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ELEMENTI DI ECONOMIA TURISTICA - Definizione

economia



ELEMENTI DI ECONOMIA TURISTICA


Definizione

L'economia del turismo[1] è un ramo dell'economia politica che focalizza la propria attenzione sulla particolare immagine del turista-tipo, l'immagine, cioè, di un soggetto che, a scopo di vacanza, abbandona per divertimento la propria residenza abituale per recarsi in un luogo piacevole di soggiorno e di svago, attivando una successione di effetti economici.


L'impresa turistica

L'impresa turistica è quella che svolge attività di gestione di strutture ricettive e annessi servizi turistici. E' un istituto che ha lo scopo di ottenere un profitto, fornisce prodotti per la soddisfazione di bisogni turistici di natura economica in qualità di ADV[2], TO e strutture ricettive.



Come tutte le imprese, anche quelle turistiche possono es 828b13i sere viste come un sistema, inteso come insieme di elementi tra loro collegati in modo tale che la variazione di uno di essi comporta variazione anche negli altri. Le componenti interne del sistema sono:

La gestione: insieme di operazioni di acquisto dei fattori produttivi, di produzione e vendita, di beni e servizi

L'amministrazione: insieme delle operazioni di organizzazione e rilevazione (= contabilità)

L'impresa turistica è vista anche come un sistema aperto, cioè capace di rapporti di influenza reciproca con l'ambiente[3] che lo circonda.


Il turismo come applicazione dinamica della politica dell'ambiente

L'interrelazione fra lo sviluppo del turismo e l'ambiente è una relazione complessa (nel senso che può assumere forme diverse) e dinamica (nel senso che queste forme possono mutare ed evolvere nel tempo).

La teorizzazione di questa complessità viene fatta risalire al contributo di Budowski, il quale per primo sostenne che tra l'attività economica del turismo e l'ambiente esistono tre forme di interrelazione:

Coesistenza: tra turismo e ambiente vi può essere isolamento

Conflitto: se turismo e ambiente interagiscono e il turismo provoca danni all'ambiente

Simbiosi: quando il turismo e l'ambiente si supportano a vicenda e ciascuno riceve benefici dall'altro.

L'osservazione che questa complessità della relazione tra turismo e ambiente sia dinamica è dimostrata dal fatto che, sia nella storia dello sviluppo turistico, sia nella storia del pensiero economico, si possono riconoscere epoche in cui prevale l'uno e l'altro modello interpretativo.


Storia del rapporto turismo/ambiente

a)  I primi movimenti (dagli anni Cinquanta ai primi anni Settanta): il turismo produce pochi effetti sull'ambiente naturale. Negli anni Settanta iniziarono le prime ricerche sugli effetti ambientali del turismo. Si indicò che qualsiasi sviluppo turistico dovesse essere completamente compatibile con la ricchezza e la cultura locale.

b)  Gli inizi del dibattito (gli anni Settanta): in alcuni studi apparve evidente che il turismo forniva stimoli alla conservazione ambientale; in altri studi si trovò che al turismo erano imputabili costi inaccettabili riferibili ai danni creati dall'inquinamento della flora e della fauna locale.

c)  L'approfondimento del dibattito (i primi anni Ottanta): esplode l'attenzione alla conservazione degli ambienti turistici; cresce l'attenzione alla conservazione dell'ambiente in generale e alle sue relazioni con tutte le attività del sistema economico; si inizia a parlare di sviluppo eco-compatibile. Non passa molto tempo e questo concetto viene riferito anche al turismo.

d)  Dall'idealismo al realismo (i tardi anni Ottanta): entra nelle riflessioni dei politici l'idea del turismo come argomento di conservazione; nel turismo si riconosce una forte giustificazione a supporto della richiesta di devolvere fondi e risorse al recupero e alla conservazione dell'ambiente. Alla fine degli anni Ottanta possono provare un'importante supporto nel turismo argomenti a favore di una conservazione generale dell'ambiente contro l'invasione delle attività industriali e motivazioni per il recupero dei danni ambientali provocati dal turismo.

e)  L'idea della sostenibilità (gli anni Novanta): la relazione tra turismo e ambiente è stata collocata nell'ambito del turismo sostenibile. Per la sua sostenibilità lo sviluppo del turismo di una località richiede che la domanda espressa da un numero crescente di turisti sia soddisfatta in modo sia da continuare ad attrarre i flussi, sia da rispettare le esigenze della popolazione locale, salvaguardando la loro natura e la loro cultura.


Il prodotto turistico come risultato di servizi e attività produttive diverse

Il prodotto turistico è un paniere di beni e servizi diversi, identificato come un insieme di differenti beni e servizi, domandati dal visitatore durante l'esperienza della sua vacanza. Il paniere di prodotti diversi è riconducibile a quattro classi:


Trasporti

Nave

Aereoplano

Ferrovia

Automobile

Autobus

Aliscafo, ecc.

Alloggi (attività alberghiere ed extra-alberghiere)

Campeggio

Hotel, motel

Luoghi di soggiorno

Case in affitto

Caravan

Locali food and beverage, ecc.

