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L'IMPRENDITORE

giurisprudenza



L'IMPRENDITORE


INTRODUZIONE

I codici del commercio 1865 e poi 1882. Questo non solo parlava di commercianti e società: aveva anche un proprio dir delle obbl e contr. Il dir comm non regolava tutto il settore del commercio perché vi concorreva anche il dir civ. Il dir comm va visto come l'insieme di regole speciali formate nella sto 727c27h ria dalla classe mercantile per venire in contro alle proprie esigenze. Il cc era quello della borghesia fondiaria, il c comm era della borghesia commerciale e della nascente borghesia industriale. Il cc mirava a conservare e tutelare la proprietà, il c comm si concentrava invece sui contr (e quindi sulla mobilità) disancorati dalla proprietà, come strumenti di speculaz e non di conservaz. Nel conflitto tra commerciante e non comm prevaleva il cod comm.: quindi dir comm come dir di classe. Nei common law già dal '700 c'è dir priv unitario: non conoscono la distinz civile/commerciale e quindi tutto vale per tutti. Il cod '82 era palesemente classista: l'unificaz avvenne sotto il fascismo che era contrario a lotte di classe. Il cc 42 ha accentuato la subordinaz degli interessi della proprietà rispetto a quelli dell'impresa: si voleva spingere forzatamente l'Italia all'industrializzaz.Xex artt 1153-1169 favoriscono anche troppo la circolaz!

Il morderno dir comm insegna impresa, società, contr d'impresa, fallimento e tit di credito. Le soc sono la forma caratteristica d'esercizio collettivo (anziché individuale) dell'impresa; oggi l'ipotesi d'imprenditore individuale è del tutto marginale. Il concetto d'imprenditore viene oggi usato per includere tutti i tipi d'imprese e quindi una serie di norme generali. C'è poi la disciplina specifica attinente le sole società.




CAPITOLO I

L'imprenditore è l'attuatore del sys ec., è intermediario tra chi offre capitale o lavoro ed i consumatori. Mercato è l'ideale sede d'incontro tra D e O dei cari sogg economici (impr, capitalista, lacoratore, consumatore). Sull'impre incombe il rischio economico di non riuscire a coprire il costo dei fattori produttivi impiegati. E' il detentore del potere economico: decide l'indirizzo. Capitalismo industtriale: l'artigiano non aliena più l'oggetto del suo lavoro bensì la sua forza lavoro; gli strumenti di lavoro non sono più di sua proprietà. Solo nell'800 si comincia a distinguere tra capitalista (=proprietario del capitale) e imprenditore (intermediatore, organizzatore). L'imprenditore si sostituisce alla figura del commerciante, il quale includeva anche l'industriale. C'è stata un'inversione di figure: oggi il commerciante è quella specifica figura d'imprenditore che scambia beni. Nel c comm l'imprenditore era uno dei sei tipi di commerciante; erano commercianti tutti coloro che svolgecano attività speculative, affari. L'impr era colui che speculava sul lavoro. Metodo dell'economia: nel fare il cc 42 si voleva che le forme giuridiche corrispondessero a quelle del modo economico. La "produzione" è ciò che distingue il 2082 dal concetto di commerciante del c comm. Produzione non solo di beni e servizi ma più in generale di ricchezza socialmente utile. Lo speculatore di borsa era commerciante per il cod 82 e non è imprenditore per ilcc 42; Galgano si riferisce allo speculatore differenziale il quale fa scommesse sull'andamento dei prezzi, senza comprare o rivendere alcunchè; egli non fa alcuna intermediazione e non svolge attività creativa di ricchezza. Questo però li esclude dal pericolo di fallimento.

Sebbene producano beni o sercizi professionalmente, non sono impr i professionisti intellett e gli artisti perché non c'è attività d'impresa. E' impr, invece, il medico che gestisce casa di cura. Galgano è contrario alla dottr che sostiene che il lavoro intellettuale non sia incluso nei servizi ex 2082: potrebbe esserci un impr che assume degli esperti per offrire ad altre imprese un servizio di riorganizzaz aziendale e cioè questi esperti darebbero dei consigli.

La legge stabilisce che il farmacista è imprenditore perché rivende specialità di case farmaceutiche. Sebbene iscritti ad apposito albo, i farmacisti non sono liberi professionisti, perché non prestano l'opera intellettuale richiesta dal 2238.

Professioni protette sono quelle per le quali è necessario essere iscritti all'Albo."Protette" contro chi non sia iscritto all'Albo, soggetto al controllo degli ordini professionali, che sono enti pubbl. Gli artt 2229 e 2231 fanno capire che la categoria dei professionisti intell non si esaurisce nelle professioni protetteò ci sono anche gli agenti di pubblicità, gli esperti di riorg aziendale. questi sono sottratti xex al 2232 potendo così ricorrere all'appalto (1655) o alla determinaz autoritativa del corrispettivo.

Il concetto di professionalità esclude la occasionalità ma non comporta necessariamente un'attività ininterrotta (xex albergatore in località sciistiche). Né è necessario che sia l'unica o la principale attività del soggetto. Il 2082 si riferisce anche ll'impr pubblico, anche se svolge attività in modo non esclusivo né principale. Il concetto di professionalità esclude l'affare isolato.

Elemento essenziale della figura dell'impr è il lucro. L'erogazione gratuita esclude la figura dell'impr. Il 1767 ci fa capire che l'attività professionale non può esser gratuita. Il lucro è però oggi inteso anche in senso astratto: astratta idoneità dell'attività svolta a procurare un lucro. Per le imprese mutualistiche 2511, nelle quali non c'è lucro bensì si mira al risparmio, si è allargato il lucro 2082 includendovi anche il risparmio. Altro problema connesso al lucro riguarda gli impr pubbl perché questi dovrebbero mirare a finalità di interesse sociale, e non avere di regola intenti speculativi: Galgano critica quindi l'inserimento del lucro tra i requisiti fondamentali dell'impr.

