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MICROECONOMIA - CAPITALISTI/PROLETARI

economia



MICROECONOMIA



La microeconomia è una scienza che esiste da 150 anni. Ci sono due manuali fondamentali in questione, scritti rispettivamente da Varras e da Pareto. Questo corso viene definito "istituzionale".

Due libri-manuali per studiare la microeconomia da due punti di vista leggermente diversi sono il manuale di Koutsoyannis e il manuale di Varian (il primo è piu' matematico, il secondo piu' geometrico). Entrambi, però, trattano di microeconomia. In realtà nell'esposizione di un corso esistono 3 forme: quella verbale, quella matematica e quella geometrica.

L'esame orale in questo corso è un nostro diritto ma di tanto in tanto verranno proposti dei compiti in classe a sorpresa, con la formula del n - 1. E' un corso che dura 30 ore, ed il 30 Dicembre è la data limite fissata per la registrazione, non oltre.

E' indispensabile la conoscenza delle derivate.

Inizio lezioni: 8 e 30.

Teoria Economica: è un vero e proprio linguaggio. Ci verranno insegnati non tanto i contenuti quanto i modi di esprimersi.



Il primo economista della storia è considerato Adam Smith ("La ricchezza delle Nazioni"). Per esempio, sarebbe interessante analizzare e rispondere a domande del genere "perché i Paesi poveri diventano tutto d'un tratto ricchi, e viceversa?". L'Italia, per fare un esempio, era il fulcro della vita europea nel '500, vero e proprio melting pot e luogo di riunione per civiltà diverse.l'importanza di Venezia era paragonabile a quella di New York City oggigiorno. Amsterdam prese il posto di Venezia nel '600, l'Inghilterra divenne la nazione piu' potente nel '800.la Germania provò a strappare il ruolo di potenza economica-politica-militare a tutte le altre nazione per ben due volte nel corso del secolo appena trascorso. Oggi la potenza per eccellenza sono gli U.S.A. Da tutto ciò deduciamo che politica ed economia sono strettamente collegati, che fatti politici hanno ripercussioni su fatti economici.

La prima teoria economica fu formulata per l'appunto da Adam Smith, il quale pensò che il valore dei beni fosse riconducibile alla quantità di beni incorporata -> Karl Marx. E' la teoria dell'offerta, cioè il valore delle merci è direttamente riconducibile alla quantità di lavoro impiegata, e non conta nulla né il compratore, né la domanda.

A questo modo di pensare si contrappone la scuola marginalista con Gibons. I classici sono Ricardo, Smith e Marx.

La scuola classica, tuttavia, viene smentita in ben due occasioni nel corso della Storia:

-nel '29, con la Grande Depressione

-durante la Rivoluzione d'Ottobre


Dopo ciò ci fu la divisione in due grandi scuola.negli anni '50-'60 l'Italia, ad esempio, si fa riferimento ai marginalisti o ai classici e ognuno contraddistingueva una speciale fazione politica.

La legge della domanda e dell'offerta non funzionano per 10 anni. Fu una difficoltà enorme, quasi insormontabile, per i marginalisti, che sostenevano la libera interazione sul mercato, e che questo modo di procedere fosse il migliore.

Keynes sostiene che bisogna prestare attenzione ai grandi "aggregati", e mai al singolo. Da allora nasce la macroeconomia, che non è assolutamente d'accordo con quanto sostenuto dai marginalisti.

Uno dei problemi principali in 414c28e economia è il fatto che il Sistema Economico non sa autoequilibrarsi. Servono un ministro del Tesoro e un governatore della Banca d'Italia (attualmente Fazio). Presto questa posizione cadrà in quanto entrerà in vigore l'Euro.

Alan Greenspan è un keynesiano. E' una sorta di regista dell'economia mondiale, tutti guardano a lui quasi come ad un Dio, dal momento che è lui che ha in mano le redini del gioco. Lui si occupa di cambiare, ad esempio i tassi di interesse; nel momento in cui siamo di fronte al crollo dei titoli, la nostra razionalità sarebbe indotta a pensare ad un conseguente licenziamento in blocco.Greenspan semplicemente aumenta la circolazione della moneta, ed in questo modo ha salvato spesso l'economia da immani disastri. Ergo si sente il bisogno di un regista, un Deus Ex Machina a cui tutti guardino con rispetto. Nel '42 troviamo Bretton Woods. Nel '73 siamo di fronte alla crisi del petrolio, con una conseguente inflazione che fu estremamente dannosa. A seguito dell'inflazione ci fu un aumento dei prezzi.questa crisi, quella petrolifera, fu di portata quasi uguale a quella del '29 come gravità, ma con peculiarità nettamente differenti. Nel '29 abbiamo una altissima percentuale di disoccupati, nel '73 troviamo un aumento sistematico dei prezzi. Tra l'altro i prezzi non aumentavano in maniera omogenea ma incostante, e questo non permetteva per esempio la pianificazione. Perché i ministri di allora non riuscirono a bloccare ciò?

Se il Marginalismo Neoclassico era stato messo in crisi dai keynesiani, ora gli stessi keynesiani sono a loro volta in difficoltà (nel '70), perché non sono in grado di fornire spiegazioni.tanto è che riprende vigore il Neoclassico (spesso la corrente del marginalismo viene definita neoclassica, e quest'ultima terminologia ha finito con il sostituire la prima). Kenneth Arrow è uno dei fautori di questa ripresa.ripropone alcune teorie di Pareto, ovviamente riviste; al centro , tuttavia, viene posto sempre la libera interazione degli individui sul mercato.

Ora possiamo meglio capire il significato di MICROECONOMIA: comportamento degli agenti singoli sul mercato (per "agenti singoli" si intendono non soltanto i singoli individui, ma anche le famiglie e le imprese). Thachter segue Varras, Pareto e il liberismo in generale.

Solidarismo: Keynes ne fornisce una spiegazione. Gli economisti cattolici, infatti, hanno fatto proprio le teorie keynesiane.si pensi a Fanfani. Prima l'individuo era considerato avido, egoistico, ora non piu'. Si è riflettuto sulle pensioni, sull'assistenza statale e se veramente , quando il tasso del deficit era del 15%, questa fosse la via giusta (per quanto "cattolicamente" ineccepibile).