Attività

Attività ricreative

Parchi

Convegni

Festival

Studio

Sport e avvenimenti, ecc.

Shopping

Negozi di articoli da regalo e souvenir

Negozi d'arte e artigianato

Mercati locali

Mercati da strada, ecc.



Base di risorse naturali

 




Questo prodotto complesso poggia su una base di risorse naturali, come il paesaggio o il territorio, che sono tutti input del prodotto turistico. Il prodotto turistico si presenta come una lista di prodotti eterogenei, dato che non esiste un'industria che produce l'intera gamma di beni e servizi richiesti dai turisti e nessuna branca di attività economiche produce solo beni e servizi destinati ai turisti.

Economicamente, il prodotto presuppone lo svolgimento di diverse attività come:

Produzione: attività di trasformazione di una materia prima in prodotto finito

Scambio o commercio: il prodotto viene scambiato con una moneta

Consumo: utilizzo del prodotto per la soddisfazione di un bisogno

Risparmio: conservazione dei beni per il soddisfacimento di un bisogno futuro

Alcuni prodotti, come i servizi, non possono essere risparmiati[4].

Per quanto riguardano le imprese ricettive, il prodotto è rappresentato dall'albergo, dalla sua ubicazione e specializzazione, dalle camere e dai servizi accessori[5] e complementari.

Invece, per quanto riguardano le imprese di viaggio, il prodotto è costituito dal package[6].


Le caratteristiche del mercato turistico

Definiamo economicamente il mercato come quel luogo dove interagiscono la domanda e l'offerta di beni e servizi. In ogni mercato si forma il prezzo del prodotto: maggiore è la domanda maggiore è il prezzo; maggiore è l'offerta e minore è il prezzo. Quindi ogni mercato è connaturato dalla domanda e dall'offerta. Ad esempio, il mercato dei viaggi a forfait esprime la domanda dei turisti e l'offerta dei TO; il mercato alberghiero esprime la domanda dei turisti e l'offerta dei gestori; il mercato della ristorazione esprime la domanda dei consumatori e l'offerta dei ristoratori. Maggiormente durante la stagione balneare, il mercato del pesce esprime la domanda dei ristoranti e l'offerta dei pescatori.

L'offerta turistica è definibile come l'insieme di una pluralità di fattori ambientali e strutturali. I fattori ambientali sono dati dall'insieme di:

Fattori naturali: il clima, il paesaggio, ecc.

Fattori socio-culturali: la storia, la religione, ecc.

Fattori politico-economici: il regime politico, i rapporti con i paesi di origine dei turisti, il costo della vita, i livelli dei cambi, ecc.

I fattori strutturali sono dati dall'insieme di:

Presenza e qualità delle infrastrutture

Qualità dei trasporti

Qualità dell'igiene pubblica

Presenza e qualità di servizi sanitari

Accessibilità dai paesi di origine dei turisti in termini di economicità, sicurezza e frequenza

Possibilità di comunicare con i paesi di origine

Tipologia e dimensione

Disponibilità di strutture turistiche come ADV

La domanda turistica, invece, è l'insieme dei servizi e dei beni di natura turistica richiesti in un dato momento. E' funzione di elementi quantitativi e qualitativi che determinano l'ampiezza e il comportamento. Tali elementi sono combinati tra loro e sono:

Il livello del reddito

La provenienza

L'età

Il livello culturale

La professione esercitata

L'influenzabilità alle mode e ai messaggi pubblicitari

La curiosità intellettuale

La disponibilità e l'adattabilità al cambiamento

Si deducono alcune considerazioni:

a)  Ogni consumatore sceglie la combinazione a lui più congeniale

b)  La domanda è elastica

c)  L'offerta è rigida, non potendosi adeguare nel breve periodo ai mutamenti della domanda

Dall'economia politica sappiamo che la domanda e l'offerta possono presentarsi in regimi di mercato, divisi in:

Concorrenza perfetta: si realizza con il verificarsi di cinque condizioni che sono:

Mercato aperto

Mercato trasparente

Merce omogenea

Divisibilità

Assenza di spese e di trasporto

Esiste quindi una contrattazione libera.

Monopolio: l'offerta è accentrata nelle mani di una sola impresa e la domanda è frazionata fra numerosi compratori

Oligopolio: l'offerta di un bene o servizio è accentrata nelle mani di poche e grandi imprese e la domanda è frazionata fra numerosi compratori

Concorrenza monopolistica: c'è concorrenza fra le imprese, ma l'offerta è accentrata nelle mani di una impresa leader

In ambito turistico, tutto questo funziona così:

Il turismo in concorrenza perfetta è insostenibile

Il monopolio in concreto non è raro

I regimi di concorrenza monopolistica e di oligopolio sono quelli che si presentano più facilmente nelle industrie turistiche e nel sistema turistico. La concorrenza monopolistica si adatta bene a rappresentare, ad esempio, il turismo, o mercato turistico, della costa romagnola e ligure, dove c'è una moltitudine di pensioni e di alberghi in grado di offrire un prodotto poco differenziato. L'oligopolio è la configurazione rappresentativa del mercato dei TO. Le ADV sono tante e localizzate in maniera strategica nella città sul territorio e offrono servizi personalizzati in regime di mercato con caratteristiche vicine alla concorrenza monopolistica.