Attività economica art 2082 significa solo attività creativa di ricchezza ed è quindi pleonastica rispetto ai concetti espressi nel resto dell'art. Il concetto di economicità consiste in ciò che l'impresa deve cercare di andare per lo meno in pari, non essendo quindi necessario il lucro. Questo è quanto previsto per gli enti pubbl quando gli si impone di svolgere un'attività ispirata a criteri di economicità: il che vuol dire che l'ente non deve ricorrere a contributi dello Stato, bensì sorreggersi da sé. Per Galgano è quindi l'obiettiva economicità l'elemento distintivo dell'impresa, rinvenibile anche negli enti pubbl ec e nelle soc cooperative (e mutualistiche). Nelle soc cooperative i soci sono sia gestori che utenti. Quando quindi dovrò capire se un privato sta scolgendo attività imprenditoriale dovrò andare a vedere se i prezzi da lui praticati non escludono a priori la possibilità di andare in pari; quindi se l'attività implica erogaz a fondo perduto non si tratterà di impr.

Impresa per conto proprio: chi produce per sé e non per vendere o fornire: non è impresa perché non produce beni per il mercato. Il 2082 non ne parla.

Altro requisito del 2082 è l'organizzazione. L'impr deve speculare sulla differenza tra salari+capitale e ricavi dei beni prodotti. Galgano non concorda sul fatto che l'organizzaz debba essere intermediatrice perché verrebbero esclusi gli artigiani e che ai sensi della legge sono (piccoli) imprenditori. Non è vero che chi svolge att prof da solo non possa essere impr! Xex se un impr licenzia i suoi operai e li sostituisce con macchine egli rimane impr. Anche i mediatori comm e gli agenti di commercio (1748) sono impr benchè lavorino da soli e quindi non vi sia organizzaz intermediatrice. Secondo certi AA deve però esserci almeno un'organizzazione di beni nel senso del 2555. Sono quindi stati esclusi quei mestieri che non richiedono un apparato produttivo: si tratta dei lavoratori autonomi. Un artigiano che non necessiti di macchinari non sarebbe PI, bensì lav autonomo! Ma la legge 443/85 prevede che l'artigiano possa essere anche colui che è privo di lavoratori e macchinari. Egli è quindi un prestatore d'opera manuale ex 2222 la cui caratteristica è di esser autonomo e non subordinato. Per Galgano non serve quindi nemmeno l'organizzazione di beni: il termine organizzazione del 2082 è vuoto! Può servire al limite a distinguere il PI da quello non piccolo.


CAPITOLO II

Prima del cc 42 la coltivazione non era attività d'impresa: era modo di utilizzare la proprietà. Vendere i prodotti della propria terra non era quindi attività di commercio. Oggi invece art 2135.Solo gli impr comm (2195) sono soggetti a obbligo di scritture contabili, fallimento. Il cc definisce positivamente sia il 2135 che 2195: nessuna delle due è categoria residuale e quindi è talvolta capitato di non riuscire ad inserire un impr né nell'una né nell'altra. Una sparuta dottrina ha creato categoria residuale: l'impresa civile. Gli altri AA, nel dubbio, inseriscono le impr nel 2195. Per Galgano l'unica ipotesi di impr civile è l'ente pubblico che eserciti un'accessoria attività commerciale.

Il 2195 spiega come a differenza del linguaggio comune, il cc consideri l'att industriale sottotipo dell'att comnmerciale. Anche le industrie che estraggono materie prime (industrie primarie) sono impr comm sebbene non vi sia una intermediaz nella circolaz; questo perché neanche il 21953 4 5 prescindono anch'essi dalla ricorrenza dell'estremo della intermediazione. Il 21352 serve per sottrarre al 2195ss le attività di trasformazione del prodotto normalmente svolte dall'agricoltore; se le att di trasf sono fuori del normale allora è impr comm (xex industria conserviera). Non tutte le att di produz di beni e servizi possono essere industriali: case di cura, scuole private, agenzie matr ecc. Alcuni AA sostengono quindi che se un'attività di produz di servizi non è industriale e non rientra nemmeno nel 2195n3 4 5 allora si tratterà di imprese civili. Per Galgano è inaccettabile perché si sottrarrebbero una marea di imprese dal 2214 e al 2221! Soluzione: il termine "industriale" 21951 non è usato in senso tecnico economico bensì come semplice contrapposto di att agricola 2135. La funz di detto aggettivo è quindi di sottrarre le att agricole dal 2195. Non esistendo att agricole produttive di servizi, tutte le att produttive diservizi saranno ricollegate ad imprese commerciali. Secondo questa interpretazione si rilevano inutili il 2195n 3 4 perché è sufficiente il 2195n1,2. Il 21952 è att comm nel senso comune del termine: acquisto e rivendita (il 2082 parla solo di scambio e quindi solo la rivendita). Per diventare impr comm non è essenziale l'intermediaz 2195n2. Attività bancaria TU 385/93: raccolta del risparmio ed esercizio del credito è intermediaz nella circolaz del denaro e quindi basta il 2195n2. L'impresa di finanziamento presta il proprio danaro: non è quindi intermediatrice, alcuni AA la escludono quindi dalle impr comm (perché considerano 2195n2 essenziale), altri la includono nei servizi del 2195n1 ma è troppo tirato per i capelli; per Galgano è attività di scambio ex 2082. Attività ausiliarie: mediatore 1754, agente di commercio 1742, agenzia di pubbl, viaggi e tutte quelle esercitate da un impr a vantaggio di altri impr. L'interpr letterale escluderebbe il mediatore di bestiame perché non rientra nelle "precedenti"; Galgano è contrario: il 2195n5 è superfluo e gli ausiliari dell'impr agr come quelli di quello comm rientrano nel 2195. CONCLUSIONE: in nr 3,4,5 sono superflui perché il 3 e 5 rientrano nell'1 (servizi) e il 4 rientra nel 2 (intermediazione).

Holding (società di gruppo): società che ha per ogg la gestione delle proprie partecipaz in altre società che svolgono att impr. La holding dirige il gruppo, le società operanti eseguono le direttive; direzione e attuazione sono quindi separate. C'è separazione dei rischi. La holding rientra nel 2082 o nel 2247? Galgano è contrario a teoria secondo cui la h è 2195n5 (ausiliaria di altre società! Semmai il contrario). Per Galgano la h è impr che svolge attività parte direttamente e parte indirettamente. Ogni società del gruppo è per sé impresa, ma anche imprenditore della h. Per la Cass la h realizza un proprio interesse mediato e indiretto. La qualità di impr della h non deriva dall'attività di coordinamento bensì dalla specifica att di produz o scambio che forma oggetto delle società operanti. Il 2082 non osta all'esercizio mediato e indiretto, purchè persegua sempre un proprio interese.