Non esiste una sola teoria economica (ce ne sono diverse, tutte razionalmente valide.). Givons, Pareto, Varras, Arrow.Il problema è che non riusciamo ad isolare i fenomeni in economia, e pertanto non ci è dato fornirne delle leggi immutabili. Non è programmabile, eccetto in casi eccezionali (il fascino per i casi estremi, come appunto la crisi del '29, è appunto la conseguenza di ciò.gli economisti, in queste situazioni, riescono a prevedere con ottima approssimazione i movimenti futuri del mercato). Non esistono le relazione causali (causa -> effetto). Nasce il problema dell'astrazione.gli agenti economici , si dice, sono "moderatamente" consapevoli. Esistono casi che distruggono ogni possibile legge, come per esempio


DEFLAZIONE


DIMINUZIONE DEI PREZZI


DIMINUZIONE QUANTITA' DOMANDATA


Le persone piu' sanno di economia e piu' mettono in crisi il modello economico.

Le aspettative vengono chiamate in gergo "self-fulfilling prohecies".



Teoria Microeconomica: le informazioni che ci arrivano piu' sono trasparenti e piu' è precisa la valutazione. Inoltre l'individuo che deve compiere la valutazione deve possedere una capacità di analizzare buona.

Ci possono essere degli inconvenienti: uno di questi è considerare i prezzi informazioni di qualità. Per esempio vedere un impianti hi-fi da 800.000 lire e uno da 400.000 e ritenere il primo migliore del secondo. Il prezzo come "indice di qualità".

Arrow ha inventato i "mercati futuri".nascono i "futures"; in sostanza compri della merce, della roba del 2030, per esempio. C'e' un venditore ed un compratore che si impegnano a mantenere l'accordo.

Il trend in un grafico a volte è noto, a volte no. Si parla comunque sempre di una direzione a lungo termine, mai a breve.le oscillazioni purtroppo comportano guadagni e perdite che esulano dal trend finale.

Comportamenti Gregari: sono dei tipo di comportamenti decisamente da evitare. Ognuno deve elaborare individualmente e razionalmente le informazioni plausibili richieste. Se l'informazione è complessa, servono ore di studio e di lavoro. L'imitazione degli esperti nel settore è cosa comune, e in questo modo ci poniamo nelle mani di " chi ne sa di piu'". Spesso si sbaglia, si creano le cosiddette "Bubbles". Sapere è costoso e faticoso. La libertà di giudizio spesso è un fardello troppo gravoso da portare, troppo arduo da seguire.e perciò si è portati al gregarismo.

Nel marketing è opportuno creare lo "zoccolo" dei compratori, all'incirca il 20% delle persone, vendendo loro la merce ad un prezzo estremamente ridotto. Successivamente, una volta che il prodotto è stato conosciuto (ovviamente la qualità deve essere decente per lo meno) , il costo del prodotto quadruplica, e nascono i guadagni. La reputazione di una determinata merce è un fattore che non va trascurato.un brand nuovo, oggigiorno, soffre perché nessuno si fida. Tutti siamo portati a comprare la maglietta di marca, o il prodotto della ditta che opera sul mercato da 50 anni, piuttosto di una "new entry". Vendere la reputazione si chiama franchising. Mettere l'etichetta sulle magliette, ad esempio, fa lievitare il prezzo (paghi la firma).

Schumpeter: è svizzero. Esistono gli schumpteriani, non fa parte del nostro corso di studi, seguono fondamenti di teoria microeconomica.

Economia Politica e Politica Economica. Esiste la coppia positivo e normativo


POSITIVO: elabora una teoria.se A cambia, B cambia. Molta parte di teoria economica viene definita positiva

NORMATIVO: chiarita una legge ne derivo una norma. E' giusto fare questo (eticamente).è una guida al comportamento.


Le leggi antitrust, ad esempio, sono di carattere normativo. Questo corso , tuttavia, è prevalentemente positivo. Greenspan è un uomo "normativo".








MERCATI FINANZIARI

 


MERCATI DEI PRODOTTI

 

MERCATO DEL LAVORO

 
Le famiglie sono quelle che hanno le risorse. Loro vendono lavoro, sono la risorsa prima che offre capitale.domandano dei prodotti.

Le imprese, invece, domandano capitale e offrono dei beni. Spesso in italiano corrente confondiamo questa terminologia.

I Mercati Finanziari: le famiglie offrono i propri risparmi e quei risparmi, una volta entrati nelle mani delle imprese, si tramutano in capitale. Il Mercato Finanziario Elementare ha un fortissimo carattere istituzionale. La mediazione fra i due poli avviene grazie alla banca. La famiglia risparmia e decide di depositare i propri beni (per sicurezza, o per altre ragioni.) in banca. Lì avvengono i prestiti a determinate persone, a capo delle imprese, che sono costretti a pagare salari e macchinari (da questo momento in poi non si parlerà piu' di salario, bensì di capitale).

Spread: margine dei tassi di interesse che costituisce il vero ricavo della banca.

Il risparmiatore può depositare i propri soldi su di un conto corrente.può comprare titoli a data prefissata (obbligazioni). Bisogna stare attenti a non confondere l'obbligazione con "l'azione", dal momento che i due termini hanno un significato molto diverso.

Un'obbligazione è poco piu' che una cambiale.la differenza è che la cambiale presuppone un debito già esistente , l'obbligazione invece no. Il fattore "sicurezza" per il depositario è un fattore molto importante.

Oggi il reddito fisso medio annuo è del 5%. Questo significa che ogni 1000 lire si avrebbe un guadagno di circa 50 lire.il 5% è , pertanto, il rendimento medio. Dovesse diventare del 10% , allora l'obbligazione sarebbe rivenduta a 500 lire.(così le 50 lire diventano il 10% del totale.). Il vero valore di borsa si trova sommando la durata (il tempo) piu' il valore pattuito assieme al valore corrente.

Mercati Obbligazionari: nascono già nel '600.come ho già detto, un'obbligazione è molto diversa da una cambiale (vd sopra).

Diritti di proprietà: esiste il fondo di un impresa (10 azionisti decidono di mettere un tot a testa per iniziare un'impresa), ne frazionano il valore e nascono in questo modo le azioni. Il rendimento dell'obbligazione , teniamolo a mente, è sempre e comunque garantito, l'azione assolutamente no perché dipenderà dal futuro dell'azione stessa e da molteplici altri fattori.ufficialmente comprando un azione diventi comproprietario dell'azienda, e a fine anno hai diritto alla tua parte di guadagno (sempre che l'azienda ne abbia uno) come parimenti sei in balia delle fluttuazioni dell'impresa stessa. L'obbligazione, una volta pattuita, è un onere, e ciò significa che uno è costretto a rispettarlo (anche se esistono casi di Stati che non hanno rispettato la parola data).

