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Funzioni del diritto

diritto



Funzioni del diritto: Sono i compiti che il diritto

concretamente assolve al fine di regolamentare la vita di una società.

Fissare i valori comuni. Indicare cioè i principi fondam. Della convivenza sociale ed i beni primari da proteggere (la vita, l'integrità)

Anche il diritto penale assolve questa funzione, colpendo le violazioni dei valori fondam(gli attentati alla vita, alla libertà, all'onore, alla proprietà)

Istituire, assegnare e disciplinare i poteri.



Questa funzione riguarda proprio l'organizzazione dei poteri statali: chi fa le leggi e secondo quali procedure, chi le fa eseguire, chi le applica nei processi, e così via.

Stato italiano con il monopolio della forza

Reprimere e prevenire i reati.

I reati sono le violazioni dei principi fondamentali della convivenza.

I giudici, sono principalmente impegnati in questa attività ma hanno un ruolo importante anche le forze di polizia (prefetto, questore, polizia di Stato, guardia di finanza)

Disciplinare i rapporti degli individui relativi all'utilizzazione e alla distribuzione di beni e servizi.

Riguarda attività economiche-pratiche in cui vigilano il diritto privato e amministrativo.

Risolvere i conflitti e le controversie.

Si fa ricorso al diritto processuale , privato ed amministrativo per risolvere il conflitto.


CORPUS IURIS CIVILIS 527 - 533 A. C.

Sistemi giuridici dell'Europa continentale sono quelli dell'Italia, Francia, Spagna, Germania, e anche quelli dell'America Latina e di una parte dell'Africa s 949b16j ono detti romanisti (o romano-germanici), perché si formano sul diritto romano, che risale alla fine del Medioevo.

Durante il Medioevo privilegiava il particolarismo giuridico, avuto come conseguenza dalla frammentazione territoriale del feudalesimo.

Comincia ad entrare in crisi il sistema feudale, la gente migra e questo porta anche all'urbanizzazione. C'è una valorizzazione delle capacità individuali. E dello spirito d'iniziativa. Si entra in una nuova età, l'età moderna . Vige il diritto medievale(1550), nel quale si fa ricorso frequentemente ai principi del diritto romano, fissati da Giustiniano (482 - 565) nel CORPUS IURIS CIVILIS. Il diritto romano, alla fine, era quello che sapeva rispondere più adeguatamente alle esigenze delle nuove società europee.

Il diritto romano si rivela un diritto elastico, aperto al cambiamento e all'innovazione. E con il corpus iuris civilis ci sono i sovrani assoluti che per superare la frammentazione politica data dal feudalesimo, ricorrono all'unificazione del diritto e dell'amministrazione della giustizia. Esempio in Francia con lo stato assoluto formato da Luigi XIV, basato sul diritto romano.

Nasce così lo stato moderno, che affonda le sue radici nello assoluto.

La condizione della borghesia sotto l'assolutismo è molto peculiare. Condivide con il sovrano ad una unificazione e razionalizzazione del diritto. Durante la  Rivoluzione Francese (1789) c'è l'assunzione del potere e la borghesia può realizzare le sue aspirazioni di libertà, libertà dai controlli del sovrano.

Con la rivoluzione nasce lo Stato della borghesia che non deve intervenire nelle attività e nei meccanismi del corpo sociale. L'illuminismo proclama la libertà degli individui a tutti i livelli , si batte per tutto. E con tutto ciò si potè parlare di un processo di codificazione, in cui venivano proclamati i principi e i valori. Codificazione deriva da codice: raccolta di norme di un determinato settore del diritto.

La codificaz. rappresenta il compimento naturale di quel processo verso la sistemazione del diritto iniziata da secoli prima. Nascono le costituzioni moderne in Francia(1791, 1793,1795), Inghilterra e in America con il Bill of Rights.

Costituzione Americana nel 1804, con i code civil di Napoleone. Ci sono dei cambiamenti nell'illuminismo e questo viene chiamato dispotismo illuminato. Il code civil nel 1865 fu rivitato diventando proprio il primo codice civile italiano e anche il secondo nel 1942.























































































































































Popolo: comunità di persone stabilmente stanziata su un territorio, che hanno la cittadinanza cioè dei diritti e dei doveri nei confronti dello Stato.

