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STORIA DELL'INTEGRAZIONE EUROPEA
Le tappe fondamentali
L'ideale di un
Continente europeo non più diviso e lacerato da guerre si afferma fin
dall'Ottocento. Ma solo dopo
Dopo la guerra,
mentre l'Europa dell'est dà vita a una aggregazione militare sotto la guida
dell'Unione Sovietica (il Patto di Varsavia), l'Europa occidentale dà vita ad
alcune forme di cooperazione tradizionali (cioè basate sul rapporto tra i
governi), il cui più importante risultato è
Accanto alla cooperazione tra i governi nasce un altro metodo, più attento a costruire una vera Europa organizzata. Il primo atto è una cooperazione nei settori del carbone e dell'acciaio, che all'epoca erano strategici per il futuro economico dell'Europa e le cui aree di produzione erano in una fascia di conf 121e49b ine tra Francia e Germania Ovest, da sempre contesa tra i due Paesi.
Con il Trattato
di Parigi del 1951 viene quindi istituita
L'obiettivo della CECA è realizzare un mercato
comune di carbone e acciaio tra i sei Stati. Vengono istituite alcune
istituzioni che saranno poi trasformate in istituzioni della CEE e dell'UE, e
che si chiamano in modi diversi rispetto ad oggi: Alta autorità, Consiglio
speciale dei ministri, Assemblea comune. Ad esse si aggiunge subito
Gli ottimi risultati conseguiti con
Con i due Trattati
di Roma del 1957 vengono infatti istituite
Ricordiamo subito
che, da Maastricht (1992),
L'EURATOM ha lo scopo di coordinare i programmi di ricerca degli stati membri relativi all'energia nucleare ed assicurare un uso pacifico della stessa.
Dal 1958 (anno di entrata in vigore dei Trattati di Roma) le Comunità europee sono quindi tre: CEE, CECA ed EURATOM.
Le istituzioni di CEE ed EURATOM rispecchiano quelle della CECA, con una netta prevalenza di quello che diventerà il Consiglio per via della ritrosia da parte degli Stati a privarsi di potere decisionale in favore di una Commissione indipendente dagli Stati stessi.
Fin da subito l'obiettivo è quello di unificare e semplificare le istituzioni. Ad esempio, fin dal 1958 le tre Comunità condividono la stessa Assemblea parlamentare e la stessa Corte di giustizia.
Nel 1965 si istituisce poi un unico Consiglio ed una unica Commissione.
L'altro obiettivo che ci si pone da subito è quello dell'allargamento. Il successo della CECA ha spinto molti Stati a chiedere l'ingresso nella Comunità. Il percorso è stato il seguente:
1972: Danimarca, Irlanda, Regno Unito;
1979: Grecia;
1985: Portogallo e Spagna;
1994: Austria, Finlandia e Svezia;
2004: dieci Paesi soprattutto dell'Europa dell'Est;
2007: Bulgaria e Romania.
E' inoltre aperto il procedimento per l'ingresso della Turchia.
Dopo il superamento della divisione tra Est e Ovest, l'UE assume una caratterizzazione davvero europea. D'altronde, sarà inevitabile rimaneggiare la struttura istituzionale, che ricalca ancora quella prevista per sei Stati membri.
Il cosiddetto deficit democratico
Le istituzioni europee non corrispondono appieno a quelle di uno Stato democratico moderno.
Ad esempio l'istituzione dotata di maggiori poteri (il Consiglio) è composta dai poteri esecutivi di ciascuno Stato membro, ovvero dai poteri non eletti.
Il Consiglio in pratica dispone di funzioni che, negli Stati nazionali, sono prerogativa dei Parlamenti.
Esiste però un Parlamento europeo, elettivo dal 1979, che ha assunto sempre maggiori poteri. Inizialmente era un organo solo consultivo, oggi partecipa con la codecisione a gran parte delle decisioni assunte dall'UE.
Dal 1975 poi il Parlamento ha ampi poteri sull'applicazione del bilancio unificato delle tre Comunità.
Dal 1979 è eletto a suffragio universale.
Sono ancora limitati i poteri del Parlamento nel secondo e nel terzo pilastro dell'UE.
Dalle tre Comunità all'UE
L'estensione progressiva delle competenze comunitarie in sfavore di quelle nazionali ha portato necessariamente a semplificare la struttura delle tre Comunità europee (CEE, CECA ed EURATOM).
Quando la cooperazione in politica estera e nel campo della giustizia è stata completata, si è pensato a creare un quadro unico per gestire quelli che sono poi stati chiamati i tre pilastri dell'UE:
La cooperazione comunitaria;
il GAI (la cooperazione in materia di giustizia e affari interni).
Nel 1992 il Trattato di Maastricht (o dell'Unione Europea) sancisce effettivamente la nascita dell'UE, formata dai tre pilastri.
I tre pilastri condividono le stesse istituzioni: Consiglio, Commissione e Parlamento. Questo anche se nel secondo e nel terzo pilastro il Consiglio è nettamente preponderante.
Con i Trattati di Amsterdam e Nizza il GAI (terzo pilastro) vede alcune funzioni trasferirsi al primo pilastro. Ora il GAI si occupa solo di politiche giudiziarie penali.
L'Europa a più velocità
Il fenomeno nasce come soluzione quando si vede che l'estensione della competenza comunitaria a un nuovo settore (che prima era di competenza nazionale) rischia il blocco da parte di alcuni Stati membri che non concordano con questa estensione.
In alcuni casi si è allora preferito che alcuni Stati andassero avanti per conto loro, rinunciando a una integrazione sempre uguale per tutti.
L'accordo di Schengen del 1985 è un tipico caso. Con esso si prevede l'eliminazione dei controlli alle frontiere. A tale accordo, stipulato tra cinque Stati (Belgio, Francia, Germania Ovest, Lussemburgo e Paesi Bassi), hanno progressivamente aderito vari Paesi, anche non UE. Oggi l'accordo è integrato nella normativa UE e i nuovi entranti sono obbligati ad aderire ad esso, "aprendo" le frontiere, anche se l'adesione è subordinata all'adozione di tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza.
Un altro tipico caso di Europa a più velocità
è
Regno Unito e
Danimarca hanno chiesto ed ottenuto di non entrare nell'Euro;
Il progetto di Costituzione per l'Europa
Con il Trattato di Nizza del 2001, tra le altre cose si delinea il futuro dell'UE in due modi:
Con la dichiarazione sull'allargamento, si definiscono le composizioni che gli organi istituzionali avranno in seguito agli ingressi previsti per gli anni a venire;
con la dichiarazione sul futuro dell'Europa, si avvia un dibattito più approfondito sul futuro dell'UE.
Una speciale Convenzione (assemblea di alte
personalità politiche dell'UE) ha scritto il progetto di un Trattato che
istituisce una Costituzione per l'Europa. Come si sa, il progetto di
Costituzione è stato poi bocciato da alcuni referendum popolari in Paesi
importanti come
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