Mercato Azionario: l'Azienda è un insieme di cose, di contratti, di beni immobili , ecc.Ufficialmente l'azienda è l'insieme di determinate risorse. Valore di Libro. Esiste anche un corrispondente di libro. Se possiedo il 10% dell'impresa, prendo il 10% dei profitti.a fine anno si tiene l'Assemblea con tutti i possidenti e i capi, esiste un Amministratore Delegato e si prendono le decisioni oltre a tirare le somme e le conclusioni sull'anno appena trascorso.

Bond: Obbligazioni

Chers: Azioni


P/E

Prezzo/Profitto (Prices/Earnings)


Il P/E di titoli molto forti è vicino al 20%, vicino al tasso di interesse. Un P/E eccessivamente lontano dal 20% (positvamente..quindi superiore al 20%) , ha delle prospettive decisamente buone. Il capitale non è altro, in ultima analisi, che il risparmio delle famiglie


CAPITALISTI/PROLETARI

Detentori di capitali - Possidenti della sola prole


Noi pensiamo al capitale come appartenente allo Stato.le imprese sono public companies (nessun proprietario, nessun padrone, come le General Motors.ci sono tanti proprietari o meglio tanti azionisti che ne detengono una piccola percentuale a testa). I veri padroni sono i fondi di investimento , quindi le aziende hanno come proprietari milioni e milioni di persone, che si aspettano di ricavare le pensioni.

Fondo Pensionistico: prende e rilascia

L'800 britannico è molto diverso dallo schema sopra disegnato (quello all'inizio della lezione del 28.).

E' importante programmare la propria vita.ognuno sceglie la strategia da adottare nella propria vita.il Lavoro visto come scelta libera e individuale. Lavoro 4, 5 , 8, 12 ore.Bisogna ragionare a livello di famiglie e non di individui, vedere la famiglia come un nucleo indissolubile. Partendo dal reddito ottenuto lavorando decido quanto consumare, cosa consumare, e quanto risparmiare.


IMPRESA   FAMIGLIA


Esistono varie forme di indebitamento.PIANIFICARE.

Nota bene: l'impresa domanda LAVORO e domanda CAPITALE.l'azienda poi può o prosperare o morire. Virtualmente funziona come un'asta.prendo 1000 e ne ridò 1049.

C'è un coefficiente di rischio: se i soldi non vengono restituiti? A questo punto il reale tasso di interesse non basta piu' e va aumentato per prevenirsi contro appunto quei buchi che saranno lasciati da eventuali perdite per denaro non restituito.Per fare un esempio: se il debitore in questione è Giovanni Agnelli la Banca di Italia probabilmente gli farà un tasso di interesse vicino al 5%, qualcosa come 5,05%.perché è un ritorno di soldi sicuro..per un altro può essere del 10%.e cosi via. Anche fattori geografici influenzano il tasso di interesse (maggiore al Meridione, minore al Nord.).



Se questo grafico funzionasse , raggiungeremmo l'equilibrio. Non è possibile modificare alcun comportamento senza che avvenga o meno un beneficio e uno svantaggio.

Gioco a somma pari: i guadagni sono equilibrati, forma di collaborazionismo

Gioco a somma positiva: guadagno 5, +3

Gioco a somma negativa: guadagno 5, -2

Equilibrio Economico Generale: privilegiare certe categorie e danneggiarne altre..ne è fautore lo Stato.




29/09/2001


I Beni possono essere di due tipi: pubblici o privati. I beni privati prevedono uno scambio in un contesto di mercato.

Le differenze che distinguono i due tipi di beni sopra elencati sono

I beni privati sono perfettamente divisibili, quelli pubblici no.

I beni privati sono appropriabili, quelli pubblici no.

I beni privati sono ad uso rivale, quelli pubblici ad uso non rivale.


Sorgono quindi dei problemi, quali: la conoscenza è un bene da considerarsi pubblico o privato? (tema molto dibattuto anche sui quotidiani negli ultimi tempi). La conoscenza è anzitutto indivisibile, cioè è impossibile separare le unità della conoscenza. Lo stesso termine "Università" ci mostra appunto l'unità del sapere. E' impossibile appropriarsi della conoscenza (quindi fare valere il diritto di proprietà).

Cosa significa uso rivale? Es: io posseggo una maglia e la indosso solo io.dire che un bene è non rivale significa che lo stesso bene può essere utilizzato da piu' individui.

Il ruolo dello Stato è confinato ai Beni Pubblici.

OPECS. Spesso il ruolo dello Stato in economia oscilla fino a livelli del 40%.

La giustizia è veramente un bene pubblico? La risposta piu' ovvia direbbe di sì. L'arbitrariato, ad esempio, non lo è.in molte clausole oggigiorno c'è la presenza dell'arbitrariato, nasce l'industria omonima. E' un vero e proprio "comprare e vendere un giudizio", è un vero mercato nel quale entrambe le parti sono d'accordo nel sottostare a un determinato giudizio o sentenza.

La giustizia è indivisibile, erga omnes. La difesa è veramente inappropriabile, ed è un dovere garantire la difesa. Nella storia abbiamo la presenza di truppe mercenarie, anche quello è un vero e proprio mercato. Altro esempio: molte carceri sono ormai privati, soprattutto in USA; è un servizio come gli altri, un'industria. Lo Stato diventa al contempo garante (controllore) e pagante di un certo servizio.

Tema dell'istruzione: pubblica o privata? In Germania l'istruzione è tendenzialmente pubblica, negli Stati Uniti invece è ormai diventata quasi interamente privata (si pensi ai colleges). Quale dei due sia preferibile, è difficile a giudicarsi. Oggi , a contrario di qualche anno fa, solo nel '90 per l'esattezza, le poste in Italia sono diventate delle S.P.A. , come le ferrovie.

La Sanità: negli USA è molto privata, qua al 95% è ancora di dominio pubblico. La SIP una volta era pubblica.e così via.

Nozick e lo Stato minimo -> dimensionato al 3-4%.

Lo Stato non sente piu' il bisogno di intervenire in prima persona ma si assicura comunque l'onere di controllare ogni cosa.ci sono ironicamente anche delle aziende che vendono "controllo" e lo Stato controlla i controllori. Lo Stato si può quindi definire e vedere come una enorme magistratura generalizzata, che non riguardi solo gli omicidi ma ogni settore.per esempio con la categoria dei meccanici. 20 anni fa questa cosa avrebbe suscitato perplessità, lo Stato controllore di ogni cosa estromesso tuttavia dalla gestione diretta delle aziende.


