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FATTORI SPECIFICI E DISTRIBUZIONE DEL REDDITO.

economia



FATTORI SPECIFICI E DISTRIBUZIONE DEL REDDITO.


Il modello a fattori specifici fu sviluppato da Samuelson e Jones.

Il modello a fattori specifici prevede che il fattore produttivo lavoro sia affiancato da altri fattori produttivi.

Il lavoro è detto fattore mobile perché può spostarsi da un settore all'altro dell'economia, gli altri fattori sono detti specifici.

Le ipotesi del modello.

Consideriamo un'economia in cui si producono 2 beni:

·   &nb 949h71j sp;    Cibo

·   &nb 949h71j sp;    Manufatti.

E si utilizzano 3 fattori produttivi:

·   &nb 949h71j sp;    Lavoro (L)



·   &nb 949h71j sp;    Capitale (K)

·   &nb 949h71j sp;    Terra (T)

I manufatti sono prodotti usando L e K.

Quindi la funzione di produzione dei manufatti è:


QM = QM (K,LM) parte della forza lavoro del paese impiegata nella  

produzione di manufatti.


Livello di produzione dei manufatti


Il cibo è prodotto usando L e T, quindi la funzione di produzione del cibo è:


QF = QF (K,LF) parte della forza lavoro del paese impiegata nella  

produzione d cibo.

Livello di produzione di cibo


Per l'economia la forza di lavoro impiegata deve essere uguale alla forza di lavoro offerta:


LM + LF =L



La frontiera delle possibilità di produzione


Nel modello a fattori specifici, il lavoro è definito "fattore mobile" perché può spostarsi da un settore all'altro; bisogna però chiedersi come cambia la combinazione dei produttivi dei diversi settori con questo spostamento.

Possiamo rispondere a tale domanda graficamente, disegnando la funzione di produzione del cibo e dei manufatti, metterle insieme per poi disegnare la frontiera delle possibilità di produzione.

La funzione di produzione dei manufatti QM = QM (K,LM) può essere così disegnata:










Come si vede maggiore è la quantità di lavoro impiegata maggiore è la quantità  prodotta.

L'inclinazione della curva rappresenta la produttività marginale del lavoro (MPLM), cioè l'aumento di prodotto generato dall'uso di un'ulteriore unità di lavoro. Questo aumento è via via decrescente.

L'esistenza di rendimenti decrescenti del fattore lavoro è dovuto al fatto che la curva QM = QM (K,LM) diventa sempre più piatta a mano a mano che ci spostiamo verso destra: la diminuisce all'aumentare della quantità di lavoro impiegata:













Analogo discorso per la funzione di produzione del cibo.

Detto questo possiamo procedere alla costruzione della frontiera delle possibilità di produzione.








La figura che segue è formata da 4 quadranti.
















v    Nel quadrante in basso a destra è rappresentata la funzione di produzione di manufatti capovolta.

v    Nel quadrante in alto a sinistra c'è invece la funzione di produzione del cibo anch'essa capovolta.

v    Nel quadrante in basso a sinistra è rappresentata l'allocazione del lavoro nell'economia; dato che un aumento dell'occupazione in un settore comporta che vi sia meno lavoro a disposizione nell'altro settore, le allocazioni possibili sono rappresentate da una retta inclinata negativamente. Questa cura che chiamiamo AA ha un'inclinazione di 45° o anche di -1.

Per vedere in che modo questa retta rappresenta le allocazioni possibili, osserviamo che se tutti i lavoratori sono impiegati nel settore alimentare, LF sarebbe uguale a L mentre LM sarebbe uguale a zero.

Se il fattore lavoro si trasferisce gradualmente nel settore manifatturiero LM aumenta e LF diminuisce nella stessa proporzione, quando il lavoro si trasferisce tutto nel settore manifatturiero LF è uguale a zero: ecco spiegato perché AA è inclinata a 45°.

Supponiamo che l'allocazione del lavorio sia rappresentata nel punto 2 del quadrante inferiore a sinistra, in altre parole L2M ore nel settore manifatturiero e L2M nel settore alimentare.

Possiamo utilizzare la funzione di produzione di ogni settore per determinare la produzione che sarà: Q2M unità prodotte nel settore manifatturiero e Q2F unità prodotte nel settore alimentare.

Usando le coordinate Q2M e Q2F, il punto 2' del quadrante in alto a destra mostra la corrispondente produzione di cibo e manufatti.

Ripetendo l'esercizio per altre allocazioni del lavoro costruiamo la frontiera delle possibilità di produzioni nel modello con fattori specifici:TT.

Quando ci muoviamo lungo TT trasferiamo lavoro dal settore alimentare a quello manifatturiero.

Se spostiamo un'unità di lavoro questo fattore addizionale farà aumentare la produzione di quel settore di una quantità pari al prodotto marginale del lavoro MPLM.

Per aumentare la produzione di manufatti di un'unità dobbiamo aumentare l'impiego  di lavoro di 1/MPLM unità.contemporaneamente nel settore alimentare diminuisce la produzione di una quantità pari a MPLF.

Quindi per aumentare la produzioni di beni manufatti di un'unità l'economia deve ridurre la produzione di cibo di MPLF/MPLM.

Questo rapporto preceduto dal segno meno è l'inclinazione della curva TT.








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