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Concetto di cittadinanza e modi di acquisto - Composizione e funzione del Parlamento in Seduta Comune

diritto



Concetto di cittadinanza e modi di acquisto.
La cittadinanza è il rapp.giuridico che lega lo Stato con il popolo, suo elemento costitutivo,ed è lo Stato stesso che determina le condizioni per l'acquisto della cittad. La C.può essere ottenuta per nascita o per il verificarsi di eventi come matrimonio,riconoscim. da parte di un genitore italiano,adozione o per concessione dello Stato.La C.acquistata per nascita è considerata tale quando si acq. per discendenza da fam. italiana o per nascita sul territorio dello Stato. La C.concessa dal Pres.Repubblica, data per specifici vincoli con lo stato italiano o per pregi particolari,obbliga entro 6 mesi dalla notifica della concessione il giuramento di fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione del neocittadino italiano.
- Composizione e funzione del Parlamento in Seduta Comune.
L'art. 55 stab.che il Parlam.può riunirsi in SC dei membri delle sue Camere. Questa modalità è un'eccezione: il Presidente e l'Ufficio della Presidenza sono quelli della C.dei Deputati; il Regolam. che si applica è quello della C.dei Deputati e la sede delle riunioni del Parlamento in seduta comune è la C.dei Deputati.L'art. 31 fa riserva un seggio al Presidente del Senato, situato al banco della Presidenza,accanto a quello del Pres.della Camera. Le funzioni del Parlamento così formato sono di natura elettorale nel caso dell'elezione del P.della Repubblica;di natura processuale penale, secondo l'art. 90, nel caso che sia da porre in stato d'accusa il P.della Repubblica dinanzi alla C.Costituz; di accertamento,nel caso disposto dall'art. 91, secondo il quale il Capo dello Stato prima di assumere le sue funzioni deve prest.giuramento al Parlamento in SC.
- Regolamenti Governativi.
I RG costituisc.una parte rilev. delle norme giurid. e assumono la forma di atti amministr, pur avendo contenuto normativo. Questo carattere normativo conferma che la norma non coincide con la legge,quindi non è la norma a fare la legge,ma il potere che emana l'atto e il procedimento che è seguito. Parlando di regolamenti ci si riferisce quasi sempre a quelli governativi,com'è confermato dalle "Disposizioni sulla legge in generale" del Codice Civile,agli art.1 e 3. I Reg.Gov. si distinguono in esecutivi, comunitari, attuativi e integrativi delle leggi, indipendenti e organizzativi, definiti dall'art. 97.Vengono deliberati del Cons.dei Ministri, previo parere del Consiglio di Stato,sono emanati con D.P.R., registrati presso la C.dei Conti e pubblicati infine sulla Gazz.Uff.
- Garanzie istituzionali del processo.
Premettendo che ogni processo si svolge in contraddittorio tra le due parti davanti ad un giudice imparziale, le nuove disposizioni dell'art. 111, regolano alcuni momenti del processo, sia per garantire che la persona accusata sia posta a conoscenza dei fatti e in condizione di poter preparare la propria difesa, evitando che dichiarazioni di nuovi testimoni,vengano sottratte alle eventuali contestazioni dell'imputato o del suo difensore.Inoltre viene ribadito il concetto per cui nessuno può essere punito per un fatto compiuto da leggi emanate succ.al fatto stesso. Altri principi in materia penale sono dettati dall'art. 27 relativi alla personalità della resp. penale, quello di non colpevolezza dell'imputato fino a condanna definitiva e quello relativo alla finalità e al regime delle pene.































- Consuetudine.
La C. è la fonte-fatto di produz.del diritto pubb. più considerevole.Nel corso della storia la C., fonte non scritta, è divenuta nell'epoca moderna e nel mondo contemp. fonte scritta, lasciando il passo essenzialmente alla legge. Elementi costitutivi della C. sono da un lato il fatto materiale della rinnovazione di dati comportamenti e dall'altro l'elemento soggettivo consistente nella certezza che tali comportamenti siano giuridicamente indispensabili per la loro legittimità.Funzione principale della C. è la produzione normativa.In Europa la C. ha rilevanza articolare nell'ordinamento britannico, dove l'ossatura della Costituzione è consuetudinaria e non scritta.
- Seduta delle Camere e modalità di votazione.
Le sedute delle Camere sono Ordinarie o Straord. Le prime avvengono il 1mo giorno non festivo di febbraio e di ottobre,(art. 62), mentre le 2de ogni qualvolta facciano convocazione o il Pres.di ogni singola Camera o il P.della Repubblica od un 1/3 dei componenti di ogni Camera. La validità delle sedute dei collegi comporta la presenza della metà dei componenti più uno, il quorum strutturale. Per rendere valide le deliberazioni delle Camere devono quindi avvenire due condizioni: il quorum strutturale e l'adozione della delibera a maggioranza (art. 64). Le votazioni avvengono secondo due modalità:le votazioni a scrutinio palese e le votazioni a scrutinio segreto. A scrutinio palese avvengono per alzata di mano, mentre per lo scrutinio segreto con deposizione di palline bianche o nere nelle urne, alla Camera dei Deputati, art. 49,mentre al Senato con metodo elettronico, art. 117.
- Ricorsi amministrativi.
Nel caso che l'Amministrazione non badi a sanare un atto invalido, la legge predisp.a favore del sogg.che ne risulta leso due modalità di ricorso per far valere la regolarità dell'azione amministrativa:un rimedio in via amministrativa e uno in via giurisdizionale.Ne 434e49e l primo caso l'atto può essere impugnato con l'opposiz.all'autorità che lo ha emanato dell'autorità gerarchicamente superiore, in via estrema il ricorso straord.al P.della Repub.

La seconda modalità prevede che l'atto venga impugnato d'innanzi al Trib. Amm. Regionale competente (TAR). Contro le decisioni del TAR è ammesso il ricorso al Consiglio di Stato in sede giurisdiz. che pronuncia in via def.
- Libertà Personale.
La storia del Diritto di Libertà coincide con la storia dell'affermaz.della posizione nella società della persona, nel passaggio da oggetto a sogg., nel suo divenire titolare di una pos.garantita e di diritti soggettivi e interessi tutelati.La LP assume quindi nello svilupparsi dello Stato moderno un ruolo primario, poiché nessuna pos. giuridica può essere concepita se non dipendente da essa.Secondo l'art. 13, la libertà personale va considerata insieme agli aspetti psichici e morali e non solo alle limitazione materiali, tanto nel senso attivo, cioè nel poter fare,quanto nel senso pass. cioè dello escludere interferenze nella sfera personale:in questo ambito si considera anche il trattamento di dati personali sensibili,la violazione della privacy anglosas., e tal problema è disciplinato dalla legge 675.














- Elementi costitutivi dello Stato.
Tra gli elem. costitutivi dello Stato svolge il > ruolo il POPOLO:è basilare affinché esista lo Stato stesso. Il concetto di popolo è giuridico,nel senso che fanno parte del popolo di uno Stato soltanto coloro che hanno un rapp. giuridico con lo Stato, (cittadinanza). E' sempre lo Stato a dettare le cond. della cittadinanza del proprio popolo.Altro elem.è il TERRITORIO, essenziale per l'esistenza dello Stato come ente politico sovrano:nella Costituzione già dall'art. 1 con il termine Italia, si indica un territorio senza il quale l'Italia è irrealistico.Il territorio si compone di elementi fondamentali come la terraferma,il mare territoriale, il sottosuolo marino e lo spazio aereo sovrastante il territorio statale.Ultimo elemento è la SOVRANITA',intesa come predominio nei confronti di enti esterni, che si attua nell'affermazione dell'originalità e dell'indipendenza: ogni ordinamento statale si auto legittima e lo Stato,in quanto sovrano, non può essere subordinato ad altri ordinamenti.

- Elezione e Cessazione della carica di Presidente della Repubblica.
Il PdR.è eletto dal Parlamento in SC e la convoc. del collegio spetta al Pres.della Camera dei Deputati che deve provvedervi almeno 30 giorni prima che scada il mandato del Capo dello Stato. L'elezione avviene tramite scrutinio segreto e risulta eletto chi consegue il voto dei 2/3 dei partecip. dell'Assemblea. Nel caso non ottenga il risultato auspicato nessun candidato,si procede ad un'altra votaz. e se necess.ad una 3za dove la cond. per essere eletti rimane quella dei 2/3. Solamente dopo il quarto scrutinio viene eletto chi consegue la maggioranza assoluta. Può essere eletto Presidente ogni cittadino con almeno 50anni di età e goda dei diritti civili e politici.Una volta eletto il PdR deve prestare giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione davanti al Parlamento in seduta comune, art. 91. La carica dura sette anni e la interruzione della stessa può avvenire per dimissioni,perdita dei requisiti per ricoprire la carica, condanna da parte della C. Costituz. ,morte od impedimento permanente all'esercizio delle funzioni.
- Tutela del Lavoro nella Costituzione.
Nella Costituzione è primaria la posizione del L. e sia nell'art. 1 che nell'art. 4 si dichiara che la Repubblica Italiana è fondata sul L. e che il diritto al L.è fra i maggiori principi dell'ordinamento. Il diritto al L.assume una doppia conformazione:come diritto di libertà, poiché ogni cittadino è tenuto a scegliere quale attività gli è più innata e come diritto civico, poiché ogni cittadino ha il dovere di lavorare.Agli art. 35 e 36 si dichiara che è compito della Repubblica di tutelare il L. vengono quindi affermati i principi della retribuzione corretta, della durata massima lavorativa in una giornata, del riposo settimanale e delle ferie retribuite. Agli art. 37 e 38 'attenzione viene data al lavoro femminile e minorile e alla sua tutela e ad un sistema di sicurezza sociale per i lavoratori con capacità di sopravvivenza inadatte.Esistono inoltre lo Statuto dei Lavoratori, finalizzato alla tutela del L.e della posiz.del lavoratore, e come strumento con maggior efficacia per la tutela del L.vi è il Sindacato.
- Nozione di legge.
La legge è in ordine gerarchico subordinata alla Costituzione.Si presenta come la norma vincolante la condotta degli uomini, comandandone i comportamenti e determinando le sanzioni in caso di violazione. Nello Stato costituzionale la legge diviene manifestazione della volontà popolare, resa pubblica dalle Assemblee parlamentari, rappresentative in quanto elette dal popolo.





























