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LO STATO - Definizione

diritto



lo Stato e la Costituzione    Modulo 1

Unità 1


LO STATO


Definizione: Territorio delimitato da confini su cui vive un popolo governato da un apparato sovrano.


Popolo:

I singoli individui che compongono il popolo si chiamano cittadini. Il cittadino è colui che appartiene a una collettività statale. La cittadinanza è un concetto giuridico che consiste in un particolare legame uguale per tutti i cittadini, esclusi gli stranieri. Diversa è invece il concetto di nazionalità: appartenenza di una persona a un gruppo sociale chiamato nazione perché i componenti hanno storia, lingua e coltura in comune.



Gli stati possono essere:

plurinazionali: dove cittadinanza e nazionalità non coincidono (es. Belgio)

stati nazionali: dove cittadinanza e nazionalità coincidono (es. Italia)


acquisto e perdita della cittadinanza:

la cittadinanza si acquista per:

Diritto di nascita: se nasce da genitori italiani è cittadino italiano, anche se nasce all'estero.

Diritto di luogo: ai nati in Italia da genitori ignoti o apolidi.

Diritto di matrimonio: al coniuge straniero del cittadino italiano, quando risiede in Italia da almeno 6 mesi.

La cittadinanza può essere concessa. In questo caso si parla di naturalizzazione che riguarda lo straniero che ha prestato servizio per almeno 5 anni alle dipendenze dello Stato italiano.


Cittadinanza europea

spetta a chiunque ha la cittadinanza di uno stato membro, a costui spetta il diritto di circolare liberamente e soggiornare in ogni parte d'Europa

spetta il diritto di voto nelle elezioni comunali

spetta il diritto di godere della tutela diplomatica da parte delle ambasciate e dei consolati


territorio:

il popolo risiede su un territorio. Il territorio dello stato è composto da:

superficie terrestre, entro i confini che hanno o origine tradizionale o convenzionale

acque territoriali entro le 12 miglia della costa, costituite dalla fascia di mare che circonda la terra. Al di la vi sono le acque internazionali dove c'è la libertà di navigazione

spazio aereo nel limite dell'atmosfera e dal sottosuolo fin dove raggiungibile.

Navi e aerei, anche quando sono fuori dal mare o spazio territoriale.

Le navi e gli aerei possono essere:

Civili sono territori di cui battono bandiera anche nel mare libero. Se però entrano in un altro territorio, la nave o l'aereo non sono più territorio dello stato di cui battono bandiera. Ci si applicano le norme locali.

Militari costituiscono territorio dello stato di cui batte bandiera sempre

Lo Stato può esercitare ovunque il suo potere, eccetto nelle sedi diplomatiche, ovvero:

ambasciate: è ambasciatore colui che rappresenta il proprio governo presso un altro governo

consolati: è console il diplomatico che viene inviato in uno stato straniero per proteggere gli interressi dei propri connazionali.


Sovranità:

il sovrano è la massima autorità. Chi esercita la sovranità?

nella monarchia assoluta => il re

nella dittatura  => il dittatore

nella democrazia => il popolo


Sovranità interna

Solo lo Stato può dettare legge e imporre con la forza l'osservanza della legge. Lo stato ha il monopolio della forza legittima. Se qualcuno viene sottoposto a violenza si ha l'esercizio di forza illegittima e lo Stato può intervenire per punire chi ha compiuto questi crimini. Lo Stato ha duplice funzione: da una parte è il protettore dei cittadini, dall'altra oppressore della loro libertà.


Sovranità esterna

Lo Stato è indipendente nei confronti degli altri, ovvero tratta delle questioni "da pari a pari" con gli altri stati. L'ONU si basa sul principio di parità e indipendenza. Uno dei massimi problemi della comunità internazionale è quello di garantire che la sovranità giuridica si accompagni all'effettiva s. politica, economica e militare.


Nascita Stato Moderno e sue caratteristiche


Come nasce?

Le organizzazioni umane delle epoche più remote fino al medio evo non sono mai state stati moderni. Infatti oltre ai requisiti di popolo, territorio e sovranità necessita anche di 2 caratteristiche:

Indipendenza: non prende ordini da autorità esterne, anche nel caso della monarchia.

