sono diffusi grazie al rapporto che si è creato tra banche e assicurazioni che fa sì che le banche si assumono l'incarico di classare attraverso la loro capillare rete di sportelli determinate polizze che, oltre a fruttare commissioni per le banche da parte della compagnia di assicurazione, fanno aumentare l'appetibilità dello stesso conto corrente bancario visto che le polizze sono offerte a condizioni privilegiate  e sono diversificate in funzione delle specifiche esigenze del target che si vuole raggiungere (ad es: pensionati, professionisti, ecc.)






Conti correnti in valuta : sono c/c denominati in valuta estera che si sono diffusi presso la clientela ordinaria residente in Italia a seguito della liberalizzazione valutaria del 1990 che ha reso conveniente ai residenti orientarsi verso la diversificazione valutaria dei loro portafogli nei periodi di debolezza della lira. Il tasso d'interesse varia in funzione della valuta di riferimento prescelta e gli addebiti e gli accrediti in valuta diversa da quella assunta come riferimento dovranno essere assoggettati ad operazione di conversione al cambio corrente, per la quale la banca percepirà una commissione.

Grazie ai conti in valuta la banca, a sua volta, potrà a)agevolare le operazioni di investimento in titoli esteri in conto proprio o per conto della clientela, b) diversificare il proprio portafoglio di valute e contenere il proprio rischio di cambio (quando si tratta di banche che effettuano una rilevante attività di impiego e speculazioni in valuta)









Conti di liquidità : definiti anche conti d'investimento o contifondi

Realizzano l'abbinamento tra il conto corrente di corrispondenza (e la connessa liquidità) e l'investimento in quote di fondi comuni d'investimento (che offre maggiori prospettive di redditività, soprattutto se non si tratta, come invece si riscontra spesso, di fondi monetari, cioè composti da titoli a breve).

Viene individuata una fascia di giacenza media, una minima e una massima.

Fin tanto che il saldo non eccede la giacenza massima prefissata il funzionamento del conto è analogo a quello di un qualsiasi c/c, .

Nel momento in cui l'eccede scatta un meccanismo automatico d'investimento di tutta l'eccedenza tra tale saldo e la giacenza media (quindi non solo l'eccedenza del saldo rispetto alla giacenza massima) in quote di un fondo comune d'investimento, per cui il saldo del conto si porta a livello della giacenza mdia.

Quando invece il saldo scende al di sotto della giacenza minima scatta il meccanismo di disinvestimento di un numero di quote del fondo pari alla differenza tra la giacenza media e il saldo del conto, per cui, anche in questo caso, il conto si riporterà sulla giacenza media.  






Conti correnti on line: sono offerti da banche virtuali ma anche da molte banche tradizionali e hanno un meccanismo di funzionamento identico ai conti correnti ordinari, con queste differenze: a) il cliente può compiere operazioni 24 ore su 24 non avendo necessità di alcun contatto personale o telefonoco con la banca; b) offrono condizioni di tasso e altre condizioni più convenienti; c) il cliente può  effettuare operazioni di compravendita di titoli in borsa a condizioni di commissioni molto più vantaggiose.




Conti correnti di servizio:  esaltano la funzione di offerta di operazioni e di servizi a condizioni di commissioni molto favorevoli ma, in compenso, corrispondono un tasso d'interesse irrisorio o nullo. Servono soprattutto alle imprese che attuano una movimentazione molto intensa del c/c.










2. I DEPOSITI TEMPO




La loro natura di strumenti di investimento fa assumere alla remunerazione rilevanza fondamentale.

Tra questi depositi si fanno rientrare:


1. i depositi a risparmio tradizionali,


2. i certificati di deposito,


3. le obbligazioni


4. le operazioni pronti contro termine passive per la banca.












I depositi a risparmio tradizionali




Sono attestati da un libretto di deposito che rappresenta lo strumento che consente al depositante di esercitare i suoi diritti e sul quale la banca deve annotare prelevamenti e versamenti (in contanti).


Il libretto può essere nominativo o al portatore.


I depositi a risparmio attestati da libretto possono essere liberi o avere un vincolo temporale













I certificati di deposito


Sono strumenti cartolari al portatore o, più raramente, nominativi e vengono emessi "a rubinetto", cioè in relazione alle esigenze che via via si manifestano per la banca, e senza prefissazione di importi o date, che vengono determinate in accordo col cliente, e quindi con personalizzazione delle caratteristiche su base individuale, compreso il tasso che può essere fisso (certificati "zero coupon" e certificati a cedola periodica fissa) o variabile (con parametro di riferimento di tipo finanziario a breve - ossia costituito da indicatori del mercato monetario, come il rendimento dei BOT, oppure l'EURIBOR o il LIBOR - o a protratto termine, come il Rendistato, o anche può trattarsi di indici azionari).