Il carattere stagionale della produzione turistica

Entra in gioco il concetto di stagionalità, cioè della concentrazione del turismo in determinati periodi dell'anno. E' una delle caratteristiche fondamentali del turismo. Le principali cause che possono generare la stagionalità sono:

Cause naturali: il succedersi delle stagioni climatiche

Cause istituzionali: le vacanze scolastiche e la distribuzione delle ferie lavorative

Cause sociali: l'alternarsi di festività civili e religiose (fisse, come il Natale, e mobili, come la Pasqua)

La stagionalità dei flussi turistici produce effetti in tutte le imprese: i TO producono fuori stagione le vacanze che venderanno in stagione; le ADV sono costrette ad un lavoro straordinario nei periodi di vacanza; gli alberghi si adeguano alla stagionalità chiudendo nei periodi morti.

L'analisi della stagionalità si evidenzia tramite le serie storiche delle presenze turistiche riferite ad una località, a una tipologia turistica o ad entrambe le modalità. La rilevazione è normalmente mensile, anche se sono possibili riferimenti temporali più brevi, a limite giornalieri.


La situazione italiana (per quanto riguarda la stagionalità)

Gli italiani si recano in ferie soprattutto nei mesi di luglio e agosto. La stagionalità è causata dal periodo in cui si è sviluppato il turismo di massa e dalle caratteristiche dei vacanzieri italiani.

La stagionalità non si manifesta solo d'estate, ma anche in alcuni periodi definiti[8], con mete uguali da un anno all'altro e diverse a seconda del periodo; quindi, con mete uguali e diverse allo stesso tempo.




La situazione internazionale (per quanto riguarda la stagionalità)

E' molto più evoluta rispetto a quella italiana. Negli altri paesi industrializzati, i periodi di ferie sono flessibili: ci sono casi in cui gli studenti e i lavoratori possono decidere di trascorrere molti mesi consecutivi lontano dallo studio o dal lavoro. C'è propensione nei viaggi all'estero. La maggiore stagionalità è conseguenza della maggiore propensione dei giovani a viaggiare senza famiglia.


Effetto prezzi

Altra caratteristica che condiziona il turista-cliente, insieme alla stagionalità, è l'effetto prezzi. Il prezzo è una barriera che il cliente deve abbattere nella scelta di un prodotto/servizio. L'amministrazione del prezzo è una decisione caratterizzata da diversi gradi di autonomia, dovendo l'impresa tener conto di variabili interne ed esterne all'impresa. Il ventaglio delle situazioni possibili è molto vasto[9]. Si deve considerare il costo di produzione che, nella determinazione del prezzo di vendita, svolge una funzione di vincolo, nel senso che fornisce l'indicazione del limite inferiore superabile solo per brevi periodi e a determinate condizioni .

Le strategie relative al prezzo vanno diversificate rispetto alla fase del ciclo di vita del prodotto. Il ciclo di vita del prodotto, dal punto di vista del prezzo, quindi, è caratterizzato da quattro fasi:

Lancio: elevati costi per unità di prodotto; le vendite sono scarse e c'è scarsa presenza di concorrenti, quindi il prezzo è elevato (obiettivo dell'impresa: pubblicità)

Sviluppo: diminuisce il costo unitario del prodotto; le vendite crescono e c'è una crescente presenza di concorrenti, quindi il prezzo è calante (obiettivo dell'impresa: affermazione)

Maturità: il costo medio di produzione diminuisce; le vendite raggiungono il picco e il prezzo è stabilizzato (obiettivo dell'impresa: stabilità)

Declino: la concorrenza scende; la quantità prodotta scende e il prezzo varia (obiettivo dell'impresa: rilancio)

Le imprese si pongono il problema di fissare non un prezzo, ma un sistema di prezzi, valutando il rapporto di complementarità e sostituibilità dei prodotti di una stessa linea, al fine di evitare concorrenza fra i diversi prodotti offerti[11].

Gli elementi da considerare nella determinazione del prezzo di soggiorni alberghieri sono:

La posizione e la tipologia della camera

I giorni della settimana

La stagionalità

Il tipo di trattamento richiesto

Il grado di occupazione medio

La tipologia del cliente

Le modalità di pagamento

Il canale utilizzato nella distribuzione del prodotto

Combinando tali elementi, l'albergo potrà offrire un sistema di prezzi diversificato, tale da incontrare l'interesse di più tipologie di clienti. Di fronte a tutto questo, il turista, volendo acquistare una vacanza, farà una ricerca e vedrà quale venditore offre il prezzo migliore[12].