L'art 2135 elenca le attività agricole: le prime tre sono dette attività essenzialmente agricole perché basta svolgerne una per rientrare nel 2135ss. Le attività agricole per connessione sono tali se svolte in connessione con una delle essenziali. Le att agricole trovano nella terra il proprio carattere distintivo. Non bastala semplice raccolta: occorre altresì la coltivazione. La silvicoltura è la coltivazione del bosco per far legname, chi si limita ad estrar legname svolge invece attività industriale. Il cc non fa alcun riferimento alle colture artificiali: difettando del rischio ambientale (che è la ragione giustificatrice del trattamento di favore verso 2135) rientreranno nel 2195 (Galgano). Bestiame: gli allevamenti non legati ad un fondo (=che non si nutrono coi suoi prodotti) rientrano nel 2195. Attività agricole per connessione devono essere esercitate dallo stesso impr agricolo (xex no chi trasforma il vino l'uva prodotta da altri). 21352 l'esercizio normale varia nello spazio e nel tempo. Alienazione di prodotti: se l'impr agricolo apre negozi di vendita? Anche qui si usa il criterio della normalità. Il 21352 non parla delle attività connesse atipiche; rispondono al requisito dell'accessorietà e non della normalità; sono la bachicoltura, l'apicoltura, animali da cortile; non potendo essere bestiame sono incluse nelle att per connessione. Cosè ragionando però un allevamento di bachi da seta sarebbe impr comm perché sarebbe la coltivaz ad essere accessoria. Galgano dice che è meglio usare l'analogia col bestiame, senza ricorrere così al concetto di att connessa atipica.



Enti pubblici: per essere 2195 l'att comm dev'essere l'ogg esclusivo o principale dell'ente (2201). Questo riguardava xex l'INA e l'ENEL, ma oggi si sono trasformate in spa. Ai sensi del 2201 sono esclusi lo Stato ed enti pubblici territoriali. Per Galgano gli enti pubbl che non svolgano att comm in via principale o esclusiva bensì come attività secondaria sono sì imprenditori ma non impr comm perché sono esentati espressamente dall'obbligo di registraz e atutti gli artt 2188-2221. Tutti gli enti pubblici, anche quelli impr comm, sono sottratti dal 2221 al fallimento.


CAPITOLO III    IL PICCOLO IMPRENDITORE

La distinzione media-grande impr si trova solo nella legislaz speciale. Il PI è sottratto come il 2135 alle norme 2195, sebbene eserciti att commerciale (no registro 2202, no scritt contabili 2214, no fallimento 2221). La parte finale 2083 include piccolo mediatore, piccolo agente di commercio, coltivatore direttò Elementi tipici: il PI deve prestare il proprio lavoro manuale eventualmente aiutato dalla famigliaò il lavoro prestato dev'essere prevalente rispetto al lavoro altrui e al capitale investito (xex gioielliere che lavora da solo non può essere PI).

L 443/85 sulle impr artigiane: serve che l'artigiano presti il proprio lavoro manuale e se ha dipendenti deve dirigerli e comunque ci sono limiti ben precisi al numero assumibile. Si prevede implicitamente che il lavoro deve prevalere sul capitale investito. Se l'impr artigiana è una società, occorrerà che uno almeno dei soci presti il proprio lavoro con prevalenza sul capitale. C'è poi apposito albo per le imprese artigiane: se non ci si iscrive, niente agevolazioni. E' iscrizione con eff costitutiva e sebbene sia l'aut amministrativa a tenere il registro, l'aut giudiziaria potrà aver sempre l'ultima parola (ad eccezione del caso dei contributi) sull'iscrizione o sul suo diniego.

Anche la l fall art 1 sottrae il PI al rischio di fallimento. L'art 12 prevedeva che PI potevano essere solo se avevano reddito inferiore al minimo imponibile dell'imposta di ricchezza mobile: il giudice era vincolato dall'accertamento fiscale. Ora il giudice ha maggior potere decisionale.


CAPITOLO IV L'AZIENDA

Impresa è un'attività. L'azienda è complesso di beni. Ciò significa che possono essere di proprietà altrui (e cioè del capitalista). A differenza dell'universalità di mobili 816 essa comprende anche beni immobili.

Per i contr aventi ad ogg l'azienda il 2556 impone forma ad probationem per le impr soggette a registrazione; restan validi i principi generali (xex 1350).Quindi l'azienda non è un bene a sé stante, bensì risponde alle regole che riguardano i beni che la compongono. Per il trasferimento non occorre specificare i singoli beni; serve invece indicare quali vengono esclusi dalla volontà delle parti. Se però si escludono beni fondamentali per il funzionamento dell'azienda allora non si tratterà di trasf di azienda. Non si può succedere nell'impresa perché trattasi di attività e non di rapp giuridico. Non si può succedere nella qualità di imprenditore, perché essa si acquista a titolo originario. Art 2558: se l'impr non è proprietario di alcun bene aziendale allora il trasf dell'azienda sarà trasf di contratti che assicuravano il godimento dei beni. Il 2558 riguarda però anche i contr tra impr e terzi che non siano propr di beni aziendali (xex contr coi fornitori). I contr di lavoro continuano 2112 (xex contr coi dipendenti). Anche il contr di consorzio. Si distingue tra contr aziendali (tra impr e proprietario per godimento beni) e contr d'impresa (coi fornitori, coi clienti, contr di agenzia.). Il contratto di locazione è contr aziendale se l'immobile locato è strumento produttivo (xex albergo), altrimenti è contr d'impresa (è solo l'involucro dell'azienda. Ai sensi del 2558 possono essere esclusi solo i contr d'impr, mentre se si escludono i contr d'azienda non si tratta più di trasf d'azienda, bensì di singoli beni aziendali. Il 2558 deroga il 1406: il contraente ceduto nella cessione dell'impr può recedere solo entro tre mesi dalla notizia del trasferimento e solo per giusta causa. Il 1406 prevedeva invece che la cessione non avesse luogo senza il consenso del ceduto. Le ragioni della proprietà cedono il posto a quelle dell'impresa. Il 2558 esclude automaticamente i contr a carattere personale. Difficile configuraz: non sono tutti i contr intuitu personae (xex agenzia, commissione) bensì i soli contratti personalissimi (xex psicologo di fabbrica, e tutti quelli che si fondano esclusivamente sulla fiducia delle parti. L'intuitus personae vale però come giusta causa di recesso ex 25582. La cessione dei crediti non essendo attuato il registro ex 2559, seguiva il dir comune ed era quindi efficace verso i terzi debitori ceduti con la notificazione (1264). La cessione dei crediti è automatica. L'accollo dei debiti è automatico solo per i debiti risultanti dai libri contabili 2560. In accordo col 12732 il 2560 precisa che l'alienante non è liberato se non risulta che i creditori hanno aderito.