4) - Persona giuridica di diritto pubblico e nozione di Organo.
Una persona si può considerare persona giuridica di diritto pubb.solo se presenta det.peculiarità: il godimento di una potestà di comando assegnata dallo Stato; la istituzione ad iniziativa dello Stato o di un altro ente pubblico; uno scopo di interesse generale ed infine la sottoposizione al controllo dello Stato stesso.Possono essere a carattere associativo come lo Stato, le regioni, le province e i comuni o a carattere patrimoniale, come gli enti previdenziali o gli enti pubblici economici. L'Organo è il mezzo mediante il quale le persone giuridiche di diritto pubblico manifestano la propria volontà. Particolare importanza ha il concetto di organo nell'organizzazione dello Stato che per conseguire i suoi fini deve avvalersi di organi incaricati di volere e di agire per esso; l'azione di organi di tal genere è considerata azione diretta dello Stato, in quanto non hanno esistenza propria distinta da esso,ma sono inseriti come parte integrante della sua struttura e organizzazione.
- Procedimento di formazione del Governo.
Il procedimento con cui si forma il Governo è disciplinato dall'art. 92, secondo il quale vi è una prima fase dove il Presidente della Repubblica ascolta le indicazioni dei presidenti dei gruppi parlamentari su come potrà essere il nuovo Governo e su chi sarà il Presidente del Consiglio; dopo ciò conferisce il potere alla persona scelta di dar forma al nuovo Governo e su proposta di questi di nominare i nuovi ministri, con portafoglio e senza portafoglio, i primi preposti ad un apparato di settore e i secondi facoltativi. Dopo l'investitura, il Presidente del Consiglio e i nuovi ministri devono prestare fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione e delle leggi.
- Enti locali diversi dalla regione.
L'art. 114 dichiara che la Repubblica italiana si suddivide in Stato, Regioni, Province, Comuni e Città metropolitane. Come enti locali si considerano quindi Comuni,Province e Città metropolitane: i primi sono quelli di maggior rilievo sia per le funzioni a cui sono preposti, sia per essere l'ente locale di più antica tradizione;le seconde hanno invece minor prominenza e in alcune regioni a Statuto Speciale sono state addirittura annullate; le terze sono invece di recente istituzione e non è neppure ben definita l'esistenza: le aree metropolitane dovrebbero essere nove,ma la loro creazione ha subito molte resistenze a causa della loro non precisa definizione territoriale.
- Diritto di Istruzione.
Il Diritto di Istruzione è disciplinato dagli art. 33 e 34, per i quali vengono garantite la libertà dell'arte e della scienza, la libertà di insegnamento e la libertà di istruzione.Libertà di insegnamento e diritto di istruzione sono legati tra loro, poiché il fatto che ci sia qualcuno che insegni prospetta che ci possa essere anche qualcuno disposto ad imparare,ma da ciò derivano le principali controversie tra scuola pubblica e scuola privata,intese nei costi che sono da sostenere e in quanto debbano essere quantificati e soprattutto quale parte riguardi lo Stato, legate anche alla nuova riforma della legge di febbraio 2000,secondo la quale l'obbligo scolastico e fissato in nove anni, dai sei ad i quindici ed in ulteriori tre anni di frequenza di attività formative.
















5) Costituzione e Caratteri della Costituzione:

Col termine Costituzione intendiamo il complesso delle norme su cui si basa lo Stato. La Costituzione della Repubblica Italiana è divisa in 3 parti: un nucleo di principi fondamentali, una parte dedicata ai diritti e doveri dei cittadini e l'altra all'ordinamento della Repubblica.Coniuga le esigenze dello Stato Liberal-Democratico con quello Sociale. Risente dell'influenza delle tre principali correnti culturali del 1948: Cattolicesimo, Marxismo e Socialismo Democratico. E' stata una costituzione di compromesso, ma è il più solido punto di riferimento della società nazionale, anche se da una 20ina d'anni si cerca di modificarla sotto la spinta di ricerche di efficienza o tentazioni federalistiche o presidenzialistiche.

-Provvedimento legislativo Regionale:

I provvedimenti amministrativi sono, tra gli atti amministrativi in generale, quelli che rappresentano la manifestazione di volontà di una pubblica amministrazione diretta a soddisfare un bisogno pubblico primario.

Sono quindi atti dotati di imperatività, cioè della capacità di incidere , in modo unilaterale, sulle posizioni giuridiche coinvolte. In questo si differenziano dai meri atti amministrativi, che sono per lo più espressione di momenti interni alle fasi di un procedimento(atti di uffici interni) o in mere dichiarazioni di conoscenza (certificazioni e accertamenti). I Provv. Possono essere ampliativi (autorizzaz. Concessioni) o restrittivi (revoche, ordini,divieti,espropriazioni). Il procedimento di formaz.di legge regionale è più semplice di quello che si svolge a livello parlamentare,in conseg.della natura monocamerale dell'organo legislativo regionale. Più complex la fase di controllo che precede la promulg.legge da parte di org. Governativi, finalizzata ad evitare che entrino in vigore leggi reg.illegittime. L'iniziativa legislativa reg.spetta a consiglieri, giunta,enti locali o frazioni del corpo elettorale. L'esame delle proposte passa in Consiglio dove è la valutazioni sono affidate a specifichecommissioni competenti. L'adozione del testo leg.avviene con le maggioranze prescritte dai rispettivi statuti reg.ed entro 5 gg dall'appr.del Consiglio il Pres. Procede alla trasmissione della delibera legislativa al Commissario del Governo perché questi possa vistarlo(entro un termine perentorio di 30gg). Il Pres. Provvede a promulgare la legge entro 10gg dall'apposiz.del visto o dalla scadenza dei 30gg. Dopo la pubblic.sul Bollettino Ufficiale della Reg.entra in vigore,di regola ,dopo 15 gg.

-Libertà di Domicilio:

Il Domicilio è inviolabile, e come tale è impossibile penetrarvi, fare perquisizioni, ispezioni, sequestri o qualsiasi altra restrizione o limitazione senza atto motivato dall'autorità giudiziaria.La libertà di domicilio è strettamente connessa alla libertà personale, poiché per domicilio si intende il luogo ove una persona abita, e una mancata garanzia di questo spazio privato porterebbe anche alla mancata tutela delli libertà personale. Con tutto ciò vi sono casi in cui è possibile prendere provvedimenti provvisori(flagranza di reato)e comunicarli all'autorità giudiziaria entro le 48 ore successive.

- Forma di Governo:

Si intende il diverso assetto che si instaura fra gli organi di potestà suprema(Capo di Stato,Governo, Parlamento e Ordine giudiziario). Le forme di governo sono: Governo Costituzionale Puro: vi è una rigida distinzione fra potere legislativo ed esecutivo. Questo è uno dei primi governi realizzati nello Stato moderno(1850), in cui il potere esecutivo è assegnato al Capo dello Stato.

Governo Convenzionale o Assembleare: tutto il potere politico appartiene all'assemblea elettiva. Con questo governo si crea una confusione di poteri(ci si allontana dall'idea di tenere i poteri separati) che rendono irrealizzabile questa forma di governo.

Governo Presidenziale: vi è una rigida separazione dei poteri e l'esempio più lampante di questa forma di governo è quello Americano. Infatti il potere legislativo spetta al Congresso formato dalla Camera dei Rappresentanti e dal Senato. Il potere esecutivo invece è del Presidente federale e dei segretari di Stato, da lui scelti ed esecutori del suo indirizzo politico. In realtà succede spesso che vi è una collaborazione molto stretta fra Presidente e Congresso, così che l'idea della separazione dei poteri non trova riscontro e la forma di Governo non è da considerare perfettamente funzionante.

Governo Semi-Presidenziale: Il Presidente della Repubblica è eletto a suffragio universale e dispone di tutte le prerogative previste dalla Costituzione. Problemi di questa forma di Governo è che un conflitto fra due forze duali come il Presidente e il Parlamento potrebbe portare ad una situazione di stallo.

Governo Parlamentare: basata anch'essa sulla separazione dei poteri, prevede una collaborazione fra le forze. Infatti potere esecutivo e legislativo sono attribuiti ad organi differenti, ma il primo deve godere della fiducia del secondo, mentre l'esecutivo può sciogliere il Parlamento.



















6) La composizione della Corte Costituzionale

I giudici della corte sono 15 nominati per 1/3 dal p.d.r. per 1/3 dal parlamento in seduta comune e un 1/3 dalle supreme magistrature. I giudici sono scelti tra i magistrati anche a riposo i professori ordinari di universita e gli avvocati dopo vent'anni di servizio. I giudici restano in carica nove anni dal giorno del giuramento e non sono ri-eleggibili. La C.Costituzionale giudica i comportamenti penalmente rilevanti del p.d.r. e :

1 sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e similari 2 tra i poteri dello stato e tra stato e regioni e tra regioni.

L'adattamento del diritto interno al diritto internazionale

a) in via pattizia.La nostra vigente costituzione dedica alcune disposizioni ai rapporti fra l'italia e l'ordinamento internazionale, talune disignificato e valore eminentemente politico-programmatico, altre piu direttamente rilevanti sul piano giuridico. Al p.d.r. vengono conferiti i poteri di accreditare e ricevere i rappresentanti diplomatici di ratificare i trattati nonchè di dichiarare lo stato di guerra.

b) in via automatica.



l'ordinamento giuridico italiano si conforma le norme del dirittonternazionale generalmente riconsciute. Di fronte a tale tipo di norma il nostro ordinamento deve conformarsi ad essa automaticamente senza una ulteriore ativita da parte dello stato. Puo darsi che la norma venga disapplicata gia dal giudice di merito che confrontatsico la questoe dichiari l'abrogazione di tale nrma per contrasto con una di grado superiore.

Potestà amministrativa regionale per l'art. 118:

Si intende il diritto della regione di esplicare funzioni amministrative all'interno del proprio territorio inerenti all'ordinamento degli uffici regionali e amministrativi, polizia urbana e rurale, assistenza sanitaria e scolastica, turistica e altre materie indicate da leggi costituzionali. La modifica del 2001 stabilisce che le funzioni amministrative possono essere attribuite ai comuni.