Il mercato dei consumatori

L'impresa deve chiedersi quali siano i bisogni espressi dalla domanda e quali di essi intende soddisfare. Diversi sono i bisogni espressi dai giovani o dagli anziani, da chi ha maggiore o minore disponibilità di reddito. Diverse le provenienze geografiche, le abitudini culturali. Infinite sono le combinazioni dalle quali individuare gruppi e sottogruppi di consumatori. Ciascun segmento rappresenta una parte della domanda: cioè un segmento di mercato. L'impresa dovrà scegliere il segmento in cui desidera operare, definendo il proprio mercato obiettivo.


La segmentazione

L'impresa procede ad una suddivisione del mercato in gruppi omogenei e quantitativamente significativi, sulla base di parametri identificati. I clienti diventano un target, cioè un segmento-obiettivo da raggiungere. Ogni segmento deve essere facilmente identificabile e quantificabile nelle dimensioni. I parametri più diffusamente utilizzati sono:

Parametri demografici: età, sesso, composizione familiare

Parametri geografici: distanza, area di provenienza, mezzi di trasporto utilizzati

Parametri socio-economici: professione, grado di istruzione, reddito

Parametri psicologici: personalità, atteggiamento innovativo o conservatore

Nel caso specifico del mercato turistico, devono essere aggiunti:

Parametri motivazionali: tipo e scopo del viaggio e/o della vacanza

Parametri comportamentali: clientela abituale o di passaggio, di fine settimana, di alta o bassa stagione

Una possibile procedura di segmentazione della domanda dei servizi ricettivi potrebbe essere:

Individuare i parametri e le variabili che si ritiene siano i più adatti a identificare, descrivere e misurare con accettabile accuratezza la clientela[13]

Eliminare le variabili più comuni a più classificazioni o a quelle non particolarmente rilevanti

Combinare le caratteristiche in modo tale da identificare il o i segmenti cui corrispondono le articolazioni delle attività e dei servizi presenti nell'impresa

Assegnare un nome o un codice ad ogni segmento individuato

Stimare il peso di ogni segmento e rapportarlo al totale dei clienti e dell'area di studio; stimare, cioè, la potenziale redditività del segmento

Confrontare i profili individuali con quelli dell'intera domanda dell'area

Assumere le decisioni conseguenti.

Solo un reddito familiare elevato permette di destinare una parte del denaro ai fini turistici. Negli ultimi anni l'importanza del turismo è aumentata; la diminuzione delle disponibilità non comporta in pari misura una diminuzione dell'acquisto di beni turistici. Nel caso degli italiani ciò è spiegabile con la possibilità di utilizzare le cosiddette seconde case. La diminuzione del reddito non comporta la rinuncia ad andare in vacanza, ma comporta una riduzione del periodo di permanenza lontano da casa e la scelta di prodotti a minor prezzo. Abbiamo tre tipologie di turismo in relazione alla classe di reddito:

Turismo di lusso o di élite: relativo a pochi individui con reddito elevato

Turismo di massa: praticato da tutti, indipendentemente dal reddito, dalla classe sociale, dall'età, dal sesso

Turismo sociale: relativo a categorie che non riescono a beneficiare di condizioni economiche favorevoli

L'attenzione degli operatori turistici è stata riservata soprattutto ai giovani e agli anziani, in quanto le loro richieste sono in forte aumento, anche se per motivi opposti. Per quanto riguardano i giovani, possiamo parlare di scoperta di stili di vita e costumi, conoscenza, avventura, azione, ma anche di soggiorno studio, gemellaggio culturale con le scuole, stage o vacanze in spiagge affollate. I giovani generalmente sono autoorganizzati, si muovono da soli o in piccoli gruppi, facendo l'autostop o viaggiando con la moto o con trasporti locali. Per soggiornare utilizzano il sacco a pelo o la tenda o vanno in ostelli della gioventù. Gli anziani, invece, fanno maggior richiesta di turismo termale e richiedono luoghi di riposo e relax e la presenza di strutture dove praticare sport poco faticosi.

Il mercato ricettivo

I settori legati più o meno direttamente al turismo sono molti. Una prima difficoltà scaturisce dalla differenza tra turismo ed escursionismo[14]. Una seconda difficoltà, invece, riguarda i trasporti: la maggior parte degli spostamenti avviene per motivi commerciali e non per turismo; è più complicato determinare l'incidenza del turismo sui trasporti che non lo squilibrio turismo/escursione. Una terza difficoltà, infine, riguarda il commercio, facendo rientrare in questo settore sia i negozi sia i ristoranti . Le imprese che trovano minori problemi sono quelle ricettive: il pernottamento è caratteristica del turismo, quindi è facile distinguere chi pernotta in un albergo per motivi esclusivamente di lavoro.