Il 2557 assicura all'acquirente il godimento dell'avviamento soggettivo: avviamento=attitudine di un'azienda a produrre un reddito. E' oggettivo quello che riguarda l'acquisto dei mezzi. E' soggettivo quello inerente il rapporto di fiducia coi consumatori. L'avviamento ogg non è un bene a sé stante, bensì una qualità dell'azienda. L'avviamento sogg riguarda piuttosto l'imprenditore. Dall'opposto pdv è il prezzo per l'aztensione dalla concorrenza. La non concorrenza può esser estesa con patto oltre ai limiti 2557 ma non oltre il limite temporale di 5 anni. La 392/78 stabilisce che in caso di cessaz di locaz di immobili adibiti all'esercizio di att industr, commerciale o artigiana, il conduttore può chiedere l'equivalente di 18 mensilità del canone d'affitto per la perdita dell'avviamento. Il compenso non è dovuto se il contr non viene rinnovato per volontà del locatario. Gli 2555ss riguardano l'impr in genere (piccola o grande, pubbl o priv) seppure alcuni artt siano inapplicabili alle impr non soggette a registro. L'impr agr può non essere il propr del fondo o delle macchine, ma non può trasferire l'azienda! (D lgs 156/45, a meno che non sia propr del fondo, nel qual caso vale anche il 2258); in agricoltura il concetto d'azienda non giova all'impr che non sia anche proprietario del fondo.


CAPITOLO V L'IMPUTAZIONE DELL'ATTIVITA' D'IMPRESA

In sede economica è impr colui sul quale grava il rischio del processo produttivo. Però nel diritto si cerca l'impr perché su di lui grava il rischio, e quindi ricorrere al concetto economico di impr sarebbe tautologico: serve altro criterio. Se l'impr non riesce coi suoi beni pres e fut (2740) allora viene dichiarato fallito. Non è detto che diriga e faccia propri i guadagni. Queste due attività possono anche ricadere su due sogg diversi: è il caso dell'impr occulto e dell'impr esercitata in nome di un incapace d'agire.

Imprenditore occulto: l'impr interpone tra sé ed i terzi un prestanome a cui eroga il danaro necessario e le direttive, e dal quale si fa consegnare gli utili. Ogni atto è compiuto dal prestanome a nome proprio. A questo sys ricorrono solitamente i pubblici dipendenti, sogg vincolati da divieti di concorrenza, ma soprattutto tutti coloro che non vogliono rischiare il fallimento. Il prestanome è un nullatentente o una società con capitale irrisorio. Se il barbatrucco viene scoperto si può dichiarare fallito l'impr occulto? No perché tra impr occulto e prestanome c'è solo un mandato senza rappr e quindi si applica il 1705 che dispensa comunque il mandante. Il 1705 comporta che è impr il soggetto nel nome del quale l'impresa è esercitata, anche se magari non dirige l'impresa. Consentire ai creditori dell'impr di rifarsi sull'impr occulto pregiudicherebbe l'interesse dei creditori personali di quest'ultimo, che non potevano conoscere la realtà. Ai sensi del 147 l fall può fallire il socio occulto, anche in pregiudizio dei creditori personali: è un'incongruenza del sys. Si ha invece società occulta quando della società appare solo un socio che agli occhi dei terzi sembra impr individuale: i terzi non conoscono quindi l'esistenza della società! Bigiavi ha detto: estendiamo il 147 all'impr occulto, sostituendo il 1705. La giurispr non accetta ciò. Nei rapp coi lavoratori, però, si guarda all'impr occulto!

Imprenditore incapace d'agire; chi è incapace non può esercitare impresa; il minore può essere impr ma l'attività d'impr dev'essere svolta dall'esercente la patria potestà. Il minore può diventare impr per effetto di testamento o donazione: 3205: i genitori non possono iniziare ex novo un'attività. Il rischio è del figlio perché viene speso il suo nome. Ex art 324 saranno i genitori a dirigere e percepire i frutti. Il figlio può fallire, essere iscritto all'albo dei falliti e subire tutta la conseguente serie di incapacità. Per l'autore all'impr fallito si applicano le conseguenze patrimoniali, a colui che dirigeva quelle personali (la l fall non prevede nulla di ciò). Per il minore sotto tutela e per l'interdetto il discorso è uguale, gli utili andranno però a loro e non al tutore. Il min emanc e l'inabilitato possono essere autorizz all'esercizio (il min em anche ex novo e potrà compiere tutti gli atti senza assistenza, per Galgano quest'ultima vale anche per l'inabilitato). Senza autorizzazione per alcuni AA il sogg non sarebbe impr; per Galgano è comunque impr anche se esercita senza autorizzaz, ma gli atti saranno annullabili. Per l'impr agricola si fa riferimento alle norme generali sulla potestà: per gli atti di straord amm servirà autorizzaz, come per ogni altro bene dell'incapace. La PI non tollera scissioni tra titolarità ed esercizio e quindi per i min e interd si potrebbe contuinuare una PI solo a patto di trasformarla, previa autorizzaz; in non PI.

Altri casi di divisione titolare/esercente: sequestro giudiziario d'azienda, curatore fallim, amministratore giudiziario in caso di gravi irregolarità (2409). Sono i casi di cd sostituzione. Differente è la preposizione di un institore 2203 perché questa è voluta dall'imprenditore: non c'è separazione: l'impr rimane il capo dell'impresa e l'insitore è un lavoratore subordinato, che segue le direttive impartitegli. Il 2205 non può ovviamente riferirsi ai casi di separazione perché non si può pretendere che xex un interdetto curi le scritt contabili. Indirettamente il 2205 ci dice che il caso di preposizione institoria non è dissociazione. Capita che usando lo schema della prep inst, l'impr che sta per fallire consente ai creditori di esercitare l'attività a patto che questi non chiedano il fallimento; di solito i creditori fanno poi scelte azzardate pperchétanto il rischio è dell'imprenditore. Queste pattuizioni sono nulle ex 1322. Inoltre la prep inst presuppone che l'impr conservi i poteri e in questo caso non è così.