Originalità: ha forza, autorità senza averli ottenuti da nessuno (es. il potere non deriva da dio). Si parla infatti di forza propria.

Quando nasce

Con il crollo del feudalesimo e la nascita della Monarchia Assoluta


Monarchia assoluta

L'affermazione della sovranità coincide con la nascita della monarchia assoluta.

Il re disponeva sempre di un potere assoluto, ovvero senza limiti. I sudditi erano cosi totalmente soggetti alla volontà del sovrano.

In realtà il re doveva far fronte ai problemi sociali e locali che rifiutavano l'obbedienza assoluta. Infatti il potere assoluto era nelle mani di alti dignitari e parlamento.


Appoggio della borghesia

La borghesia all'inizio aveva appoggiato la monarchia assoluta, perché necessitava di ordine pubblico. In un secondo tempo, dopo aver raggiunto le orze economiche va contro l'assolutismo, perché ora voleva il potere politico. C'è uno scontro  (rivoluzione francese)

Lo scopo della rivoluzione era quello di creare uno stato di individui liberi uguali. Questo Stato è lo Stato liberale.


Caratteristiche Stato di Diritto

Stato in cui viene vietato l'arbitrio dei poteri politici.

Caratteristiche:

Rispetto della legge da parte dei pubblici poteri, la legge deve essere espressione della volontà del parlamento.

Garanzia dei diritti dei cittadini. Lo Stato di diritto deve rispettare i criteri dei suoi cittadini (es. dichiarazione dei diritti dell'uomo e dei cittadini nel 1789)

Divisione e separazione dei 3 poteri. Il potere dello Stato viene diviso in 3 poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario. Questi organi dovevano controllarsi gli uni con gli altri

Stato minimo, doveva garantire solo il quadro istituzionale.


Separazione dei poteri

I poteri vengono suddivisi in:

legislativi: ovvero quelli a cui spetta deliberare leggi (parlamento, consigli regionali)

esecutivi: ovvero sono quelli cui spetta eseguire leggi (governo)

giudiziari: ovvero sono quelli che giudicano i cittadini (giudici).


Forme di Stato di Diritto: Stato Liberale

Il regime liberale voluto dalla borghesia mirava a una forma di Stato in cui fosse bandito l'arbitrio del re.

Stato di Diritto e Stato liberale sono equivalenti, anche l'autorità dello Stato è sottoposta alla legge.

Lo Stato liberale è lo Stato sostenuto dalla scuola classica. Lo Stato non doveva intervenire nell'economia e che doveva occuparsi delle classi più deboli.

Caratteristiche:

deve rispettare la legge

è monarchico

al vertice c'è ancora il re anche se ha poteri minori

divisione del potere: legislativo (parlamento), esecutivo (governo), giudiziario (magistratura).


Lo Stato liberale era democratico? No! Infatti il potere legislativo spetta solo alla borghesia (le votazioni infatti erano concesse solo ai maschi ricchi che sapevano leggere e scrivere).

La borghesia ha un merito: apre la strada verso la democrazia.


Statuto Albertino

Lo Statuto Albertino fu la 1^ costituzione dello Stato italiano nel 1848 da Carlo Alberto, che s'ispirava alla carata dei diritti dell'uomo. Lo Statuto rappresentò una riforma della monarchia assoluta in senso liberale. Era una carta costituzionale concessa dal sovrano ai sudditi, era ancora un espressione della sovranità del re a causa di moti rivoluzionari. In questo caso i re fu costretto a concedere lo statuto, che rappresentò un passo difensivo. L'oggetto d'accordo tra il re e la borghesia fu una monarchia costituzionale.

Concessioni dello Statuto:

diritto di libertà e di proprietà

istituzione di una camera dove la borghesia potesse eleggere i propri rappresentanti.

È' sulla libera proprietà che si sviluppa il liberismo.


Caratteristiche Statuto e differenze con Costituzione

Statuto

Concesso ai sudditi per benevolenza del sovrano

Flessibile poteva essere modificato facilmente con una semplice legge ordinaria

Costituzione

votata dai cittadini, deriva dalla sovranità del popolo

rigida: può essere cambiata ma occorre la legge costituzionale (legge che viene approvata con procedimento lungo). Inoltre la costituzione no né tutta modificabile, alcune parti non sono modificabili perché se cambiassero verrebbe alternato i carattere repubblicano e democratico.