Il mercato ricettivo è costituito da

Imprese di viaggi

ADV: sono imprese di piccole dimensioni, per lo più gestite a conduzione familiare. Svolgono principalmente un ruolo di intermediazione fra il cliente e le imprese di trasporto, soggiorno e organizzazione viaggi. Ciascuna ADV recluta personale sempre più specializzato e professionale, che, in modo competente, preciso e competitivo, consiglia al cliente i migliori servizi ed i prezzi più convenienti. Proprio per la loro natura, le ADV hanno un minimo investimento di capitali e quindi un basso rischio d'impresa. I proventi di vendita dei servizi turistici da parte delle ADV sono le provvigioni, stabilite in precedenza con le società fornitrici di servizi e con i TO.

TO: l'attività che svolge una società di TO è prevalentemente quella di organizzare, progettare e vendere pacchetti turistici finiti, comprendenti un insieme globale di servizi che permettono al cliente di effettuare un viaggio in tutta tranquillità. I TO fungono da collegamento e sviluppo fra i fornitori di servizi turistici e l'utente finale, passando da un intermediario per la vendita che è l'ADV. Nel caso dei TO, si ha un investimento di risorse umane notevole. All'interno dell'azienda si trovano:

a)  Figure professionali preposte all'organizzazione e quindi al contatto con i fornitori

b)  Figure professionali preposte allo sviluppo e alla ricerca di nuove idee

c)  Figure professionali specializzate alla realizzazione del viaggio

Non è solo l'investimento di risorse umane che grava sui bilanci aziendali di un TO, poiché devono essere preinvestite forti somme di capitali per la prenotazione e per la riservazione dei servizi offerti, quali stanza in albergo, aerei, ecc. a questo si aggiunge il grande numero di prodotti con i quali si deve operare per offrire al cliente una sempre più vasta gamma di servizi a prezzi sempre più competitivi. Ciò comporta una diversa forma finanziaria di costituzione della società di TO (S.r.l. o S.p.A.) e una diversa dislocazione temporale.

Tour Organizer: è un'impresa intermedia fra le ADV e i TO. Queste società producono e vendono escursioni, viaggi individuali o di gruppo, su commissione di aziende private, associazioni, enti statali o comunità. I rapporti fra le ADV, i TO e i Tour Organizer ed i rispettivi fornitori e clienti sono illustrati da:

















Imprese di trasporto: tali imprese si suddividono per tipologia di mezzi di trasporto, generando un indotto di industrie e società che collaborano per la realizzazione del bene e per il successivo utilizzo. In Italia le imprese che gestiscono direttamente i trasporti sono in linea di massima a partecipazione statale, cioè con il capitale per la maggior parte controllato dallo Stato; sono, queste, le società indotte, alle quali viene appaltata una parte dei lavori di realizzazione o gestione[16]. Per ogni settore abbiamo:

Settore ferroviario: ente FFSS

Settore marittimo: società di navigazione come Tirrenia e Adriatica

Settore aereo: la nostra compagnia di bandiera è l'ALITALIA; abbiamo anche la Società Aeroporti di Roma, che gestisce Fiumicino, e la SIGMA S.p.A., che gestisce il sistema di teleprenotazioni Galileo (= GDS)

L'istituzione italiana di controllo del flusso di trasporto, del suo sviluppo e della gestione, è il Ministero dei Trasporti e della Navigazione, a sua volta suddiviso in Direzione Generale Aviazione Civile, Direzione Generale POC, Motorizzazione Civile e Trasporti in Concessione, Navigazione Marittima e Interna. In Italia alcuni enti pubblici sono a carattere non economico e si integrano col Ministero dei Trasporti. Questi enti sono: ACI, Ente Nazionale Strade, Consiglio Nazionale delle Ricerche, ENEA, ISTAT, Autorità per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione.

Strutture ricettive: sono intese come strutture fornitrici di alloggio ed altri servizi. E' l'insieme delle strutture messe a disposizione dall'imprenditore turistico a colui che effettua uno spostamento dalla località di residenza a un luogo dove abbia necessità di pernottare. Le strutture ricettive sono divise in:

Strutture alberghiere: albergo[17], motel, residence

Strutture extra-alberghiere: campeggi e villaggi turistici[18], alberghi agroturistici, esercizi di affittacamere, case ed appartamenti per vacanze, ostelli per la gioventù, rifugi alpini, strutture turistico-alberghiere

Tale distinzione è da attribuirsi alla qualità e quantità dei servizi offerti, non solo per l'alloggio, ma anche per la ristorazione, l'intrattenimento e lo sport. Le strutture alberghiere vengono classificate sulla base delle dimensioni, dei requisiti strutturali dei servizi offerti, della qualificazione del personale, attribuendo delle stelle in ordine decrescente.

I requisiti minimi che l'albergo deve possedere ai fini della classificazione sono:

Capacità ricettiva non inferiore a 7 stanze

Almeno un servizio igienico per ogni 10 posti letto

Lavabo con acqua corrente calda e fredda in ogni camera

Locale ad uso comune

Impianti tecnologici e numero di addetti adeguati e qualificati al funzionamento della struttura.


Caratteristiche ed elasticità della domanda

Per elasticità della domanda si intende il grado di flessibilità della domanda a fattori quali: prezzo, reddito, moda, mass-media e condizioni politiche. Si parla di domanda rigida quando il prezzo aumenta e la domanda resta invariata.