TEORIA DELL'UTILITA' E DELLA DOMANDA


Teoria dell'Utilità Pareto

U = f(Qx)

con f1(Qx) > 0 e f2 (Qx) < 0


U corrisponde al benessere, al welfare, all'utilità

Qx è il tipo di merce


U Qx


L'utilità cresce al cresce della quantità di merce x.. La crescita tuttavia non è proporzionale e assume una configurazione asintotica all'aumentare dell'acquisto di beni.Giffen affermò persino che dopo un determinato periodo e una determinata quantità di merce comprata non solo la curva è asintotica ma tende a decrescere.(mentre in questo grafico la curva, per quanto infinitesimamente, tenderà ad aumentare.

Principio di sazietà e principio dei rendimenti crescenti

Il primo principio afferma che al "crescere di Qx , U cresce sempre di meno.potrebbe anche esistere una grafico del genere


U Qx

Crescerebbe proporzionalmente


L'angolo in questo caso rimane costante, e pertanto matematicamente ne deduciamo che:


f1(Qx) > 0

f2 (Qx) = 0


Ma esiste anche un terzo grafico


U Qx

Matematicamente la derivata prima di Qx rimane positiva e anche la derivata seconda. Ricordiamo che la derivata prima guarda il segno della curva presa in considerazione, la derivata seconda guarda la concavità / convessità della curva stessa.

In tutti e tre i casi la nostra curva avrà la derivata prima > 0.

U U3 U2 U1 Q1 Q2 Q3 Qx


Il benessere che viene soddisfatto va scemando...


PRINCIPIO DI SAZIETA': Il 60esimo "non" produce piu' utilità (è una approssimazione per comodità).esempio della Coca-Cola nel deserto.


Considerazione Geometriche


U a b 1 2 3 4 5 Qx


Questo è il grafico ipotetico della reazione di due persone diverse ad un medesimo bene.


U = (Qx)a U = (Qx)b con a > b


Il gradimento dell'individuo a è chiaramente superiore.

Si dice che è il grado di benessere che uno estrae da un bene.

La non proporzionalità è espresso bene dalla sequenza delle tangenti alla curva in ogni suo punto (la tg tende sempre di piu' ad essere parallela all'asse x, e quindi a scemare.).


L'UTILITA' MARGINALE è negativa e cresce in modo meno che proporzionale

L'UTILITA' AGGIUNTIVA estratta da Q5 è 0 (nulla).


Luigi Einaudi disse che il bene (x + 1) da sempre meno piacere di x.

Per quanto riguarda l'utilità marginale si può prendere in esempio due redditi differenti: uno da 10 mld e uno da 10 milioni.è ovvio che se consideriamo in percentuale il 10% del primo e il 10% del secondo, nel primo caso si pagherà si di piu', ma non si avrà un disastro finanziario (la somma rimanente sarà comunque cospicua); nel secondo caso invece significherebbe togliere all'individuo 1 milione all'anno, una vera e propria rovina.quindi bisogna sempre guarda all'utilità marginale.



L'angolo è il prezzo.


PRINCIPIO DELL'OTTIMIZZAZIONE (MASSIMIZZAZIONE E MINIMIZZAZIONE)


L'uomo cerca di estrarre il massimo di utile da ogni situazione, questo è un dato di fatto. Bisogna trovare il punto in cui le due tendenza sono parallele per trovare l'ottimizzazione. Il punto 1 è frutto di una conclusione intuitiva, ma errata. A parità di spesa bisogna estrarre il massimo possibile (2).



Utilità

Budget

Q1 Q2 Qx


Prezzo P1 5

Curva della domanda


P22.5






La curva della domanda è il luogo delle possibili quantità comprata di merce x. Nella realtà non esiste! La quantità di x scelta dal consumatore aumenta al diminuire di prezzi.




Abbiamo appurato che il principio di massimizzazione per l'uomo è il principio dominante, perché chiunque tenta di estrarre da ogni situazione il massimo profitto, o bene.

Il principio di sazietà (o principio dei rendimenti decrescenti) è un'idea che nasce già in agricoltura: non è vero , infatti, che aumentando i lavoratori aumenti anche il grano in maniera costante indefinitamente; è vero che il grano aumenta, ma in maniera meno che proporzionale.




U

S






Q1x Qx


La retta rossa costituisce la spesa.

Nella realtà però identificare la retta con la spesa può spesso essere errato: prendiamo ad esempio il concetto di sconto. Un commerciante mi propone di comprare 10 kg di mele (1000 lire per ogni chilo) a 9000 lire al posto di 10000 lire.quindi il grafico sopra disegnato non andrà piu' bene, dal momento che alla retta rossa andrà a sostituirsi una curva che denota che la spesa non è costante indefinitamente.








U


S





Osserviamo ora il seguente grafico S3

S2

U

S


S1



Q1 Q2 Q3 Qx

P3



P2 Curva della domanda


P1



Nota che i punti Q1, Q2, Q3 vengono trovati cercando la tangente alla curva U nel grafico in alto rispetto ai prezzi via via diversi. Il livello di U (e questo è importantissimo) e assolutamente e totalmente indipendente dai prezzi, e non è quindi vero che un prezzo piu' elevato faccia corrispondere a sé una maggiore qualità della merce. Dal grafico notiamo che Q1 è estremamente richiesto, e via via si decresce.in matematica siamo solito osservare il fattore causale in orizzontale e quello causato in verticale, qui è esattamente capovolto (la causa è verticale, l'effetto in orizzontale).

Introduciamo ora un altro importantissimo fattore: ogni persona ha un proprio indice di gradimento nei confronti di una determinata merce.Seguono i seguenti 4 grafici






















Per irrisorie variazioni dei prezzi la quantità di domanda varia enormemente.Il grafico in basso a destra è un grafico di un bene inferiore, come per esempio il pane (fondamentale).il pane serve sempre e comunque.