Potere di Controllo del Parlamento:

La funzione primaria del Parlamento è il potere legislativo, ovvero tranne l'iniziativa legislativa che spetta al Governo e la promulgazione che spetta al Presidente della Repubblica, la discussione e la votazione di un disegno di legge vanno fatte dal Parlamento. Inoltre il Parlamento ha una funzione di controllo politico sull'attività del potere esecutivo, attraverso l'interrogazione, l'interpellanza, la risoluzione, la mozione e l'inchiesta. Con le prime due il Parlamento porta a rispondere il Governo del proprio operato(interpellanza) o semplicemente se una certa informazione sia vera(interrogazione), mentre con la risoluzione vengono manifestati orientamenti su specifici argomenti. La mozione va intesa più come atto di indirizzo che non come atto di controllo, poiché sulla mozione si apre una discussione, può essere modificata da emendamenti e l'esito della mozione è deciso da una votazione. Infine vi è l'inchiesta che può essere fatta a scopo conoscitivo o ispettivo.
















7)Liberta di riunione:

Anzittutto l'art. 17 cost. Disciplina e garantisce la liberta di riunione riconoscendola a tutti i cittadini con disposizione che non vale per gli stranieri. Per essere lecite le riunioni debbono essere pacifiche e i partecipanti ad esse non possono portare armi. La riunione e l'organizzato convenire di piu persone in un medesimo luogo normalmente, come si e detto, per un scopo prefissato. Deve concludersi che per le riunioni religiose anche in luogo pubblico non e richiesto il preavviso

Fonti di produzione del diritto e antinomie delle fonti:

Le fonti di produzione del diritto sono molteplici e registrano una variabilità significativa nell'evoluzione degli ordinamenti e possono classificarsi secondo diversi criteri. sono fonti di produzione del diritto le "Fonti-Fatto" e le "Fonti-Atto". Le prime sono dei meccanismi di produzione di norme che non vengono prodotti da organi istituiti, mentre le fonti atto si caratterizzano per la specifica competenza di 1 certo organo dell'ordinamento a fare norme. La fonte fatto più importante è la consuetudine, ovvero avvalersi di episodi già avvenuti nel corso della storia(in Inghilterra la consuetudine rappresenta l'ossatura della Costituzione), e la necessità(si usa anche nello Stato moderno, ad esempio nell'emanazione di atti con forza di legge, o quando autorità amministrative della competenza addottano ordinanze di necessità in caso di emergenza.

Incompatibilità ed ineleggibilità dei membri delle camere:

Si parla di ineleggibilità quando il candidato si trova in una situazione per la quale non possa essere eletto. Si parla di incompatibilità quando il deputato vuole conservare la carica parlamentare validamente assunta, in contrasto però con un'altra carica già a lui appartenente, come ad es. quella di senatore, e viceversa. In gen. possiamo dire che ineleggibilità serve a evitare conflitti d'interesse, mentre l'incompatibilità serve ad impedire che il deputato si distragga con altri incarichi dall'esercizio delle sue funzioni.

Potere amministrativo:

Il potere amministrativo esercitato dalla Pubblica Amministrazione si basa sugli atti amministrativi. Ogni atto deve essere composto da elementi essenziali senza uno dei quali verrebbe invalidato che sono: soggetto(oegano della Pubblica Amministrazione competente), oggetto(vicenda a cui l'atto si rivolge), contenuto(un parere, giudizio o certificazione), causa(funzione istituzionale che l'atto persegue) e la forma(il più importante degli elementi anche ai fini della validità dell'atto). Il processo per la creazione di un atto amministrativo si divide in 3 fasi, di cui la prima è preparatoria(si acquisiscono pareri e si compiono operazioni elementari), la seconda è la fase costitutiva(sulla base dell'accettamento e della valutazione viene costruito l'atto) ed infine la fase integrativa dell'efficacia(vengono raccolti ulteriori ma essenziali elementi perché l'atto abbia effetto giuridico.


































8)Consiglio di Stato:

Art.100 Cost.E',ins. alla Corte dei Conti, uno degli org.ausil.dello Stato.La sua funz.è sia di consulenza giuridico-amministrativa che di tutela della giustizia nell'amministr.A livello consultivo il CdS può essere incaric.dal Gov. ad esprimere il suo parere su prop.di legge e addiritt.a redigere progetti di legge e di regolam. A livello giurisdizionale valuta la legittimità degli atti amministr.della pub.amministraz.,con il potere di annullarli ove venga accertata illegittimità.Tali funzioni sono affidate ad organi composti da magistrati amministrativi. Con riferimento alla Corte dei Conti, la legge assicura l'indipendenza dei 2 Istituti di fronte al governo.La struttura del Consiglio di Stato prevede un numero complessivo di magistrati superiore di poco ai 120, si articola in 7 sezioni delle quali 4 con competenze consultive e 3 con competenze giurisdizionali. In sede consultiva, opera anche l'Adunanza generale, formata da tutti i Consiglieri di Stato. A livello giurisdizionale opera invece l'Adunanza plenaria, composta da 12 consiglieri appartenenti alle 3 sezioni giurisdizionali, oltre il Presidente. Come organo di giustizia amministrativa il Consiglio di Stato è organo di appello rispetto alle sentenze adottate dai TAR. Pur essendo organi giurisdizionali distinti, Consiglio di Stato e TAR presentano molteplici affinità; dai meccanismi di nomina dei Consiglieri di Stato al fatto che il Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa vede la presenza anche dei magistrati dei TAR ed esercita i suoi poteri in riferimento ai magistrati che compongono entrambi questi organi. Il Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa è formato dal Presidente del Consiglio di Stato, da 4 magistrati del Consiglio di Stato e da 6 magistrati del TAR e da 4 professori universitari di materie giuridiche con cittadinanza italiana nominati per metà dalle Camera e per metà dal Senato.

Libertà religiosa:

Il principio di eguaglianza in materia religiosa è disciplinato nei principi fondamentali della Cost.. Vi si prevede che Stato e Chiesa cattolica siano, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani (art.7) e che tutte le confessioni religiose siano egualmente libere davanti alla legge (art.8). I rapporti tra Stato e Chiesa Cattolica sono stati regolati attraverso un concordato, in virtù del fatto che la stessa Chiesa cattolica è stata intesa come un vero e proprio stato (città del Vaticano). Quelli tra Stato e altre confessioni religiose sono regolati x legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. Le conf.relig.diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, purchè non contrastino l'ordinamento giuridico italiano. A differenza di quanto detto sopra, x quanto concerne l'esercizio del culto da parte dei fedeli sia la Chiesa cattolica che le altre religioni sono disciplinate in maniera uniforme. E' previsto dalla Cost. di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale ed associata, di farne propaganda e di esercitarne il culto in privato o in pubblico, con l'unico limite rappresentato da riti contrari al buon costume (art.19).

Approvazione di disegno di legge:

La funzione legislativa è esercitata da entrambe le camere, ovvero un disegno di legge viene esaminato in ciascuna camera da una Commissione e poi dall'Assemblea che l'approva articolo per articolo ed infine con votazione finale. Se una della due camere non approva il progetto, apporta le opportune modifiche e lo rinvia all'altra camera, e si continua così sinché non si trova un accordo. Esistono tre procedimenti per l'approvazione dei disegni di legge:

Proc. Ordinario: Una delle commissioni permanenti esamina il disegno di legge in sede Referente, e lo trasmette all'Aula per l'esame e la votazione. L'altro procedimento è più rapido e consiste nell'assegnare il progetto di legge ad una Commissione competente in sede legislativa, la quale non solo esamina il disegno, ma l'approva anche.

Il terzo procedimento è una via di mezzo, poiché c'è il lavoro della Commissione in sede Redigente, ma il compito di approvare la legge spetta all'Assemblea.

Interpretazione della norma giuridica:

L'attività interpretativa delle norme è affidata alla figura dei giudici e da origine al cosidetto Diritto giudiziario. Spetta al giudice l'applicazione di una specifica norma giuridica ad una specifica vicenda umana (fattispecie concreta), avvalendosi di una serie di criteri interpretativi. Si parla di interpretazione letterale valutando il significato lessicale delle parole che compongono la norma; interpretazione logica

interpretazione analogica quando si cerca la norma da applicare al caso concreto in disposizioni che disciplinano materie o fattispecie analoghe a quella che il giudice si trova ad affrontare; Interpretazione sistematica x la quale la ricerca della norma da applicare al caso concreto va desunta dai principi vigenti nel sistema giuridico complessivo. Il ricorso all'interpretazone analogica viene adottato ogni qualvolta il giudice si trova di fronte ad una lacuna dell'ordinamento, cioè alla mancanza di una espressa disposizione da cui trarre la norma da applicare al caso concreto. In questo caso l'attività del giudice, ovvero la sentenza è qualificata come fonte del diritto, cioè creatrice di nuove norme giuridiche.




9)- Rapporto Stato - Chiesa (art. 7).
Come regolamentato dall'art. 7 della Costituzione, lo Stato riconosce la Chiesa Cattolica come soggetto dotato di sovranità ed indipendenza. I rapporti tra Stato e Chiesa sono normalizzati dai Patti lateranensi stipulati l' 11 febbraio 1929 sotto il regime fascista: tali Patti si compongono di un Trattato, di una Convenzione Finanziaria e di un Concordato. Il 18 febbraio 1984 questi Patti furono corretti visto il nuovo ambito politico costituzionale con l'Accordo di Villa Madama tra Stato e Chiesa e vennero apportate diverse novità,tra cui l'obbligatorietà dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole.