L'impr diviene tale quando egli esercita quello che sembri il primo di una serie di atti di impresa: per avere la professionalità basta un atto (il primo) purchè non sembri che sia puramente occasionale. Se però manca l'organizzaz dell'impresa, saranno necessari più atti d'impresa. Capire se basta un atto serve a capire se il sogg è già sottoponibile al fallimento o meno. Occorre che il primo atto sia di vendita? Per la giurispr basta l'acquisto dal grossista. Addirittura se un neo-imprenditore edile acquista materiali ma non riesce a costruire niente sarà dichiarato fallito. Si parla di atti dell'organizzazione o di gestione. Sono invece atti di organizzazione quelli preliminari (xex acquisto mobilio o macchinari o comunque cose da non mettere in vendita) che per la giurisrp non sono sufficienti a far nascere un impr. Galgano è contrario: bastano anche un atto di organizzaz purchè sia evidente che non sia occasionale. La liquidazione per cessata attività è ancora tt di impresa? E' importante capire il punto di fine, per gli effetti dell'art 10 l fall (l'impr che ha cessato da meno di un anno può ancora esser dichiarato fallito). Per la dottrina è necessaria la fine della liquidaz: non basta la cessazione della fase produttiva.




CAPITOLO VI L'IMPRESA FAMILIARE

230bis coniuge, parenti 3° e affini 2°. Rapp tra impr e familiari è intermedio tra società e lav subordinato. Non è detto che sia sempre PI. Prima della 151/75 i familiari non erano tutelati e spesso l'impr si teneva tutti i profitti. Il legislatore non ha scelto la via del lavoro subordinato: i dir dei familiari nascono dal fatto giuridico della prestazione continuativa di attività lavorativa, e comprendono:  il diritto al mantenimento, il diritto di partecipazione agli utili in proporzione alla quantità di lavoro prestato e una quota dei beni acquistati con gli utili, e una quota sugli incrementi dell'azienda. L'impr fam rimane impresa individuale; i familiari, se l'azienda è aggredita, perdono il dir di rimunerazione e quello sui beni aziendali, ma solo l'impr risponde ex 2740 e poi col fallimento. Il fisco considera appartenenti all'impr anche coloro che svolgono lavoro domestico presso l'impr. L'imprenditore decide ord amm e dirige; gli altri hanno i poteri ex 230bis2.


CAPITOLO VII    LO STATUTO DELL'IMPRENDITORE COMMERCIALE

Registro 2188ss. Il 21931 pone delle presunz di ignoranza e il 21932 presunz di conoscenza. Sino al la 580/93 il registro è rimasto inattuato e si applicavano le disp att 99-100: si usava l'antico registro di cancelleria presso il trib da cui erano esclusi gli impr individuali e gli enti pubbl. Ora è istituito presso le Camere di Commercio di ogni provincia. Il dPR 581/95 (reg di attuaz) ha specificato che il giudice del registro può ordinare l'iscriz d'ufficio se l'impr ritarda. Ha poi elencato i sogg tenuti ad iscrizione: 2195,2200,2612,2615ter,2201, 2135, 2083,2251.Nel trasferimento d'azienda prevale l'acquirente che ha iscritto per primo il proprio acquisto, anche se il titolo è di data successiva all'altro acquirente; questi però può provare che l'altro ne era a conoscenza e questo la distingue da trascriz immobiliare.

Scritture contabili sono strumenti di controllo per i creditori che possono così provare le loro pretese. La cura dei registri è però demandata allo stesso imprenditore che può subire sanzioni solo incaso di dissesto: bancarotta semplice se le scritt sono irregolari, bancarotta fraudolenta se le ha distrutte o falsificate. Normalmente dunque non ci sono controlli esterni: si tutela il segreto dell'impresa contro eventuali concorrenti. L'impr deve tenere il libro giornale e quello degli inventari, deve conservare per dieci anni fatture, telegrammi.Il libro giornale è diviso in giorni, non occorre aggiornarlo il giorno stesso e on occorre segnare tutte le operazioni: basta indicare l'incasso della giornata. Il libro degli inventari è redatto ogni anno e indica attivo e passivo; deve indicare anche le attività e passività dell'imprenditore estranee all'impresa (perché egli risponde 2740). Le altre scritture contabili del 22142 possono essere il libro mastro (operaz registrate in ordine dei nomi), il libro di cassa, il libro di magazzino (indica entrate ed uscite merci). La regolarità estrinseca è quella imposta dal 2215ss (le altre scritt cont non necessitano di tutti quei requisiti).Le regolarità intrinseche riguardano le regole da seguire nella scritturazione secondo le regole della ragioneria. Nemmeno il bilancio 2217 dev'esser reso pubblico, ad eccez delle società di capitali e cooperative. Le scritt cont possono esser usate come prova dai creditori solo dopo instaurato un processo civile (2709). Può esser ordinata l'esibizione integrale solo in caso di scioglimento di società, comunione beni e successione mortis causa 2711. Le scritt cont dispensano i creditori dal 2697; l'impr può però sempre fornire prova contraria a quanto riportato nelle scritture. Il 2710 prevede che le scritt cont, se perfettamente regolari, possono far prova anche a favore dell'impr purchè la controparte sia un altro impr. Contro i non impr le scritt cont sono titolo per ottenere decr ingiuntivo (634cpc).