U = f ( Qxa ; Qyb g












In ascissa sempre U, in ordinata rispettivamente Qx e Qy


Gamma = Alfa + Beta , ove gamma rappresenta la quantità di denaro che sei disposto a spendere. Immaginiamo che Qx e Qy siano due beni distinti, dei panini e della coca-cola ad esempio. Considerando gamma pari all'unità, alfa varrà 0.4 e beta 0.6 ..ovviamente 0.6 significa che è un bene molto importante per me, perché lo prediligo a alfa. Se arriva un terzo bene, 0.2, ci sono due possibilità

a)  eccedo, e spendo 1.2 (no democratico)

b)  riduco la spesa degli altri due beni e rimango entro l'unità


Supponiamo ora che Alfa e Beta siano uguali, e valgano 0.5 ciascuno. Fisso un livello di U..è chiaro che U scaturisce dal consumo di x e y combinati, e vale la relazione se Ux è grande, allora Uy è piccolo. Se sale x, scende y, è ovvio. Se non esistesse (cosa questa falsa, semplice astrazione) il principio di sazietà avremo questi casi


U U Qy






Qx Qy Qx



In realtà sappiamo che non è vero che U cresce, nei primi due grafici, in maniera indefinita, e pertanto le curve da noi rappresentate saranno nei primi due casi crescenti in maniera meno che proporzionale, nell'ultimo casa iperbolica,cioè



Qy



U




Qx

Il "tasso di cambio" non è costante.vicino all'asse dell'ascisse, in alto, nella zona che noi chiameremo A, l'utilità marginale di x è altissima. Vice versa nella zona B il consumo di x è elevatissimo, e quindi l'utilità marginale ricavata sarà bassissima.e come se mangiassimo nel primo caso il nostro primo panino, nel secondo caso il nostro 60esimo panino. Così nella zona B 1 panino potrebbe essere scambiato tranquillamente con 20 bicchieri di coca cola, nella zona B invece 20 panini varrebbero 1 coca cola. Nella zona A e nella zona B esistono quindi determinati rapporti.

Questa curva viene chiamata curva dell'indifferenza, o ISOQUANTO


MAPPA DEGLI ISOQUANTI














a)  non ci sarà mai un'intersezione fra due isoquanti, perché ci sarebbero due livelli di U in uno stesso punto

b)  gli isoquanti sono tutti paralleli

c)  la distanza fra 2 isoquanti è proporzionale.Einaudi sbagliava dicendo che questa affermazione era falsa

d)  gli isoquanti sono infiniti. E' infatti errato disegnarne nel mio caso solo 4, bisognerebbe praticamente annerire l'intero grafico per disegnare infiniti isoquanti


U = QXa QYb


U = QX QY


DU = U1x dQx + U1y dQy    curva dell'indifferenza


Ma dU = 0 perché costante quindi


-U1xdQx = U1ydQy


Quindi

U1x / U1y = - dQy / dQx




La pendenza della curva d'indifferenza

È uguale al rapporto dell'utilità marginale









U = Qy0,5 Qx0,5


Gli indici 0,5 servono per esprimere le preferenze di un individuo rispetto ad un altro, misurano la capacità di « produrre benessere ».

Se avessimo avuto Uj = Qy0,9 Qx0,1 avremmo chiaramente dedotto che il bene x ha una bassa capacità di produrre benessere nell'individuo j.


Qy Qy






Qx Qx


Il primo grafico rappresenta la superiorità di y rispetto a x, il secondo la superiorità del bene x rispetto a quello y.


Qy

A


A1

B U



Qx


Nel punto A per grosse quantità di y si possono prendere piccole quantità di x.in A1 riduci già considerevolmente Qy e aumenti Qx , ma l'U ricordati è sempre costante. Verrebbe da dire osservando il grafico che il bene y vale molto, e che il bene x vale molto poco. Ma se consideriamo già il punto B, tutto questo discorso decade, perché sembra che x valga molto e y poco. Queste differenze vengono prodotte dal livello dello STOCK , perché come già sappiamo l'U rimane costante.

Inoltre si può fare un'altra considerazione: per grandi quantità di merci, l'U è molto bassa.è già stato detto in precedenza, lo si legge bene anche da questo grafico , che però ha la capacità e il merito di raggruppare sia il caso della merce x che quello della merce y.ricordati del grafico che rappresentava in ascissa la merce e in ordinata l'U.saliva in maniera meno che proporzionale.ora è lo stesso.

Per costruire questo grafico segui i seguenti passi :

parti dall'asse x e prendi un punto a caso

passi all'asse y tramite la proiezione del punto dell'asse x sulla curva dell'indifferenza

dividi U totale (che ci è noto perché è costante) per il valore trovato sull'asse y

trovi quindi il valore dell'asse y su di un nuovo grafico

fai l'operazione inversa, passi da asse a asse x


R = PxQx + PyQy

R è esogeno, e pure Px , Py.

R è la variabile che rappresenta il reddito.P il prezzo.il bene Qx è il risparmio. Questo è un passo importante perché vediamo il risparmio non come un mancato uso del denaro, ma anzi lo stesso risparmio gli economisti lo vedono come consumo , e lo chiamano carta-moneta.










Qy


A


Vincolo

Di Bilancio



B Qx

PxQx + PyQy = R


PyQy = R - PxQx


Qy = (R - PxQx)  / Py


Immaginiamo ora il caso particolare nel quale compriamo solamente PyQy.l'equazione sopra descritta diventerà PyQy = R


Qy = R / Py

Sarà un valore che si troverà sull'asse delle ordinate


Vice versa se PyQy sarà uguale a 0 troveremo un punto sull'asse delle ascisse.se uniamo questi due punti troviamo tutte le possibili combinazioni fra le due variabili, ed ecco giustificata geometricamente la retta tracciata nel grafico soprastante.


OA/OB = (R/Py) * (Px/R) = Px/Py


Nel seguente caso Px è piu grande, anche se verrebbe da dire il contrario:












MAPPA DEI VINCOLI DI BILANCIO




Qy










Qx


E' un fascio di rette parallele.non si intersecheranno mai, al crescere del reddito la retta tende a essere spostata piu' verso l'esterno. Il Reddito R altro non è che l'Area del Triangolo.




Le preferenze del singolo individuo sono sempre un fattore psicologico sul quale gli economisti non possono dire nulla. Quando pensiamo al fatto che le imprese in qualche modo influenzano le scelte del consumatore, pensiamo subito ai fondamenti del termine "Democrazia", in quanto ogni nostra scelta dovrebbe essere libera. E' l'ipotesi che la gente venga manipolata.un'altra considerazione interessante è che le preferenze non dovrebbero essere influenzate dal reddito R.


R = PxQx U = Qxα


Fra alfa e Px non esiste alcuna relazione.L'U non è condizionata dai livelli, altrimenti avremmo delle intersezioni.












Un grafico del genere non esiste.

Le funzioni vitali forse variano al variare del R (Reddito). La variazione della popolazione comunque non influenza i fatti economici.una volta i figli erano considerati come ricchezza fra i poveri, oggi non piu'. Pubblicità e Demografia sono affini.




R = PxQx + PyQy


R è totalmente allocato in PxQx + PyQy e in questi due fattori è compreso pure il risparmio.se volessi mettere in banca dei soldi, quei soldi sarebbero comunque compresi in questa equazione.



