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RELAZIONE SUL SOGGIORNO - Soppalchi e biblioteche

tecnologia delle costruzioni



RELAZIONE SUL SOGGIORNO



L'ambiente che, sicuramente più di ogni altro, rappresenta lo spazio di relazione sociale della casa è il soggiorno. E' qui che più spesso si riceve, si fa conversazione e si sta in gruppo; è questa la stanza della comunicazione e della convivialità. E' qui che convivono diverse zone funzionali, che un tempo appartenevano ciascuna a un ambiente diverso. La mancanza di spazio che caratterizza le nostre case rispetto a quelle di una volta richiede che questo locale sia veramente multifunzionale.

Non esistono quasi più il salotto "buono", la sala da pranzo, lo studio, la biblioteca e il tinello, ma un unico spazio destinato a ospitare tutto questo e altro ancora, come una zona per la televisione e una per la musica.

Le principali zone funzionali che il soggiorno ospita sono in primo luogo un'area di seduta per fare 959c23j conversazione, guardare la televisione, ascoltare della musica e leggere un buon libro in tutta tranquillità.



Poi una zona pranzo, con un tavolo possibilmente estensibile e, sicuramente, dei contenitori per riporre le stoviglie di uso non propriamente quotidiano.

In terzo luogo, una zona, che in genere si limita a una parete o a una porzione di essa, attrezzata a biblioteca.

Infine una piccola area destinata a studio, con una scrivania, una poltrona e una lampada. Con tante e diverse necessità funzionali, occorre sicuramente razionalizzare al meglio lo spazio a disposizione, con qualche accorgimento.

Al momento di scegliere la distribuzione distributiva dell'alloggio, quando è possibile, è bene ricordare la posizione "strategica" che il soggiorno deve avere:

relazione diretta con l'esterno (ampie finestre, luce abbondante)

relazione semidiretta con la cucina (meglio interporre un filtro, un disimpegno o un office, per evitare che si diffondano odori sgradevoli)

relazione diretta con l'ingresso (nei piccoli appartamenti questo è spesso incorporato nel soggiorno)

separazione dalla zona più privata della casa (camere, bagno personale)

Un secondo aspetto a cui va riservata la dovuta attenzione è la disposizione dell'arredo, vecchio o nuovo che sia: bisogna cercare di adattarlo allo spazio disponibile senza sprechi distributivi, sfruttando anzi le caratteristiche particolari di questo. Non c'è niente di peggio di una scelta forzata in un locale privo delle condizioni necessarie: addensare l'ambiente di mobili ed elementi troppo importanti non farà che ridurre le dimensioni già esigue del locale.

E' preferibile, inoltre, scegliere oggetti di ingombro limitato ma in armonia tra loro, con solo una o due eccezioni, che possono essere la grande e amata poltrona della nonna o il cassettone antico. Al di là, comunque, delle disponibilità spaziali, che variano di caso in caso, è sempre consigliabile dedicare a questo locale una porzione considerevole della volumetria a disposizione dell'intero appartamento, unendo e inglobando magari più locali, e recuperando le cosiddette "zone morte" o di passaggio, come anticamera, corridoi e ingressi.

Soprattutto se l'appartamento è veramente minimo, infatti, sarà importante non sprecare metratura in spazi di servizio e di smistamento: meglio scegliere di far convivere in un unico ambiente funzioni diverse e un tempo separate, piuttosto che ritagliare per ciascuna di queste una stanza troppo angusta.

Dunque, qualora si abbia a disposizione un unico ambiente di "soggiorno", un ambiente multifunzionale, il problema sarà distribuire le tante e diverse funzioni in modo che non interferiscano troppo l'una con l'altra.

Non è opportuno, soprattutto quando le dimensioni non sono ampie, affollare questa stanza di troppi oggetti: la necessità di svolgere attività diverse presuppone che ci si possa muovere senza urtare nei mobili, o senza fare percorsi troppo contorti. Al contrario, soprattutto se si sfruttano le pareti come supporto di contenitori (per i libri, le collezioni, le porcellane, l'hi-fi e la TV) realizzando mensole, librerie attrezzate, e tutto ciò che può servire per il contenitore verticale, è possibile lasciare uno spazio centrale libero in cui disporre in maniera meno rigida, e magari anche un po' casuale, i "mobili": tavoli, tavolini, carrelli e sedute.

Se si volessero creare nuove divisioni all'interno di questo locale, più leggere di quelle in muratura, si potrebbero utilizzare leggeri diaframmi, mobili- i paraventi per esempio- o fissi; oppure elementi separatori funzionali formati da librerie a giorno, da armadi bassi, pedane e ribassamenti del soffitto, ma anche schermi di verde. L'aspetto più importante, in un'operazione come questa, è l'attenzione alla relazione reciproca tra ogni parte e il tutto: il locale sarà così diviso funzionalmente ma visivamente unito, e quindi più ampio e spazioso. Dato il carattere multifunzionale del soggiorno, analizzeremo di seguito ognuna delle zone, o aree d'uso, che insieme lo definiscono. Sarà personale la scelta di privilegiare un aspetto, o un'attività, piuttosto che un altro; vale infatti anche qui la regola della personalizzazione. Individuate le proprie esigenze, sarà più facile stabilire un criterio di priorità per organizzare lo spazio disponibile.