L'institore rientra nel 2094. Molti sogg agiscono col pubblico a nome dell'impr. Applicare le norme sulla rappr in generale sarebbe scomodo. Per paura di contrarre con un falsus procurator (1396) e non potendo chiedere ogni volta la giustificazione dei poteri 1393, i traffici rallenterebbero. C'è però l'art 1400 che rinvia al libro V per le forme speciali di rappr. I dipendenti che agiscono per conto dell'impr vengono divisi in institori, procuratori e commessi. I primi sono dirigenti al vertice gerarchico, subordinati solo ed esclusivamente all'imprenditore. L'inst non può alienare immobili o costituire ipoteche salvo che l'impresa non abbia ad ogg la vendita di immobili. Può agire in giudizio o esser convenuto. Le limitaz alla procura sono opponibili ai terzi solo se iscritte nel registro. Una vera e propria procura non esiste: è implicita nella preposizione institoria. Si tratta di rappr volontaria anche se avviene automaticamente (no rappr legale!). L'impr può escluderlo solo da singoli atti non essenziali all'esercizio. Gli institori possono essere più d'uno. Se l'inst non spende il nome dell'impr, rimane personalmente obbligato. Tuttavia si parla di contemplatio domini presunta e quindi se l'inst non spende, il terzo può agire anche contro l'impr; questa regola eccez serve per tutelare meglio il terzo (i princ generali non sarebbero bastati). I procuratori sono invece subordinati e sono solitamente sogg con autonomia decisionale nell'ambito delle direttive impartite. Limitatamente al suo ambito decisionale il proc avrà automaticamente rappr generale, salvo limitaz 2207. I commessi sono privi di funzioni direttive e sono direttamente a contatto con la clientela ordinaria: anche per loro i poteri di rappr sono limitati alle loro mansioni (xex impiegato di banca allo sportello, commesso di negozio, cameriere); le limitaz di poteri 2210, per essere opponibili ai terzi, devono essere esposte nei locali dell'impresa. Al di fuori degli institori, proc e comm, si seguono le regole del libro IV: effettivo conferimento di procura. Per le impr agricole, che non seguono i 2203ss, se non è stata conferita procura si guarda agli usi.


CAPITOLO VIII

Opera dell'ingegno: 2575 scienze, arte letteratura musica teatro cinema foto software. E' la ricerca del nuovo, indipendente dalla utilizzaz industriale (il disegno della carrozzeria per auto è inscindibile dall'utilizzo industriale, mentre un motivo floreale di un tessuto è scindibile e quindi sarà opera dell'ingegno. Invenzioni industriali 2585 sono ritrovati della tecnica nuovi che siano suscettivili di applicaz insutr; nuovi metodi, nuove macchinem nuovi prodotti, applicaz di nuovi princ scientifici. Sono entrambe beni immateriali, sono idee sulla base delle quali si creano beni materiali (la copia del libro, la macchina). Diritto morale: vale per entrambi. Per l'op dell'ing include il dir di inedito e al ritiro dell'opera dal commercio per ragioni morali. E' dir della personalità: imprescr, irrinunz, intrasf e può esser esercitato dopo la morte dagli eredi. Diritto patrimoniale: trasferibile; contratto di edizione:concessione per max 20 anni dei dir di utilizzaz dell'opera e l'editore si impegna a mettere in commercio l'opera. Licenza di brevetto: contr con cui si consente ad altri l'uso esclusivo (lic in esclusiva) o non esclusivo (lic personale) dell'invenzione. Dir morale e patrim possono avere titolari diversi. Nell'opera d'arte si riunisce l'op dell'ing e il copus mechanicum. La lex riserva all'autore una percentuale del pressa della prima vendita e del maggior valore assunto nelle vendite successive. I diritti si acquistano al momento della creazione per l'op dell'ing, al momento della brevettazione per l'invenz (con effetto retroatt dalla data della domanda). Preuso: chi ha usato l'invenz nei 12 mesi anteriori alla domanda altrui, può continuare ad usare senza pagare i diritti. Non sono brevettabili i trattamenti medici e le invenz contrarie all'ordine pubbl. L'uff brevetti non verifica la novità; questa potrà esser contestata in un successivo giudizio. Nel caso i cui il dipendente che svolge l'attività inventiva inventi qlcs, a lui va il dir morale, all'impr il dir patr. Il dir daut dura 70 anni. Il dir di brevetto 20 dalla domanda, salvo mancato sfruttamento o pagamento della tassa annuale. Una volta in vendita, il titolare del brevetto non può impedire la rivendita dei prodotti. Al titolare del brevetto ed al licenziatario spetta l'azione di contraffazione (inibitoria) e il 2043. La licenza obbligatoria è lic coattiva per cui il rapp tra le parti si costituisce per atto amm, per interessi nazionali. La sentenza che dichiara la nullità del brev ha eff retroattiva ma non pregiudica i contr nella misura in cui sono già stati eseguiti; essa è trascritta presso l'Uff centrale Brevetti. Opere comuni: dir patr è comune, dir morale spetta a ciascuno di essi (xex brano musicale). Opere collettive: date dalla somma di più creazioni autonome (xex enciclopedia) ne è autore chi ha diretto; il dir patr va di solito all'editore. Per i giornali e le riviste il singolo autore può ripubblicare l'articolo su altre, salvo patto contrario; al di fuori dei periodici no! Modelli di utilità: valgono a conferire a strumenti già inventati maggiore efficacia o comodità; spartiacque sottile tra mod di ut e invenz. Dura 10 anni dal brevetto salvo inutilizzaz per più d'un anno. Disegni ornamentali: 2593 opere dell'ing atte a migliorare esteticamente alcuni prodotti industr (xex disegni di carrozzeria, forme di una lampada). Brevetto dura 15 anni.

Gli interpreti ed esecutori di opere dell'ing (attori, cantanti) hanno il dir morale di poter vietare la diffusione per motivi di reputazionee dir patr di fissare le riproduzioni. L'ingegnere progettista al quale vengono copiati disegni ha dir ha compenso?

Know-how= esperienze, conoscenze e accorgimenti usati in segretezza dall'impr. Possono essere accorgimenti suscettibili o meno di brevettazione. Non devono essere generalmente note nel settore, devono avere valore comm e devono essere sottoposte a misure di segretezza da parte dell'impr. Il know how gode quindi di tutela penale 622-623cp e quella civile per la concorrenza sleale 25983. L'impr può agire contro il ladro ma non contro i terzi acquirenti in BF. La cesione (o licenza) di KH è il contr che ha per ogg la comunicaz di queste conoscenze e prevede l'obbligo di mantenere il segreto: di regola il corrispettivo consiste nel 3-5% del fatturato del licenziatario ma può anche essere il pagamento una tantum. Il contr ha durata determinata e alla fine le conoscenze sono restituite e non più utilizzate. E' un contr atipico che ricorda la locazione. Se le conoscenze fornite non sono segrete allora il contr è nullo.