Qy


A






B Qx

In questo grafico ci sono tutte le combinazioni possibili.lo si capisce facendo i limiti estremi all'equazione precedente, considerando prima PxQx = 0 e poi PyQy = 0, e unendo i risultati ottenuti. Se R raddoppia ci spostiamo verso destra, questo è intuitivo in quanto l'area del triangolo è rappresentata dal triangolo.


Reddito Reale e Reddito Nominale

Il Reddito Nominale è espresso in valori monetari, ma se aumentano i salari contemporaneamente ai costi delle merci non serve a molto, e l'individuo in questione non è diventato piu' ricco. Il Reddito Reale invece considera l'incremento "reale" . E' capitato nella storia che il primo scendesse e il secondo salisse.

Qy



D

Qy1





Qx2 Qy


U = Qy Qx grafico mappe curve d'indifferenza

+

R = PxQx + PyQy  vincolo di bilancio



La risposta è la tangenza piu' alta..il punto di tangenza che si trova sulla curva di indifferenza piu' alta.oltre non posso spendere. Se andiamo nelle curve di indifferenza piu' basse notiamo che ci sarà sempre una coppia di valori, A e A1 , B e B1, e così via.mentre D è unico. D è per dire sulla curva di indifferenza V (per fare un esempio).D è migliore perché intendo e guadagno quattro volte tanto rispetto ad A che si trova su di una ipotetica curva di indifferenza I.


UIx / UIy = dQy / dQx

Il punto D può essere cercato e trovato.nel punto D massimizzo l'utilità del consumatore. Se diminuisce il prezzo della benzina e il reddito rimane uguale, siamo teoricamente piu' ricchi (differenza R Nominale e R Reale.ricorda.il Reddito Reale aumenta, il Nominale rimane invariato).


D'ora in poi chiameremo Qx = X e Qy = Y per comodità


Quindi si può riscrivere l'equazione di prima come

R = PxX + PyY

Consideriamo α = β R = 1000 Px=10 Py=20

Come trovare il punto D? Trovo un rapporto, cioè

UIx / UIy = Px / Py


Per esempio verrà X = ½ Y in questo modo l'equazione diventa ad una sola variabile.



Il grafico sopra disegnato fu scoperto nel '24-'25 da due individui, Cobb e Douglas, ed è per questo chiamato Cobb Douglas.

U = X Y

R = PxX + PyY


Chiamiamo le proiezioni sull'asse delle ascisse e delle ordinate del punto D "Xd" e "Yd" La pendenza del vincolo deve essere uguale alla pendenza della mappa delle curve di indifferenza.


UIx / UIy = Px / Py


UIx = pendenza U rispetto a X.N.B. X è sempre uguale a Qx


UI = dU / dX    guarda cioè come varia U al variare di X


= αX(α - 1) Y è una normale derivata

X X-1Y

ma X Y = U

= αUX-1 = αU / X = U/X


UIx = U

X

E il discorso per y è lo stesso.è speculare.UIy = β U

Y

Ora ho il numeratore ed il denominatore della mia regola:


UIx / UIy = Px / Py


Sostituendo viene


Y / β X = Px / Py


da notare che alfa e beta sono invertiti.la merce Y si riferisce al gradimento alfa. Il rapporto y su x è pesato dalle preferenza alfa su beta.


Y = (Px / Py) (X ) = (Px / Py) ( ) X


Io so quanto vale Y in rapporto di X, piu' le altre variabili.ora abbiamo un tasso di cambio.


R = PxX + PyY abbiamo noti R e i due prezzi.sostituiamo


R = PxX + Py ((Px/ Py) ( ) X)

= PxX + (PxβX / α)


R = PxX (1 + β / α) curva della domanda (ovviamente va esplicitata)


X = R / (Px (1+


L'aumento di R provoca un aumento delle vendite.idem con il prezzo basso.anche le preferenze hanno il loro ruolo


Per beni molto graditi avremo una pendenza della curva estremamente ripida, altrimenti una pendenza meno accentuata.





Y




C

A B





Xa Xb Xc X

Px





X

Xb > xA.Si compra piu' merce Xb perché il prezzo è basso.siamo di fronte a 3 diversi prezzi, mentre le altre variabili rimangono costanti (qualità, luogo, ecc.). Cambia solamente il prezzo. La pendenza non è molto ripida, quindi il bene non è molto gradito, perché come ho già ricordato sopra la pendenza è un indice di gradimento di un bene e maggiore è la pendenza maggiore sarà questo indice. Si può anche generalizzare e affermare che una retta con pendenza bassa rappresenta benissimo i beni inferiori, quelli di "massa", per i quali paghiamo prezzi abbastanza bassi.




U = X Y


R = PxX + PyY


UIx / UIy = Px / Py


UIx = αX( Y = αXαYβX(-1)  =


= α (U/X)


per UIy il discorso è uguale, ma in maniera speculare.




(Alfa / Beta) * (Y / X) = (Px / Py) esplicitando la Y si trova la curva della domanda.

Ricordati che la curva della domanda è l'universo di tutte le possibilità, ma nella realtà essa non esiste.


Prezzi Edonici  Pε = P / QUALITA'


A denominatore abbiamo la qualità, che per noi può essere valutata in termini di sicurezza, affidabilità, bellezza, ecc.ogni cosa ottiene un punteggio da 1 a 10. P è ovviamente il prezzo della merce.

Prendiamo l'esempio del mercato delle auto: quando una macchina è nuova, il problema non sussiste, in quanto la qualità deve sicuramente essere buona (è appena uscita dalla fabbrica). Ma per il mercato dell'usato le cose si complicano, ed intervengono tutta una serie di fattori che andrebbero analizzati a fondo. Ecco allora che è utile confrontare due grafici, quello dell'auto nuova e quella dell'auto in considerazione per capire fino in fondo quanto valga la nostra macchina usata. Si tratta di metterli a confronto.
















Xa Xb Xc


SLUTSKY - Slutsky ottenne il Nobel per una intuizione che ebbe notando questo grafico.se il prezzo della merce di x diminuisce (pendenza diminuisce), compro piu' merce X (fino a qua nulla di nuovo).ma sorge un problema! Allo stesso tempo compro anche piu' merce Y, ma il prezzo di Y è rimasto costante non l'ho fatto variare.

Per risolvere questo problema immaginiamo di agire sulla prima curva di indifferenza, quella piu' vicina all'origine. Per trovare un punto che ci convenga dobbiamo tracciare la parallela alla retta del prezzo Xb riferità però alla prima curva di indifferenza. Infatti le retta (curve) dei 3 prezzi non sono inizialmente parallele: allora noi le rendiamo tali. Il punto che troveremo , che chiameremo per convenzione B1 , sarà il punto da noi cercato. B1 si trova sulla vecchia curva di indifferenza (la prima), inoltre ora è vero che se compro piu' X compro allo stesso tempo meno Y (che è uno dei principi acquisiti in questo corso di studi).