Soppalchi e biblioteche


Se l'altezza del soggiorno, anche se le sue dimensioni sono limitate, è abbondante, vale senz'altro la pena soppalcarne una parte. Le prescrizioni dei diversi regolamenti edilizi in materia sono variabili, ma, in genere, è possibile prevedere che un terzo della superficie del locale sia soppalcabile.

In ambienti molto piccoli, dove non vi sono grandi altezze, spesso si possono ricavare dei mini soppalchi; in realtà si tratta di leggeri rialzi, sufficienti però a rendere più dinamico lo spazio e a sfruttarlo al meglio. Si avrà così il duplice vantaggio di guadagnare spazio a una nuova attività (per la zona lettura o la zona studio) e d'articolare, separando ma non dividendo, un ambiente altrimenti poco significativo.

Non solo lo studio, ma anche la biblioteca o un angolo un po' più appartato per il relax possono trovare spazio su un soppalco. Nel caso poi che il soppalco sia stato studiato per ospitare una camera da letto la separazione visiva potrà essere anche assoluta e l'altezza totale del locale dovrà necessariamente essere notevole. I regolamenti edilizi prevedono, infatti, che l'altezza minima dei locali di abitazione sia di 2,70 m e che quella dei locali destinati a spazi di servizio (disimpegni, corridoi e bagni) sia superiore a 2,20.

Se il soggiorno non possiede requisiti di altezza sufficienti per la realizzazione di un soppalco, le scelte distributive avverranno tutte sullo stesso livello e con un andamento prevalentemente orizzontale. Un'unica eccezione sono le librerie, per le quali lo sviluppo verticale è una condizione quasi essenziale per sfruttare fino in fondo lo spazio a disposizione.

Se i libri non sono molti le mensole a giorno sono perfette e sono l'ideale per attrezzare tratti di parete senza sottrarre spazio al locale. Si fissano direttamente alla parete, mediante zanche in ferro a scomparsa, sulle quali viene infilato lo scaffale, oppure con dei ferri piatti sagomati a elle, su cui il ripiano viene appoggiato e fissato con viti. Se montate a partire da un'altezza di 110 - 120 cm, si possono collocare anche sopra il divano, o la console, e rappresentano la classica soluzione per sfruttare al meglio una nicchia.

Le misure della libreria si possono calcolare, in via preliminare, misurando quanti metri lineari di libri si possiedono, aggiungendo un agio, compreso tra il 30 e il 50%, sia per gli spazi utili per disporre altri oggetti, sia per consentire la crescita nel tempo del numero dei volumi e, quindi, del loro ingombro.

Valutato in questo modo l'ordine di grandezza, si ricava il numero dei ripiani necessari in base alla larghezza scelta, o allo spazio orizzontale a disposizione. Per quanto riguarda la profondità dei ripiani, quella media è di 30 cm, ma se i libri non sono molto grandi 20 cm possono bastare; se però si scelgono ripiani più profondi, sarà possibile disporre i libri su due file, raddoppiando l'utilizzo dello spazio disponibile.

Se, poi, la superficie di una parete è adeguata alle esigenze spaziali della biblioteca, è consigliabile scegliere un'unica libreria che la occupi interamente

I sistemi parete, disponibili in gran numero sul mercato, sono sicuramente in grado di soddisfare ogni esigenza individuale, al pari di un prodotto su misura, sia in altezza, sia in larghezza, sia in profondità.

Ma se la parete non è del tutto libera, l'ingombro di una porta o di una finestra potrà essere uno spunto molto interessante per movimentarla e arricchirla, costruendo una libreria negli spazi vuoti tra un elemento e l'altro o incassando la finestra in una cornice composta dalle scaffalature.


La zona conversazione


Fondamentalmente nell'organizzazione dello spazio del soggiorno è poi la zona da dedicare alla conversazione: uno o due divani, oppure un divano e qualche poltrona, disposti ad angolo per delimitare un'area ben precisa, possono essere sufficienti. Naturalmente ancora una volta sono le esigenze individuali a suggerire il numero di posti a sedere necessari. In genere è bene prevedere due o tre posti in più rispetto al numero dei componenti della famiglia; una buona ospitalità deve assicurare, infatti, anche una confortevole attrezzature di sedute.

Nella scelta dei divani è opportuno considerare con attenzione forme e dimensioni: un soggiorno piccolo non permette sprechi distributivi e un oggetto troppo ingombrante potrebbe diventare un ostacolo fisico oltre che visivo. Al contrario, se il divano è ben proporzionato e di forma armonica, può restare anche staccato dalla parete e risaltare come elemento caratterizzante dell'intero ambiente.