CAPITOLO IX

Segni distintivi: ditta, insegna e marchio. Sono i cd collettori di clientela perché servono per distinguersi dalla concorrenza. Ditta è il nome cotto cui l'impr esercita l'impresa. Deve contenere almeno il cognome o la sigla dell'impr 2563 che ha originariamente formato la ditta. L'impr può pretendere che nessun altro usi una ditta simile o uguale: obbligo di differenziazione. A differenza del dir al nome o pseudonimo non è diritto della personalità e quindi l'impr ne può disporre. Per trasferirla si deve trasferire che l'azienda e, nel trasf inter vivos, serve il consenso dell'alienante. La ditta è ogg separato di trattative perché può aver acquisito un gran valore. A tutela dei consumatori i quali se ricercano la medesima ditta avranno la certezza ex2565 che vi sia dietro la stessa azienda, anche se magari non c'è più l'impr originario. Cedere la ditta è come cedere la clientela. La società ha una propria ragione o denominaz sociale di cui non può disporre, come l'impr individuale non può disporre del suo nome. Anche la società può però avere una ditta. L'insegna è il segno distintivo dei locali dell'impresa e risponde alle regole della ditta. Il marchio è il segno distintivo dei prodotti; marchio di fabbricaz è posto dal fabbricante e marchio di commercio dal rivenditore che però non può sopprimere il primo. Il marchio deve possedere capacità distintiva; se invece si potesse usare un marchio generico la tutela di questo porterebbe al monopolio del settore. Se si modifica lievemente un termine generico si parla di marchio debole. Il marchio dev'esser nuovo. Si può agire con inibitoria, az di rimozione, az di concorrenza sleale e risarc danni. Sono prodotti affini quelli di medesima natura e destinati ad una medesima clientela. Il dir all'uso esclusivo del marchio si acquista o con la registrazione all'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi 2569 oppure con il semplice uso del marchio (2571 cd marchio di fatto). Se quest'ultimo non è diventato famoso, non potrà impedirsi agli altri di registrare unmarchio identico, sempre salvo in questo caso il preuso. Se il marchio viene registrato all'OMPI di Ginevra esso sarà tutelato in tutto il mondo. Esiste poi il marchio comunitario, valido nell'UE; quello OMPI è un fascio di singoli marchi nazionali, quello UE è unitario, cioè un marchio solo valido in tutti i paesi UE.Il dir dura dieci anni dal deposito e può essere rinnovato ogni 10. Se l'inutilizzo supera i 5 anni il marchio decade. La volgarizzazione è una modalità di decadenza del marchio che si verifica quando il nome di un prodotto diviene vocabolo d'uso comune (xex aspirina). Esaurimento: chi ha acquistato un prodotto marchiato può rivenderlo liberamente. Anche il marchio può assumere col tempo un proprio valore: può esser oggi trasferito per la totalità o parte dei prodotti per cui era registrato purchè non vengano ingannati i consumatori, i quali dal medesimo marchio si aspettano lo stesso prodotto. La licenza (esclusiva o personale) del marchio è consentita purchè il licenziatario si obblighi espressamente ad usare il marchio per contraddistinguere prodotti o servizi uguali, così tutelando i consumatori. Oggi si concede licenza di marchio anche per prodotti merceologicamente diversi (xex orologi invicta): al titolare spetta il controllo sul licenziatario affinchè la qualità del prodotto sia tale da non pregiudicare la reputazione del marchio: i consum sno tutelati perché immaginano che questo controllo garantisca la qualità di sempre.



Il contratto di merchandising è tutelato dalla dir CEE 1988. Si parla di merchandising anche quando l'autore di un personaggio di fantasia concede l'immagine grafica. Se invece si cede il proprio nome è nullo perché indisponibile, tuttavia se revoca il proprio consenso il licenziataio può chiedere 2043. Il contratto di sponsorizzazione: lo sponsor può dare denaro oppure beni e servizi mentre lo sponsoree deve usare il materiale prodotto dallo sponsor per far pubblicità e non deve ledere l'immagine: è una prestazione di mezzi e quindi lo sponsor deve pagare anche se non ci ha guadagnato.

Nei sistemi produttivi integrati si assemblano prodotti di altre impr (fornitrici oppure controllate da holding): oggi non occorre che sia apposto il marchio dell'impr che ha fabbricato il pezzo. I consumatori saranno garantiti dal fatto che l'impr che pone il proprio marchio ha interesse a fornirsi di pezzi di qualità e quindi svolgerà dei controlli sui materiali fornitigli.

Anche nel franchising il franchisor, che ha concesso al franchisee di utilizzare marchio ed insegna effettua un controllo sulle merci del franchisee, tutelando così i consumatori e la sua reputazione.


CAPITOLO X CONSORZI TRA IMPRENDITORI

Già si era parlato di scomposizione in fasi per le holdings: direzione separata della produz. Le impr controllate possono poi suddividersi le varie fasi del processo produttivo. Sino al '76 i consorzi erano una pratica oligopolisica ed il contratto di consorzio poteva essere interno, ma poteva anche prevedere attività esterna (att coi terzi come strutture comuni di vendita, sys comuni di pubblicità o approvvigionamento). Alcune fasi quindi potevano esser rese comuni. Dal '76 non c'è più il limite di durata di dieci anni, il consorzio può anche acere la forma di soc commerciale, e ancora altre norme di favore. I consorzi per i contratti d'appalto che svolgono attività diretta a procurare appaltanti alle impr consorziate; l'appalto è contr dal consorzio in nome proprio ma per conto delle impr aderenti e poi è assegnato all'impr; in nome proprio per offrire ai terzi miglior garanzia, non è subappalto; l'assegnazione è semplice atto unilaterale, la fonte del vincolo risiede nella stessa originaria adesione al consorzio, nella quale tra l'altro l'impr si è obbligata a rimborsare il consorzio per le spese sostenute ed a sollevarlo da ogni rischio concernente l'appalto. Se l'impr consorziata fallisce, ex art 78 l fall, il madato tra questa ed il consorzio si estingue e quindi il consorzio può procedere a diversa assegnazione. Per le obbligaz assunte dal cons per conto dei singoli consorziati rispondono questi ultimi solidalmente col fondo consortile (26152). Il terzo committente che volesse agire dovrebbe identificare la impresa a cui l'appalto era stato assegnato. Se invece è il consorzio appaltante e si rivolge ad una impr appaltatrice senza poi pagarla? L'impr appaltatrice, per agire, dovrà individuare il consorziato assegnatario dell'edificio andando a vedere chi è il propr del lotto sul quale si è costruito: strada tortuosa!