La domanda può essere:

sempre più rigida nei confronti degli aumenti dei prezzi: le persone si recano in vacanza nonostante gli aumenti dei prezzi dei prodotti turistici

normalmente flessibile (perciò elastica) nei confronti della diminuzione dei prezzi: se i prodotti costano meno, vengono acquistati in maggiore quantità

molto flessibile a fattori quali moda e pubblicità sui mass-media

flessibile nei confronti dl commercio: le merci costituiscono, da questo punto di vista, dei biglietti da visita che presentano i diversi paesi esportatori; tali paesi beneficiano di un aumento del flusso turistico in entrata.


Domanda turistica nazionale ed internazionale

Per analizzare la domanda turistica è opportuno fare riferimento ai flussi turistici, dove più della metà degli spostamenti turistici è generata da 12 paesi (9 europei; 2 americani ed 1 asiatico). I flussi turistici seguono una direttrice Nord/Sud, dai paesi più ricchi ai paesi economicamente meno sviluppati, ma posti in zone climatiche più felici. L'Italia ha un ruolo ricettivo importante; ogni anno più di 50 milioni di stranieri entrano nel nostro paese.

Per domanda turistica si intendono gli arrivi e le presenze negli esercizi alberghieri ed extra-alberghieri.

A questo punto è fondamentale definire due tipologie di turismo:

Turismo incoming: è costituito dallo spostamento dei turisti verso località di un paese, indipendentemente dalla provenienza. E' turismo incoming la vacanza delle persone che lavorano nell'Italia settentrionale e che si recano nell'Italia meridionale durante il mese di agosto; ma è turismo incoming anche il soggiorno in Italia di, ad esempio, tedeschi, inglesi, ecc.

Turismo outgoing: è costituito dallo spostamento dei turisti verso località di altri paesi.

L'Italia è ai primi posti nel mondo sia per il turismo incoming che outgoing, in quanto molti italiani si recano in vacanza in altre località nazionali; molti sono anche quelli che si recano all'estero, grazie al miglioramento economico derivato dallo sviluppo del nostro paese negli ultimi 50 anni. Infine, grazie alle sue ricchezze naturali ed artistiche, l'Italia è meta preferita da molti stranieri. Purtroppo, per quello che riguarda il turismo incoming, un numero sempre maggiore di turisti preferisce recarsi in altri paesi, e la scelta è condizionata da diversi fattori:

L'incuria ambientale: troppi luoghi di villeggiatura sono poco curati; le spiagge non vengono adeguatamente ripulite e l'acqua non è sempre limpida

L'incuria del patrimonio artistico-culturale, in assoluto il più ricco del mondo: ancora non è stato fatto un inventario completo di tutti i monumenti e le opere d'arte presenti nel territorio italiano; e ancora troppi musei restano chiusi nei giorni festivi e nei periodi di maggior afflusso turistico

La stessa organizzazione ricettiva e dei trasporti non è adeguata: troppi alberghi sono a conduzione familiare e non garantiscono i servizi a prezzi convenienti, come riescono a fare gli hotel appartenenti a grandi catene

L'intervento dello Stato non promuove in modo adeguato l'Italia all'estero, quindi non favorisce l'afflusso di turisti

Le ADV dovrebbero organizzarsi su scala internazionale, con propri corrispondenti nei maggiori paesi da cui dovrebbero provenire i turisti: invece sono ancora, per la maggior parte, semplici venditori di biglietti e di viaggi organizzati, con dimensioni ridotte e a gestione familiare.

I dati relativi al turismo mondiale, rivelano l'esistenza di flussi incrociati all'interno dei paesi più ricchi. Infatti, tali paesi sono ai primi posti sia per l'incoming (come ricevitori) che per l'outgoing (come emettitori). Vengono privilegiati i paesi confinanti, o comunque quelli all'interno dello stesso continente. Attenzione merita l'area con maggiore sviluppo economico degli anni Novanta, cioè l'Asia Orientale, Cina e Sud-Est Asiatico, dove si registrano forti incrementi sia del turismo incoming che outgoing.

Quando arriva in una località, il turista deve sentirsi a proprio agio; deve essere ben accolto dalle strutture che gestiscono i servizi; successivamente, deve poter disporre di servizi di trasferimento da e per la località di villeggiatura. L'alloggio è uno fra i più importanti servizi ricettivi. La struttura ricettiva deve offrire al turista anche servizi collaterali. Tutta la struttura sociale e locale deve concorrere a rendere funzionali, efficienti e gradevoli i servizi di cui il turista potrà usufruire. Anche le escursioni di mezza o di intera giornata in località rinomate nei pressi di quella di soggiorno, spesso offerte dai gestori degli alberghi o dagli operatori turistici locali, rappresentano un importante servizio di incoming. Ultimo è il servizio di assistenza sanitaria, cui il turista può ricorrere in caso di necessità.