Il rapporto tra Stato e Chiesa si è sempre configurato come contrasto tra potere civile e potere religioso,specialmente in alcune materie,res mixte,dove si aveva una sovrapposizione tra il diritto dello stato e le norme canoniche. L'odierna definizione dei rapporti tra stato e chiesa,contenuta nei principi espressi dall'art.7cost.,è conseguenza degli eventi che hanno segnato la storia italiana.Al momento dell'unità d'Italia i rapporti tra stato e chiesa erano fortemente incrinati in quanto i territori dello stato pontificio erano stati occupati x completare l'unificazione,e nel '70,il Papa non accettò la legge della Guarantigia dove si definivano le prerogative della santa sede. A ciò fece seguito il non expedit,ovvero il divieto di presentarsi alle elezioni rivolto ai cattolici che così rimasero isolati dal dibattito politico fino a che il patto Gentiloni consentì loro la partecipazione.In epoca fascistà si concretizzò un tentativo di conciliazione:i patti Lateranensi che sancivano la sovranità e la giurisdizione esclusiva della santa sede sul vaticano e definivano un concordato sui rapporti tra stato e chiesa una posizione di sovranità e di indipendenza nell'ambito del proprio ordine e si asserì che lo stato italiano e la chiesa cattolica erano regolati dai patti lateranensi.Rimaneva da risolvere la questione delle norme concordate in contrasto con i dettami costituzionali.2° il procedimento prescritto,la modifica di tali norme,se si ha il consenso di entrambi le parti avviene con una legge di esecuzione di grado ordinario,altrimenti le modifiche unilaterali vengono approvate con legge costituzionale.Nel '84 fu avviato un procedimento di modifica consensuale dei patti lateranensi.I risultati furono un accordo e un protocollo addizionale;con essi il rapp.tra stato e Chiesa si venne configurando come una cornice di principi essenzialmente direttivi caratterizzati dall'acconfessionalità dell'ordinamento costituzionale e dalla libertà e volontarietà nei comportamenti individuali.


- Decreti legislativi.
Il Governo, su mandato del Parlamento, può esercitare un'attività normativa di grado primario:può cioè emanare atti con forza di legge. Tali atti sono i decreti legislativi. L'eventualità di delegazione legislativa è disciplinata dall'art. 76 della Costituzione, ai sensi del quale l'utilizzazione dell'istituto può verificarsi soltanto con precisi limiti di materia, di tempo e di contenuto. La delegazione legislativa consiste nel trasferimento dalle Camere al Governo dell'esercizio della potestà legislativa, per rendere meno oneroso e complesso il lavoro

del Parlamento.


Il governo su delega del parlamento può esercitare un'attività normativa di grado primario,in altre parole può emanare degli atti che,anche se non hanno il nomen iuris di legge,hanno forza o valore di legge:i decreti legislativi.La possibilità di delegazione legislativa è disciplinata dall'art.76Cost.in forza del quale l'utilizzazione dell'istituto può aversi soltanto con precisi limiti di materia,di tempo e di contenuti.La delegazione legislativa consiste nel trasferimento dalle camere al governo dell'esercizio della potestà legislativa x rendere - gravoso e + rapido il lavoro del parlamento e x la maggior idoneità degli organi del potere esecutivo a dare una soluzione adeguata a determinati problemi.Diventa vigente la legge di delegazione,il governo provvede ad esercitare la potestà delegatagli mediante l'adozione dei decreti legislativi che vengono emanati dal Pres.della Rep.e successivamente pubblicati sulla gazzetta ufficiale.Bisogna precisare che il governo non ha nessun obbligo giuridico ad esercitare la potestà delegatagli e che,qualora il governo utilizzi la delega,dovrà uniformarsi ai limiti della legge di delegazione.In caso contrario il decreto legislativo,in quanto atto con forza di legge,potrà essere impugnato dinanzi alla corte costituzionale x eccesso di delega.

- Libertà di associazione.
La Costituzione indica che l'Uomo ha Diritti inalienabili sia come singolo sia come membro delle formazioni sociali nelle quali svolge la sua personalità (art. 2); il riferimento va alla Libertà di associazione o riunione. L'art. 18 della Costituzione disciplina e garantisce la libertà di riunione, riconoscendola a tutti i cittadini con disposizione che non vale per gli stranieri.Le riunioni possono avvenire in luogo privato o in luogo pubblico. Sono inoltre proibite le associazioni segrete e quelle che rincorrono scopi politici per opera di organizzazioni di

carattere militare.


La libertà di associazione risponde all'esigenza fondamentale x uno stato democratico di garantire la partecipazione dei cittadini ad attività con le + diverse finalità.Gli art.della cost.dedicati a tale argomento sono l'art.18 che riguarda in modo preminente il diritto di associazione,l'art.39 inerente ai sindacati e l'art.49 sui partiti politici.L'art.18 della cost.esprime il diritto di associarsi senza autorizzazione,x fini che non siano vietati dalla legge.Sono proibite le associazioni segrete e quelle che xseguono scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.La proibizione delle associazioni segrete è conseguenza della considerazione logica che in un sistema costituzionale che garantisce la libertà di associazione,le associazioni segrete sono necessariamente dirette a conseguire finalità xseguibili penalmente dall'ordinamento vigente.La ragione della proibizione delle associazioni che xseguono scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare è che il costituente intendeva garantire uno scambio di idee pacifico e civile,senza intimidazioni.La legge del gennaio '82 nr.17 fornisce la definizione di associazione segreta e determina le conseguenze derivanti dalla scoxta di un'associazioni di tal tipo;sono associazioni segrete quelle che tengono nascoste finalità,attività e identità dei consociati e svolgono attività dirette ad interferire sull'es.delle funzioni di organi costituzionali,di pubbliche amm.ni e di enti pubblici economici.Una volta accertata la segretezza di tali associazioni,se la sentenza del giudice passa in giudicato,il Pres.del Consiglio ordina lo scioglimento di tale associazione e la confisca di beni.Resta da definire la cosiddetta"libertà negativa di associazione",ovvero la libertà di non associarsi.La corte costituzionale ha valutato il contesto storico in cui è nato l'art.18,quando la politica legislativa del sistema totalitario verteva ad inquadrare i fenomeni associativi sotto il controllo statale,impedendo ai cittadini di scegliere liberamente di quale associazione far parte.La conclusione è stata che la libertà di non associarsi risulta violata ogni volta che si costringe un individuo o un gruppo ad associarsi con un fine che non rispetti la libertà e i diritti garantiti costituzionalmente ossia palesemente arbitrario.




- Vizi di legittimità degli atti amministrativi.
I vizi di legittimità sono suddivisi, come riportato nel testo unico delle leggi sul Consiglio di Stato e nella legge istitutiva del TAR, in quelli di incompetenza, eccesso di potere e violazione della legge.L'incompetenza indica quel vizio per il quale l'autorità che emana l'atto non ne ha la potestà. L'eccesso di potere consiste nell'abuso sostanziale di cui dispone l'organo che emana l'atto. Il vizio di violazione di legge svolge una funzione di tipo residuale rispetto agli altri vizi di legittimità. L'atto amministrativo è nullo anche quando in esso manca un elemento essenziale: sono cause di nullità la mancanza del soggetto, la mancanza dell'oggetto e la mancanza della forma.


Il vizio di legittimità dell'atto amm.vo consiste nella sua difformità da una norma legislativa o regolamentare.Tali vizi possono portare una nullità o l'annullabilità dell'atto.L'atto amm.vo è nullo quando manca un elemento essenziale come il soggetto,l'oggetto e la forma.L'atto amm.vo è invalido e annullabile quando è viziato da incompetenza,violazione di legge o eccesso di potere.Tale disposizione si può leggere nell'art.26 T.U.delle leggi sul consiglio di stato.L'incompetenza indica quel vizio x il quale l'autorità che ha emanato l'atto non aveva legittima potestà x ragioni di materia,territorio o grado.Si distingue in incompetenza assoluta o relativa.Il 1°caso comporta la nullità dell'atto e si verifica quando l'organo amm.vo esercita un potere appartenente ad un'autorità non amm.va,il 2°caso si ha quando il potere esercitato appartiene,in realtà,ad un altro organo dell'apparato amm.vo.La violazione della legge si manifesta quando, nella formulazione della legge,non è stata rispettata una disposizione normativa cui l'amministratore doveva attenersi.Sono esempi i vizi relativi alla composizione dell'organo o al suo funzionamento,i vizi del procedimento e vizi di forma.L'eccesso di potere è un vizio connesso alla causa dell'atto amm.vo e si manifesta come deviazione dal fine allo scopo tipico che si doveva xseguire.


























10)Diritti soggettivi ed interessi legittimi.
Tali concetti sono alla base del sistema complessivo della giustizia amministrativa. Per diritto soggettivo si intende una situazione soggettiva di vantaggi ammessa dal
legislatore come autonomamente degna di tutela nei riguardi sia dei privati che della pubblica amministrazione, considerati in rapporto diretto con lo Stato
e per questo motivo tale diritto gli appartiene. Per interesse legittimo si intende quella situazione soggettiva di vantaggio, riconosciuta dal legislatore come intrinsecamente
connessa ad una norma che garantisce in via predominante l'interesse generale e di conseguenza, l'interesse direttamente protetto non è quello della persona,

ma un interesse pubblico inevitabilmente predominante.

Diritti soggettivi e interessi legittimo sono posizioni giuridiche tutelate.La Cost.ne parla agli art.24-25.Il diritto soggettivo fu oggetto di studio dart.75cost.l'abrogazione della legge può conseguire al risultato favorevole di un referendum popolare con eccezione x le leggi tributarie e di bilancio,d'amnistia o d'indulto,di autorizzazione a notificare i trattati internazionali.L'abrogazione può essere esplicita,cioè espressamente dichiarata dalla disposizione posteriore che fa venir meno,ex nunc,la vigente e quindi l'efficacia della disposizione anteriore,oppure può essere implicita,x incompatibilità tra le nuove disposizioni e le precedenti o xchè la nuova legge regola l'intera materia regolata dalla legge anteriore.Quest'ultima eventualità non crea problemi interpretativi e consente certezza giuridica ai destinatari delle nuove disposizioni.Risulta difficile stabilire se si riscontra,tra le 2 disposizioni,anteriore e posteriore,un'incompatibilità tale da doversi affermare l'abrogazione della prima.La corte di cassazione ha dichiarato che,xchè si abbia incompatibilità,con effetto abrogativo,tra le 2 disposizioni,deve sussistere tra di esse l'impossibilità di applicarle contemporaneamente.Il che rinvia all'interprete la valutazione del grado di contraddizione e dunque della ritenuta abrogazione,con qualche margine di incertezza,posto che la valutazione dell'interprete vale x il solo caso concreto esaminato e non potrà inpedire valutazioni diverse in presenza di altre situazioni.Infine deve osservarsi che una legge speciale,in quanto preordinata al conseguimento di finalità specifiche,non può essere abrogata da una legge generale che stabilisca una nuova normativa nella stessa materia.Occorre sempre una legge esplicita che affermi l'incompatibiltà della legge speciale con una normativa generale.