In ogni caso il vincolo temporale fa sì che il rimborso possa avvenire solo alla scadenza prefissata, per cui si tratta di risorse vincolate presso la banca per il periodo prestabilito.

Manca un mercato secondario per questi certificati, per cui sarebbero strumenti del tutto illiquidi se la banca non attenuasse questa condizione sfavorevole facendosi in genere carico del riacquisto di tali certificati purché con durata residua non inferiore a 18 mesi.




Le innovazioni nelle tipologie di certificati di deposito


- Certificati di deposito "corridor" : sono strumenti speculativi molto singolari che assicurano il rimborso del capitale, una cedola minima e, alla scadenza, un premio di remunerazione legato ad un parametro di riferimento (es: un tasso d'interesse, un rapporto di cambio, un indice azionario) ma solo per tutti i giorni fino alla scadenza in cui tale parametro si mantiene entro una certa banda di oscillazione, con esclusione quindi dei giorni in cui il parametro sia andato al di sopra o al di sotto. Quindi il sottoscrittore di questi certificati non scommette al rialzo o al ribasso come si verifica di consueto ma invece scommette sulla tendenziale stabilità del parametro di riferimento durante la vita del certificato.



Certificati di deposito in valuta estera: sono emessi in valuta estera (soprattutto dollari, franchi svizzeri,yen)










Le operazioni pronti contro termine



Rappresentano operazioni di raccolta temporanea in quanto la banca vende a pronti a un cliente/investitore una data quantità di valori mobiliari dietro pagamento di un dato prezzo (quindi la banca raccoglie denaro) e, contestualmente si impegna a riacquistare dalla controparte un identico ammontare di titoli della stessa specie, a un prezzo prefissato.


L'interesse che la banca paga su tale raccolta è dato dalla differenza tra prezzo a termine (maggiore) e prezzo a pronti. Si tratta di un tipo di raccolta di assoluta stabilità in quantoil cliente non può smobilizzare i titoli prima della scadenza. Da notare che le condizioni di prezzo e scadenza sono personalizzate, cioè discendono dalla contrattazione tra le parti.


I titolo oggetto della doppia compravendita sono generalmente titoli di stato. L'operazione viene trattata contabilmente senza che si determini un'effettiva movimentazione dei titoli.





Queste vendite con patto di riacquisto - che avvengono per tagli minimi elevati e quindi sono rivolte a una clientela abbastanza facoltosa - sono apparentemente uguali ma concettualmente ben distinte dalle operazioni pronti contro termine attivate dalla banca centrale con le banche del sistema (che rientrano tra gli strumenti di politica monetaria) e da quelle che le banche fanno tra di loro (e che alimentano non una raccolta da clientela quanto una raccolta sul mercato interbancario (e ovviamente un impiego per la banca che acquista i titoli).





Le obbligazioni bancarie


Tutte le banche possono emettere obbligazioni - anche quelle non in forma di S.p.A, come le popolari e le Casse di credito cooperativo - senza i limiti previsti dal Codice per le altre imprese e senza che l'emissione debba essere preceduta da approvazione dell'assemblea degli azionisti, eccetto il caso di obbligazioni convertibili in azioni della stessa banca emittente.






La standardizzazione delle obbligazioni bancarie è molto limitata, ad esempio sono numerosissime le combinazioni di indicizzazione finanziaria.


Le innovazioni più significative nella tipologia sono date da:


obbligazioni step up e step down


obbligazioni index- equity linked


obbligazioni reverse floater


obbligazioni reverse convertible


obbligazioni drop lock


obbligazioni "bull and bear"










Prestiti subordinati


Il credito è postergato, ossia i creditori verranno rimborsati solo una volta che siano stati soddisfatti i creditori non subordinati.

Questi prestiti rafforzano la dotazione patrimoniale della banca, nel senso che sono computati nel patrimonio di vigilanza, sia pure entro il limite massimo del 50% del patrimonio di base e sempre che la loro durata non sia inferiore a 5 anni. Possono essere obbligazioni subordinate o anche certificati di deposito subordinati.

Ovviamente rappresentano una raccolta più onerosa, rispetto agli analoghi strumenti non subordinati, visto il vincolo di cui si fanno carico i sottoscrittori.



Strumenti ibridi di patrimonializzazione


Sono dati da debiti con scadenza molto lunga e rinnovabili, a facoltà dell'emittente, a tempo indefinito, nonché da passività irredimibili, ossia prive di scadenza contrattuale, anche se possono essere rimborsate su richiesta dello stesso emittente (e previo consenso dell'autorità di Vigilanza, considerato che sono computati nel patrimonio di vigilanza).





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