Stato: è l'organizzazione politica di una certa comunità entro un determinato territorio, detentrice del monopolio della forza .

Stato comunità: legame di sovranità, popolo e territorio.

Territorio: Ambito territoriale entro cui è stanziato il popolo e sul quale lo Stato esercita la sovranità.

Esso è lo spazio che accoglie la comunità dei cittadini ed entro il quale si esercita la sovranità statale. Comprende la terraferma e le acque interne(fiumi e laghi) entro i confini dello Stato, il sottosuolo(senza limiti), lo spazio aereo, ed anche il mare territoriale cioè la fascia di costa che ciascuno Stato considera parte integrante del proprio territorio.

Sovranità:Autorità concentrata ed esclusiva del potere.

Monarchia: il capo dello Stato è un re, un organo non rappresentativo della volontà popolare, che non è eletto(almeno di solito), e che mantiene le sue prerogative a vita.

Repubblica: il Capo dello Stato rappresenta il popolo, è da questo direttamente o indirettamente eletto e la sua carica è normalmente temporanea.


Forme di stato: diversi modi in cui si sono strutturati i rapporti tra gli elementi costitutivi della comunità statale.

Stato Assoluto: con l'assolutismo si supera la dispersione del potere propria del feudalesimo Il potere negli assolutisti e legibus solutus (assolutismo)=senza limiti), libero da ogni vincolo giuridico, perchè a tenere i poteri (legislativo.) non sono gli organi ma i l sovrano. Stato assoluto come manifestazione dello stato moderno. La concentrazione del potere anticipa i procedimenti della codificazione.

Le esigenze di amministrazione di un'organizzazione statale sempre più complessa, faranno nascere la burocrazia, ceto dei funzionari stabilmente al servizio dello Stato. Nel 1869 la Dichiarazione dei Diritti instaura una forma di governo che è la monarchia costituzionale, cioè il sovrano non è più assoluto ma regolato e sottoposto a limiti in base alle prescrizioni di una dichiarazione.

Tra stato di diritto e lo stato assoluto e lo stato di diritto c'è lo Stato di Polizia propria del dispotismo illuminato dominante nel 700 in alcuni paesi europei (l'Austria di Maria Teresa, la Prussia di Federico II, la Russia di Caterina II, molti stati italiani.

Le rivoluzioni americana (conclusasi nell'ottobre del 1783) e francese (luglio del 1789), nasce lo Stato di diritto.










































1689: Dichiarazione dei Diritti

1783 ottobre: Rivoluzione Americana

1789 luglio: Rivoluzione Francese

1919: Costituzione di Weimar

1917: Rivoluzione d'ottobre 1990: riunificazione della Germania

1861: nascita del Regno D'Italia

1919:fondazione del movimento nazionalista

1922: nomina di Mussolini a Capo del governo

1922-1943:periodo fascista

1903-1913:età giolittiana

1876: il passaggio delle responsabilità governative dalla destra storica(governato dal 1861) alla sinistra storica.

1912: suffragio universale maschile

1933: in Germania c'è la dittatura nel 1933, movimento nazionalsocialista di hitler.

1943 8 settembre: firmato l'armistizio 1945:liberazione dell'italia

1946 2 giugno : votano anche le donne, e il popolo è favorevole alla repubblica

2001 Marzo: cambia una parte della costituzione e si acquista maggiore autonomia per un potenziamento dei poteri.

22 dicembre del 1947: approvazione della costituzione

1 gennaio 1948: viene promulgata

Regno D'Italia c'è lo Statuto albertino, che è statuto e non Costituzione, come si volesse prendere le distanze dai documenti costituzionali degli altri paesi; concesso, unilateralmente dal sovrano; flessibile, perchè modificabile da una legge ordinaria del Parlamento.

Lo Statuto albertino si ispira alla monarchia costituzionale.

Il regno d'italia per tutto l'800, per la forma di stato, è stato liberale, con riconoscimento ai diritti di libertà.

- Nel 1861 nasce il Regno D'Italia

- lo Statuto albertino ne diviene la Carta Costituzionale

- la forma di governo è monarchico-parlamentare

- lo stato liberale con i governi Giolitti interviene in campo economico- sociale.