Organi delle Camere

Gli organi necessari e costituzionalmente importanti delle 2 Camere sono i presidenti e i gli uffici di presidenza.I presidenti e gli uffici di presidenza sono composti oltre che dal presidente ,da 4 vicepresidenti,3 questori e 8 segretari.Il Presidente,non ha un ruolo formale,infatti ha le competenze sostanziali attribuitegli dal Regolamento.Il presidente del Senato esercita le funzioni del capo dello Stato quando esso non può svolgerle personalmente,mentre il presidente della camera ha il potere di convocare il parlamento per l'elezioni del nuovo capo dello stato.Le camere hanno altri organi,quali i gruppi parlamentari,le giunte,le commissioni permanenti e le commisioni speciali.Tanto i deputati quanto i senatori devono essere iscritti ad un gruppo,se non intendono ad aderire ad nessun gruppo e non sono in numero per formularne un altro,il parlamentare viene automaticamente iscritto al gruppo misto.Le giunte hanno particolare importanza quelle per le elezioni ,per il regolamento,per l'immunità parlamentare.Le commissioni permanenti,hanno fondamentali compiti in materia legislativa,di controllo sull'esecutivo e di indirizzo.Sono previste anche commissioni permanenti bicamerali,quali la commissione per le questioni regionali,la commissione per l'indirizzo generale,vigilanza dei servizi radiotelevisivi,e anche il comitato bicamerale per la messa in stato di accusa del presidente della repubblica.


L'organizzazione interna delle camere è regolata dalla Cost.all'art.63che stabilisce che ciascuna camera elegge tra i suoi componenti il presidente e l'ufficio di presidenza.I regolamenti parlamentari forniscono maggiori dettagli,indicano gli organi delle assemblee e ne stabiliscono le modalità di costituzione.Ogni camera ha:a)un presidente eletto a scrutigno segreto con maggioranza qualificata in funzione del suo ruolo sux partes.Tra le sue molteplici funzioni si evidenziano quelle di garantire il corretto funzionamento delle assemblee e dei loro organi,quella di organizzare i lavori parlamentari,quella di definire il calendario e quella di nominare alcune autorità amm.ve indipendenti e i membri del CDA della RAI(quest'ultimo punto è stato ultimamente oggetto del dibattito nel quadro di una tutela del pluralismo dell'informazione).b)Inoltre il presidente è coadivato dall'ufficio di presidenza che si compone di 3 questori,4 vicepresidenti e 8 segretari;c)I gruppi parlamentari sono la proiezione dei movimenti politici in parlamento.E' prevista una soglia minima di rappresentanza(20deputati 20senatori)x dare vita ad un gruppo,tuttavia l'ufficio di presidenza può autorizzare la costituzione di un gruppo con - esponenti purchè abbia avuto una certa rilevanza alle elezioni.L'adesione ad un gruppo è obbligatoria e coloro che non oxano nessuna scelta politica entrano a far parte di un unico gruppo misto.Il gruppo tiene una linea di condotta comune in parlamento designa i propri rappresentanti nelle commissioni parlamentari e partecipa alla definizione dei programmi e dei calendari attraverso i capogruppo.Se le funzioni direttive del gruppo risultano in contrasto con le opinioni de parlamentare,questi può aderire ad un altro gruppo.d)Le giunte sono organi collegiali di carattere xmanente formati con principi di proporzionalità;sono organi tecnici le cui funzioni possono essere dedotte dalla loro denominazione.Alla camera sono presenti:la Giunta x il regolamento(esamina le interpretazioni e le eventuali modifiche inerenti al regolamento)la giunta x le elezioni(accerta la regolarità delle oxazioni elettorali),la Giunta x le autorizzazioni a procedere(passa in esame la possibilità di sottoporre i parlamentari a misure limitative delle libertà xsonali).Al senato vi sono la giunta x il regolamento delle elezioni e delle immunità e in fine la giunta x gli affari delle comunità europee.e)Le commissioni possono essere temporanee se la loro durata è legata allo svolgimento di compiti specifici(tali sono le comm.ni d'inchiesta)oppure xmanenti.A quest'ultime sono affidate le competenze legislative di controllo d'indirizzo politico.Riguardo alla loro composizione le comm.ni si suddividono in monocamerali e bicamerali.L'art.126Cost.ammette la formazione di una comm.ne bicamerale x le questioni regionali ma in realtà esistono anche la commissione x l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi,e quella x la messa in stato di accusa del Pres.della Rep.


Potere/potestà amministrativo (regionale):

Il potere amministrativo esercitato dalla Pubblica Amministrazione si basa sugli atti amministrativi. Ogni atto deve essere composto da elementi essenziali senza uno dei quali verrebbe invalidato che sono: soggetto(oegano della Pubblica Amministrazione competente), oggetto(vicenda a cui l'atto si rivolge), contenuto(un parere, giudizio o certificazione), causa(funzione istituzionale che l'atto persegue) e la forma(il più importante degli elementi anche ai fini della validità dell'atto). Il processo per la creazione di un atto amministrativo si divide in 3 fasi, di cui la prima è preparatoria(si acquisiscono pareri e si compiono operazioni elementari), la seconda è la fase costitutiva(sulla base dell'accettamento e della valutazione viene costruito l'atto) ed infine la fase integrativa dell'efficacia(vengono raccolti ulteriori ma essenziali elementi perché l'atto abbia effetto giuridico.


La potestà amm.va regionale è disciplinata dall'art.118Cost.2°il quale la regione è titolare dei poteri amm.vi nelle stesse materie in cui ha competenza legislativa.Il principio guida è quello del parallelismo delle funzioni.L'art.118Cost.sancisce inoltre che le leggi della Repubblica possono attribuire competenze amm.ve di interesse locale agli enti locali anche se le materie cui si riferiscono rientrerebbero nella sfera di competenza legislativa regionale.In tal modo si oxa una restrizione delle competenze regionali;l'art.118Cost.prevede anche che lo stato abbia il potere di delegare alla regione l'es.di altre funzioni amm.ve allargando lo spazio delle sue competenze.In fine ai sensi degli art.118Cost.le regioni devono esercitare le proprie funzioni amm.ve delegandole alle province,comuni o altri enti locali.Ciò vale a dire che la regione dovrebbe avere prevalenti compiti legislativi di programmazione e di indirizzo delle attività amm.ve e delegare agli enti locali infraregionali l'attività amm.va in senso proprio;tuttavia le regioni hanno utilizzato la funzione di delega agli enti locali con parsimonia e hanno dimostrato una tendenza all'accentramento delle funzioni regionali in contrasto con il disegno decentratore della costituzione.Recentemente con la delibera del titolo V si è cercato di attribuire un maggior numero di funzioni amm.ve ai comuni sulla base dei criteri di adeguatezza,differenziazione e sussidiarietà.Quest'ultimo principio stabilisce che le funzioni amm.ve siano attribuite all'ente + prossimo ai cittadini.Inoltre al 3°comma del nuovo art.118 viene introdotto il principio di sussidiarietà orizzontale 2°il quale le istituzioni pubbliche devono favorire i cittadini nello svolgimento delle attività di interesse generale.In fine,ai sensi del nuovo art.118 le regioni attribuiscono ai comuni le funzioni amm.ve con le proprie leggi regionali,salvo nei casi in cui si deve salvaguardare l'unità di indirizzo politico.L'attività amm.va regionale ha assogettato ad un controllo di legittimità ed eventualmente di merito da parte di un organo statale in conformità a quanto previsto dall'art.125Cost..Con l'attuale riforma del titolo V della Cost.gli effetti prodotti da tale disposizione costituzionale sono stati aboliti con l'abrogazione dell'art.125 Cost.




16) Consiglio Superiore Magistratura (CSM)

Svolge il ruolo di controllo della magistratura e ne garantisce l'autonomia dal potere esecutivo. La stessa costituzione riferisce di quest'organo indicandone le funzioni esercitate e la sua completa autonomia dagli altri organi dello stato. Il C.S.M. è presieduto dal presidente della repubblica e dal presidente della corte di cassazione e dal suo procuratore generale a cui vanno aggiunti 16 magistrati e 8 parlamentari comuni, tutti nominati tramite elezione. La loro carica dura 4 anni e non sono immediatamente rieleggibili. Compito di quest'organo è determinare le funzioni, i trasferimenti, i provvedimenti, le promozioni e i provvedimenti disciplinari dei magistrati. Inoltre il C.S.M può presentare modifiche a qualsiasi norma riguardante la giustizia al relativo ministro. Le deliberazioni del C.S.M rappresentano provvedimenti amministrativi soggetti a controllo contabile e giurisdizionale per cui le deliberazioni di tale organo devono essere rese esecutive e ciò spetta o al presidente della repubblica o al ministro della giustizia. I provvedimenti sono impugnabili davanti ai giudici amministrativi e perseguibili dalla corte di cassazione per violazione di legge.

E' un organo rappresentativo della magistratura ordinaria, introdotto con la Costituzione per garantire l'autonomia e l'indipendenza dei giudici.