Considerando il punto B, quello classico senza usare questo metodo di Slutsky, otterrò l'effetto reddito.

Considerando il punto B1 , avremo l'effetto sostituzione (ed infatti la proiezione sull'asse delle ascisse di questo punto sarà Xa < Xb1 < Xb
















Ci sarebbe anche un altro metodo, quello di considerare le aree formate dai triangoli.(guarda sugli appunti).


TEORIA DELLA DOMANDA



Px





A B





Qx


Le prime due curve di domanda si riferiscono a due individui, il signor A ed il signor B. Piu' siamo a destra rispetto all'origine maggiore sarà il reddito (signor B piu' ricco del signor A in questo caso).


Px = a1 - b1X

Px = a2 - b2X


Ci sono due consumatori. La curva blu, quella piu' esterna, è la somma delle due curve di domanda.

Graficamente si sommano.la somma è orizzontale, non verticale. Guarda regola su appunti.






P

C


P1=16.000


P2=10.000 B





X1 Xx X


Sono significativi sia l'intercetta sia la pendenza. Facendo alcune osservazioni, notiamo che il triangolo composto da XOP nei punti limite sarà il reddito, e piu' questa curva giacerà a destra piu' il reddito sarà elevato. Per passare al grafico del singolo a quello complessivo bisogna sommare le singole intercette. Dato un punto P, troviamo il valore di X. E vice versa, è un'operazione possibile.

L'area del triangolino formato da P2BC esprime i valori che i consumatori erano disposti a pagare, ma che in realtà non hanno speso, quindi esprime il risparmio. Viene definito surplus del consumatore.

Se i prezzi diminuiscono, aumenta il surplus, aumenta il benessere.


Nei casi dei beni superiori la nostra intercetta sarà piu' alta, e vice versa. Quindi avremo due surplus nettamente diversi, minore per i beni superiori e maggiore per quelli inferiori.











Il valore dell'IVA si fonda su questi due grafici, e per questo oscilla tantissimo a seconda del bene - ossia IVA maggiore per beni superiori e vice versa. Infatti, vi è un'oscillazione che va dal 2% al 35%.

Le imprese tentano sempre di accaparrarsi il Surplus dei consumatori. Nella realtà la stessa merce viene venduta piu' volte, a volte anche 5 o 6, come nel cinema, quando un film viene venduto diverse volte (prima in sala, poi prima tv, poi vhs, poi dvd, e cosi via). E' un modo ottimo per accaparrarsi il surplus, e si basa sul concetto di far sì che i beni siano di volta in volta diversi. L'editoria ne è sempre stato un esempio concreto.

Esempio della telefonia.



C

B D

A

B è il centralino, A, D e C sono dei telefoni. E' impensabile di collegare ogni singolo utente con l'altro, e quindi esistono questi "nodi" che smistano le chiamate. Il concetto di surplus sopra spiegato si può ritrovare anche nella telefonia. Il grosso della spesa è gestire la B: per ripagare il costo delle chiamate ci rifacciamo al grafico sopra dei beni sup e inf connessi al surplus. Il primo grafico sono le chiamate a lunga distanza (Roma-New York), mente il secondo sono a breve. Le telefonate sono indispensabili , si presuppone, per New York, e per ciò hanno costo elevato, mentre le altre sono piu' basse.quindi in ultima analisi sono questi introiti che finanziano B. Questa teoria si può applicare in qualsiasi campo.


ELASTICITA'.


P


A

B


C

D



X

La pendenza nelle due regioni, AB e CD è uguale. Passando da A a B , pratico una modifica percentuale (d'ora in avanti parleremo spesso di modifica percentuale). Da Pc a Pd c'è un dimezzamento dei prezzi, mentre la domanda aumenta di poco. Ma da A a B il prezzo scende percentualmente di poco.


Pa Pb -10% / Xa Xb +50%

Pc Pd +50% / Xc Xb +10%


Sono tutti rapporti percentuali. Nella zona AB abbiamo che un piccolo decremento dei P provoca un'esplosione della domanda. Definiamo ora l'elasticità come:


ε = (ΔQ/Q) / ( P/P)


numeratore: variazione relativa in percentuale di q

denominatore: variazione relativa in percentuale del P



ε = (ΔQx/Qx) / ( Py/Py) domanda incrociata


Un esempio: aumenta il P della benzina, diminuisce la quantità delle automobili. Considero due beni a confronto. Se il segno è positivo, sono beni sostituibili. Olio e burro. Se il segno è negativo, sono complementari, come macchine e benzina.

Si può anche calcolare l'elasticità della domanda al reddito. La formula è


ε = (ΔQ/Q) / ( R/R)













P


A




Pa a



B



Qa





P = a - bX


Nella zona A abbiamo , applicando la formula dell'elasticità, un numeratore alto. In B un denominatore alto. L'elasticità è quindi nel 'primo caso elevata, nel secondo piccola. Sull'asse delle X l'elasticità vale O (N/0), sull'asse delle Y vale infinito (0/N).


Ε = (dQ/dP) * (P/Q) ho semplicemente spostato i fattori


Il primo fattore rappresenta la pendenza della curva della domanda espressa in Q.

Derivo


P = a - bQ  dP/dQ = 0 - b = - b quindi dQ/dP = - 1/b


Immaginiamo ora di avere pendenza uguale a 1
















L'elasticità vale 1 nel punto medio della retta, quando la pendenza vale 1. C'è da notare che i campi di oscillazione sono fortemente asimmetrici (prima va da 0 a 1 e poi da 1 a +infinito).


RICAVO = P * Q


P

RICAVO MARGINALE vd sotto

A


B e sotto C

Q


Ricavo di A = Pa * Qa quindi Area del rettangolo

Idem per B e per C. Ci sono infinite aree calcolabili.


R B






Qb Q

Il ricavo quindi smette di aumentare nel punto B, che è il punto medio della retta del grafico sopra. R a destra di B, come variazioni, è negativo. Uniamo l'origine con B.


R = Q (a - bQ) = aQ - bQ2 è notoriamente una parabola convessa verso il basso


Derivando troviamo dR/dQ = a - 2bQ ricavo marginale

Nota che l'intercetta è stata dimezzata.




ELASTICITA' AD ARCO.