Le pareti della zona conversazione potranno essere personalizzate con quadri e mensole per oggetti, libri e piccole collezioni. E' bene ricordare, nella progettazione di un soggiorno, che ciascun elemento contribuirà al risultato d'insieme: perché questo risulti intimo e accogliente saranno importanti tanto il colore delle pareti quanto la scelta del tessuto per rivestire i divani.

E' importante anche qualificare le pareti con la posizione, l'aspetto e la distribuzione dei piani d'appoggio, e con l'illuminazione calda e diffusa, prevedendo anche due o tre punti di luce concentrata, magari con intensità variabile, per la lettura e la conversazione serale.

Nel caso di un soggiorno posto in una mansarda, con il tipico tetto a falda inclinata, la posizione ideale dei divani, soprattutto per creare un'atmosfera intima e accogliente, è nella parte più bassa del locale, dove non sempre si possono collocare altri elementi di arredo.


La zona pranzo 


Ricavare un angolo pranzo all'interno del soggiorno è sicuramente una delle esigenze più sentite e comuni nelle case di oggi. Il più delle volte, infatti, non è possibile disporre di una sala da pranzo o di un tinello, ma d'altra parte è spiacevole essere costretti a mangiare sempre nella cucina "abitabile".

Se lo spazio non è molto, è preferibile orientarsi verso tavoli di proporzioni modeste, magari allungabili, o pieghevoli, come le console che all'occorrenza si aprono e diventano tavolo, per avere il vantaggio di non occupare permanentemente lo spazio con un elemento che si usa solo saltuariamente.

E non è una cosa da poco: in ambienti piccoli è fondamentale che ciascun mobile non abbia dimensioni eccessive.

La scelta dell'arredo è pertanto decisiva: per la godibilità generale dell'ambiente, ma anche per la sua percezione in quanto spazio, più o meno grande e più o meno comodo.

Risolto il problema dell'arredamento, la scelta della posizione dell'angolo pranzo sarà dettata da esigenze funzionali, di comodità e di relazione.

Il primo elemento di cui tenere conto è la vicinanza della cucina o, comunque, la possibilità di un percorso semplice e diretto che la colleghi all'angolo pranzo; un secondo elemento è la necessità di una separazione visiva di questo spazio dal resto del soggiorno. E' preferibile che il tavolo risulti un po' appartato, vicino a una parete o in un angolo, piuttosto che in mezzo alla stanza. A questo proposito ricordiamo che questa zona funzionale, al contrario per esempio, dell'angolo conversazione, ben si adatta a soluzioni inedite, come gli spazi di passaggio e comunicazione. Fra cucina e soggiorno, infatti, si trova spesso uno spazio intermedio difficile da sfruttare, altre volte invece è un sottoscala: in tutte queste situazioni spaziali un tavolo può trovare una collocazione felice senza creare ingombri eccessivi in cucina o nel soggiorno.

Un caso diverso è quello in cui l'ingresso si apra direttamente sul soggiorno - pranzo. Per evitare, dunque, il fastidio derivante dalla mancanza di una separazione visiva tra questi due spazi, è possibile predisporre un mobile che faccia da diaframma, o una paretina di media altezza, quanto basta a nascondere la vista della porta di accesso a chi sta pranzando, e viceversa, senza per questo chiudere, rimpicciolendo, lo spazio a disposizione.


Lo studio


E' esigenza sempre più diffusa quella di ospitare nello spazio del soggiorno, anche di piccole dimensioni, un angolo studio, sia esso autonomo o trasformabile all'occorrenza in zona pranzo.

Nel primo caso esso potrà essere costituito anche da un minuscolo scrittoio, sufficiente per una persona, opportunamente illuminato e attrezzato con una poltroncina. Spesso la posizione più comoda è nelle vicinanze della libreria e dell'impianto hi-fi, e a una distanza opportuna dalla zona conversazione. Più comune, nei casi di modeste disponibilità di spazio, è la soluzione del doppio utilizzo del tavolo: studio normalmente, pranzo con qualche piccola modifica.

Il tavolo su rotelle, in questi casi, è una soluzione ideale, perché può essere facilmente spostato, oltre che trasformato.

In tutte le altre situazioni, tenendo ferma la posizione del tavolo, cambierà solamente l'allestimento che trasformerà lo spazio, alternativamente, in zona di lavoro o in zona pranzo.





Il camino


Quando in un soggiorno si inserisce un camino è inevitabile che questo diventi il fulcro di tutte le attività che vi si svolgono. Attorno e verso il camino si distribuiscono, generalmente, i divani e le poltrone per creare lo spazio per la conversazione, ma anche per guardare la televisione e leggere.

Ogni elemento del soggiorno può godere dell'atmosfera calda e accogliente che il camino riesce a suggerire, sia che vi sia acceso il fuoco sia che nella bocca siano disposti ordinatamente i ciocchi di legna ancora incombusti.

















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