Il C.S.M. è l'organo di garanzia dell'indipendenza esterna dei giudici ordinari.2°quanto dice l'art.104 Cost.si compone di membri di diritto e membri elettivi:i primi sono il Pres.della Rep.e il procuratore generale della Corte di cassazione.Gli altri componenti del consiglio sono eletti x 2/3 da tutti i magistrati ordinari fra gli appartenenti alle varie categorie e x 1/3 dal Parlamento in seduta comune fra i professori ordinari in università di materie giuridiche e avvocati con almeno 15 anni di servizio.Il C.S.M.ha competenza in tutte le materie attinenti allo stato giuridico dei magistrati e al governo dell'ordinamento giuridiziario cosicchè è stato definito come organo di autogoverno della magistratura capace di realizzare l'indipendenza organizzativa.Ai sensi della cost.spettano al C.S.M.:a)le assunzioni,i trasferimenti,le promozioni e i provvedimenti disciplinari nei confronti dei magistrati;b)la designazione dei professori ordinari e degli avvocati con almeno 15 anni di esercizio che vengono chiamati x meriti insigni all'ufficio di consigliere di cassazione.c)il potere di fare proposte al ministro di grazia e giustizia sulle modificazioni delle circoscrizioni giudiziarie e su tutte le materie riguardanti l'organizzazione e il funzionamento dei servizi relativi alla giustizia.d)dare poteri al ministro di grazia e giustizia su disegni di legge concernenti l'ordinamento giuridico.X quanto riguarda il funzionamento,accanto al consiglio oxano alcune commissioni costituite all'inizio di ogni anno col compito di riferire al consiglio.Tra queste sono di grande rilevanza la commissione speciale di conferimento di incarichi direttivi e la sezione disciplinare competente a conoscere i procedimenti disciplinari a carico dei magistrati in quanto è a garanzia dell'indipendenza interna della magistratura.Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei voti;in particolare le deliberazioni sullo stato giuridico dei magistrati,in quanto debbono essere tradotte in decreti dal Pres.della Rep.,controfirmati dal ministro competente.Contro tali provvedimenti la legge ammette il ricorso al giudice amm.vo x motivi di legittimità,mentre contro i provvedimenti in materia disciplinare è ammesso il ricorso alla Corte di cassazione.Infine i componenti C.S.M.non sono punibili x le opinioni espresse nell'es.della loro funzione.

Forme di Stato

è il modo in cui lo stato risulta formato nel suo complesso e nella sua totalità rispetto alla concezione dominante che ne ha reso possibile la formazione e che in esso vige. In fatto di ciò si può dire che dalla forma di stato derivi la forma di governo presente al suo interno. La prima forma di stato e di tipo patrimoniale dove il padrone della terra rivendicava come suo patrimonio la terra e le persone che ivi vi lavoravano. Con la crisi economica, il terzo stato diventava sempre più povero e vedeva diminuire la possibilità di sopravvivenza e la nascente borghesia che rivendicava sempre più potere non più solo economico ma anche politico diedero vita attraverso lotte e conquiste ad una nuova forma di stato riconosciuta come lo stato moderno.Esso era caratterizzato da tre fondamentali elementi: 1 costituzionalità 2 giuridicità 3 la rappresentatività 4 la democraticità. Costituzionalità una costituzione che riconsca i diritti e la divisione dei poteri. Rappresentatività elemento essenziale nello stato costituzionale espressione del cittadino alla volontà dello stato. Infine come ultima forma di stato c'e lo stato sociale dove la funz.dello stato e quella di assicurare il benessere di tutti.


La nozione di forma di stato si basa su 3 elementi:il rapporto tra autorità e libertà;le finalità che lo stato intende raggiungere e i principi che stanno alla base della sua azione.2° un'altra definizione la forma di stato si riferisce alla reciproca posizione degli elementi costitutivi:popolo,territorio e potere sovrano.Si distinguono 6 forme di stato:Stato patrimoniale,stato assoluto,stato liberale,stato totalitario,stato socialista e stato sociale.Lo stato patrimoniale si afferma durante l'alto medioevo,su fonda su un accordo privatistico in base al quale il feudatario,titolare del potere,s'impegna a tutelare dalle insidie esterne il proprio patrimonio che è costituito dalle terre assoggettate e dagli uomini che le coltivano;inoltre manca un apparato burocratico diretto a conseguire finalità comuni.Il consolidarsi di tale situazione,accompagnato da una maggiore axtura alle attività commerciali ha portato alla nascita dello Stato assoluto e con esso all'edificazione degli stati Nazionali.Questa forma di stato,che si evolve soprattutto nei secoli XVI e XVII,si caratterizza x una forte concentrazione del potere nelle mani del sovrano x il suxamento della concezione privatistica che viene intesa in senso + pubblicistico e x la ricerca di una giustificazione teorica dell'assolutismo.Questa concezione si modifica con l'emergere della borghesia che rivendica la libertà di partecipazione al potere politico in misura corrispondente al proprio peso economico.Ciò comporta una nuova concezione dello stato,lo stato di polizia,nel quale da una parte si ribadisce il potere del sovrano ma dall'altra si accentua il carattere pubblicistico del rapporto tra sovrano e stato(nel senso che il sovrano è sottoposto alla legge)e si modificano le finalità statali facendole consistere nel benessere dei sudditi(polizia=cura della comunità).Lo stato liberale si sviluppa a seguito di importanti modificazioni in campo sociale,economico e culturale;con esso si afferma il principio dello stato di diritto 2° il quale l'organizzazione e il funzionamento dello stato devono essere disciplinati dalla legge,alla quale anche gli atti della pubblica amm.ne devono essere conformi.Con lo stato moderno si afferma anche un altro principio fondamentale:la separazione dei 3 poteri,legislativo,esecutivo e giudiziario e dell'indipendenza delle strutture statali depositarie di tali poteri.Lo stato liberale mantiene il compito di xseguire l'interesse generale ma senza un intervento diretto sulla vita sociale ed economica dei cittadini,inoltre s'impegna a garantire la sicurezza sul piano esterno e il rispetto dei diritti di libertà.Il potere statuale è legittimato dalla collettività e disciplinato da norme di carattere generale,spesso contenute in una costituzione.Sul piano sostanziale l'interpretazione dei diritti di libertà,uguaglianza,voto e iniziativa economica è appannaggio delle classi + abbienti.Inoltre lo stato liberale presenta come punto di debolezza l'eccessiva dipendenza dall'andamento dell'economia del paese.Tutto questo determina la crisi dello stato liberale.In alcuni paesi(Italia,Germania e Spagna)le forti spinte nazionalistiche,unite alla grave crisi economica susseguente alla 1^guerra mondiale portava alla formazione degli stati totalitari,che si caratterizzano x il forte accentramento del potere attorno ad un "capo"espressione dell'unica forza di politica ammessa e artefice degli interessi della collettività con un massiccio impegno in ogni settore della vita economica e sociale.Inoltre si arriva alla negazione dei diritti di libertà,delle libertà politiche e del principio di uguaglianza.Il contemporaneo stato socialista apporta una critica radicale alle diseguaglianze sociali del liberalismo e così sostituisce la proprietà privata con la proprietà socialista,le libertà individuali con quelle collettive.Inoltre pone il partito comunista come unico centro di potere tramite l'instaurare la "dittatura del proletariato".Anche lo stato sociale si pone come suxamento dello stato liberale,questo è caratterizzato da un interventismo moderatore dei conflitti sociali e dalla volontà di affermare un'uguaglianza sostanziale e di estendere la partecipazione politica a tutti i cittadini.Inoltre lo stato sociale registra un accrescimento degli apparati amm.vi,un consistente intervento nella vita economica e sociale e il rafforzamento di alcuni principi tipici dello stato liberale quali lo stato di diritto e la divisione dei poteri.Si può effettuare un'ulteriore distinzione tra le forme di stato in base al principio di autonomia territoriale;in tal modo si ha:lo stato regionale,lo stato unitario,federale e confederale.La distinzione tra stato regionale e federale risiede nel fatto che mentre nel 1°gli organi centrali dello stato hanno una competenza generale,fatto eccezione x quelle materie affidate alla regione,nello stato federale sono i membri della federazione ad avere una competenza generale lasciando determinate materie agli organi federali.Con l'istituzione delle autorità locali,dotate di un certo potere di intervento legislativo e sociale il principio di autonomia territoriale trova larga applicazione in molti paesi europei.

I sindacati:

L'associazione sindacale regolata dall'articolo 139cost.secondo il quale il sindacato a rilevanza sul terreno dei rapporti economici ed in particolare nella contrattazione collettiva del lavoro e nella difesa dei diritti dei lavoratori nel rapporto di lavoro. L'art.39 sancisce il principio della libertà dell'organizzazione sindacale che significa sia libertà di costituzione dei sindacati, sia libertà per ogni lavoratore di aderire o meno al sindacato. L'unico obbligo imposto dall'art 39 della cost è la registrazione presso gli uffici centrali che a sua volta presuppone un ordinamento interno a base democratica. Gli effetti di tale registrazione sono l'aquisizione di personalità giuridica e la possibilità per i sindacati di stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alla categoria si riferisce il contratto. Tuttavia l'art 39 è rimasto inattuato a causa della mancata registrazione delle associazioni sindacali che non volevano essere sottoposte ad alcune forme di controllo statale della loro organizzazione interna e della mancata promulgazione di una legge di attuazione del dettato costituzionale che rendesse l'iscrizione obbligatoria. In tal modo si realizza impossibile la stipulazione di contratti di lavoro di diritto pubblico, così, attualmente accanto ai contratti individuali sono possibili e contratti collettivi di diritto privato che hanno efficacia limitata alle sole parti contraenti. Di fatto la forte rappresentatività dei sindacati stipulanti e alcuni interventi giurisdizionali hanno fatto si che i sindacati siano riusciti a conseguire l'applicazione dei contratti collettivi anche al di là dei soggetti aderenti alle associazioni sindacali. Inoltre, per evitare disparità di trattamento economico e normativo per tutti gli appartenenti ad una stessa categoria sono stati fissati dei minimi salariali. Nel 1990 è stato approvato lo statuto dei lavoratori, che ha potenziato la libertà dei sindacati e dei lavoratori in quanto sancisce una serie di diritti che possono essere esercitati nell'ambiente di lavoro e la punizione del datore di lavoro che non rispetti l'attività sindacale. Di stretta attualità è il conflitto nato tra i sindacati in particolare la CISL e il governo in merito all'intento di quest'ultimo di abrogare l'art.18 dello statuto dei lavoratori. Tale art consente al lavoratore licenziato per ingiusta causa di essere reintregato nel posto di lavoro con sentenza del TAR.



L'obbligazione di tale articolo costituirebbe grande vantaggio per imprese che avrebbero pieni poteri di tagliare i costi dovuti al fattore produttivo lavoro a scapito delle tutele e dei diritti dei lavoratori. Tra i diritti fondamentali dei lavoratori c'è quello di sciopero sancito dall'art 40 cost. La corte costituzionale ha provveduto a stralciare dal codice le norme del periodo fascista e ha allargato la sfera dei titolari di questo diritto nonchè le finalità che possono essere perseguite con tale strumento. Nel 1990 l'esercizio del diritto di sciopero nel settore dei servizi pubblici ha ricevuto discipline legislative:è stata istituita una commissione di garanzia con il compito di assicurare la corretta applicazione della legge di definizione delle prestazioni minime che devono essere assicurate a tutela degli interessi costituzionalmente protetti dei cittadini-utenti nonchè di conciliazione del conflitto sindacale.