L'instabilità della domanda

L'andamento della domanda turistica, e la sua instabilità, può essere descritta con il modello di ciclo di vita del prodotto di Butler, caratterizzato da

Esplorazione: da parte di un piccolo gruppo di turisti, avventurosi di natura, che tendono a sfuggire le vacanze istituzionalizzate. Essi vengono attratti dalle bellezze naturali o dalla cultura di certi luoghi, ma il loro numero è ristretto per problemi di accesso e per scarsità delle strutture ricettive.

Avviamento: le iniziative locali, per procacciare clienti e promuovere la località turistica, danno come risultato un numero crescente di presenze turistiche, si manifestano una stagione e un mercato turistico e il settore pubblico inizia ad investire in infrastrutture.

Sviluppo: vede l'arrivo di un gran numero di turisti nel periodo di alta stagione. L'organizzazione del turismo comincia a cambiare, sfugge al controllo degli operatori locali e si presentano società esterne per fornire i servizi adatti alla nuova realtà. In questo sviluppo c'è già la premessa per la decadenza. Con il carico delle presenze, possono cambiare le condizioni qualitative della località, per effetto del maggior uso e del conseguente deterioramento delle strutture.

Maturità: si ha una ulteriore crescita delle presenze. La località rimane ancora una delle destinazioni principali dei flussi turistici; è una localizzazione privilegiata delle grandi catene alberghiere e si identifica come un'area consolidata di business turistico.

Stagnazione: è raggiunta con il massimo delle presenze turistiche e da questo momento in poi la destinazione diviene non più appetibile turisticamente. La località fa affidamento sui viaggi ripetuti dei turisti abituali e si rendono necessari notevoli sforzi, da parte degli operatori, per mantenere costante il numero delle presenze. La località inizia ad incontrare serie difficoltà ambientali, sociali ed economiche.

Declino: si perdono turisti a vantaggio delle località più nuove e la destinazione diventa dipendente da un bacino demografico più piccolo, con turismo di breve durata (generalmente di fine settimana) ed escursionismo. Molte strutture ricettive vengono convertite ad altro uso. Gli operatori possono riconoscere in questo stadio l'esigenza di proporre alternative, cercando progetti per rivitalizzare la località e per sostituire le attrazioni.


Le varie tipologie di turismo

Turismo balneare: è forse una delle prime forme di turismo. Dopo una crisi all'inizio degli anni Novanta, dovuta a una spietata concorrenza fra i vari paesi, oggi, soprattutto in Italia, questo tipo di turismo si sta riprendendo leggermente. Permangono molti problemi aperti, come la scarsa accoglienza alberghiera, la scarsa professionalità degli operatori locali e l'elevato costo dei servizi.

Turismo di montagna: il turismo montano ha registrato in questi anni una forte crescita. Comprende principalmente turismo invernale, per lo più praticato sulle abituali piste da sci, e turismo montano estivo, praticato nei mesi più caldi in luoghi attrezzati con sentieri per trekking, mountain bike e maneggio. Il rilevante incremento di questo tipo di turismo si può attribuire alla ristrutturazione e al miglioramento di diverse strutture come: impianti di risalita, rifugi, sentieri attrezzati. Un altro impulso è stato dato dalla creazione di numerose aree protette, dove è possibile passeggiare, ristorarsi ed avere la possibilità di godere di un contatto naturale con l'ambiente che ci circonda.

Turismo culturale: lo possiamo considerare come turismo d'arte. Nonostante l'introduzione di opere multimediali o di navigazioni virtuali sulla rete Web, il turismo culturale ha avuto un forte sviluppo. Non solo le città a forte concentrazione di musei o mostre d'arte hanno risentito di questo sviluppo, ma anche piccoli centri, prosperi e fiorenti in altre epoche, adesso conoscono il turista colto, interessato, motivato. Grazie ad iniziative locali, promosse spesso dal Ministero dei Beni Culturali, si ha la tendenza allo sviluppo di manifestazioni socio-culturali in piccoli centri, ottenendo anche una forte integrazione fra ambiente e cultura. Si ha la rifioritura di piccoli centri, che in passato potevano considerarsi perno economico e turistico e che nel tempo hanno perduto tale ruolo.

Turismo educativo o di studio: è nato negli ultimi 20 anni ed è attualmente in forte crescita, soprattutto nei paesi europei. E' promosso, oltre che dalle Università per stranieri, presenti anche in Italia, anche dai numerosi progetti universitari o da istituti superiori volti a favorire lo scambio didattico-educativo, di studenti fra i vari paesi dell'UE e non. Questo tipo di turismo non è composto solo da personale docente, l'insieme delle persone che si muovono per motivi di studio permangono spesso per un periodo superiore a 40 giorni, riuscendo ad integrarsi perfettamente nella realtà sociale del luogo, in strutture ricettive diverse da quelle tradizionali.



Secondo il dizionario Zingarelli, per turismo si intende l'atto di fare gite, escursioni, viaggi per svago o a scopo istruttivo. Il turista, quindi, è colui che fa turismo, cioè colui che compie l'atto di viaggiare e che visita un luogo per più di 24 ore (in caso contrario, si deve parlare di visitatore o escursionista, dato che l'escursione ha luogo in non più di 24 ore).