Ripartizione dei poteri nello Statuto ALBERINO

Il potere legislativo: Parlamento + Re. Il parlamento è diviso in: Senato (vescovi, alti funzionari e nobili) e Camera dei deputati (borghesia).

Il Senato aveva pochissimo potere, la sua influenza era in declino, mentre emergeva la borghesia borghesia e re funzionavano su un accordo, che se non andava costringeva una delle due parti a piegarsi.

Potere esecutivo: spettava al re che nominava e revocava ministri.

Potere giudiziario: spettava alla magistratura, c'erano dei giudici nominati dal Re.


Carattere oligarchico dello Stato Liberale

È lo Stato dello Statuto Albertino che prevede un parlamento chiamata Camera dei Deputati. La Camera era eletta a suffragio ristretto, infatti il suffragio universale era considerato pericoloso perché avrebbe introdotto tendenze rivoluzionarie.

Le condizioni per il diritto di voto consideravano:

nel saper leggere e scrivere, il requisito culturale era richiesto perché gli "ignoranti" avrebbero usato male questo diritto.

Nel pagare un'imposta sul reddito, il requisito censitorio era richiesto perché i "nullatenenti" si sarebbero fatti abbindolare da chiunque.

Dal voto erano escluse le donne.

Lo Stato Liberale era il regime della sola borghesia (stato elitario, non democratico).

Questo Stato era sostenuto dalla scuola classica.

Nel 1912 Giolitti introduce il suffragio universale maschile, quindi si può iniziare a parlare di un regime democratico per i soli cittadini maschi.


Crisi dello Stato Liberale

C'erano molte difficoltà:

questione sociale, cioè le lotte fra masse popolari

incapacità di elaborare politiche all'altezza dei gravi problemi del momento.

Il governo si assicura l'appoggio dei deputati in parlamento con la corruzione, dando vita al trasformismo (fenomeno che consiste nel passaggio degli uomini politici dall'opposizione all'appoggio del governo solo per vantaggi materiali).

Le tensioni sociali accentuano il potere del governo al quale toccò per mantenere l'ordine pubblico usare la politica della mano forte.


Fascismo

Concezione totalitaria del fascismo.

Il fascismo considerava i diritti dei singoli la causa di disordine sociale, per questo viene attivato il rovesciamento dei principi liberali.

I diritti dei cittadini sono sostituiti dal dovere. L'individuo è il mezzo dello Stato, che può usarlo.

Lo Stato è incompatibile con i diritti dei singoli, che nei suoi confronti hanno solo doveri. Il fascismo mirava a uno Stato Totalitario, diverso da quelli autoritari (che riconoscono l'esistenza di una vita privata)

Stato totalitario: Stato in cui c'è una dittatura, non democratico diverso dallo Stato autoritario, che ammette la libertà di coscienza.

Gli Stati totalitari negano la vita privata dei singoli, anche gli aspetti più intimi della vita, la morale individuale viene sostituita dall'etica statale.

Lo Stato Etnico è lo Stato che ha la sua morale, che non ammette nessuna obiezione di coscienza. Il diritto privato cedette il passo al diritto pubblico (espressione dell'autorità dello Stato). I diritti individuali di libertà si trasformarono in doveri di agire nell'interesse dello Stato (es. diritto di riunione)


nazionalismo

L'ossessione per l'unità sfocia nel nazionalismo .

L'idea di nazione diventa un idea chiusa. Lo Stato ha il compito di agire contro tutti coloro che sono traditori (coloro che fanno parte di minoranze etniche). Il Fascismo si chiuse verso tutti coloro che sono traditori. Il fascismo si chiuse verso tutto quello che riteneva "nazionale". Il nazionalismo aveva disprezzo razzista verso tutti gli altri popoli.

Il nazionalismo non viene realizzato integralmente, infatti c'erano difficoltà perché scarseggiavano gli strumenti tecnici. Testimone è il fatto che il fascismo non riuscì mai ad avere una sua ragione e fu costretto a scendere a patto con la chiesa cattolica.




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