- Alla fine della prima guerra mondiale segue un periodo d'instabilità sociale

- nel 1922 Mussolini diviene Capo del Governo

- Sono abolite tutte le principali istituzioni dello Stato liberale

- lo stato albertino rimane formalmente in vigore, nonostante il venir meno dell'istituto della fiducia parlamentare

- vige il partito unico: il partito nazionale fascista

- sono soppressi i diritti di libertà

- il 25 luglio 1943 cade il governo fascista

Giolitti: cerca di favorire la collaborazione tra la classe imprenditoriale e quella lavoratrice; e instaura rapporti con le forze sociali nuove, ed in particolare con i cattolici e con i socialisti.

Corporazioni(1934): Sono istituzioni che provvedono alla regolamentazione delle attività economiche e dei rapporti di lavoro in ogni settore, nazionale ed economico.

Assemblea Costituente: viene affidato il compito di redigere la nuova carta costituzionale in sostituzione dello Stato albertino. Questa è formata da: partito socialista italiano, partito comunista, partito democratico cristiano, quindi un'insieme di idee comuni.

La costituzione del 1948 è stata approvata indirettamente dai cittadini, che con il suffragio universale hanno eletto l'assemblea costituente.

L'Italia è una repubblica parlamentare ed uno Satto democratico e regionale.

Voto di fiducia tra governo e parlamento. Il gov. governa e il Parlam. Non può governare se non c'è il voto di fiducia.

DESTRA E SINISTRA: indicano gli orientamenti dei partiti sulle questioni più importanti nella vita della comunità statale.

1948-1962 periodo centrista, centralità della DC

1963-1974 centro- sinistra

1974 -1978 "anni di piombo"

1978-1979 periodo della solidarietà nazionale

1980-1992 pentapartito

1992 crisi della Prima Repubblica:" tangentopoli"

1994- 2001 * : alternanza centro destra e centrosinist

Tangentopoli: sono coinvolti molti partiti tra cui quelli del penta partito, fase di transizione in cui si tenta di riformare la costituzione, nel 2001 c'è una revisione delle norme costituzionali sulle autonomie locali

1994 : vince centro destra

1996: dentro sin ulivo

2001centro destra di nuovo ma casa delle libertà




























































































































































































































































































Funzioni del diritto: Sono i compiti che il diritto

concretamente assolve al fine di regolamentare la vita di una società.

Fissare i valori comuni. Indicare cioè i principi fondam. Della convivenza sociale ed i beni primari da proteggere (la vita, l'integrità)

Anche il diritto penale assolve questa funzione, colpendo le violazioni dei valori fondam(gli attentati alla vita, alla libertà, all'onore, alla proprietà)

Istituire, assegnare e disciplinare i poteri.

Questa funzione riguarda proprio l'organizzazione dei poteri statali: chi fa le leggi e secondo quali procedure, chi le fa eseguire, chi le applica nei processi, e così via.

Stato italiano con il monopolio della forza

Reprimere e prevenire i reati.

I reati sono le violazioni dei principi fondamentali della convivenza.

I giudici, sono principalmente impegnati in questa attività ma hanno un ruolo importante anche le forze di polizia (prefetto, questore, polizia di Stato, guardia di finanza)

Disciplinare i rapporti degli individui relativi all'utilizzazione e alla distribuzione di beni e servizi.

Riguarda attività economiche-pratiche in cui vigilano il diritto privato e amministrativo.

Risolvere i conflitti e le controversie.

Si fa ricorso al diritto processuale , privato ed amministrativo per risolvere il conflitto.


CORPUS IURIS CIVILIS 527 - 533 A. C.

Sistemi giuridici dell'Europa continentale sono quelli dell'Italia, Francia, Spagna, Germania, e anche quelli dell'America Latina e di una parte dell'Africa s 949b16j ono detti romanisti (o romano-germanici), perché si formano sul diritto romano, che risale alla fine del Medioevo.

Durante il Medioevo privilegiava il particolarismo giuridico, avuto come conseguenza dalla frammentazione territoriale del feudalesimo.

Comincia ad entrare in crisi il sistema feudale, la gente migra e questo porta anche all'urbanizzazione. C'è una valorizzazione delle capacità individuali. E dello spirito d'iniziativa. Si entra in una nuova età, l'età moderna . Vige il diritto medievale(1550), nel quale si fa ricorso frequentemente ai principi del diritto romano, fissati da Giustiniano (482 - 565) nel CORPUS IURIS CIVILIS. Il diritto romano, alla fine, era quello che sapeva rispondere più adeguatamente alle esigenze delle nuove società europee.