Le ADV sono le imprese che esercitano attività di produzione, organizzazione di viaggi e soggiorni, intermediazione nei servizi, compresi i compiti di assistenza ed accoglienza ai turisti.

L'ambiente è l'insieme degli elementi esterni all'oggetto analizzato che influiscono o meno direttamente sull'oggetto stesso. Gli elementi che influiscono direttamente fanno parte del microambiente e, considerando i prodotti, tali elementi sono:

I turisti con le loro esigenze

I concorrenti, cioè le aziende che offrono prodotti simili

Considerando i fattori produttivi, invece, tali elementi sono:

Il fattore umano, cioè il personale

Le banche, perché offrono il capitale

Gli elementi che influiscono meno direttamente fanno parte del macroambiente e sono:

Lo Stato

Gli Enti Pubblici

Alcune discipline come la sociologia, la psicologia, l'ecologia, la geografia, la cultura, ecc.

Come, ad esempio, i prodotti turistici: se io prenoto in un albergo e non posso andare, perdo la caparra o, se vado in ritardo, pago dal giorno della prenotazione.

Il servizio d'alloggio è il tipo di camera o appartamento, l'arredamento, la biancheria; il servizio ristorazione comprende il menù, la sala ristorante, il bar, ecc.; i servizi complementari sono rappresentati dal telefono, la lavanderia, la stireria, il fax, la sala congresso, il noleggio auto; mentre i servizi accessori di intrattenimento sono le palestre, la discoteca, la piscina, ecc.

Il pacchetto di viaggio, ovvero l'insieme di tutti i servizi turistici come albergo, trasporto, ristorazioni, escursioni che, combinati fra loro, costituiscono un prodotto unico vendibile, detto "tutto compreso".

Nel settore turistico si presenta, ad esempio, nella gestione dei parchi e dei musei.

Natale e Capodanno, Carnevale, Pasqua e i ponti.

Ad esempio, c'è l'impresa che controlla un mercato non soggetto ad interventi normativi, che quindi è libera di fissare il prezzo compatibilmente con il comportamento della domanda all'impresa imitatrice che non può far altro che allineare i propri prezzi a quelli delle imprese dominanti.

Ad esempio, un'impresa alberghiera può proporre in bassissima stagione particolari condizioni di prezzo, anche al di sotto del costo medio di produzione, ma non inferiore al costo marginale.

Ad esempio, un TO non può stabilire prezzi eccessivamente diversificati fra i circuiti simili per destinazione e servizi offerti, così come una società di gestione di villaggi vacanze proporrà pacchetti a prezzi molto simili tra un villaggio in Puglia ed uno in Calabria, dove, grosso modo, la qualità del mare e della spiaggia è simile.

Ad esempio, prima di decidere una vacanza, il turista consulta "n" agenzie per informazioni sul prezzo e, successivamente, si rivolge a quella che offre la migliore tra le offerte. Oppure prende in esame un venditore per volta e decide, dopo essersi informato sul prezzo, se accettare l'offerta o proseguire la ricerca.

Ad esempio, si può riferire:

all'età

alla classe di reddito

alla composizione del nucleo familiare: single giovane o anziano; coppie giovani o mature con/senza figli; coppie anziane

alla provenienza geografica

al grado di frequenza: fine settimana; giorni feriali; turista occasionale o abituale o turista per studio

alla tipologia e motivazione

Ad esempio, una difficoltà la incontra l'ADV, perché dovrà programmare visite guidate a favore di turisti e visite guidate a favore degli escursionisti.

Infatti, non si può chiedere ad un negoziante quale abito viene acquistato da un turista e quale da un residente.

Sono, solitamente, a capitale privato, controllato cioè da persone o da imprese non statali.

Prima dell'introduzione della Legge Quadro, gli alberghi venivano riclassificati ogni 2 anni, assumendo come riferimento l'albergo più prestigioso della provincia in cui la struttura era situata. Tale compito era affidato all'Ente Provinciale del Turismo. Le Leggi Regionali, in base alla Legge Quadro, hanno ora stabilito un nuovo sistema di classificazione, che avviene mediante autocertificazione dell'albergatore ogni 5 anni. Per ciascuna categoria vengono stabiliti dei requisiti che comprendono tre elementi:

prestazioni di servizi

dotazione di impianti e attrezzature

ubicazione e aspetto

Vengono classificati sulla base dei servizi offerti, della loro ubicazione e della presenza di attrezzature ricreative, culturali e sportive; possono avere 1/2/3/4 stelle. I villaggi turistici che svolgono la propria attività integrata con le altre attività extraturistiche, a supporto del turismo campeggistico itinerante, rurale ed escursionistico, sono classificati con una stella.

Devono possedere gli stessi requisiti minimi degli alberghi e vengono classificati in tre sole categorie: 2/3/4 stelle.




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