Lo strumento più efficace per la tutela dei lavoratori è il sindacato. La posizione del sindacato ha rilevanza sul terreno dei rapporti economici,nella contrattazione collettiva di lavoro e nella difesa dei diritti dei lavoratori nel rapporto di lavoro,spesso ai sindacati si è voluto riconoscere un ruolo politico e non ha dato pochi problemi.La disciplina dell'art.39 Cost. stabilisce il principio fondamentale della libertà della organizzazione sindacale.Significa la libertà di costituzione di 1 o + sindacati( pluralismo sindacale ) e la libertà di aderire,oppure no,al sindacato. L'unico obbligo che può essere imposto ai sindacati è la loro registrazione presso uffici centrali e locali,alla sola condizione che i sindacati che chiedono la registrazione abbiano un ordinamento interno a base democratica.dopo la registrazione possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce

Regolamenti governativi

Sono quelli che provengono dal governo e nella classificazione delle fonti si pongono al di sotto delle leggi. si presentano come atti di forma amministrativa ma con carattere normativo innovativi nei limiti dettati dalla legge. Non possono modificare fonti di grado superiore non possono contenere sanzioni penali ne derogare ad altri tale incarico. I regolamenti governativi si distinguono in tre grosse categorie: 1 in generale si distinguono in esterni e interni; i primi sono rivolti ai terzi mentre i secondi sono interni all'amministrazione 2 in base all'organo da cui provengono: governativi, ministeriali, di autorità extra ministeriali 3 secondo il contenuto: di esecuzione servono a dettagliare le leggi godono della riserva di legge, di attuazione hanno un'ampiezza maggiore dovendo svolgere principi fissati dalla legislazione, d'organizzazione disciplinano il funzionamento delle funzioni pubbliche, delegati sono quegli atti che superando il campo regolamentale devono essere delegati o autorizzati per potersi porre in atto. a questa categoria appartengono le autorizzazioni a fare leggi fatte dal parlamento al governo in materie non coperte da leggi.


I regolamenti governativi sono atti di normazione secondaria;sono emanati con decreto del Pres.della Rep.previa deliberazione del Consiglio dei ministri e sentito il parere del consiglio di stato.Si suddividono in regolamenti di esecuzione di leggi,di applicazione dei decreti legislativi,regolamenti comunitari,regolamenti di attuazione e integrazione di leggi e decreti legislativi,regolamenti indipendenti e delegati e di organizzazione.I regolamenti di attuazione sono atti a rendere possibile la concreta attuazione delle norme legislative,x definizione generali e astratte;si discute sull'ammissibilità di questo tipo di regolamento da una parte non indirizzato dal legislatore dall'altra rispondente alla + puntuale esigenza di applicazione delle norme di legge.I regolamenti indipendenti sono casi definiti xchè emanati in una materia nella quale non c'è una disciplina di grado primario e sempre che non sia materia riservata alla legge.I regolamenti delegati riguardano il processo di delegiferazione,definita abrogazione differita,di certe materie.In quest'ultima ipotesi si richiede che la legge ordinaria autorizzi la disciplina dell'autorità regolamentare del governo determinando le norme generali regolatrici della materia.All'entrata in vigore delle disposizioni regolamentari,diventerà effettiva l'abrogazione delle ulteriori normi legislative,disposte dalla legge che fissa le norme generali.I regolamenti di organizzazione sono usati x disciplinare l'organizzazione degli uffici dei ministri e delle amministrazioni statali.




17) La Proprietà:

Il diritto di proprietà è il diritto soggettivo per eccellenza ,come espressione più perfetta e più piena dei rapporti giuridici sulle cose.l'art. 42,ha riconosciuto il diritto di proprietà,ma ne ha sottolineato la funzione sociale affidando alla legge il copito di renderla accessibile a tutti.La proprietà può essere pubblica o privata.E' ammessa l'espropriazione della proprietà privata,per motivi di interesse generale,nei casi preveduti dalla legge salvo un indennizzo.Questa dell' indennizzo è ancora la norma più di incerta interpretazione,soprattutto sulla cifra,per dare un indennizzo che sia equo,e su quando possa considerarsi tale.


Il diritto di proprietà è considerato il diritto soggettivo per eccellenza in quanto espressione di diritti giuridici sulle cose mentre lo statuto albertino affermava l'inviolabilità del diritto di proprietà,la costituzione all'art 42 riconosce il diritto di proprietà ma ne sottolinea la funzione sociale affidando alla legge il compito di renderla accessibile a tutti.Proprio questa concezione di carattere funzionale mirante a subordinare il diritto di proprietà privata al perseguimento di fini sociali,rientra nella logica dello stato sociale,impegnato a rimuovere questi ostacoli che non permettorno l'uguaglianza sostanziale tra tutti i cittadini art3 cost.L'art42 afferma che la comproprietà è privata e pubblica e che i beni economici appartengono o allo stato o a enti o a privati.Ciò dimostra la volonta di periordinare la proprietà pubblica e quella privata.La costituzione riconosce e garantisce la proprietà privata e rinvia alla legge la determinazione dei modi di acquisto.Il 3° comma dell'art 142 così stabilisce che la proprietà privata può essere appropriata per motivi di interesse generale nei casi previsti dalla legge e salvo indennizzo.La disposizione costituzionale stabilisce una riserva di legge assoluta nella determinazione di casi che possono dar luogo a espropriazione,richiede l'esistenza di interesse generale e fissa in principio di un indennizzo del proprietario che deve essere equo e congruo ovvero non tale da reintegrare completamente il patrimonio dell'espropriato al quale nell'interesse generale può essere imposto un certo sacrificio.


Giudizio in via diretta della Corte Costituzionale

La corte costituzionale è l'organo che si occupa di determinare la costituzionalita di leggi e similari. in questo caso l'impugnazione della legge è operata ricorrrendo direttamente alla corte costituzionale. tale impugnazione è concessa a: 1 governo per le leggi regionali 2 giunte regionali per le leggi di altre regioni o dello stato 3 alle provincie di trento e bolzano che possono impugnare leggi sia di altre regioni che statali.


I Sindacati

Lo strumento più efficace per la tutela dei lavoratori è il sindacato.La posizione del sindacato ha rilevanza sul terreno dei rapporti economici,nella contrattazione collettiva di lavoro e nella difesa dei diritti dei lavoratori nel rapporto di lavoro,spesso ai sindacati si è voluto riconoscere un ruolo politico e non ha dato pochi problemi.La disciplina dell'art.39 Cost. stabilisce il principio fondamentale della libertà della organizzazione sindacale.Significa la libertà di costituzione di 1 o + sindacati( pluralismo sindacale ) e la libertà di aderire,oppure no,al sindacato.L'unico obbligo che può essere imposto ai sindacati è la loro registrazione presso uffici centrali e locali,alla sola condizione che i sindacati che chiedono la registrazione abbiano un ordinamento interno a base democratica.dopo la registrazione possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce

L'associazione sindacale regolata dall'articolo 139cost.secondo il quale il sindacato a rilevanza sul terreno dei rapporti economici ed in particolare nella contrattazione collettiva del lavoro e nella difesa dei diritti dei lavoratori nel rapporto di lavoro. L'art.39 sancisce il principio della libertà dell'organizzazione sindacale che significa sia libertà di costituzione dei sindacati, sia libertà per ogni lavoratore di aderire o meno al sindacato. L'unico obbligo imposto dall'art 39 della cost è la registrazione presso gli uffici centrali che a sua volta presuppone un ordinamento interno a base democratica. Gli effetti di tale registrazione sono l'aquisizione di personalità giuridica e la possibilità per i sindacati di stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alla categoria si riferisce il contratto. Tuttavia l'art 39 è rimasto inattuato a causa della mancata registrazione delle associazioni sindacali che non volevano essere sottoposte ad alcune forme di controllo statale della loro organizzazione interna e della mancata promulgazione di una legge di attuazione del dettato costituzionale che rendesse l'iscrizione obbligatoria. In tal modo si realizza impossibile la stipulazione di contratti di lavoro di diritto pubblico, così, attualmente accanto ai contratti individuali sono possibili e contratti collettivi di diritto privato che hanno efficacia limitata alle sole parti contraenti. Di fatto la forte rappresentatività dei sindacati stipulanti e alcuni interventi giurisdizionali hanno fatto si che i sindacati siano riusciti a conseguire l'applicazione dei contratti collettivi anche al di là dei soggetti aderenti alle associazioni sindacali. Inoltre, per evitare disparità di trattamento economico e normativo per tutti gli appartenenti ad una stessa categoria sono stati fissati dei minimi salariali. Nel 1990 è stato approvato lo statuto dei lavoratori, che ha potenziato la libertà dei sindacati e dei lavoratori in quanto sancisce una serie di diritti che possono essere esercitati nell'ambiente di lavoro e la punizione del datore di lavoro che non rispetti l'attività sindacale. Di stretta attualità è il conflitto nato tra i sindacati in particolare la CISL e il governo in merito all'intento di quest'ultimo di abrogare l'art.18 dello statuto dei lavoratori. Tale art consente al lavoratore licenziato per ingiusta causa di essere reintregato nel posto di lavoro con sentenza del TAR.

L'obbligazione di tale articolo costituirebbe grande vantaggio per imprese che avrebbero pieni poteri di tagliare i costi dovuti al fattore produttivo lavoro a scapito delle tutele e dei diritti dei lavoratori. Tra i diritti fondamentali dei lavoratori c'è quello di sciopero sancito dall'art 40 cost. La corte costituzionale ha provveduto a stralciare dal codice le norme del periodo fascista e ha allargato la sfera dei titolari di questo diritto nonchè le finalità che possono essere perseguite con tale strumento. Nel 1990 l'esercizio del diritto di sciopero nel settore dei servizi pubblici ha ricevuto discipline legislative:è stata istituita una commissione di garanzia con il compito di assicurare la corretta applicazione della legge di definizione delle prestazioni minime che devono essere assicurate a tutela degli interessi costituzionalmente protetti dei cittadini-utenti nonchè di conciliazione del conflitto sindacale.