Il diritto romano si rivela un diritto elastico, aperto al cambiamento e all'innovazione. E con il corpus iuris civilis ci sono i sovrani assoluti che per superare la frammentazione politica data dal feudalesimo, ricorrono all'unificazione del diritto e dell'amministrazione della giustizia. Esempio in Francia con lo stato assoluto formato da Luigi XIV, basato sul diritto romano.

Nasce così lo stato moderno, che affonda le sue radici nello assoluto.

La condizione della borghesia sotto l'assolutismo è molto peculiare. Condivide con il sovrano ad una unificazione e razionalizzazione del diritto. Durante la  Rivoluzione Francese (1789) c'è l'assunzione del potere e la borghesia può realizzare le sue aspirazioni di libertà, libertà dai controlli del sovrano.

Con la rivoluzione nasce lo Stato della borghesia che non deve intervenire nelle attività e nei meccanismi del corpo sociale. L'illuminismo proclama la libertà degli individui a tutti i livelli , si batte per tutto. E con tutto ciò si potè parlare di un processo di codificazione, in cui venivano proclamati i principi e i valori. Codificazione deriva da codice: raccolta di norme di un determinato settore del diritto.

La codificaz. rappresenta il compimento naturale di quel processo verso la sistemazione del diritto iniziata da secoli prima. Nascono le costituzioni moderne in Francia(1791, 1793,1795), Inghilterra e in America con il Bill of Rights.

Costituzione Americana nel 1804, con i code civil di Napoleone. Ci sono dei cambiamenti nell'illuminismo e questo viene chiamato dispotismo illuminato. Il code civil nel 1865 fu rivitato diventando proprio il primo codice civile italiano e anche il secondo nel 1942.




Popolo: comunità di persone stabilmente stanziata su un territorio, che hanno la cittadinanza cioè dei diritti e dei doveri nei confronti dello Stato.

Stato: è l'organizzazione politica di una certa comunità entro un determinato territorio, detentrice del monopolio della forza .

Stato comunità: legame di sovranità, popolo e territorio.

Territorio: Ambito territoriale entro cui è stanziato il popolo e sul quale lo Stato esercita la sovranità.

Esso è lo spazio che accoglie la comunità dei cittadini ed entro il quale si esercita la sovranità statale. Comprende la terraferma e le acque interne(fiumi e laghi) entro i confini dello Stato, il sottosuolo(senza limiti), lo spazio aereo, ed anche il mare territoriale cioè la fascia di costa che ciascuno Stato considera parte integrante del proprio territorio.

Sovranità:Autorità concentrata ed esclusiva del potere.

Monarchia: il capo dello Stato è un re, un organo non rappresentativo della volontà popolare, che non è eletto(almeno di solito), e che mantiene le sue prerogative a vita.

Repubblica: il Capo dello Stato rappresenta il popolo, è da questo direttamente o indirettamente eletto e la sua carica è normalmente temporanea.


Forme di stato: diversi modi in cui si sono strutturati i rapporti tra gli elementi costitutivi della comunità statale.

Stato Assoluto: con l'assolutismo si supera la dispersione del potere propria del feudalesimo Il potere negli assolutisti e legibus solutus (assolutismo)=senza limiti), libero da ogni vincolo giuridico, perchè a tenere i poteri (legislativo.) non sono gli organi ma i l sovrano. Stato assoluto come manifestazione dello stato moderno. La concentrazione del potere anticipa i procedimenti della codificazione.

Le esigenze di amministrazione di un'organizzazione statale sempre più complessa, faranno nascere la burocrazia, ceto dei funzionari stabilmente al servizio dello Stato. Nel 1869 la Dichiarazione dei Diritti instaura una forma di governo che è la monarchia costituzionale, cioè il sovrano non è più assoluto ma regolato e sottoposto a limiti in base alle prescrizioni di una dichiarazione.

Tra stato di diritto e lo stato assoluto e lo stato di diritto c'è lo Stato di Polizia propria del dispotismo illuminato dominante nel 700 in alcuni paesi europei (l'Austria di Maria Teresa, la Prussia di Federico II, la Russia di Caterina II, molti stati italiani.