P

ε = (ΔQ/Q) / ( P/P)


7,5 A


5 B






7,5 Q


aumentando Q del 50% diminuisce P di 1/3. Perché è diverso il valore 2.5 se rapportato prima a 7.5 e poi a 5.


l'intercetta è sempre negativa, questo è importante




εad arco = (ΔQ/Q1 + Q2) / ( P/P1 + P2)



Se abbiamo un ε puntuale usiamo la formula vecchia, questa si può usare in entrambi i casi considerando il den puntuale.








LA PRODUZIONE




K Y


Y = (K ; L)











L

Y = Kα Lβ


L è il numero dei lavoratori. K è la quantità di grano (in generale, le risorse).

Aggiungendo a 3 lavoratori 1 lavoratore esiste effettivamente un incremento della produzione notevole. Al 7° non c'è quasi piu' incremento. Prima del flesso a tangenza verticale il numero del lavoratori è necessario, dopo sono opportuni, crescono in maniera meno che proporzionale. Ora le curve del grafico piu a sinistra si chiamano isoquanti, non curva di indifferenza, poiché siamo entrati nel campo della domanda.

FATTORI FISSI : LAVORATORI

FATTORI VARIABILI : K


Una volta si consideravano fisse le risorse, ora è cambiato. I fattori produttivi sono K e L.

Distinzione fra LS e LUS (Lavoro "Skilled" e Lavoro "Unskilled"). Esiste quella cosa che viene definita capitale umano.





Y = K L

Gli elementi di questa equazione sono esogeni.


K










L

K e L sono sempre dei fattori produttivi. E' una mappa degli isoquanti.e infine α + β = 1. Rispetto ai grafici tracciati in precedenza ci sono differenze meramente terminologiche. I Rendimenti vanno assunti costanti o crescenti?

Prendiamo l'esempio delle petrolieri: in questo caso non è vero che α + β = 1, perché α + β >= 1. Noi assumiamo però solo quei casi in cui la somma fra i due esponenti risulti 1; tutti gli altri casi esulano da quello che è il nostro programma d'esame. Siamo nel caso dei rendimenti crescenti. Α e β singolarmente presi saranno inferiori ad 1 (ovviamente). L'output cresce a fattori decrescenti.



Y












L

Il punto trovato (l'origine del nuovo grafico cartesiano) è la quantità minima di fattori produttivi a cui non conviene rinunciarvi. Prima del punto la curva cresce in maniera piu' che proporzionale, dopo invece comincia a decrescere in maniera meno che proporzionale. Il punto da noi trovato è matematicamente parlando un flesso a tangenza verticale. Bisogna guardare quando guarda la concavità della curva per trovarlo con esattezza.



K










L


Non ha senso sceglieri KL o piccolissimo o grandissimo: noi prendiamo in esame solamente lo spazio compreso fra le due braccia disegnate. Consideriamo K variabile ed L costante, e poi viceversa.


Costi    C = rK + wL con r che è il coefficiente di rischio e w il "wage".


Quando usiamo queste equazione consideriamo sempre l'individuo affidabile. Se no ci sarebbero altre variabili da introdurre. L'impresa prende a prestito il denaro, non ne è proprietario, questo è un passaggio fondamentale. L'imprenditore non è uno schiavista (non gli appartengono i lavoratori) e nemmeno capitalista (non gli appartengono i capitali). Bisogna remunerare K. L'impresa usa delle risorse.

Distinzione fra Fattori Produttivi Fondamentali e Fattori Produttivi Intermedi. Nel secondo caso devono essere trasformati.il capitale è un Fattore Produttivo Fondamentale.la farina, l'olio, il carbone sono invece dei Fattori Produttivi Intermedi. Il pane è l'output (questo è il caso del panettieri). Compra 130 milioni di input, e vende 200 milioni di pane. Il Valore Aggiunto sono i 70 milioni su cui noi paghiamo l'IVA.il PIL di un Paese non è la somma dei fattori bensì la somma dei valori aggiunti (altrimenti alcuni fattori verrebbero considerati piu' volte). L'ISTAT lavora sempre sui valori aggiunti.un esempio concreto può essere un fatturato di 20.000 mld, un valore aggiunto di 2.000 mld.

L'agricoltura verde ha valori aggiunti molto vicini al fatturato perché si spende poco in materiale veri e propri (non c'è l'elettricità, né il riscaldamento, né tutto il resto di una normale ditta). Alfa e beta sono assurte come esogene (nascono e possono cambiare dall'esterno).


MAPPA DEGLI ISOCOSTI




K










L


W/r = pendenza del vincolo di bilancio (isocosto)

Gli isoquanti piu' esterni producono una U maggiore.

E' un'espansione di tipo radiale, sono impossibili le intersezioni.

Il punto di tangenza (come già visto in precedenza ) è l'unico punto razionalmente plausibile.


ES:   100 = rK + wL


Per ricavare il costo della singola unità si fa 100/3 = 33,3 ove 3 è il valore dell'isoquanto blu.

Se scegliessimo l'isoquanto n° 2 (sbagliato) al posto di 3 il costo sarebbe 100/2 = 50


K










L


3 = K L


UIx / UIy = Px / Py questa era la vecchia formula.analogamente si avrà


PIL / PIK = w / z


Dove PIL è il prodotto marginale della variabile K sull'asse Y e vice versa







K   K








fig.1   L fig.2 Y


fig.2 : la pendenza della retta, concesso che la figura 1 sia costante, è Y = A ( Kα L β), ove A è l'angolo del rapporto tra input e output.


C

C






C/Y C/Y







Y




Costi Totali : aq - bq2 + cq3


Vengono definiti costi fissi quei costi relativi al capitale. Si tratta di trasformare il capitale in macchinari.

Il rischio in queste imprese è sempre condiviso da altri azionisti, si può anche emettere delle obbligazioni. Le banche centrali sono nate per sostenere le banche normali (locali) perché nei momenti di crisi prima le banche locali avevano il terrore che qualcuno quotidianamente venisse a richiedere piu' denaro di quanto ne fosse disponibile, e così nei momenti di crisi rifiutavano prestiti di capitale alle imprese.




Andando verso destra (è lo stesso grafico di sopra)

Produciamo piu' merce. Costo medio è sinonimo

Di costo unitario. La pendenza è C/Y ed esprime

Pertanto il costo medio.










K


isogina





KE


L


I salari nelle ditte si pagano a fine mese, esiste il problema di anticipo, perché una macchina costruita viene venduta dopo 50 anni per dire ergo ho un debito col dipendente.

Per produrre piu' merce ci spostiamo sull'isogina, nel lungo periodo. Nel breve periodo mi posso muovere lungo KE.







CM E




YE Y


Curve a lungo periodo.





















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