Statuti Regionali

L'attività statutaria assegnata alle regioni è direttamente riconosciuta dalla costituzione (artt. 116,123). per quanto riguarda lo statuto esistono delle differenze tra regioni ordinarie e regioni speciali. nelle prime gli statuti sono emanati direttamente dai consiglieri regionali dopo una doppia deliberazione e con maggioranza assoluta dei consiglieri e assumono valore di legge regionale. tali leggi possono essere poste areferendum se richiesto da 1/50 degli elettori o di 1/5 dei consiglieri della regione.


La costituzione delinea l'organizzazione delle regioni nei suoi aspetti fondamentali,tuttavia attribuisce la competenza a regolare l'organizzazione interna ad opposti statuti.La costituzione attribuisce alle regioni ordinarie l'autonomia stutaria(art. 123 Cost.)e riserva alle regioni ad autonomia particolare(art 126 Cost.)l'addozione di uno statuto con legge costituzionale dello stato senza intervento degli organi regionali.La ratio che sta dietro a tale disposizione e quindi dia differenzazione tra regione a statuto ordinario e speciale,e quest'ultime hanno dei caratteri peculiari di cui bisogna tener conto nella loro regolamentazione.Infatti Sardegna,Friuli Venezia Giulia,Trentino Alto Adige,Valle d'Aosta e Sicilia si caratterizzano per essere territori di confine isolati per la presenza di minoranze etniche,linguistiche e per le loro vicende storiche.X quanto riguarda il contenuto degli statuti ai sensi dell'art. 123 così,lo statuto ordinario in armonia con la costituzuione e con le leggi della repubblica stabilisce le norme relative all'organizzazione interna della regione,regola l'esercizio del diritto di iniziativa e del referendum sulle leggi e provvedimenti amministrativi delle regioni nei regolamenti regionali;determina inoltre la forma di governo.Le regioni ad autonomia ordinaria hanno competenze nelle materie stabilite all'art 117 Cost. e queste sono comuni a tutte le regioni mentre le regioni speciali hanno maggiori competenze legislative ed amministrative.Il 2°comma dell'art 123 disciplina il procedimento formativo degli statuti ordinari che è caratterizzato da speciali porcedure di approvazione e controllo:il testo normativo deve essere approvato a maggioranza assoluta dal consiglio regionale per ue volte entro il termine di due mesi e non è prevista alcuna approvazione da parte degli organi statali ma il governo può promuovere la questione di legittimità costituzionale degli statuti regionali dinnanzi alla corte costituzionale.La Costituzione prevede inoltre che lo statuto possa essere sottoposto al referendum popolare nel caso in cui lo richiedono 1/50 degli elettori della regione o 1/5 dei componenti del consiglio regionale.Gli statuti speciali sono adottati con legge costituzionale xciò sono atti dello stato e non della regione,ciò comporta che le regioni a statuto speciale non abbiano potesta statutaria e che quindi la loro autonomia organizzativa sia inferiore a quella delle regioni a statuto ordinario.Tuttavia dal punto di vista sostanziale la situazione è diversa in quanto,mentre le regioni ordinarie devono esercitare le proprie competenza nei limiti della costituzione,le regioni ad autonomina speciale hanno poteri +ampi perchè i loro statuti sono leggi costituzionali dello stato e posso derogare alle prescrizioni generali fissate dalla costituzione.Il procedimento in via d'azione può essere iniziato soltanto dallo stato nei confronti di leggi regionali e delle regioni nei confronti di leggi o atti con forza di legge dello stato o di altre regioni.L'impugnazione da parte dello stato di una legge regionale aveva natura preventiva nel senso che interveniva dopo l'approvazione della legge ma prima della sua promulgazione.Essa si inseriva nel procedimento descritto dall'art 127 cost e poteva essere esercitata quando la regione avesse riapprovato la legge rinviata dal governo per motivi di legittimità.Post approvazione della riforma del titolo V l governo ha solo la facoltà di un controllo sulle leggi successivo alla loro promulgazione.La legge regionale può essere impugnata dal governo,quando essa ritenga che ecceda la competenza regionale,e l'eccesso di competenza è interpretato in questo caso come violazione nei limiti posti dalla costituzione alla competenza regionale e quindi le motivazoni riportate inerenti alle questioni di riparto della funzione legislativa tra stato e regione,in realtà,possono comprendere qualsiasi profilo di illegittimità dellla legge regionale.La legge di una regione può anche essere impugnata,sempre in via d'azione da altre regioni,in questo caso il vizio riguarda la violazione della competenza in senso stretto.Quanto all'impugnazione di leggi o di atti,con forza di legge,statali quest'ultime possono essere impugnate dalle regioni solo se per invasione di competenza,cioè quando si contesta allo stato di aver esercitato la potestà legislativa in un settore di competenza regionale.


Procedimento di revisione costituzionale

Art139 Le leggi che riguardano la costituzione sono adottate dalle camere con ue deliberazioi distanziate almeno tre mesi l'una dall'altra e nella seconda votazione sono approvate a maggioranza assolta dei compoenti. Tali leggi possono essere messe a referendum entro tre mesi dalla loro pubblicazione se ne fanno richiesta almeno 500000 elettori o 5 consigli regionali o 1/5 dei membri della di una camera. Cio decade se e stata approvata da almeno i 2/3 dei compoenti del parlamento nella seconda votazione.











18)Rapporto tra Stato e Religioni non cattolica

Il Rapp. è disciplinato nei principi fondamentali della Cost. L'Art.8 prevede che tutte le confessioni religiose(per cui anche le NC) siano egualmente libere davanti alla legge . In particolare,le RNC hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, purchè non contrastino l'ordinamento giuridico italiano e i loro rapporti con lo Stato x legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. Per quanto concerne l'esercizio del culto da parte dei fedeli le religioni NC sono disciplinate in maniera uniforme alla Chiesa Cattolica.. E' previsto dalla Cost. di poter professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale ed associata, di farne propaganda e di esercitarne il culto in privato o in pubblico, con l'unico limite rappresentato da riti contrari al buon costume.

Struttura,organizzazione e composizione del Governo

la formazione del governo si compone di diverse fasi le quali sono state riviste nel corso degli anni al fine di rendere piu veloce tale procedimento infatti siè passati da oltre un mese nelle prime legislature a i soli due giorni dell'ultima legislatura. alcune fasi essenziali sono rimaste inalterate e sono: 1 una fase istruttoria nella quale il P.R. dove vengono a definirsi i possibili candidati a formare il nuovo governo e il looro programma 2 una volta scelto il nuovo capo di governo e da esso accettato gli viene affidato l'incaricodi scegliere i ministri. i ministri si dividono in ministri con portafoglio che hanno compiti amministrativi e politici e ministri senza portafoglio che hanno funzioni solo politica. gli organi del governo sono, il capo dl governo che è il presidente del consiglio dei ministri, i ministri e poi di recente istituzione sono nate altre figure quali i vice ministri e il vice presidente. l'organo che accomuna utti è il consiglio dei minstri a cui partecipano tutte le cariche sopra citate e di loro appartenenza è la competenza di deliberare. altri organi di governo sono i sottosegretari di stato essdi sono nominati con decreto dal P.R. su proposta del presidente del consiglio. essi hanno il compito di coadiuvare il ministro e di svolgere le funzioni a loro delegate, inoltre partecipano alle sedute delle camere e delle commisiioni parlamentari. particolare importanza assume il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei che svolge la funzione di segretario del consiglio dei ministri. ricordiamo inoltre la possibilità di attribuire a dieci sottosegretari la funzione di vice ministro. altro organo è rappresentato dai commissari straordinari del governo istituiti al fine di realizzare specifici obiettivi. dobbiamo aggiungere infine i comitati interministeriali anche questi organi collegiali del governo che possono essere formati in funzione di compiti settorialmente limitati e rientranti nella sfera di piu ministeri.

Amministrazione della Regione

Le regioni sono,di regola, titolari dei poteri amministrativi nelle stesse materie che sono di loro competenza legislativa e che sono disciplinate nella Costituzione (Art.117) o su ev.statuti speciali. Fanno eccezione le materie di interesse esclusivamente locale, che possono essere attribuite dalle leggi della Repubblica alle Province, ai Comuni o ad altri Enti locali. Per quanto concerne l'Esercizio delle funzioni amministrative regionali, esso è,invece, di norma, delegato a Province,Comuni ed Enti locali oppure esercitato valendosi dei loro risp.uffici (c.d avvalimento).

Lo Stato può, con legge, delegare alle Regioni anche l'esercizio di altre funzioni amministrative. Viceversa si individuano alcune Riserve di funzioni amministrative nelle materie di competenza delle regioni a favore degli organi centrali dello Stato stesso, al fine di garantire la conformità dell'attività amministrativa regionale ad alcuni fondamentali interessi nazionali. Gli strumenti mediante i quali org.dello Stato esercitano poteri amm.nelle materie di competenza legislativa regionale sono 1)veri e propri ritagli di competenze amm.a favore di organi statali 2)potere di indirizzo e coordinamento sulle funz.amm.regionali 3)poteri sull'attuazione amministrativa di alcuni atti comunitari o internazionali.

Ciò ribadisce il riconoscimento alle regioni stesse del concetto do Autonomia, ovvero del potere di determinare autonomamente le loro regole sia di organizzazione che di azione.

Corte Costituzionale

i giudici della corte sono quindici nominati per un terzo dal P.R. per un terzo dal parlamento in seduta comune e per un terzo dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrative. i giudici sono scelti tra i magistrati anche a riposo, i professori ordinari di università e gli avvocati dopo venti anni di servizio. i giudici restano in carica nove anni a partire dal giorno del giuramento. la corte costituzionale ha ovviamente un presidente eletto a maggioranza assoluta dei componenti. funzione della corte costituzionale è quella di giudicare i comportamenti penalmente rilevanti del P.R. nei limiti stabiliti dalla costituzione, sulle controversie di legittimità costituzionale di leggi e atti aventi forza di legge di stato e regioni, sui conflitti di potere tra stato e regioni e tra regioni e stato.






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