Le rivoluzioni americana (conclusasi nell'ottobre del 1783) e francese (luglio del 1789), nasce lo Stato di diritto.



1689: Dichiarazione dei Diritti

1783 ottobre: Rivoluzione Americana

1789 luglio: Rivoluzione Francese

1919: Costituzione di Weimar

1917: Rivoluzione d'ottobre 1990: riunificazione della Germania

1861: nascita del Regno D'Italia

1919:fondazione del movimento nazionalista

1922: nomina di Mussolini a Capo del governo

1922-1943:periodo fascista

1903-1913:età giolittiana

1876: il passaggio delle responsabilità governative dalla destra storica(governato dal 1861) alla sinistra storica.

1912: suffragio universale maschile

1933: in Germania c'è la dittatura nel 1933, movimento nazionalsocialista di hitler.

1943 8 settembre: firmato l'armistizio 1945:liberazione dell'italia

1946 2 giugno : votano anche le donne, e il popolo è favorevole alla repubblica

2001 Marzo: cambia una parte della costituzione e si acquista maggiore autonomia per un potenziamento dei poteri.

22 dicembre del 1947: approvazione della costituzione

1 gennaio 1948: viene promulgata

Regno D'Italia c'è lo Statuto albertino, che è statuto e non Costituzione, come si volesse prendere le distanze dai documenti costituzionali degli altri paesi; concesso, unilateralmente dal sovrano; flessibile, perchè modificabile da una legge ordinaria del Parlamento.

Lo Statuto albertino si ispira alla monarchia costituzionale.

Il regno d'italia per tutto l'800, per la forma di stato, è stato liberale, con riconoscimento ai diritti di libertà.

- Nel 1861 nasce il Regno D'Italia

- lo Statuto albertino ne diviene la Carta Costituzionale

- la forma di governo è monarchico-parlamentare

- lo stato liberale con i governi Giolitti interviene in campo economico- sociale.

- Alla fine della prima guerra mondiale segue un periodo d'instabilità sociale

- nel 1922 Mussolini diviene Capo del Governo

- Sono abolite tutte le principali istituzioni dello Stato liberale

- lo stato albertino rimane formalmente in vigore, nonostante il venir meno dell'istituto della fiducia parlamentare

- vige il partito unico: il partito nazionale fascista

- sono soppressi i diritti di libertà

- il 25 luglio 1943 cade il governo fascista

Giolitti: cerca di favorire la collaborazione tra la classe imprenditoriale e quella lavoratrice; e instaura rapporti con le forze sociali nuove, ed in particolare con i cattolici e con i socialisti.

Corporazioni(1934): Sono istituzioni che provvedono alla regolamentazione delle attività economiche e dei rapporti di lavoro in ogni settore, nazionale ed economico.

Assemblea Costituente: viene affidato il compito di redigere la nuova carta costituzionale in sostituzione dello Stato albertino. Questa è formata da: partito socialista italiano, partito comunista, partito democratico cristiano, quindi un'insieme di idee comuni.

La costituzione del 1948 è stata approvata indirettamente dai cittadini, che con il suffragio universale hanno eletto l'assemblea costituente.

L'Italia è una repubblica parlamentare ed uno Satto democratico e regionale.

Voto di fiducia tra governo e parlamento. Il gov. governa e il Parlam. Non può governare se non c'è il voto di fiducia.

DESTRA E SINISTRA: indicano gli orientamenti dei partiti sulle questioni più importanti nella vita della comunità statale.

1948-1962 periodo centrista, centralità della DC

1963-1974 centro- sinistra

1974 -1978 "anni di piombo"

1978-1979 periodo della solidarietà nazionale

1980-1992 pentapartito

1992 crisi della Prima Repubblica:" tangentopoli"

1994- 2001 * : alternanza centrodestra e centrosinistra

Tangentopoli: sono coinvolti molti partiti tra cui quelli del penta partito, fase di transizione in cui si tenta di riformare la costituzione, nel 2001 c'è una revisione delle norme costituzionali sulle autonomie locali

1994 : vince centro destra

1996: dentro sin ulivo

2001centro destra di nuovo ma casa delle libertà







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