Può esserci lo schema opposto: i singoli consorziati assumono gli appalti, mentre l'esecuzione (costruzione) è effettuata collettivamente. Tutto l'intero ciclo produttivo può essere collettivizzato, però il rischio è sempre dei singoli. Sino al '76 era previsto che i consorzisti dovessero svolgere la medesima attività economica; oggi non più ma occorre però che l'oggetto del consorzio sia solo una fase delle rispettive imprese: xex un consorzio per smaltimento di rifiuti può comprendere sia industrie che smaltiscono i propri, che imprese che raccolgono e smaltiscono rifiuti altrui. Per queste ultime la raccolta costituisce una fase non inclusa nell'att consorziale. I consorzi possono quindi riunire imprese di settori diversi xex industria e terziario.

Consorzi tra imprenditori 2602ss. Nelle soc consortili costituite da associaz di imprenditori le imprese partecipano in via indiretta; al rischio incece in via diretta.

L'attività del consorzio è att imprenditoriale perché svolgono una fase del processo. Il cons è dir resp verso l'appaltatore e quindi quando l'impr non è in grado di pagare al consorzio, il consorzio saà insolvente verso l'appaltatore e quindi potrà fallire.

Il contr di joint venture è contr associativo atipico che crea un vincolo solamente interno e temporaneo tra più imprese e che termina ad opera compiuta. Di solito le impr danno mandato con rappr ad un capogruppo.


CAPITOLO XI

La Cost 41-42 prevede libertà dell'organizz della produz da parte dei privati e quindi ammette anche propr privata dei mezzi di produz. Anche la Cost divide tra propri privata (capitalista) e iniziativa (imprenditore). La Cost parifica l'iniziativa pubblica a quella priv, la pubblica deve rispettare le stesse regole della priv salvo l'espropriaz e la collettivizzaz. L'iniziativa ec pubbl segue le regole del dir priv. Il 43 considera contrari all'utilità generale i monopoli privati delle fonti di energia e dei servizi pubbl essenziali anche perché il priv potrebbe portare a gravi conseguenze politiche e sociali. Vige il princ della libera concorrenza che tende a migliorare la qualità dei prodotti ed a ridurre i prezzi. Questo principio esclude il dir dell'impr di utilizzaz esclusica delle proprie idee organizzative (cd proprietà commerciale). Il solo fatto di essere in monopolio rende legittima l'espropriaz. La 287/90 è contro il monop e oligop (che sono giuridicamente equivalenti), prima si doveva usare il Trattato istitutivo CEE. Per determinare se uno è monopolista si deve guardare anche quanto produce rispetto al prodotto importato da altri impr stranieri. Si ha concentrazione quando due o più impr si fondono; avrà dimensioni comunitarie se ilfatturato totale nel mondo e quello in Europa superano certa soglia; se ha dim comunitarie allora va notificata ad una Commiss la quale può dichiararne l'incompatibilità; chi non notifica o se ne fretga dell'incompatibilità viene multato.

La 287/90 ha istituitio l'Autorità garante della concorrenza e del mercato con poteri istruttori, di diffida e sanzionatori, ma soccombe nella competenza con la Commiss Cee.
La libera concorrenza è stabilita nell'interesse dei consumatori. 2596 patto di non concorrenza. Tipologia: 1) A si impegna verso corrispettivo a non far concorrenza a B.2) A e B si accordano di non farsi concorrenza dividendosi i settori di attività o le zone di vendita. 3) danno vita a cartelli stabilendo l'obbligo di rispettare dei prezzi minimi. I limiti che la legge pone ai patti di non concorrenza servono a tutelare gli impr più deboli e non i consumatori. Sia la Cee che il nostro dir interno prevedono limiti specifici alle intese, ma questi limiti non si applicano a quelle intese che promuovono il progresso tecnico o economico; l'intesa vietata è nulla. Anche qui prevale la competenza comunitaria.

Costituiscono concorrenza sleale tutti i mezzi con cui gli impr cercano di prevalere sui concorrenti disonestamente; non riguarda la tutela del consumatore xex da pubbl ingannevole: riguarda la tutela degli impr. Tipologia 2598: 1) impr cerca di sfruttare l'iniziativa di successo di altra impr, creando confusione.2) Concorrenza per denigrazione:diffusione di notizie discreditanti, anche se vere. Vedi anche la réclame comparativa 2b)appropriazione di pregi: l'impr dice che il suo prodotto ha le caratteristiche del più rinomato prodotto altrui.3) tutti gli altri mezzi contrari alla correttezza e idonei a danneggiare: spionaggio industriale, storno dei dipendenti usando mezzi subdoli, concorrenza parassitaria, dumping (=vendita sottocosto temporanea per mettere in difficoltà i concorrenti).

Pubblicità ingannevole: su istanza di consumatori, associaz, concorrenti, PA, PM, l'atu garante può inibirla. Da alcuni decenni è stato poi stipulato contrattualmente un codice di autodisciplina pubblicitaria a cui hanno aderito i mezzi di diffusione pubbl i quali nei futuri contr hanno obbligo di inserire clausola che vincoli le loro controparti.

Il 2598 a differenza del 2043 dispensa il danneggiato dal provare colpa o dolo 2600 e non occorre che il danno sia stato cagionato: basta l'idoneità a cagionarlo. Il 2599 prevede azione inibitoria e azione di rimozione (=distruzione dei materiali in cui si è estrinsecata la concorrenza sleale). Se poi ci sono gli estremi per il 2043 allora anche risarc danni che può anche prevedere la pubblicaz della sentenza. Visto che il danneggiato deve provare il danno subito e questo non è facilmente determinabile (vista la molteplicità di fattori) si ricorre alla liquidazione equitativa 1226, che calcolerà anche la lesione d'immagine subita dal danneggiato per i tempi futuri. Presupposti necessari: entrambi impr e attività concorrenziali con potenziale comunanza di clientela. Se il danneggiante non è impr allora solo 2043 (il danno è ingiustoperchè lede il profitto dell'impr. Se il danneggiante esercitava un proprio diritto (xex dir di critica su rivista scientifica) non è resp.






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