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L'imprenditore in generale

economia



L'imprenditore in generale


L'art.2082: è imprenditore chi esercita professionalmente una attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi.

Analizziamo questa definizione, da essa emergono quattro requisit 939h79j i:

Attività produttive, che riguarda la produzione e/o lo scambio di beni e servizi.

A tal proposito la legge intende escludere coloro che lucrano sui propri beni, cioè coloro che godono con l'uso dei propri beni. Questo non significa che l'uso dei beni propri non sia consentito da parte dell'imprenditore, infatti, questi possono essere offerti come servizi aggiuntivi. L'art.2195 è un elenco esemplificativo di tutte le categorie di altri imprenditori (l'art.2195 non tiene conto delle società che estraggono ad esempio il petrolio).



Vengono inoltre escluse dall'attività imprenditoriale: a) il godimento di beni propri; b) attività professionali, come le attività di tipo intellettuale che non sono soggette ad alcune conseguenze civilistiche come ad esempio il fallimento; invece il diritto della concorrenza prende in considerazione anche i professionisti che vengono inclusi tra gli imprenditori. I professionisti sono esclusi dall'attività imprenditoriale in quanto non hanno organizzazione aziendale, oggi, invece, si ad esempio vi è organizzazione aziendale quando si parla di grossi studi come quelli dei commercialisti, quindi diventa un regime di favore la distinzione che ancora la legge fa con gli imprenditori. L'attività professionale non è un'attività imprenditoriale ma il professionista può essere un imprenditore, ad esempio: il medico che gestisce una clinica privata (art.2238).

La natura economica dell'attività, la legge si limita a dire che l'attività deve avere natura economica che può essere caratterizzata da uno scopo di lucro oggettivo o soggettivo. Ad esempio le associazioni non hanno scopo di lucro ma la legge ne disciplina le intenzioni degli individui e non il risultato finale. Infatti il metodo economico dello scopo di lucro stabilisce che c'è lucro se i ricavi coprono i costi, le associazioni che intendono mettere in atto il metodo economico rientrano tra le attività imprenditoriali anche se quest'ultime intendono devolvere il ricavo finale in beneficenza. Vi sono associazioni che non intendono seguire il metodo economico e queste non sono attività imprenditoriali.

Professionalmente, attività economica stabile e continuata nel tempo, non significa attività principale ma si può essere imprenditore svolgendo un'attività secondaria. Non significa che può essere esercitata in maniera continuativa come ad esempio: il gestore balneare. Se io, ad esempio, costituisco una società per la costruzione del ponte di Messina c'è professionalità anche se ho una sola operazione da compiere perché questa è abbastanza complessa.

Organizzazione, riguarda l'organizzazione di beni, di capitali e di lavoro; in realtà è difficile stabilire quanto io possa essere un imprenditore, infatti l'art.2083 definisce il piccolo imprenditore. Ma l'elettricista come lo qualifichiamo? È un artigiano ma sarà o no un imprenditore? Quindi l'organizzazione non è un requisito ma semplicemente un modo di legare e mettere insieme la regola generale dell'imprenditore.









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